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2×07 – LET IT GO

Ed eccoci alla settima puntata del Season Finale di Second Chance! Per chi volesse recuperere gli episodi precedenti, basta cliccare qui:
EPISODI PREDECENTI

Volevo inoltre ringraziare tutti per il sostegno generale per le storie scritte, e ricordare che è FONDAMENTALE, affinché la storia continui (e soprattutto sul COME continui) commentare qui sotto! Vi aspetto per ogni tipo di considerazione!


NEW YORK, 2017


liam3

Liam si allaccia la stringa della scarpa, si alza dal letto e silenziosamente si dirige fuori dalla camera. Un sospiro leggero lo blocca, si gira e la vede guardarlo, un occhio aperto.

JEN: Vai già via?

JEN4

LIAM: Ehi, non volevo svegliarti.

Liam si riappoggia sul letto, la bacia lievemente sulla fronte.

JEN: Devo andare anche io…

LIAM: Ok, ti metto su il caffè.

Fa per allontanarsi, ma Jen lo trattiene per la mano.

JEN: Vai dagli altri?

Liam annuisce, non riuscendo a reprimere un sorriso.

JEN: E ne avete già parlato con Shermann?

LIAM: Non ancora.

Jen si riscuote pigramente, puntellandosi sui gomiti.

JEN: Non rimandate troppo a lungo.

LIAM: Ne parlerò con Phil.

JEN: Sei sicuro sia una buona idea affidarsi a lui?

Liam la guarda, rassicurandola con lo sguardo.

LIAM: E’ diverso, credimi.

liam sorride e parla

JEN: Le persone non cambiano mai del tutto.

LIAM: Mi voglio fidare.

Jen gli regala un sorriso tenue, suo malgrado non può fare a meno di essere preoccupata.

JEN: Chiamami se hai bisogno.

LIAM: Lo farò. A dopo.

La bacia sulle labbra, poi lascia la camera, mentre Jen si riappoggia sul cuscino, pensierosa.




Marlene
Marlene

MARLENE: Buongiorno, caporedattrice!

Kathleen si gira sobbalzando verso la ragazza, sovrappensiero. Il ricordo di ieri sera l’ha accompagnata non appena ha aperto gli occhi quella mattina. Sentire il corpo di Phil, così lontano per così tanto tempo, accanto al suo, le ha trasmesso sensazioni difficili da spiegare. Non sa cosa succederà tra loro, ma si è convinta che Adrien al gruppo di mutuo aiuto ha ragione: deve parlargli.

KATHLEEN 2 S3

KATHLEEN: Oh, ciao, Marle.

MARLENE: Passata una bella serata?

Kathleen avvampa, mentre la ragazza la segue nell’ufficio.

KATHLEEN: Come? Cosa te lo fa pensare?

Marlene le indica il viso con una biro che ha in mano.

MARLENE: Quel sorriso lì. Merito del bel ragazzo di ieri?

KATHLEEN: Shone? Oh, no lui è…

Kathleen si sofferma un attimo a pensare a cosa sia esattamente Shone. Pensa che dovrà parlare anche con lui.

KATHLEEN: Un amico, credo.

MARLENE: E’ quel “credo” che frega sempre la gente.

Kathleen fa un leggero sorriso, prima di posare gli occhi sul mucchio di fogli sulla sua scrivania.

KATHLEEN: E questi?

MARLENE: Oh, richieste di colloqui di lavoro.

KATHLEEN: Come mai di colpo?

Marlene abbassa lo sguardo, si chiede come dirglielo. Quando alza lo sguardo Kathleen la guarda, impaziente.

MARLENE: Beh… Ieri è uscito Phil, e…

KATHLEEN: Noi abbiamo deciso di non parlarne. Niente gossip.

MARLENE: Certo, però… Ecco, altri giornali lo hanno fatto. Tipo…. Tipo il Discover e… Hanno ricordato il tuo coinvolgimento.

Kathleen stringe le labbra, mentre ricorda a sé stessa che la stampa non dimentica.

kat arrabbiata2

KATHLEEN: Quindi… Quindi tutta questa gente non vede l’ora di lavorare per la sorella di un ex tossico che ha difeso un altro ex tossico in tribunale?

Marlene rimane spiazzata dal tono serio di Kathleen, prova a rispondere ma la ragazza non gliene dà modo. Prende la pila di curriculum e li butta nel cestino, con un moto di impazienza.




loft second chance

Liam apre la porta con la chiave datagli da Shone, si sorprende nel vedere Phil già sveglio, al tavolo della cucina, una tazza di caffè accanto ad alcuni fogli, la chitarra appoggiata alla sedia.

LIAM: Ehi.

Phil alza gli occhi, sorride al ragazzo.

phil nuova2

PHIL: Ehi. Orario perfetto. Il caffè è appena uscito.

Liam guarda Phil, quasi per analizzarlo, aspettandosi che da un momento all’altro torni ad essere la persona di sempre, scostante e apatica. Lo osserva mentre si versa il caffè, la schiena curva sui fogli.

PHIL: Non ci sono interruttori, se è questo che ti preoccupa.

Liam sobbalza, mentre Phil si volta lentamente verso di lui, girandosi sullo sgabello.

LIAM: Non volevo…

PHIL: Tranquillo, è da ieri che Shone mi guarda nello stesso modo, e direi che mi conosce piuttosto bene, quindi… Posso capire la vostra perplessità.

Liam sorseggia il caffè, non sapendo cosa dire.

PHIL: So che stai da Jen.

Liam sobbalza, non si aspettava che Phil lo sapesse, né che avrebbero dovuto affrontare il discorso.

LIAM: Sì noi… Abbiamo legato molto durante il tuo processo e…

PHIL: Sono contento.

Liam rimane in silenzio, non riuscendo a decifrare una possibile ironia. Phil lo guarda, gli sorride brevemente.

PHIL: Sul serio. Meriti un po’ di tranquillità, dopo quella schizzata di Taylor.

LIAM: Grazie. Io… Ti auguro lo stesso.

PHIL: Lo spero. E a proposito di questo…

SHONE: Non starete iniziando senza di me?

SHONE

I due si girano, vedono Shone scendere dal piano superiore.

SHONE: Mamma dorme ancora, ha il volo stasera. Abbiamo prenotato una saletta o…

PHIL: Sì, ma aspettiamo prima Noel ed Emily. Vorrei parlare con tutti voi.

LIAM: A proposito di?

PHIL: Del nuovo disco.

Liam quasi si strozza con il caffè, si affretta a recuperare il suo naturale aplomb.

LIAM: Già, dovremo parlare anche di Shermann…

PHIL: Già.

I due guardano Phil, che annuisce ancora un attimo tra sé e sé, poi alza lo sguardo, sforzandosi di sorridere.

PHIL: Beh, se fosse stato facile, che divertimento ci sarebbe stato?




NOEL

Noel attraversa velocemente la strada, dopo aver pagato il taxi che lo ha condotto al loft. Quella notte ha dormito sul divano, addormentandosi suo malgrado, e quella mattina Hellen era già uscita per accompagnare Cody a scuola. Si maledice un’ennesima volta, mentre si affretta sulle scale del palazzo.

EMILY: Ehi.

EMILY3

Noel si blocca di colpo, riconoscendo la voce. Si gira e se la trova a pochi gradini di distanza, il viso arrossato dal freddo.

EMILY: Anche tu in ritardo.

NOEL: Già ho… Dormito poco.

Emily lo scruta, mentre Noel si chiede perché le abbia detto una cosa simile.

NOEL: Comunque… Phil che ci vuole vedere a quest’ora. Strano, eh?

Emily fa un leggero sorriso, prima di precederlo per infilare la chiave nella toppa.

EMILY: Sembra essere un buon segno, però.

Quando apre la porta, si trovano davanti tutti e tre i ragazzi, perfettamente vestiti.

EMILY: Oh, pensavo foste ancora a letto…

SHONE: Ahhh, quella era una vita fa.

Phil sorride di rimando a Shone, si alza repentinamente afferrando la chitarra già nella custodia.

PHIL: Allora, andiamo?




Kathleen interrompe la chiamata a Phil dopo il primo squillo. Non sa perché lo sta chiamando, è nervosa da quanto sentito, lo dimostra il fatto che sta fumando una sigaretta fuori dal Rock Magazine, dopo anni che non sfiorava la nicotina. Guarda le mani tremarle, mentre cerca di trovare il coraggio di sfogliare la copia del Discover comprata d’impulso una volta uscita dalla redazione. Alla fine, stanca di aspettare, si costringe a sfogliare l’indice. Appena legge “Phil Harper uscito dalla rehab: un’altra possibilità per gli Shameless?” sa già che il nome vicino al titolo sarà quello di Ally. Sfoglia velocemente il giornale, arrivando alla pagina dell’articolo.

“Proprio ieri sera, intorno alle ventuno, il cantante degli Shameless Phil May in arte Harper ha lasciato la clinica di riabilitazione in cui era in cura da un anno esatto. Il giovane deve ancora scontare diverse ore di servizi sociali a causa dell’accusa di possesso illecito di sostanze stupefacenti, e tutti si chiedono se il mondo della musica sia pronto a riaccogliere lui e la sua band. Senza dubbio la prima ad essere informata di ciò sarà Kathleen Morgan, l’attuale caporedattrice di una misconosciuta rivista musicale. La ragazza ha intrattenuto relazioni di dubbia natura con May, probabilmente scaturita dalla sua triste vicenda personale: Morgan ha infatti perso il fratello Benjamin, appena diciannovenne, a seguito di un’overdose da polisostanze, tre anni fa…”

Kathleen si interrompe di colpo, getta il Discover a terra, fremente di rabbia. Cerca di ignorare l’improvvisa voglia di piangere, sbattendo più volte le palpebre cerca di farsi forza. Uno schiarimento di voce la fa girare di scatto, accanto a lei vede Marlene.

MARLENE: Tutto bene? Kim ti cercava, ho pensato che…

KATHLEEN: Sì, scusami, arrivo subito.

Marlene annuisce poco convinta, poi rientra nell’edificio. Kathleen fa un profondo respiro prima di seguirla.




Colonna Sonora- My Songs Know What I Did In The Dark

I ragazzi guardano Phil aggirarsi tra gli strumenti, toccare i piatti della batteria, ricontrollare gli amplificatori, pizzicare distrattamente le corde della chitarra.

NOEL: E’ mezz’ora che fa così. Dovremo dirgli qualcosa?

LIAM: Chissà quanto gli è mancata la musica. Aspettiamo ancora un attimo.

Vedono Phil avvicinarsi al microfono.

PHIL: Prova… Prova… Ok, ci siamo.

Il ragazzo alza gli occhi su di loro, i tre lo prendono come un cenno a salire sul palco. Mentre si dirigono verso i loro posti, sentono Phil intonare a cappella un brano mai sentito prima. Emily guarda da sotto il palco Phil chiudere gli occhi, poi vede Liam, inizialmente spaesato, fare lo stesso, cominciare dopo poco a toccare le corde della chitarra, tentando di indovinare la melodia di Phil. Dopo poco Emily vede Phil sorridere, soddisfatto. Noel li guarda, sorridendo, dopo poco si accoda a Liam e lo stesso fa Shone. Anche Emily capisce che ci sono imprecisioni, eppure quella che sta ascoltando sembra proprio una canzone nuova. I quattro continuano ancora un po’, minuti che ad Emily sembrano ripetitivi, eppure si rende conto di assistere alle prime prove degli Shameless dopo tanto tempo.

Improvvisamente Phil si zittisce, guarda gli altri che dietro di lui, lo imitano.

PHIL: Direi che ci siamo. C’erano delle tonalità azzardate, ma…

LIAM: Mi piaceva. Dove l’hai sentita?

PHIL: L’ho scritta io.

Liam sorride, entusiasta.

LIAM: Grandioso. Era questo che volevi dirci rispetto ad un nuovo CD? Che abbiamo il primo brano?

SHONE: Ma è fantastico!

shone ride3

Shone guarda Phil sorridente, mentre il ragazzo si stringe nelle spalle.

PHIL: In realtà… Ho cinquanta canzoni da visionare con voi.

Noel sgrana gli occhi, stupefatto.

NOEL: Cinquanta?

PHIL: Molte sono appena abbozzate, alla maggior parte di loro manca la musica…

LIAM: Cinquanta?

Phil fa un sorriso di scherno.

PHIL: Diciamo che ho scritto parecchio in quest’anno.

Liam lo guarda ammirato, poi si gira verso Emily.

LIAM: Che ne dici, manager? E’ un buon inizio?

Emily sorride, le bracca incrociate.

EMILY: Più che buono. Ora direi di affrontare direttamente lo scoglio principale.

Phil guarda la ragazza per un attimo, poi annuisce deciso.

PHIL: Andiamo a parlare con Shermann.




Kathleen guarda sconsolata la richiesta di informazioni che tutti chiedono riguardo gli Shameless, poi di scatto chiude l’ennesima e-mail. Sente bussare lievemente alla porta, alza la testa.

MARLENE: Tutto bene?

KATHLEEN: Potrebbe andare meglio.

Marlene annuisce, poi le porge un foglio.

MARLENE: Questa è l’intervista ai Kors che ha fatto Kim. Considerato che Shone West non suona più con loro, ha chiesto quali sono i loro progetti e… Non sarebbe male riuscire a creare un’intervista combinata con West. Tu lo conosci e…

KATHLEEN: Già, vorrei aspettare si sistemassero un attimo, però.

Marlene annuisce, prima di tornare a parlare.

MARLENE: Però ci manca il pezzo sui Doubtess, e quello dei The Fall va rivisto…

Kathleen vede Marlene depositare sempre più fogli sulla scrivania, continuando a snocciolare una serie di articoli di cui la ragazza nemmeno si ricordava di aver commissionato. Quando Marlene termina di parlare, Kathleen osserva per un attimo la pila di fronte a sé, prima di alzare lo sguardo.

KATHLEEN: Tutto questo per…

MARLENE: Dopodomani.

KATHLEEN: Ok, ci servono altri giornalisti.

Kathleen si appoggia esausta allo schienale, mentre Marlene la guarda torturandosi una guancia.

MARLENE: Sì, lo credo anche io.

KATHLEEN: i curriculum di oggi… Li ho buttati.

Marlene indica un’altra pila di fogli accanto al thermos del caffè.

MARLENE: li ho recuperati.

Kathleen la guarda, un moto di gratitudine la fa sorridere.

KATHLEEN: Cosa farei senza di te?

MARLENE: Mi hai assunta per quello.

Kathleen ride brevemente, prima di tornare seria.

KATHLEEN: Ok, facciamo una prima scrematura.

MARLENE: Cosa devo controllare?

KATHLEEN: Che abbiano studiato giornalismo. Che vivano a New York e che siano interessati alla musica, non all’ambiente musicale. Ma questo immagino lo scoprirò con un colloquio.

Marlene sorride, porge a Kathleen una parte dei curriculum.

MARLENE: Caffè?

KATHLEEN: Perché no. Sarà una lunga serata.




loft second chance

Emily guarda Phil, seria come non mai, mentre il ragazzo percorre a grandi passi la stanza che una volta è appartenuta a Noel. Il bassista è lì con loro, ed Emily si chiede se stia pensando le stesse cose. Incrociando il suo sguardo capisce che è così. Noel si affretta ad uscire, lo squillo del telefono interrompe i suoi pensieri.

SHERMANN: Signor Harper. Un piacere sentirla.

PHIL: Piacere mio, dottor Shermann.

SHERMANN: E mi dica, signor Harper, a cosa devo la chiamata?

Phil fa un grosso respiro, mentre Emily, che sta ascoltando l’intera chiamata in vivavoce, gli fa cenno di procedere.

PHIL: Ecco io… Mi chiedevo se ci fosse modo di incontrarci al più presto.

SHERMANN: Al più presto? E’ una cosa importante, quindi….

PHIL: Di più. E’ la cosa a cui ho lavorato per un anno intero.




Shone blocca Liam per un braccio, mentre il ragazzo si apprestava a riattraversare il soggiorno del loft per l’ennesima volta.

SHONE: Andrà tutto bene. Fidiamoci di Emily.

Liam annuisce, sedendosi accanto a lui.

LIAM: Ma certo, non è per questo, è che…

SHONE: Non ti fidi di Phil?

LIAM: Più che altro… E’ Jen che non si fida di Phil.

Shone fa un sorriso strano.

SHONE: Ah, le donne. Cosa posso dirti… L’unica cosa che so è che portano più guai che altro. Ma… Fatico ad immaginarci senza di loro.

Liam lo guarda, fa un piccolo sospiro.

LIAM: E’ che ho paura di rovinare tutto. Dopo Taylor non… Sono riuscito più a trovare una ragazza per cui valesse la pena, capisci?

Shone annuisce, comprensivo.

LIAM: E ora… Beh, Jen è fantastica. E’ una ragazza forte, ma non mi prevarica. Sa quello che vuole, ha una sua vita, e mi sembra quasi…

SHONE: Come se fosse un privilegio starle accanto.

Liam annuisce, prima di girarsi verso il ragazzo, corrugando le sopracciglia.

LIAM: Come fai a saperlo?

Colonna Sonora- Take Me Home (3 scene)

PHIL: Perfetto. A domani allora, dottor Shermann.

Phil riattacca, prima di guardare Emily. La ragazza, d’impulso, lo abbraccia.

PHIL: Ah, la scusa più vecchia del secolo…

Emily si stacca, sorridendo.

EMILY: Non ti ci abituare.

PHIL: Vado a dirlo ai ragazzi.

Fa per uscire dalla camera, in quel momento rientra Noel.

NOEL: Ehi, che succede?

PHIL: Abbiamo l’appuntamento con Shermann! Domani!

Noel guarda Phil sgusciare via, lasciandolo solo con Emily nella stanza.  In quella stanza.

NOEL: Beh allora è andata bene…

Emily annuisce, senza guardarlo.

EMILY: Già, pare di sì. Tu hai deciso cosa fare?

Noel la guarda, corrugando le sopracciglia.

NOEL: In che senso?

EMILY: Beh, Shone e Liam mi hanno detto che eri in forse e…

NOEL: Gli Shameless non sono mai stati una possibilità, per me. Io sono parte del gruppo, sarà così per sempre.

Emily alza la testa, decidendosi a guardarlo.

EMILY: Per te.

NOEL: Hellen capisce benissimo cosa significhi il gruppo per me.

Emily fa un sorriso tirato, percependo la difensiva nelle parole di Noel.

EMILY: Ma certo, d’altra parte ti ha conosciuto che già suonavi in un gruppo, quindi… Nessun problema. Meglio così.

Emily si allontana mentre Noel vorrebbe fermarla, dirle che non è vero, che Hellen non gli risponde al telefono da tutto il giorno, che è sicuro che parte della sua rabbia sia data dal fatto che dovrà lavorare con Emily, eppure non dice niente, la lascia uscire senza dirle che ha maledettamente ragione.




Phil guarda la chiamata persa di Kathleen, si ripromette di chiamare la ragazza appena parlato con Shone e Liam. Si è costretto a non pensare a lei, a quello che ha provato stringendola, perché ha paura delle cose così facili, non le sa affrontare, non le ha mai vissute. Fa per scendere le scale quando sente quel nome, e si blocca.

LIAM: Kathleen?

Shone annuisce, lentamente.

SHONE: Sono senza speranza, lo riconosco. E’ passato un anno, e io sono ancora aggrappato a qualcosa che sembra essere successo una vita fa.

LIAM: E’ normale…

SHONE: No, lei… Lei prova chiaramente qualcosa per Phil. E io ho intenzione di farmi da parte, seriamente, ma quando mi immagino con qualcuno con cui mi sentirei privilegiato a stare, penso a lei.

LIAM: Pensi… Pensi che Phil provi qualcosa per lei?

Shone si stringe nelle spalle, combattuto.

SHONE: Ho visto Phil molto ferito da Liz. Ho paura che abbia imparato a nascondere anche i suoi sentimenti, quindi non so dirtelo con certezza. So che Kathleen gli farebbe bene, ma… Penso farebbe bene anche a me.

Shone fa una piccola pausa, poi sorride in direzione del suo chitarrista.

SHONE: Ma non posso essere egoista con mio fratello. Non ora.

Phil rimane in silenzio, aspettando che uno dei due aggiunga qualcosa, ma così non è. Si appoggia alla parete, senza sapere come scendere, come fingere di non aver sentito niente. Ripensa alle parole di Shone, “non posso essere egoista con mio fratello”, e si dice che è proprio vero. Poi Miranda lo raggiunge.

MIRANDA: Phil, tesoro, mi aiutertesti?

Phil vede le valigie della donna davanti alla camera, si riscuote, sorride.

PHIL: Certo.

Il ragazzo afferra le valigie, mentre vede Emily uscire dalla stanza, seguita dopo poco da Noel. Tutti e quattro scendono al piano inferiore, e Phil vede Shone e Liam guardarlo ansiosi.

PHIL: Domani mattina abbiamo un appuntamento con Bret Shermann.

Il sorriso che gli rivolgono basta a cancellare i suoi pensieri per un attimo.




areoporto new york

mamma shone2

Miranda guarda i suoi due figli, che hanno insistito per accompagnarla fino al gate.

MIRANDA: Vi chiamo appena arrivo…

SHONE: Abbiamo intenzione di rimanere svegli fino a quel momento, quindi è il minimo.

Miranda sorride, poi guarda Phil, apprensiva.

MIRANDA: Se hai bisogno…

PHIL: So chi chiamare.

La donna sorride, fa una carezza veloce sul volto del ragazzo.

MIRANDA: Mi raccomando.  Avete questa ulteriore possibilità, e sono certa che non la sciuperete. Combattete per quello che volete. Sempre. Basta che non comprometta quello che vi unisce.

Sia Shone che Phil sobbalzano a quelle parole, e Phil è quasi certo che Miranda abbia capito, che abbia sentito quanto detto da Shone e voglia dargli un consiglio. Poi la donna sorride, si volta verso il gate.

MIRANDA: Devo andare. Mi fido di voi.

Li salute, abbracciandoli entrambi, e quando si scosta entrambi notano che ha gli occhi lucidi.

MIRANDA: Vi voglio bene.

SHONE: Anche noi, mamma.

Miranda regala un ultimo sorriso ai ragazzi, poi si gira e percorre lentamente la strada per il gate. Phil e Shone rimangono per un attimo a guardarla, poi Shone si schiarisce la voce, anche se quando parla è ancora un po’ rotta dall’emozione.

SHONE: Su, torniamo a casa.

Phil annuisce, poi l’ennesima vibrazione del cellulare lo distrae. Estrae il telefono, vede una chiamata di Kathleen. La ignora. Dopo poco, un messaggio.

“Hai intenzione di ignorarmi ancora per molto?”

Rimette in tasca il cellulare e segue Shone verso la macchina.




loft second chance

I ragazzi tornano al loft, stremati da quella giornata.

LIAM: Ricapitoliamo. Qual è il piano per domani?

Emily guarda i ragazzi, incrocia le braccia.

EMILY: Ecco, informatemi.

Phil la guarda, alza le spalle.

PHIL: Non ci sono piani. Ci siamo noi, e le nostre canzoni. Per il resto… Mi fido di te.

Emily lo guarda, suo malgrado arrossisce.

NOEL: Perfetto, allora io andrei…

Emily si volta un attimo verso il ragazzo, Noel se ne accorge ma lei distoglie subito lo sguardo.

LIAM: Sì anche io…

SHONE: ma una birra per festeggiare il ritorno degli Shameless?

I ragazzi sorridono, mentre Emily fa per ribattere.

EMILY: Veramente bisognerebbe festeggiare una volta chiarito con…

Ma i ragazzi non l’ascoltano, ed Emily si ritrova a fare un leggero sospiro prima di avvicinarsi al tavolo dove Liam sta riunendo i bicchieri. Il campanello li interrompe.

LIAM: Chi è a quest’ora?

Noel alza le spalle, poi va ad aprire. Dopo poco, sia Shone che Phil sentono il cuore perdere un battito. Sulla porta c’è Kathleen. La ragazza guarda tutti loro, fa un cenno di scuse.

KATHLEEN: Non volevo disturbare…

SHONE: Figurati. Stiamo festeggiando…

PHIL: C’è qualche problema?

Kathleen lo guarda, seria. Poi annuisce.

KATHLEEN: In realtà sì. Possiamo parlare?

Phil annuisce, le indica le scale. Nel loft scende il silenzio, i ragazzi li guardano sparire prima di tornare a parlare.

EMILY: Cosa può essere successo?

Shone fissa la fine delle scale, preoccupato.

SHONE: Non lo so, ma non ho una bella sensazione.




Colonna Sonora- Let It Go

Phil accosta la porta della camera dietro di sé, si gira preoccupato.

PHIL: Dimmi.

Kathleen lo guarda, scuote la testa.

KATHLEEN: Perché non cominci a parlare tu?

Phil corruga le sopracciglia, senza capire. Kathleen estrae il telefono, esausta.

KATHLEEN: Non rispondi alle chiamate. Non rispondi ai messaggi. Mi tratti come se fossi un’estranea e…

PHIL: Le cose sono complicate…

KATHLEEN: Le cose sono sempre complicate, Phil. E peggiorano se non se ne parla. Io.. Ho bisogno di chiarire delle cose con te.

Phil annuisce, è convinto che Kathleen gli voglia parlare di Shone. Incrocia le braccia, serio.

PHIL: Ti ascolto.

KATHLEEN: Io ti amo.

Phil sobbalza, mentre Kathleen abbassa gli occhi, distrutta dall’intensità di quel sentimento.

KATHLEEN: Ho una paura fottuta a ripeterlo, perché un anno fa non avrei mai avuto il coraggio di dirtelo, ma… E’ stato un anno di cambiamenti, e non solo per te.

Phil guarda Kathleen, un magone in gola. Non sa cosa rispondere, quindi si limita a guardarla avvicinarsi.

KATHLEEN: E io non so dove ci porterà tutto questo, se saremo in grado di stare assieme, o se finirà tutto in pochi giorni, perché tu sei imprevedibile e io sono un casino totale, ma penso che valga la pena provarci. Insomma sono… Pronta a correre il rischio. E tu?

Phil le si avvicina, per un attimo Kathleen ha la certezza che la bacerà. Invece Phil si limita a guardarla, occhi negli occhi, e infine avvicina lentamente la sua bocca a quella di Kathleen.

KISS PHIL E KAT

E’ un bacio che Kathleen aspettava da più di un anno, è un bacio che agognava le notti in cui non riusciva a dormire, che sognava nei momenti di distrazione sul lavoro. La ragazza sente la presa di Phil cedere dalle sue braccia, lo avvicina al muro. Shone, salito preoccupato per la presunta notizia che doveva dare Kathleen, vede tutto. Ma Phil si stacca subito dopo, la allontana, già pentitosi di quell’attimo di debolezza.

PHIL: Io non posso, Morgan.

Kathleen lo guarda, interrogativa.

KATHLEEN: Cosa vuol dire che non puoi?

PHIL: Non posso pensare solo a me stesso.

Kathleen lo guarda un attimo, mentre gli occhi cominciano a riempirsi di lacrime di umiliazione.

KATHLEEN: Ma è esattamente quello che stai facendo, Phil.

La ragazza prova a superarlo, ma la voce di Phil, calma e quasi dispiaciuta la bloccano, facendola arrabbiare ancora di più .

PHIL: Cosa vorresti dire?

KATHLEEN: Voglio dire che è facile così, non è vero? E’ facile rimanere nella propria sicura solitudine, invece di rischiare! Voglio dire che non hai il coraggio di ammettere quello che provi, e questo perché nessuno vale abbastanza in confronto a te stesso!

kat commossa e arrabbiata

Phil la guarda, uno sguardo dolce che la ragazza non gli ha mai visto, gli occhi lucidi.

PHIL: Tu lo sai che ti amo Morgan, non è vero?

phil parla con kat i loe u

Kathleen tenta di nascondere l’impatto che quella parole hanno su di lei.

KATHLEEN: E allora perché…

PHIL: Perché ci sono persone che per me vogliono dire tutto, che vengono prima di me.

KATHLEEN: Io non sono tra queste, però.

PHIL: Credimi, è la cosa migliore…

KATHLEEN: No, non dirmi che è la cosa migliore per me. Non dirlo! Non ti permetto di usarmi come scusante delle tue paure, non ti permetto di uscirne pulito convincendoti che non mi hai ferito!

Phil la guarda, per un attimo non trova le parole, e subito vorrebbe rimangiarsi tutto, ma poi Kathleen lo guarda, ferita come mai.

KATHLEEN: La cosa migliore per me sarebbe stata non incontrarti. Ma è capitato, e la mia vita è cambiata. Io ho deciso di cambiarla, includendoti. E ora decido di chiuderti fuori.

Aspetta un attimo, riprende fiato, in cuor suo aspetta che Phil le dica qualcosa, che la smentisca. Non accade.

KATHLEEN: Addio, Phil Harper.

Abbassa la testa appena in tempo per nascondere una lacrima, si allontana di pochi metri, vede Shone appoggiato allo stipite della sua porta guardarla ferito.

shone appoggiato al muro sad

KATHLEEN: Shone, io…

SHONE: Va tutto bene, lo avevo capito ormai.

KATHLEEN: Io non volevo… Non volevo mettervi l’uno contro l’altro.

Shone la guarda, fa una risata cattiva.

SHONE: Non ci ha mai separato niente, Kathleen. Pensavi davvero di riuscirci tu?

Kathleen lo guarda, fa un sorriso triste.

KATHLEEN: Già. Che idiota. Ciao, Shone.

Shone la guarda prendere le scale, salutare velocemente gli altri e sparire dietro la porta di casa, forse per l’ultima volta. Si chiede perché abbia detto quelle cose, e in cuor suo sa che per la prima volta è stato lui a mentire a Kathleen. Si gira verso la camera, vede Phil guardarlo, vede gli occhi lucidi del ragazzo, ma non riesce a dire niente di significativo, perché sente anche i suoi pizzicare.




Liam guarda ancora una volta Shone, come per assicurarsi che stia bene. Il batterista gli rivolge un cenno, e Liam capisce che non ne vuole parlare.

LIAM: Allora…

SHONE: A domani.

Liam e Noel, sulla porta, annuiscono. Phil guarda i ragazzi, una tazza di caffè in mano.

PHIL: A domani. Mi raccomando.

I due sorridono, poi Liam guarda Emily.

LIAM: Vieni con noi?

Emily guarda Noel, l’idea di dividere il taxi con lui ancora fastidiosa.

EMILY: No io… Rimango ancora un attimo.

Liam la guarda, capisce.

LIAM: Ok. Allora noi andiamo.

Emily guarda i due allontanarsi, ma non fa in tempo a girarsi che Phil si schiarisce la voce.

PHIL: Io vado a letto. Domani è una lunga giornata e…

SHONE: Phil…

PHIL: Buonanotte.

Il sorriso che Phil rivolge a Shone, che non coinvolge gli occhi, dissuade il ragazzo da insistere.  Emily e lui lo vedono salire le scale, poi la ragazza si volta verso Shone.

EMILY: Che succede?

SHONE: La storia più vecchia del mondo. Ci piace la stessa ragazza.

EMILY: E lei ha scelto te?

SHONE: Lei ha scelto lui.

shone sad

Emily guarda di nuovo nella direzione in cui è sparito Phil, cercando di spiegare quello sguardo mesto.

EMILY: E allora per…

Si ferma di colpo, capendo. Quando abbassa gli occhi su Shone, il ragazzo sta piangendo.

SHONE: Mi dai dell’egoista se ti dico che nonostante sappia che ora stanno male entrambi, sono più contento così?

Emily scuote la testa, ripensa a Noel e ad Hellen, fa un sorriso triste.

EMILY: No.

Si avvicina al ragazzo e, in un impeto di empatia, lo abbraccia.




Marlene guarda Kathleen arrivare al Rock Magazine, la mattina dopo, le borse sotto gli occhi e lo sguardo arrossato. Kathleen non ha dormito affatto, ma appena spuntata l’alba si è alzata e si è preparata per andare al lavoro.

MARLENE: Stai poco bene? Se vuoi andare a casa…

KATHLEEN: No, tranquilla.

MARLENE: Sicura?

Kathleen si gira verso Marlene, annuisce decisa.

KATHLEEN: Da oggi in poi, esiste solo il lavoro.

Marlene la guarda, non sa come interpretare quella frase, o il viso della sua caporedattrice. La guarda, poi annuisce lentamente.

MARLENE: Ok, allora sarà meglio partire subito. Nel tuo ufficio c’è la prima candidata che sono riuscita a contattare, vive a New York da un po’ e si è laureata in giornalismo…

Kathleen annuisce, ringrazia Marlene ed apre la porta.

La ragazza si gira di colpo, mentre Kathleen prova a stamparsi un sorriso cordiale sul viso, maledicendosi per non essersi truccata.

KATHLEEN: Buongiorno, scusa il ritardo.

“Niente, si figuri.”

Kathleen le sorride, sedendosi di fronte a lei.

KATHLEEN: Dammi del tu. Avremo più o meno la stessa età.

Kathleen prende il curriculum della ragazza, lo sfoglia fermandosi su un dato.

KATHLEEN: Ah, hai vissuto a New Orleans per un anno, Elizabeth.

La ragazza annuisce.

BETH: Sì, ma chiamami Beth.

3B BETH6

Kathleen la guarda, annuisce.

KATHLEEN: Ok, Beth. Cosa mi racconti?




shermann

Gli Shameless aspettano fuori dalla Shermann, in attesa. Noel è agitato, la sera prima ha litigato con Hellen, e Phil e Shone si guardano a malapena. Alla fine arriva Emily, scende dal taxi in fretta.

EMILY: Ok, ci sono.

PHIL: Non hai sentito la sveglia?

EMILY: Al contrario, stavo ripassando quello che dovevo dire.

Phil le fa un sorriso tenue, pensa per un attimo che invece lui non è riuscito proprio a concentrarsi,il volto di Kathleen rigato di lacrime impresso in testa. Poco lontano, un ragazzo con un cappuccio guarda i ragazzi entrare alla Shermann e dopo fa una telefonata.

RAGAZZO: Ally? Avevi ragione a voler tener d’occhio Harper una volta uscito. Ci sono novità.




I ragazzi vedono Susan sorridere loro, salvo spegnere il sorriso una volta scorta Emily dietro di loro.

SUSAN: E tu che ci fai qui?

SUSAN 2S

PHIL: E’ con noi.

SUSAN: Non credo che il signor Shermann approverà…

NOEL: Questo fallo decidere a lui.

Emily guarda fugacemente Noel, ma a Susan non sfugge quello sguardo.

SUSAN: Hellen sicuramente non approverà.

Noel la guarda, senza sapere cosa rispondere. Liam, schiarendosi la voce, riporta la conversazione sul tema principale.

LIAM: Il signor Shermann ci aspetta. Ci fai strada?

Susan annuisce, svogliatamente li accompagna nell’ufficio di Shermann.

“Avanti”.

Bret Shermann sorride mentre vede entrare gli Shameless al completo, e non si scompone nemmeno quando vede entrare Emily. Rimane così, le mani incrociate.

BRET SHERMANN: Sono curioso di sapere a cosa devo tanta urgenza.

Bret Shermann
Bret Shermann

LIAM: Signor Shermann, come sa anche lei, a breve i nostri contratti scadranno.

Shermann annuisce, senza replicare.

LIAM: Phil è tornato e noi… Noi pensavamo che…

PHIL: Io volevo innanzitutto scusarmi.

I ragazzi si girano verso Phil, che fa un passo avanti, mentre Shermann lo guarda alzando un sopracciglio.

PHIL: Ho giocato con le carriere di molti, forse di tutti qui dentro. Ho giocato con la carriera dei miei compagni, costringendoli a prendere strade alternative. Ho giocato con la Shermann, firmando un contratto che non potevo rispettare a causa del mio problema. E ho giocato con la carriera di Emily, facendole pagare un prezzo per uno sbaglio non suo.

Phil guarda Shermann negli occhi, e anche l’uomo è costretto ad ammettere che il ragazzo è diverso.

PHIL: Non è colpa della possibile relazione tra Emily e Noel se gli Shameless hanno fatto dei passi falsi. E’ colpa mia. Ma le posso dire che non si ripeterà più, che sono una persona diversa. Perché quest’anno mi ha insegnato che per essere felice, a volte devo mettere gli altri davanti a me stesso.

Phil fa una piccola pausa, ripensa a Kathleen, scaccia il ricordo e poi torna a guardare Shermann.

PHIL: Gli Shameless sono un progetto collettivo. Io li ho creati, ma tutti voi avete investito tempo, vita, soldi. Ho giocato con tutti voi, ed è una cosa di cui non mi pentirò mai abbastanza. E lo so, signor Shermann, che non è la prima volta che vengo da lei a chiederle una seconda possibilità, ma mi creda se le dico che non l’ho mai fatto con questo spirito.

phil sguardo serio2

Bret Shermann aspetta un attimo, poi si schiarisce la voce.

SHERMANN: Quindi cosa mi state chiedendo?

Liam fa per rispondere, ma Phil è più veloce.

PHIL: Le stiamo chiedendo di permetterci di suonare ancora. Avendo Emily come manager. E non perderà nemmeno un dollaro. Questo glielo assicuro.

Emily si avvicina a Shone, colpita, parla senza farsi sentire.

EMILY: Per fortuna dovevo parlare io.

SHONE: E questo discorso mi sa che non lo ha nemmeno preparato.

I cinque guardano Bret Shermann, che tiene lo sguardo basso, come a riflettere. Alla fine Shone interrompe quel silenzio.

SHONE: Cosa ne pensa, signor Shermann? Accetta?




ALLY

Ally controlla di nuovo dallo spiraglio della finestra, chiedendosi se ci sia qualcuno in casa. Sta quasi per rinunciare, quando lentamente la porta si apre. Anthony May la guarda, brusco.

ANTHONY: E lei chi è?

ALLY: Buonasera, signor May. Sono Ally Thompson, una giornalista del Discover.

Anthony May abbozza un sorriso.

ANTHOY: Il giornale che ha distrutto mio figlio?

Ally prova a difendersi.

ALLY: No, non direi proprio così…

ANTHOY: Avete fatto bene! Quel figlio di puttana si è sempre creduto migliore del suo vecchio, solo perché sapeva tenere in mano una chitarra e fare due urli. Se la gente sapesse tutto quello che ha combinato.

Ally infila velocemente una mano nella borsa, estrae il suo registratore e lo accende. Poi fa un sorriso affabile.

ALLY: Le andrebbe di raccontarmele?

 

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4 Risposte a “2×07 – LET IT GO”

  1. Sapevo che la presenza di Beth ti sarebbe piaciuta, era esattamente quello a cui mi riferivo quando ti avevo detto di essere curiosa riguardo la tua reazione alla puntata 🙂
    Sì, Phil ha fatto un cambiamento enorme, cambiamento che a mio parere solo nelle comunità diventa così evdente e marcato, perchè sono situazioni in cui tu entri a diretto contatto non solo con il problema, ma con persone come te. Non solo, ma la forzata solitudine (che per alcuni versi mi rendo conto possa sembrare carceraria) ti fa riflettere moltissimo sulle scelte che hai fatto, ed è il caso di Phil. Si è reso conto che stava per buttare tutto all’aria, e Kathleen in questo rientra appieno. Non solo i suoi sentimenti per lei manometterebbero la situazione con Shone, ma anche quella del gruppo. Luio non vuole distrazioni, e i sensi di colpa verso suo fratello sarebbero comunque un pensiero in più alla musica. Riguardo ad un equilibrio, lo scopriranno solo vivendo… :p
    Il padre di Phil è il grande punto interrogativo della stagione, in questa riusciremo (almeno spero)ad analizzarlo per bene e a capire diverse cose sull’infanzia di Phil.
    Grazie per aver commentato 🙂

  2. Puntata che nella scena finale mi ha fatto pensare “Maledizione a Ally e a quel deficiente del padre di Phil…” . Perlomeno se si tratta di gossip, che di sicuro andranno a influenzare negativamente l’immagine di Phil e del gruppo, la determinazione da cui sono animati tutti i membri sarà in grado di tener testa a tutto quel marciume che il padre vuole diffondere!!
    Phil è straordinario, mi piace moltissimo il modo in cui è maturato, i cambiamenti della sua personalità sono così evidenti. D’altra parte, come mi avevi detto tu in un discorso che avevamo affrontato sulla droga, la dipendenza stessa è in grado di snaturarti, renderti molto più irascibile e altalenante di quanto non si sia in realtà… quindi, il fatto che Phil si sia disintossicato conta moltissimo.
    Che tristezza, Kat, davvero, mi sento appesantita io da tutta la sua tristezza, e l’attesa, e il desiderio così forte di poter finalmente vivere qualcosa di bello…ma non c’è verso. E lo so che ,in tal caso, i motivi che frenano Phil sono importanti e profondi, visto che vanno a incidere direttamente sull’amicizia/rapporto fraterno fra lui e Shone. Solo che mi chiedo se questa situazione non poterà comunque ad altre tensioni… o può stabilizzarsi in questa maniera?
    Oddio Beth!! Non mi aspettavo assolutamente di vederla ai colloqui! la amo, lei sì che è la candidata ideale!! ♥ ♥
    Spero tantissimo che Sherman accetti di sostenere e finanziare di nuovo il gruppo, si percepisce davvero un nuovo spirito di Phil, e sono sicura che con quello riuscirà a fronteggiare anche le maldicenze del padre, e di quei giornalisti corrotti!!
    Forza Phil, siamo con te!!

  3. Questo episodio ha diversi pezzi molto carini e interessanti:
    – il pezzo negativo del Discover letto da Kat
    – l’inserimento del Sms, inviato da Kat a Phil
    – interessante il dialogo tra Shoen e Liam, sui loro rispettivi sentimenti
    – bello l’utilizzo di Beth
    – da brividi la dichiarazione di Kat a Phil e anche il discorso di Phil a Shermann
    Avanti cosi! 🙂

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