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2×06 – ALL I DO

Ed eccoci alla sesta puntata del Season Finale di Second Chance! Per chi volesse recuperere gli episodi precedenti, basta cliccare qui:
EPISODI PREDECENTI

Volevo inoltre ringraziare tutti per il sostegno generale per le storie scritte, e ricordare che è FONDAMENTALE, affinché la storia continui (e soprattutto sul COME continui) commentare qui sotto! Vi aspetto per ogni tipo di considerazione!


NEW YORK, 2017

UN ANNO DOPO


REBECCA: C’è qualcun altro che vuole condividere un pensiero con noi?

Rebecca si guarda intorno, poi i suoi occhi si posano su Phil.

REBECCA: Phil?

phil 2 stagione

PHIL: Ma non mi dire.

Rebecca sorride, mentre i ragazzi seduti in cerchio ridono divertiti.

REBECCA: Dovevi aspettartelo. Oggi è il giorno.

PHIL: Già…

Phil si sistema meglio sulla sedia, le mani in grembo, unite tra loro, rilassate.

PHIL: Oggi esco.

Rebecca lo guarda paziente, aspetta che il ragazzo torni a parlare.

PHIL: E lo ammetto, ho paura. Una paura fottuta. Scusate.

Aggiunge poi, rivolgo ai compagni, che gli indicano di proseguire.

PHIL: Perché il primo pensiero è che dovrò sistemare tutti i casini fatti e rimettermi in pista, e cercare di non ricaderci, e…

Phil prende una pausa, i sentimenti a lungo trattenuti un fiume in piena. Alza gli occhi sulle persone intorno a lui.

PHIL: E poi penso che ho degli amici che mi stanno aspettando. Che hanno messo in stand by la loro vita per me, e allora ho solo voglia di ammucchiare la mia roba e tornare a casa ad abbracciarli.

Rebecca sorride, fiduciosa.

REBECCA: E finalmente oggi potrai farlo.

Phil risponde al sorriso della ragazza.

PHIL: Sì, finalmente.




areoporto new york

SHONE 2S

Shone viene raggiunto da Chris, che gli appoggia una mano sulla spalla, complice.

CHRIS: Finalmente a casa!

Shone sorride in direzione del cantante, entrambi si avviano lentamente verso l’uscita dell’aeroporto di New York. Il ragazzo si sente sereno, si fa accarezzare dal sole, involontariamente sorride. Chris lo precede all’uscita, poi si volta verso di lui e il resto della band.

CHRIS: Allora, birretta?

Shone guarda un attimo quel ragazzo a cui in quei mesi ha imparato a voler bene, ripensa alla bella esperienza intrapresa e poi si ritrova a scuotere la testa, un sorriso di scuse sul volto.

SHONE: Mi dispiace amico, sarà per la prossima. Oggi devo vedere una persona.

Chris lo guarda un attimo interrogativo, poi annuisce.

CHRIS: Certo, va bene. Però vediamo ci beccarci prossimamente, non sparire, potrei avere ancora bisogno di te.

Anche Shone gli sorride di rimando, il volto gli si illumina.

SHONE: Ti offendi se ti dico che spero di essere occupato?




KATHLEEN 2 S2

Kathleen riattacca velocemente il telefono, mentre una collega entra nel suo ufficio con dei fogli.

MARLENE: Ecco qui l’articolo che mi avevi chiesto, Kat…

Marlene
Marlene

Kathleen alza lo sguardo dal monitor, gli occhi fissi sull’orario.

KATHLEEN: Grazie mille, Marle. E scusami per tutte queste mansioni da stagista ma…

MARLENE: Ehi, ne abbiamo già parlato, ricordi? Meglio qui potendo scrivere quello che voglio che altrove essendo controllata.

Kathleen rivolge un sorriso alla ragazza, che le risponde con altrettanto affetto.

MARLENE: Certo, appena ti espanderai conto mi promuoverai a caporedattrice. E poi vabbeh… Lavorare con te ha i suoi vantaggi.

Kathleen corruga le sopracciglia, senza capire.

KATHLEEN: Ad esempio?

MARLENE: Ad esempio quel vantaggio fuori dall’ufficio.

kat sguardo

Kathleen alza gli occhi, vede Shone che guarda nella sua direzione accennando un saluto. In un attimo le preoccupazioni della giornata si dissolvono. Fa per alzarsi, ma Shone capisce, velocemente si avvicina alla porta dell’ufficio, delimitato da pareti vetrate. Marlene apre la porta, si trova momentaneamente in mezzo ai due, che si guardano sorridendosi, improvvisamente impacciati.

MARLENE: Allora io vado a finire quel lavoro… Se hai bisogno sono di là.

Kathleen annuisce, si sforza di guardare Marlene, poi la ragazza chiude la porta e rimangono solo loro due.

KATHLEEN: Non ti aspettavo.

SHONE: Altrimenti che sorpresa sarebbe stata?

E in quel momento Shone la vede finalmente dischiudersi in un sorriso, andargli incontro e abbracciarlo, sinceramente felice. Lui ricambia l’abbraccio, senza poter fare a meno di leggervi una sfumatura diversa da quel sincero gesto di amicizia.

Kathleen si discosta da lui, lo guarda sorridente.

KATHLEEN: Allora, come stai?

SHONE: Non meglio di te.

Shone fa un cenno per indicare lo spazio circostante, e Kathleen segue quell’azione con lo sguardo, abbracciando quanto è riuscita a costruire in quell’anno. La redazione del Rock Magazine è piccola, nemmeno paragonabile a quella del Discover, fuori dal suo ufficio ci sono poche scrivanie e ancora meno sono quelle occupate.

KATHLEEN: E’ molto piccola ma almeno…

SHONE: Almeno è tua.

Kathleen lo guarda un attimo, sorride annuendo, perché Shone ha centrato perfettamente il punto. Indica una sedia di fronte alla sua.

KATHLEEN: Caffè? Così mi racconti della tournee…

Shone annuisce, mentre la guarda riempire due tazze con del caffè in un thermos. Pensa a come dirglielo, a quando dirglielo, e per un attimo prende in considerazione l’ipotesi di non parlarne proprio.

KATHLEEN: California, giusto? Immagino il caldo… Ho visto delle riprese video per un programma musicale, i Kors sono davvero bravi…

Shone la guarda porgergli la tazza, sorridergli allegra.

KATHLEEN: Pensano di chiamarti nuovamente? Ok che sei un sostituto, ma diciamocelo, sei nettamente più bravo del loro batterista e…

SHONE: Esce oggi.

Kathleen rimane un attimo spiazzata da quella brusca interruzione, guarda Shone come se non lo vedesse davvero, dopo un attimo accenna lentamente un “sì” con la testa.

KATHLEEN: Sì, lo so.




phil nuova2

Phil si guarda intorno, osserva le grucce vuote che pendono dal suo lato di armadio. Si siede sul letto, le gambe divaricate, mentre si chiede cosa l’aspetta. Ha una telefonata da fare, ma è tutta la mattina che non riesce a decidersi. Pensa a Miranda, sempre così vicina, presente, pensa a Shone, al suo amico Shone, suo fratello, a quell’abbraccio prima di lasciarsi e a quelle visite rare ma sempre cariche di entusiasmo, e poi pensa inevitabilmente a Kathleen.


NEW YORK, TRE MESI PRIMA


Kathleen aveva sorretto il telefono con una spalla, mentre si allacciava velocemente le scarpe.

KATHLEEN: Sì, come ti dicevo posso garantirti uno stipendio minimo, le entrate sono quelle che sono, ma posso assicurarti che… Certo, vorrei trattare di musica, però in maniera genuina, lasciando fuori pettegolezzi o cose simili… Ti aspetto domani alle 14, allora. Hai detto che ti chiami Marlene? Perfetto. A domani.

Aveva riattaccato la chiamata, infilato il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e direttasi fuori, la certezza di essere in ritardo. Mentre afferrava una fetta biscottata aveva sentito il cellulare vibrare nuovamente. Alzando gli occhi al cielo aveva risposto senza guardare.

KATHLEEN: Pronto?

PHIL: Morgan.

Era rimasta in silenzio, il cellulare stretto nella mano, mentre sentiva un senso di pace finalmente accoglierla, perché non lo sentiva da sei mesi, perché quando lo chiamava Phil si limitava a rimanere in silenzio e aveva iniziato a farlo anche lei, la paura di essere inopportuna, perché aveva deciso di non dargli ascolto. Era la prima volta che la chiamava.

PHIL: Ci sei?

KATHLEEN: Oh… Sì, ci sono. Come stai?

Phil aveva sospirato prima di rispondere.

PHIL: Meglio. Tu?

KATHLEEN: Anche io.

Phil si era chiesto cosa aggiungere, ora che tutto sembrava essenziale ma superfluo allo stesso tempo.

KATHLEEN: Sono contenta che tu abbia chiamato.

PHIL: Anche io.

Kathleen aveva socchiuso gli occhi, cullandosi per un attimo con quelle parole.

KATHLEEN: Quando posso venire a…

PHIL: No, Kat, io… Io penso che sia meglio di no.

Kathleen aveva aperto gli occhi, ripiombando bruscamente nella realtà.

KATHLEEN: Non ci vediamo da sei mesi e…

PHIL: Ti avevo detto di lasciare perdere.

KATHLEEN: Sai che non mi è possibile.

E a quel punto Phil era rimasto in silenzio, combattuto tra quello che avrebbe voluto dire e quello che avrebbe dovuto fare. Infine si era schiarito la voce.

PHIL: Esco tra tre mesi esatti.


NEW YORK, OGGI


Shone sorseggia il caffè datogli da Kathleen, pensieroso.

SHONE: Non sai a che ora, quindi.

Kathleen scuote la testa, guardando il ragazzo.

KATHLEEN: E tu?

SHONE: Nemmeno. Non sono riuscito a chiamarlo spesso, in tournee non avevo molto tempo libero…

KATHLEEN: Però ti trovo bene. Si vede che i Kors ti hanno dato energia…

SHONE: Era un lavoro temporaneo.

Kathleen annuisce, sorseggiando il caffè.

KATHLEEN: Lo so.

SHONE: Quindi… Pensi di venire con noi?

Kathleen rimane spiazzata dal cambio repentino di argomento. Si stringe nelle spalle, ripensa alla decisa volontà di Phil di non vederla mai in quell’anno, a quell’ultima chiamata in cui finalmente le aveva detto qualcosa e a tutte quelle precedenti in cui si erano limitati ad ascoltare l’uno il respiro dell’altro. Guarda Shone, fa un sorriso mesto.

KATHLEEN: Dipende da lui.

Poi di colpo osserva Shone, dubbiosa.

KATHLEEN: Ma… “Noi” chi?




Colonna Sonora – Anything (2 scene)

Liam
Liam

Liam stringe calorosamente la mano del produttore, che lo guarda di rimando soddisfatto.

BRENDON: Felicissimo che tu abbia firmato per un altro anno.

Brendon
Brendon

LIAM: Non avrei potuto fare altrimenti.

Il produttore gli mette una mano sulla spalla, paterno.

BRENDON: Vedrai che anche l’anno prossimo The Talent avrà un sacco di ascolti per merito tuo.

Liam sorride, poi salutando il produttore si dirige fuori, velocemente. Estraendo il cellulare, chiama la prima persona che vuole sentire.

LIAM: Ho firmato.

Sente Jen sorridere, anche se non la vede sa che è così.

JEN: Hai fatto bene. Insomma, così Shermann….

JEN PRIMO PIANO PROO

LIAM: Il contratto con Shermann scade fra sei mesi. Io mi sono obbligato con la MUSIC TV per un altro anno e mezzo.

Jen fa un leggero respiro, poi torna a parlare.

JEN: Qual è il problema, Liam?

LIAM: Che non erano questi i programmi.

JEN: Puoi fare entrambi. The Talent non ti impedirebbe di fare musica, anzi, ti darebbe quella visibilità che avete perso, dopo…

Jen si blocca, i due non parlano mai volentieri di Phil e di conseguenza, degli Shameless.

JEN: Insomma, hai capito.

LIAM: Sì, ho capito, ma…

JEN: E non è nemmeno detto che… Insomma, che riusciate a rimettere in piedi il gruppo. Hai visto anche tu Shone in California, e sai che Noel sta lavorando piuttosto bene, quindi questo potrebbe essere un modo per farti conoscere da altri gruppi. So che non ti piace sentirtelo dire, ma devi mettere in conto questa possibilità. Da quanto tempo non li vedi?

Liam fa un leggero sospiro, dovendo suo malgrado confermare i dubbi di Jen.

LIAM: Mesi…

Si blocca di colpo, perché di fronte a lui, fuori dagli studi, appoggiato ad una macchina chiaramente affittata, c’è Shone.

JEN: Ti aspetto a casa, ok?

LIAM: Sì ok… Ciao…

Aspetta che la chiamata si interrompa, senza smettere di guardare Shone, pieno di domande da fargli. L’amico gli rivolge un largo sorriso.

SHONE: Non mi posso allontanare un attimo che diventi una star?!

shone ride2

Liam fa appena in tempo ad accennare un sorriso, che Shone lo afferra letteralmente per le spalle, abbracciandolo.  Liam risponde a quell’abbraccio, perché il ragazzo gli era mancato davvero. Quando finalmente tornano a guardarsi in faccia, Liam fa un sorriso ironico.

LIAM: Direi che “ un attimo” è un eufemismo. Sei stato via cinque mesi.

SHONE: Che posso farci, si chiama tour… Ma ti ho visto tutte le sere, giuro. Non ti ricordavo così stronzo, però.

Liam ride, suo malgrado.

LIAM: Sono per la formula “sincerità a tutti i costi”.

Anche Shone partecipa al sorriso, ma per poco.

SHONE: Ok, visto che è una teoria che sposo anche io… Hai impegni oggi?

Liam lo guarda, senza capire.

SHONE: Phil torna a casa.




SUSAN2

Susan aspetta impaziente, sdraiata su un letto e vestita solo con della sensuale biancheria intima. Dopo poco, con un unico asciugamano stretto intorno alla vita, dal bagno esce Noel.

NOEL: Gesù, Susan!

NOEL NACED

Il ragazzo rientra velocemente in bagno, mentre Susan si alza dal letto, si avvicina alla porta chiusa.

SUSAN: Cosa c’è?

NOEL: Cosa c’è? Mi chiedi cosa c’è?

SUSAN: Puoi aprire la porta?

Noel la  riapre, la lametta per la barba ancora in mano, con la mano libera afferra i vestiti di Susan e glieli porge.

NOEL: Devi smetterla.

SUSAN: Mi pareva che una volta ti piacesse.

Noel alza gli occhi al cielo, il viso pieno di schiuma da barba.

NOEL: Una volta ero single. Ora sono fidanzato, e sono un padre, e tu sei la responsabile delle relazioni con i clienti della Shermann.

Susan sorride, maliziosa.

SUSAN: Era quello che stavo provando a fare.

NOEL: Non credo che Bret Shermann intendesse questo, quando parlava di relazioni con i clienti.

Susan sbuffa, per niente imbarazzata; è più di un mese che queste scene si ripetono, e anche Noel ci ha ormai fatto l’abitudine.

SUSAN: Una volta eri più divertente.

NOEL: Già, come no.  I The Snach sono arrivati?

Susan annuisce di malavoglia, mentre si infila i jeans.

SUSAN: Forse avrei fatto meglio a restare con loro…

Noel la guarda, sorridendo.

noel nacked smile

NOEL: Sì, decisamente.

Susan guarda il ragazzo ancora una volta, poi apre la porta del camerino, bloccandosi di colpo.

SUSAN: Oh!

Noel si gira, curioso.

NOEL: Chi è?

Vede Liam sbucare nel camerino, sorridendo.

NOEL: Ehi, amico! Come va…

Si ferma di colpo, vede entrare anche Shone. Il sorriso che gli rivolge convince Shone che è fatta.

NOEL: Shone? Quando sei tornato?

noel smile2

Noel lo abbraccia di impulso, mentre Shone gli dà leggere pacche sulla schiena nuda.

SHONE: Ti voglio bene anche io ma…. Non sei nella posizione migliore per abbracciarmi nudo…

SUSAN : Già, sei fidanzato ora. Non vorrai che i paparazzi ti fotografino in situazioni equivoche, vero?

I tre guardano la ragazza sbattere la porta, poi Liam si schiarisce la voce.

LIAM: Che le prende?

NOEL: Pensa che sia ancora il solito.

SHONE: E invece…?

Noel lo guarda, sorridendo.

NOEL: E invece sono diverso. Insomma, guardami: faccio arrangiamenti per altri gruppi musicali! Io, Noel Larxs, nella completa ombra….

SHONE: Sarà felice Hellen.

Noel si gira di colpo, sulla difensiva.

NOEL: E’ una decisione che abbiamo preso assieme.

Shone guarda velocemente Liam, prima di parlare.

SHONE: Beh, allora comincia a parlarle anche degli Shameless.

Noel lo guarda dubbioso, senza capire.

SHONE: Stasera Phil esce dalla rehab. Vuole riunire gli Shameless. E anche io.


NEW YORK, UN MESE PRIMA


REBECCA: Phil, c’è una telefonata per te!

Phil si era alzato lentamente dal letto, percorso le scale che lo avrebbero portato al piano di sotto, al telefono comune. Non sapeva chi lo stava chiamando, né chi desiderava lo facesse.

PHIL: Pronto?

SHONE: Che tono gioioso! Contieniti, o finirò per commuovermi!

Phil aveva sorriso un attimo.

PHIL: Ehilà, straniero. Ti vedo fare scintille sul palco.

SHONE: E ringrazia che vedi solo quello! Non ti dico le californiane cosa sono…

Phil aveva riso ora, e Shone si era sentito più tranquillo.

PHIL: Comunque i Kors non sono male.

SHONE: No, infatti. Ma canti meglio tu.

PHIL: Questo era ovvio.

Shone aveva sorriso, scosso la testa.

SHONE: Sono felice di sapere che la tua modestia non è stata scalfita.

Shone si aspettava di sentirlo ridere ancora, e invece così non era stato.

PHIL: Però pensaci.

SHONE: A cosa?

PHIL: A… Ai Kors. Se gli piaci, e mi pare sia così, potrebbero offrirti un posto fisso e…

SHONE: Ion non voglio un posto fisso. Ce l’ho già.

Phil era rimasto in silenzio un attimo.

PHIL: Non sei obbligato a rispettare niente…

SHONE: Forse non hai capito. Io sono il batterista degli Shameless, Phil. Finché tu non lascerai la nave, non lo farò nemmeno io. Quindi a vera domanda è: vuoi lasciare il gruppo?

PHIL: No.

Aveva risposto in maniera istintiva, perché l’unica cosa che lo aveva fatto sopravvivere in quei mesi era stata la musica, la speranza di sentire di nuovo i suoi amici suonare sotto le sue parole, la folla urlare e le luci accendersi su di loro. Si era accorto dopo aver parlato che era stato sincero, e lo aveva notato anche Shone.

SHONE: Perfetto. Appena ti diranno quando esci….

PHIL: Lo so già.

Shone era rimasto in attesa, paziente.

PHIL: Fra un mese. Il 14 ottobre, alle 9.

SHONE: Allora sarà meglio che torni a casa.


NEW YORK, OGGI


EMILY

Emily annuisce paziente, mentre l’uomo di fronte a lei continua ad elencare tutte le caratteristiche che ricerca nel suo impianto stereo.

EMILY: Certo, capisco benissimo, ma con quel prezzo lei comprende che….

CLIENTE: Non  è possibile che l’alternativa ad un prodotto inutile sia un impianto professionale…

EMILY: Lo è, se lei vuole determinate caratteristiche…

CLIENTE: Quindi non avete un prodotto migliore di questo che non costi una follia?

Emily sente la poca pazienza accumulata abbandonarla.

EMILY: Questo è un buon prodotto, signore.

CLIENTE: Ma la regolazione dei bassi….

EMILY: Lei suona?

L’uomo la guarda senza capire.

CLIENTE: No, ma…

EMILY: E si occupa di musica?

CLIENTE: No, ma è una mia passione…

EMILY: E allora va benissimo l’impianto che ha comprato la settimana scorsa. C’è gente che registra con impianti peggiori del suo!

L’uomo la guarda risentito, Emily gli ha urlato in faccia l’ultima frase. La responsabile accorre in suo soccorso, lanciandole uno sguardo ammonitore.

RESPONSABILE: Venga con me, analizziamo altre possibili soluzioni….

Si gira verso Emily, senza farsi sentire.

RESPONSABILE: Sciacquati la faccia e calmati.

Emily li vede entrambi allontanarsi nel settore musicale di quel negozio di elettrodomestici, passandosi una mano sulla faccia si dice che la responsabile ha ragione, è il terzo lavoro che cambia in quell’anno e non può permettersi di perderlo. E’ che parlare di musica le ricorda la Shermann, si dice sbattendo un paio di volte le palpebre, e gli Shameless…

Gli Shameless. Li vede lì, almeno due di loro, che a guardano divertiti. Sono gli unici due con cui lei abbia mantenuto dei rapporti, ma si chiede ugualmente come mai siano lì. Shone dà un’occhiata al negozio, mentre Liam le sorride affabile.

LIAM:Sempre megli dell’ultimo lavoro.

SHONE: Quale, la macelleria?

Emily li guarda con un sorrio tirato.

EMILY: Che simpaticoni. Se volete mantenermi voi, sarei ben felice di accettare.

Shone la guarda,il sorriso gli s fa più ampio.

SHONE: Beh, l’idea sarebbe più o meno quella.

Emily lo guard, sconcertata.

LIAM: Puoi prenderti una pausa? Così ti spieghiamo meglio…

Emily si guarda intoro, in cerca della responsabile, ma Shone è più veloce, l’afferra per un braccio.

SHONE: Andiamo. Tanto non è il lavoro per te.




EMILY: Non sono per niente stupita.

Liam e Shone la guardano sorseggiare il suo te, di fronte a loro, in un bar interno al centro commerciale.

EMILY: Insomma, dopo tutti i casii affrontati per tenere insieme gli Shameless, mi sembra più che normale che vogliate riunirli una volta uscito Phil.

Liam la guarda apprensivo, e sia lui che Shone non possono fare a meno di pensare che sia stata proprio Emily quella ad aver pagato più duramente il seppur temporaneo scioglimento degli Shameless.

LIAM: E a proposito di questo…

Emily fa un gesto, come a scacciare un ricordo.

EMILY: Naa, ne abbiamo già parlato. Voi non c’entrate niente, era Shermann che ha voluto incastrarmi.

SHONE: Avremmo reciso il contratto, lo sai…

EMILY: Sì, lo so. E so anche che non ne avreste guadagnato niente. Insomma, guardatevi.

Emily li indica entrambi, con un sorriso tenue.

EMILY: Nonostante gli Shameless siano in stand-by, siete riusciti a rimenere tutti nell’ambito musicale, grazie alla Shermann. Recidendo il contratto sareste andati incontro a spese grosse, grossissime. Ora invece potete ripartire.

Shone fa per parlare, ma Liam lo precede.

LIAM:E tu invece? Cosa pensi di fare?

EMILY: Io..

Emily guarda l’orologio, la pausa che dura da più di venti minuti.

EMILY: Io immagino dovrò cercarmi un nuovo lavoro.

SHONE: E se ti proponessimoil vecchio?

Emily strabuzza gli occhi, sorpresa.

EMILY: Mi… Mi rivorreste come manager?

SHONE: Perchè pensavi che fossimo venuti?

EMILY: Beh per… Per dirmi di Phil.

LIAM: E invece siamo venuti perchè ti rivogliamo. Tu che dici?

Emily fa un sorriso mesto.

EMILY: E Shermann che dice?

SHONE: Tra poco il contratto con lui sarà terminato. Se vuole rinnovarlo, dovà comprendere anche te.

LIAM: Da parte nostra, promettiamo  che non ci saranno più casini. Sul serio.

SHONE: Ma ti rivorremmo con noi.

Emily li guarda, con un groppo in gola.

EMILY: Tutti?

SHONE: Certo, Phil è d’accordo con noi e…

EMILY: E Noel?

Liam la guarda un attimo, annuendo. Sapeva che la ragazza si stava riferendo a lui.

LIAM: Noel è un attimo…. In “forse”.

EMILY: Cosa vuol dire?

Emily vede il volto di Shone adombrarsi.

SHONE: Vuol dire che deve parlarne con Hellen.

EMILY: Giusto.

Liam percepisce l’astio spontaneo nelle parole di Emily.

LIAM: Ma son sicuro che non ci lascerà. Insomma, gli Shameless possiamo essere solo noi quattro, giusto?

SHONE: E la nostra manager solo tu.

emily look porta indietro i capelli

Emily li guarda ancora un attimo, poi finalmente sorride.

EMILY: Allora, a che ora avete detto che esce Phil?




NOEL: C’è un bimbo qui?

Noel vede suo figlio corrergli incontro, istintivamente pensa che diventa ogni giorno più grande. Lo solleva, prendendolo in braccio, poi scruta la cucina in cerca di Hellen.

cody+

NOEL: E la mamma?

CODY: È a farsi la doccia. Mi ha fatto giocare alla PlayStation!

Noel ride, si dirige con il figlio nel salotto, dove trova la TV accesa e il joystick pronto ad aspettarlo.

NOEL: Stasera papà deve andare in un posto.

Cody annuisce, un po’ deluso.

NOEL: Però prometto di non fare tardi, quindi una bella partita a FIFA non ce la toglie nessuno!

Cody esulta contento, mentre Hellen esce dal bagno, avvolta in un asciugamano.

HELLEN: Cosa mi tocca sentire.

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Noel le si avvicina, le dà un leggero bacio sulla bocca. Hellen ricambia, poi siindica velocemente.

HELLEN: Vad a cambiarmi…

Noel le si avvicina, per non farsi sentire da Cody.

NOEL: Perchè? Potrebbe piacermi…

Hellen ride, scuotendo la testa.

HELLEN: Allora vorrà dire che ti aspetterò alzata anche io.

Noel alza le sopracciglia, malizioso.

HELLEN: Dove vai di bello?

NOEL: Ecco io… Vado a prendere Phil. Esce oggi.

Hellen lo guarda sorpresa, irrigidendosi impercettibilmente.

HELLEN: Ah, bene.

NOEL: Già, è tornato anche Shone, così adesso..

Noel si ferma, cercando le parole. Hellen lo incalza, ma la sua voce alle orecchie del ragazzo suona alterata.

HELLEN: Adesso cosa?

NOEL: Adesso noi… Sai, gli Shameless.. Phil…

HELLEN: Sii più chiaro, Noel.

Noel fa un profondo respiro, la sensazione che ad Hellen la cosa preoccupi si fa certezza.

NOEL: Diciamo che… Insomma, l’idea è quella di riformare la band. Se siamo tutti d’acordo.

Hellen stringe le labbra in un sorriso tirato.

HELLEN: Questa è una cosache dovete vedere voi.

hellen parla

NOEL: Ho bisogno anche del tuo parere.

Hellen lo guarda un attimo, poi chiama a sè Cody.

HELLEN: Inizi a preparare la tavola per noi due, amore? La mamma arriva subito.

Il bambino annuisce e Hellen aspetta che se ne sia andato prima di riprendere a parlare.

HELLEN: Ok. Allora. Pensi di lasciare l’altro lavoro?

NOEL: Cosa? No, non ci ho nemmeno pensato…

HELLEN: Allora ti conviene farlo. Noel, sarò onesta. Quello è un lavoro sicuro, con orari definiti e possibilità di lavorare a casa… Il gruppo è il tuo sogno, lo so. Però pensaci. Pensa a chi ti stai affidando.

Noel la guarda, si affretta a spiegare.

NOEL: Guarda che Emily è sempre stata professionale…

Il volto di Hellen cambia improvvisamete.

HELLEN: Emily? Cosa c’entra lei?

NOEL: Di chi stavi…

Noel capisce troppo tardi che la ragazza si riferiva a Phil.

HELLEN: Avete ripreso lei come manager?

NOEL: Non so se abbia accettato o meno, ma…

HELLEN: Perfetto. Il caro buon vecchio Noel è tornato.

Noel la guarda senza capire, ma Hellen si gira per andare in cucina.

NOEL: Aspetta.

La prende per un braccio, ma in quel momento suona il citofono. Hellen si gira, lo guarda perentoria.

HELLEN: Vai. Non vorrai farli aspettare.

Gli sfugge dalla presa, e Noel la vede andare in cucina, chiedendosi cosa fare.




Colonna Sonora – Find Me (2 scene)

KATHLEEN 2 S

Kathleen sente il ragazzo accanto a lei smettere di parlare, improvvisamente il gruppo si fa silenzioso. Adrien, il capogruppo, si schiarisce la voce.

Adrien
Adrien

ADRIEN: C’è qualcun altro che vuole condividere ricordi dei propri parenti? O anche solo qualcosa che gli è capitato in questi giorni…

Kathleen stringe più forte la sua borsa, turbata. Sono mesi che si reca periodicamente al gruppo di aiuto per parenti di tossicodipendente, ma non ha ancora parlato.

ADRIEN: Ehm… Kathleen?

Kathleen alza di colpo la testa, nega con il capo ma la sua bocca si apre ancora prima che lei possa interromperla.

KATHLEEN: Mio fratello… Mio fratello è morto tre anni fa.

Il gruppo si fa attento, mentre Kathleen si fa coraggio e riprende a parlare.

KATHLEEN: Per… Eroina, cocaina… Nemmeno io so esattamente cosa prendesse. E’ morto e io non l’ho aiutato. Anzi io… Lo odiavo, letteralmente. Perhcè comprometteva la mia vita, perchè era solo un peso, un problema per me.

ADRIEN: Non sei l’unica.

KATHLEEN: Già, ma poi… Poi i sensi di colpa mi  hanno ucciso. Così tanto che… Che quando ho incontrato… Una persona con lo stesso problema, mi sono ripromessa che non l’avrei giudicata. Che avrei provato a capirla.

Kathleen fa un leggero respiro.

KATHLEEN: E mentre capivo lui, capivo mio fratello. Sapete… Non mi sono mai sentita così vicina a Ben finchè non ho conosciuto questa persona. E… Me ne sono innamorata, credo. E ora non voglio che pensi che sia solo un trasferimento di sensi di colpa, o che voglia imporgli la mia presenza, ma non so veramente come comportarmi, e allora invece di essere da lui, che sta uscendo proprio ora dalla riabilitazione, sono qui.

Un breve silenzio segue quella confessione accavallata, poi una ragazza accanto a lei si schiarisce la gola.

RAGAZZA: Ma tu ora dove vorresti essere?

Kathleen la guarda, poi sorride.

KATHLEEN: Da lui, è ovvio. Ma ho paura.

ADRIEN: E’ normale avere paura.




Tutti l’abbiamo, Kathleen. Probabilmente anche questa persona.

Phil esce dalla struttura, abbraccia Rebecca che gli accarezza il viso materna. Phil sorride, fa qualche passo indietro e osserva un’ultima volta la casa dove ha vissuto un anno, e che se da una parte lo ha imprigionato, dall’altro lo ha tenuto al sicuro. Alza gli occhi su, fino al cielo stellato, e fa un grosso respiro. Poi sente la voce di Shone.

SHONE: Eccolo!

Forse lui ha più paura di te. Anche lui potrebbe pensare che i tuoi sentimenti sono filtrati da quello che hai vissuto. Che lui sia un pò la tua redenzione. Ma se non lo è… Dovresti farglielo capire. Perchè ora lui si appresta a vivere il periodo più duro della sua vita, e ha bisogno di tutto l’affetto possibile.

Phil si gira, li vede lì, i suoi amici, Emily e Miranda, le ultime due che quasi piangono. Lascia la borsa in terra, abbraccia Miranda, quasi sollevandola da terra, la donna che ride nelle sue orecchie meglio di qualsiasi canzone. Poi si sporge verso Shone, i due si abbracciano di nuovo, come un anno prima, ma ora Shone ride, e anche Phil.

LIAM: Ecco il nostro eroe. E’ bello vederti.

Phil sorride, abbraccia anche lui, e Noel, che gli sorride sincero. Poi guarda Emily, gli occhi lucidi.

PHIL: Allora, salpi di nuovo con noi?

EMILY: Se mi vuoi ancora.

PHIL: Sei tu che mi stai facendo un favore.

EMILY: Non farmene pentire.

PHIL: Promesso.

Poi l’abbraccia, ed Emily se ne stupisce, perchè ricordava un Phil scontroso mentre ora lo trova cambiato. Phil scioglie l’abbraccio, sorridendo Emily si gira verso Noel, inconsciamente. Ne incrocia lo sguardo, distoglie subito gli occhi da quelli del ragazzo, che continua a guardarla mesto. I due non si sono più visti da quel giorno di un anno prima.

PHIL: E ora torniamo al loft?

Noel e Liam si guardano, imbarazzati.

LIAM: Io sto da Jen e lui da Hellen…

SHONE: Ma io sono solo come sempre, e l’ho riaffittato.

LIAM: Abbiamo un lord tra noi.

Phil sorride, poi guarda Liam e Noel.

PHIL: Sono felice per le vostre storie d’amore, ma da domani vi voglio attivi. Se dobbiamo tornare in pista, sarà meglio darsi una mossa.

NOEL: E’ tornato da cinque secondi e già ci dà ordini! Incredibile!

LIAM: E mi sa che dovrai abituartici!

Non c’è niente di peggio che sentirsi tremare la terra sotto i piedi, e il tuo amico ha perso tutto. Fagli capire che non ha perso anche te.

Noel vede Phil mettere il borsone in macchina, sente Emily raggiungerlo, si  volta istintivamente, facendola sobbalzare.

NOEL: Scusami, non volevo…

EMILY: Tranquillo.

NOEL: Stai bene?

Emily alza lo sguardo, incrocia di nuovo quello di Noel e per un attimo vorrebbe dirgli quanto tempo ha pensato a lui, ma poi si rimangia le parole, annuisce.

EMILY: Sì, certo.

NOEL: Grazie.

Emily lo guarda, interrogativa.

NOEL: Per averci dato un’altra possibilità. Mi dispiace… Di averti messo in quel casino,io…

noel ascolta serio

EMILY: Mi ci sono messa da sola. Ma ora ho imparato.

emily parla

Poi lo precede nella macchina, senza lasciare a Noel il tempo di replicare.




Colonna Sonora – All I Do (fino alla fine)

NOEL 2S 4

Noel torna a casa, accende la luce senza fare rumore. Quando entra in camera, vede Hellen girata su un fianco, che dorme. Prova a chiamarla lentamente, ma la ragazza non risponde. Quando Noel chiude la porta della camera e torna in cucina,  Hellen apre gli occhi.

Il ragazzo va in cucina, ripensa a Emily, per l’ennesima volta in quei mesi si chiede se ha fatto la scelta giusta. Certo, è innamorato di Hellen, ma con la ragazza c’era un’intesa speciale e lui l’ha troncata prima che potesse diventare qualcosa di più… Si stende sul divano, pensieroso, si chiede cosa abbia provato lei vedendolo.




EMILY3

Emily arriva a casa, appoggia la borsa sul tavolo pieno di fogli e bollette. Rimane con la luce spenta, si siede su una sedia e finalmente si abbandona ai pensieri. Appena chiude gli occhi l’immagine di Noel le torna prepotentemente in mente, e si odia per volerlo strappare alla sua famiglia, e si odia per non aver lottato, e scoppia a piangere.

 




Phil scende dalla macchina per ultimo, mentre Miranda precede i figli nel loft. Shone libera la borsa dell’amico dal portabagagli, veloce, la pioggia che inizia a scendere impetuosa.

PHIL:Ti assicuro che sono ancora in grado di portarmi una borsa da solo….

SHONE: E’ la prima e ultima volta, approfittane.

Phil sorride, fa per seguire Shone lungo le scale, poi una sensazione che non sa spiegarsi lo spinge a girarsi. E la vede lì, i capelli appiccicati alla faccia, sulla parte opposta della strada, che accenna un saluto. Phil rimane a guardarla, si bagna a sua volta, mentre sente Shone chiamarlo dalla tromba delle scale.

PHIL: Arrivo subito. Voi salite.

phil alza lo sguardo

Lo dice continuando a guardarla, perchè non sa cosa altro dire e si chiede se sarà mai in grado di spiegarle quello che prova per lei, e per Shone, e poi lei fa un passo appena abbozzato verso di lui e allora Phil smette di pensare. Attraversa la strada nella pioggia, sente i clacson arrabbiati ma se ne frega, la raggiunge dall’altro lato della strada, e il primo impulso è quello di baciarla, ma poi pensa a Shone.

KATHLEEN: Bentornato, Harper.

kat commossa

E lui si culla con quel sorriso un attimo, prima di abbracciarla forte.

 

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4 Risposte a “2×06 – ALL I DO”

  1. ahhh sono contenta che ti sia piaciuta! (l’ultima scena era una scena a cui tenevo particolarmente 🙂 )
    Sì, Noel ed Emily saranno uno dei nodi portanti della seconda stagione, e sono contenta che piacciano <3
    La prossima puntata metterà le carte in tavola per quanto riguarda gli Shameless, e non solo, quindi non vedo l'ora che la leggiate 😉
    p.s. grazie per il commento <3

  2. Finale ad effetto!! (。♥‿♥。)
    e ho avuto gli occhi a cuoricino per tutta la puntata!! Mi è piaciuto moltissimo come l’hai costruita, perché ci coinvolge tutti nell’attesa, che a me è sembrata a tal punto dolce, di poter finalmente riabbracciare Phil.
    è stato bello rivederli tutti, soprattutto a distanza di un anno, e sono contentissima che abbiano deciso di ridare vita al gruppo. Devo ammettere che ora Hellen mi preoccupa tantissimo, ho empatizzato molto con Noel e Emily a ‘sto giro, soprattutto con Emily e la scena di lei che piange sul tavolo mi ha stretto il cuore, in particolare il momento in cui dice di odiarsi per l’una e per l’altra cosa…
    Ahh sarà difficile: Noel si troverà in una situazione parecchio complicata. Da quello che ho potuto vedere, Hellen gli farà un sacco di pressioni, magari non esplicite, ma non sarà semplice per Noel trovare il giusto equilibrio… soprattutto ora che si è messo un pochettino a riflettere anche su Emily… vedremo…
    Intanto, Liam e Jen sono un sacco carini e Shone è, come al solito, un grande!!
    Non vedo l’ora di poter leggere il seguito!! ♪♪♪

  3. Ti ringrazio per i complimenti! eh sì, ci hai preso: tra una settimana chissà che non si decidano a parlare….
    Contenta che tu abbia apprezzato i nuovi attori (peraltro il discorso spezzettato lo fa proprio Adrien, ovvero Jim Parsons 😉 )

  4. L’astinenza è finita!!! Cercherò di essere veloce che è tardi e dobbiamo andare a prendere Phil!!! Bella l’idea della coincidenza di date 🙂
    Anche i salti temporali mi piacciono parecchio, se ben arrangiati, come in questo caso.
    1) Approvo tutti gli attori nuovi 🙂 :
    a) Papà Mikaelson!!! Gli volevo tanto bene su the vampire diaries.
    b) Marlene non so chi sia, ma di aspetto mi ha ricordato Denise Robinson (Lisa Bonet) dei Robinson (the Cosby Show)…ma questo non c’entra nulla!
    c) LUI, il mitico, incommensurabile, braverrimissimissimo…Jim Parsons. Lui in questo momento è in assoluto il mio attore preferito, a volte penso che possa arrivare a Robin Williams. La maggior parte delle persone lo conosce per la parte di Sheldon Cooper, ma sempre per la tv ha fatto anche un bellissimo film prodotto dalla HBO, chiamato THE NORMAL HEART, tratto da un’opera teatrale, che ha portato lui stesso sul palco in America.
    3) Hellen si vuole male, il suo comportamento mi sembra molto autodistruttivo, cioè stai remando proprio contro una muraglia di scogli. Un altro po’ e tanto vale che metti una scatola di preservativi in mano a Noel e gli chiami un taxi per casa di Emily!
    4)I Liajen continuano a volersi bene e ciò mi rende molto felice.
    5) Phil e Kat sono la coppia preferita da tutte le compagnie telefoniche! Si decideranno una buona volta! Anche perché così il povero Shone può iniziare a farsene una ragione. Gli stanno facendo una goccia cinese e non dico dove! Shone confido che verrà presto accoppiato con Marlene!
    Ora momento serio, ci sono due scene che mi sono piaciuto molto.
    6) La madre che ride nelle orecchie di Phil è veramente bella come immagine e commovente. Complimenti.
    7) Il discorso della ragazza del gruppo di aiuto, è bello sia il modo in cui viene proposto stilisticamente, cioè spezzettato e messo come sfondo della scena dopo. Poi mi è piaciuto anche il discorso a livello di significato, mi rivedo nella sua logica. Se Phil e Kat parlassero e si confrontassero forse le paure di entrambi scomparirebbero…ma questo potremmo scoprirlo solo fra una settimana, giusto??? 🙂

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