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5×07 – FEELS LIKE HOME

Ed ecco questo esperimento! Un CrossOver tra CrossRoads e Second Chance, lo spin off dedicato a Phil! Per chi si fosse perso gli episodi precedenti, basta

cliccare qui

 

CrossRoads e Second Chance vi augurano buone vacanze, ci rivediamo nel 2017! 🙂

 

“Le giornate che cambiano la vita all’inizio sembrano sempre giornate come tutte le altre; è al loro termine che ne scopriamo il  valore”.

NEW YORK, OGGI

loft second chance

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Phil scende le scale, nervoso. Si è controllato allo specchio per l’ennesima volta prima di raggiungere gli altri all’ingresso del loro loft. Li trova tutti giù, ad aspettarlo; Noel, il bassista, Liam, il chitarrista, Shone, il batterista, ed Emily, che batte impazientemente un piede sulla moquette.

EMILY: Indovina? Siamo in ritardo.

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Phil guarda la loro manager con un sorriso storto.

PHIL: Si direbbe quasi che tu sia impaziente di rivedere il delegato della Misha’s Foundation.

Noel, dietro di lei, si rabbuia. Emily, invece, gli restituisce il sorriso sarcastico.

EMILY: Forse interessa più a me che a te. E’ una donna.

LIAM: Ah sì?

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Emily annuisce.

EMILY: Sì, una bionda. Mi pare si chiami Lucy.

Phil guarda Liam, come per ammonirlo.

PHIL: Direi anche basta con le bionde, tu che dici?

Liam sorride come può, alla mente ancora il litigio con Jen, la sua ragazza, per colpa della sua ex. Emily li guarda tutti, sbrigativa.

EMILY: Direi che possiamo an..

PHIL: Stiamo aspettando Mandy.

Emily alza gli occhi al cielo, fa per ribattere ma dei passi li raggiungono. La ragazza li guarda, sbuffando.

MANDY: Sono pronta.

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EMILY: Tale fratello….

Mandy protesta, indignata.

MANDY: Ho fatto tutto in venti minuti! Phil è sveglio da…

PHIL: Io non faccio le ore piccole, almeno.

Mandy lo guarda, ironica.

MANDY: Sei diventato mio padre, adesso?

PHIL: Vorrei solo conoscere questo ragazzo con cui esci.

Emily si incammina verso le scale, e il gruppo la segue. Shone si avvicina a Liam, preoccupato.

SHONE: Hai parlato con Jen…

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Liam scuote la testa, perentorio.

SHONE: E con Taylor…

LIAM: Nemmeno.

Il ragazzo contrae la mascella e Shone capisce che è meglio lasciar perdere. Liam ripensa a questi giorni passati nuovamente al loft, lontano da Jen e dalle telefonate di Taylor. Non ha voglia di parlarle ora.

Emily si gira verso il gruppo, le mani sui fianchi, il pensiero di rivedere Hank che le dà un po’ di ansia.

EMILY: Allora, ci siete tutti?

PHIL: Vuoi fare l’appello?

Emily rinuncia ad assumere un tono professionale.

EMILY: Dentro, forza.




Logan, Hank e Mackenzie vedono scendere Nick fischiettando. Il ragazzo si ferma di colpo, arrossendo leggermente, ma ritrovando subito la parlantina.

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NICK: Ehilà! Pronti per il grande evento? Dormito bene?

Logan sbuffa vistosamente in direzione di Roy Murple.

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LOGAN: Io per forza. Qualcuno non mi ha fatto uscire…

ROY MURPLE: Hai letto quello che è successo al chitarrista dell’altro gruppo, gli Shameless? Vogliamo fare la stessa fine?

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Logan lo guarda con un sopracciglio alzato.

LOGAN: Ehi ehi ehi, è diverso. Lei era la sua ex e stava partecipando ad un talent dove lui faceva il giudice…

Hank quasi si strozza con il caffè.

HANK: Cosa.. Chi?

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ROY MURPLE: Liam Sandres.

HANK: Liam?

Mackenzie lo guarda dall’altra parte del tavolo, sorridendo.

MACKENZIE: Dovete scusarlo, ultimamente Hank legge solo il New York Times…

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Hank arrossisce suo malgrado, mentre Mackenzie riprende a parlare, ignorando l’inizio di una smentita.

MACKENZIE: A quanto pare Taylor ha partecipato a The Talent, uno show per aspiranti cantanti. Liam era lì come giudice, e qualche fotografo l’ha beccato mentre usciva con lei… Quindi ora si è dovuto dimettere.

HANK: Mi stai dicendo che Liam e Taylor sono tornati insieme?

Mackenzie alza le spalle, pratica.

MACKENZIE: Povero lui. Ma se serve a stare lontano dalla mia ragazza, ben venga.

Nick si siede accanto a loro, assorto.

NICK: Beh, era chiaro che tra Liam e Taylor ci fosse ancora qualcosa…

Mackenzie si gira verso di lui, dubbiosa.

MACKENZIE: Tra Liam e Taylor? Ma se lui la odiava!

NICK: Appunto! Non odiamo in quella maniera qualcuno che ci è indifferente.

MACKENZIE: Taylor l’aveva tradito. Con Hank, tra le altre cose.

Logan fa uno sguardo ammirato, mentre Roy Murple aggrotta le sopracciglia,.

ROY MURPLE: E’ la trama di una soap opera?

NICK: In ogni caso, ci sono legami che sono difficili da rompere. Probabilmente è il loro caso.

Logan lo guarda, ironico.

LOGAN: Il “loro”, vero?

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Nick arrossisce, cercando tuttavia di palesare una certa indifferenza.

NICK: Di chi, se no?

LOGAN: L’altra mattina ho visto Beth uscire dalla tua camera.

Stavolta Hank comincia a tossire il caffè, mentre Mackenzie lo guarda sgranando gli occhi.

MACKENZIE: E non ci hai detto niente?

NICK: Perché… Perché non c’è niente da dire.

LOGAN: Fammi indovinare, avete giocato a Monopoli.

NICK: Non cambia la sua decisione. E’ stata chiara.

I tre rimangono a guardarlo, poi Mackenzie fa un leggero sorriso.

MACKENZIE: Mah.. Non lo so.

La ragazza guarda alternativamente Hank e Nick, prima di tornare a parlare.mackenzie sorriso2

MACKENZIE: Ci sono legami difficili da rompere.




new york

Ellie e Liz entrano di corsa sul taxi in cui Beth, già all’interno, sta digitando furiosamente sul cellulare.

LIZ: Scusa il ritardo, è colpa di Ellie…

LIZ (5)

ELLIE: E’ sempre colpa di Ellie! E va bene, ho dormito poco…

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LIZ: Ma se non eri nemmeno da Mackenzie!

ELLIE: E quindi? Ho un sacco di cose a cui pensare…

Liz guarda l’amica perplessa, fa per indagare ma Beth si interrompe, girandosi di colpo verso di loro.

BETH: Kathleen arriverà più tardi. Intanto noi possiamo andare… Andare.

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Si sporge verso il tassista.

BETH: Al Madison Square.

Il tassista parte, e le ragazze si accomodano sui sedili. Liz, in mezzo, le guarda alternativamente, vedendole entrambe nervose.

BETH: Allora… Ethan?

LIZ: Stava andando a lavoro. Ha detto che ci raggiungerà dopo.

Beth alza le sopracciglia, sorridendo.

BETH: Allora, dopo l’altra sera…

LIZ: Già, l’altra sera.

Beth avvampa.

BETH: Stavo chiedendo a te…

LIZ: Tu racconti una cosa a me, io racconto una cosa a te.

BETH: Ma io…

ELLIE: Visto che ho mal di testa, farò un favore ad entrambe.

Ellie le guarda un attimo, poi dice le frasi senza prendere fiato.

ELLIE: L’altra mattina non riuscivo a dormire, sono andata sul balcone della stanza di Mackenzie e ho visto Beth uscire dall’albergo.

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Liz spalanca la bocca sconvolta, ma Ellie prosegue.

ELLIE: Quando sono arrivata a casa di Liz ho visto che la signorina stava dormendo finalmente in camera con il suo ragazzo.

Ora è il turno di Beth di guardare Liz entusiasta.

BETH: Quindi avete…

LIZ: Parlato. E voi?

BETH: Anche noi. Abbiamo… Anche parlato.

Liz sorride, poi comincia a prenderla in giro. E si sente in un attimo serena, come lo è stata due sere prima.




NEW YORK, DUE SERE PRIMA

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Ethan e Liz erano tornati a casa dopo la cena da Lucy. I due si erano studiati per tutta la sera, pronti a vedere l’altro esplodere di colpo. Invece non era successo niente, e ora alle urla si era sostituito un silenzio un po’ impacciato. Liz si era tolta la giacca, poi lo aveva guardato.

LIZ: Allora io…

ETHAN: Mi dispiace.

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Liz era rimasta a guardarlo, mentre Ethan prendeva a torturarsi le mani.

ETHAN: Non avrei dovuto dirlo.

LIZ: Se lo pensavi hai fatto bene…

ETHAN: E invece no. So quanto ti ha ferito e… Non avrei dovuto dirlo. Perciò… Scusa.

Liz lo aveva guardato un attimo, poi aveva fatto un piccolo sorriso.

LIZ: Ok.

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ETHAN: Veronica vorrebbe incontrarti.

Liz aveva corrugato le sopracciglia.

LIZ: La mamma di Caroline? E perché?

ETHAN: Ha letto del concerto di beneficenza. Dice che sei una brava ragazza.

Liz aveva sorriso.

LIZ: E tu cosa gli hai detto?

ETHAN: L’ho invitata al concerto.

LIZ: Hai fatto bene.

L’atmosfera si era fatta morbida, ora, eppure quando Liz aveva alzato gli occhi su Ethan, le era sembrato di leggere un lampo di tristezza nello sguardo del ragazzo.

ETHAN: E’ vero. Sei una brava ragazza, Liz.

Lei lo aveva scrutato per leggere qualcosa di più in quelle parole, ma Ethan aveva interrotto quella ricerca silenziosa.

ETHAN: Io mi metto sul…

LIZ: No, fa… Fa freddo sul divano.

Ethan l’aveva guardata, poi aveva sorriso timidamente.

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ETHAN: Ok.

Non si erano nemmeno sfiorati, ma forse Liz non ne aveva bisogno. Quelle parole, unite all’incontro con Hank, l’avevano scaldata più di qualsiasi contatto fisico.




NEW YORK, OGGI

Colonna Sonora- Centuries

Phil fa per seguire Emily fuori dalla limousine, ma Emily lo fa tornare dentro, rientrando a sua volta.

PHIL: Che succede?

EMILY: Succede la stampa.

Phil e gli altri si girano sui sedili in tempo per vedere i flash dei fotografi inondare i vetri oscurati. Emily si sporge sul sedile.

EMILY: Andiamo sul retro…

PHIL: Sono qui per i Carpe Diem.

Emily si gira verso il ragazzo, vede che Phil si è rabbuiato. Shone, accanto a lui, fa un sorriso storto.

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SHONE: Siamo a New York. Abbiamo anche noi la nostra dose di fan.

Phil sorride, mentre si chiede fugacemente se anche Kathleen sia tra la folla.




Logan rivolge l’ennesima occhiata di apprezzamento a Lucy, prima di schiarirsi la voce.

LOGAN: Cosa stiamo aspettando, esattamente?

Mackenzie, esasperata, risponde per Roy Murple.

MACKENZIE: Gli Shameless, Logan.

ROY MURPLE: Devono aver trovato i fotografi…

Lucy guarda il manager, pensierosa.

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LUCY: Mi sembrava di aver detto di passare sul retro…

HANK: Immagino che non ti abbiano ascoltato.

Lucy rivolge ad Hank uno sorriso debole; sa chi è il ragazzo, e prova una naturale antipatia nei suoi confronti.

PHIL: E noi non immaginavamo di suonare con gli U2.

Hank si gira di colpo, mentre gli Shameless fanno il loro ingresso nella stanza. Il batterista sgrana ancora più gli occhi quando vede Emily guardarlo fugacemente, per poi girare lo sguardo verso Lucy.

ROY MURPLE: Sono sicuro che la folla fosse qui per entrambi i gruppi….

Emily rivolge a Murple un sorriso cordiale, che Liam spezza un secondo dopo.

LIAM: Alla folla piacciono gli idioti.

MACKENZIE: Ecco spiegato il vostro successo, allora.

Liam si gira verso Mackenzie, che lo guarda con gli occhi socchiusi. Stringe le spalle, a mò di scusa.

LIAM: Non parlavo di te.

MACKENZIE: Nemmeno io. Credo.

Phil li guarda alternativamente, un sorriso sghembo sul volto, mentre Hank abbassa lo sguardo; non ha voglia di litigare, soprattutto con Liam.

PHIL: Mi sento chiamato in causa.

Lucy, Logan e Murple guardando la scena, perplessi.

LOGAN: Qualcuno vuole spiegarmi…

Phil si schiarisce la voce, pratico.

PHIL: Con piacere, nuovo arrivato. Io e il tuo batterista ci siamo contesi la stessa ragazza e lo stesso palco, per qualche tempo, con tanto di pugni e canzoni intimidatorie. Però direi che l’ostilità può definirsi conclusa, visto che non ha vinto nessuno dei due. Giusto?

Mandy spalanca la bocca, osserva improvvisamente interessata Hank, che guarda Phil, ancora dubbioso. Infine, fa un piccolo cenno d’assenso.

HANK: Per me va bene. Dici che può estendersi a tutte le contese femminili?

Liam lo guarda per un attimo.

LIAM: Non siamo venuti qui per una rimpatriata.

MACKENZIE: Perfetto. A maggior ragione il discorso può considerarsi chiuso.

Shone si schiarisce la voce, con una finta allegria.

SHONE: Ma certo! Insomma, siamo qui per fare beneficenza e….

LIAM: E possiamo contare sul fatto che Hank non vada a letto con nessuno di noi. Insomma, Mandy è minorenne ed Emily la conosci già, vero?

Hank lo guarda, improvvisamente torna il ventenne di New Orleans, mentre Noel guarda Emily, arrossita di colpo.

HANK: E che Phil non si strafaccia nel bagno, giusto?

PHIL: Io ho risolto i miei problemi, amico. E tu?

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Hank fa un profondo sospiro prima di rispondere.

HANK: Anche io. Non si può dire lo stesso di…

EMILY: Ne siamo felici, Hank.

Hank guarda Emily, per un attimo i due rimangono in silenzio, mentre Logan e Noel li osservano senza capire. Poi la ragazza si gira verso Lucy.

EMILY: Siamo ai tuoi ordini.

Lucy fa un debole sorriso, mentre pensa che Liz non le ha detto tutta la verità.

LUCY: Bene, allora… Come dicevo ai vostri manager, io sono Lucy Brown, la presidentessa della Misha’s Foundation…

Phil aggrotta improvvisamente le sopracciglia.

PHIL: Hai detto “Brown”?

Lucy si gira, sorridendo.

LUCY: Ho detto Brown. Ci siamo incrociati a New Orleans, a casa di Liz forse..

Phil la guarda, sgrana improvvisamente gli occhi.

PHIL: Sei la sorella di quell’altro.

Lucy stringe i suoi, combattiva.

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LUCY: Se parli di Ethan, sì, sono sua sorella. C’è qualcosa che non va?

Phil scuote la testa, indicando con un pollice Hank.

PHIL: Se va bene a lui…

Hank fa un sospiro rumoroso.

HANK: E questo cosa vorrebbe dire?

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NOEL: Vorrebbe dire che penso che abbiamo tutti bisogno di qualcosa di caldo. Oggi è una giornata fredda, ci siamo svegliati da poco, quindi prendo del caffè… Per alcuni una camomilla.

Tutti si girano verso Noel, che guarda a disagio Emily.

NOEL: Mi accompagni?

Emily annuisce, e Logan si alza a sua volta.

LOGAN: Vengo anche io.

Nick, accanto al bassista, lo trascina un attimo giù, parlando a bassa voce.

NICK: Non fare cazzate.

LOGAN: Chi? Io?

Sorridendo, Logan raggiunge i due fuori dalla stanza. Segue un profondo silenzio, che interrompe Shone, deciso.

SHONE: Direi che noi possiamo sederci e ascoltare quello che la signorina Brown ha da dirci. Ok?

Phil e Liam annuiscono e seguono il ragazzo verso un divanetto, mentre Lucy si prepara a riprendere il discorso.




LOGAN: E così fai la manager.

Emily annuisce, mentre segue il ragazzo verso la zona del bar, Noel al seguito.

LOGAN: Deve essere tosto. Insomma, una band di soli ragazzi…

Emily fa un sorriso divertito.

EMILY: Le donne possono essere ancora peggio.

Logan la guarda interessato.

LOGAN: Ah sì?

EMILY: Sì. Sai, invidia, competizione…

Logan fa un cenno d’assenso, mentre l’addetto bar prepara le ordinazioni.

LOGAN: Certo, capisco. E capisco anche la competizione. Insomma, con una come te…

Emily arrossisce, suo malgrado lusingata, mentre Logan le fa l’occhiolino. Noel, dietro di lui, tossicchia nervoso.

NOEL: Da quanto hai detto che suoni con i Carpe Diem?

Logan si gira verso il ragazzo, quasi ricordandosi solo in quel momento della sua presenza.

LOGAN: Oh. Da un po’ ormai. Sono stato ingaggiato poco prima di partire per il tour. Justin ha dato forfait e…

EMILY: Come mai?

LOGAN: Ha deciso di rimanere con la sua ragazza.

Emily sgrana gli occhi, poi sorride.

EMILY: La sua ragazza?

LOGAN: Sì, una storia infinita. In questo gruppo sono avvezzi alle storie da teen drama

EMILY: Sì, ricordo una cosa del genere.

Logan sorride nella sua direzione, ora malizioso.

LOGAN: Giusto, mi hanno detto che lo hai conosciuto.

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Emily scuote la testa, un po’ a disagio.

EMILY: Non molto. Era… Era parecchio combattuto, all’epoca. Forse proprio per la stessa ragazza.

LOGAN: Probabile. Un po’ come Hank. Però da quello che ho capito, lui lo hai conosciuto meglio…

Emily scrolla le spalle.

EMILY: Niente di che…

NOEL: Già, come lo hai conosciuto, Ems?

Emily si gira di colpo verso Noel, vede il ragazzo guardarla incupito.

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EMILY: I Carpe Diem erano i The Reckless, prima. Sono il gruppo che rappresentava Bishow.

Noel la guarda, le sopracciglia corrugate.

NOEL: Ma dopo quel gruppo tu…

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EMILY: Sì, Noel.

Il tono perentorio con cui Emily gli risponde fa capire a Noel che le sue intuizioni sono giuste. Hank è il musicista con cui Emily è andata a letto. Logan, per niente toccato dallo scambio delle loro battute, torna a parlare con Emily, prendendole il vassoio dalle mani.

LOGAN: Lascia. Faccio io.

EMILY: Grazie.

LOGAN: Credo che potrai sdebitarti dicendomi cosa c’è da vedere a New York, stasera.

Emily sorride ironica.

EMILY: Non credo sia una buona idea, girare per la città da solo. I giornalisti qui non aspettano altro che…

LOGAN: Allora potresti venire con me. Sicuramente come manager conosci i posti migliori per…

Emily si ferma di colpo, divertita.

EMILY: Mi stai chiedendo di uscire?

Noel, accanto alla ragazza, contrae la mascella, e si prepara a disdire al suo posto. Logan alza un sopracciglio, speranzoso.

LOGAN: Sì, quella era l’idea.

EMILY: E cosa ti fa credere che accetterei di uscire con un musicista di un gruppo con cui lavora il mio?

LOGAN: Mi è parso di intuire che ti piacciono i musicisti…

EMILY: Mi piacevano. Poi ho capito che sono una razza poco affidabile.

Emily lancia un ultimo sorriso ironico al ragazzo, poi si avvia per prima verso la stanza dove vi sono gli altri ragazzi. Logan la guarda allontanarsi, poi alza le spalle, si rivolge a Noel.

LOGAN: Niente da fare, ci ho provato. Ma mi sa che è un osso duro la vostra manager.

Noel annuisce seccamente, poi rimane in silenzio, ripensando alle ultime parole della ragazza.




ELLIE: Però!

Liz segue lo sguardo di Ellie, davanti al Madison Square. La ragazza si riferisce al folto gruppo di giornalisti mescolati a diverse migliaia di fan che spingono contro i cancelli, tentando di avere una fotografia, un’esclusiva o anche solo un autografo.

BETH: Kath mi ha suggerito di scendere sul retro.

LIZ: Mi sembra l’unica via praticabile.

Le ragazze scendono e vedono tuttavia diverse persone assiepate anche attorno quell’entrata.

ELLIE: La bellezza di essere sconosciute.

BETH: Noi due.

Ellie si gira verso Beth e fa appena in tempo a capire la frase della ragazza che alcuni giornalisti le vanno incontro. Liz guarda in direzione dei flash, mentre Ellie la guarda perplessa.

GIORNALISTA: Signorina Marshall, anche lei parteciperà al concerto di beneficenza?

Liz sorride alla giornalista.

LIZ: Solo come spettatrice. Sono molto orgogliosa di quanto i Carpe Diem e gli Shameless stanno facendo per il Medical Hospital. C’è bisogno dell’aiuto di tutti.

GIORNALISTA2: Come mai anche lei è venuta..

Liz interrompe la domanda con un cenno della mano.

LIZ: Per altre domande, non vi resta che consultare il Rock Magazine domani.

Liz si fa strada tra i giornalisti, mentre i bodyguards le guardano chiedendosi chi siano.

BODYGUARD: Signorine, senza il pass…

“Non conosci Elizabeth Marshall?”

Liz si gira di colpo, vede Hank sorriderle, una sigaretta tra le dita. Subito la folla di ragazze comincia ad urlare, mentre i fotografi rubano qualche scatto ad Hank, che rientra subito, dopo aver regalato un breve sorriso.

HANK: Falle entrare. Sono con noi!

I bodyguard le fanno passare, e le tre entrano nello stadio, sotto i flash improvvisi.

ELLIE: Ho cambiato idea riguardo il successo…

HANK: Guarda me, costretto a fumare una sigaretta nell’ombra.

Ellie lo guarda, alzano un sopracciglio, mentre Beth saluta il ragazzo.

ELLIE: Immagino la fatica di tutte quelle ragazze urlanti…

HANK: Chiedi a Logan quanto è facile fidanzarsi.

Beth sorride, mentre Liz pensa che Ellie si sbaglia, che Hank ora sembra quasi incurante delle grida esaltate dietro di loro.

BETH: Non penso sia il primo obiettivo di Logan.

Hank sorride a sua volta.

HANK: Vero anche quello.

Liz lo guarda, curiosa.

LIZ: Quindi sei qui per cercare l’anima gemella?

HANK: Sono qui per evitare di farmi rompere il naso un’altra volta.

Liz corruga le sopracciglia, mentre Ellie ridacchia.

ELLIE: Qualcosa mi dice che Liam era contento di vederti. E mi suggerisce di fermare Mackenzie prima che sia lei a rompere il naso a lui.

HANK: Fine del corridoio, ultima porta a destra.

Colonna Sonora- Say You Won’t Let Go (3 scene)

Ellie fa un cenno con il capo, poi percorre il corridoio, seguita da Beth. Liz aspetta che le due si siano allontanate, prima di voltarsi verso Hank. Vederlo così vicino, a fumare una sigaretta appoggiato al muro, una mano in tasca e lo sguardo in attesa, la riporta ad anni addietro, e per un attimo Liz medita di non dire niente per fermare quel momento. Hank si scosta dal muro, la guarda.

HANK: Sigaretta?

LIZ: Ho smesso.

HANK: Anche io. Ma oggi ne avevo bisogno.

Liz lo guarda un attimo, poi sorride, facendo un piccolo cenno d’assenso.

LIZ: Liam ti odia ancora?

HANK: A quanto pare. Non solo lui.

Allo sguardo interrogativo di Liz, Hank fa una bella risata.

HANK: Anche Phil non mi reputa proprio il suo migliore amico. Ma la simpatia in questo caso è reciproca.

Liz gli sorride, mentre Hank le accende la sigaretta.

LIZ: E’ cambiato.

HANK: Io avrei i miei dubbi…

LIZ: E’ apparenza. Come la tua, d’altronde.

liz parla seria

Hank la guarda, divertito.

HANK: Pensi che sia cambiato anche io?

LIZ: Sì.

hank-smile

HANK: E in che modo?

LIZ: Io… Non saprei definirlo. Non ti vedo da anni, quindi…

HANK: Quindi?

LIZ: Quindi me ne accorgo prima degli altri, forse.

HANK: E’ vero, te ne accorgi prima degli altri. Ma non perché non ci vediamo da anni.

Liz alza lo sguardo su di lui, e in un attimo anche Hank si dimentica degli anni passati, delle loro attuali condizioni, torna ad essere un batterista di New Orleans dietro al retro di un locale con la ragazza che gli piace.

HANK: E in ogni caso… Oggi mi sento più simile all’Hank di New Orleans di quanto mi sia sentito negli ultimi tempi.

Liz sorride inevitabilmente allo sguardo nostalgico di Hank.

LIZ: Già, anche io. Anche se anni fa non dovevamo nasconderci dai fotografi per fumare una sigaretta.

HANK: Ma da Taylor. Che se ci pensi, all’epoca era decisamente più pericolosa.

Liz scoppia a ridere, e Hank la guarda sorridere e per la seconda volta in pochi giorni ritrova, in quella risata, casa sua.




Beth entra nella stanza, seguita da Ellie, e il suo sguardo viene istintivamente attratto dal ragazzo seduto sui divanetti, le braccia alte, sullo schienale. Nick le sorride di rimando, ignorando gli sguardi su di loro o le considerazioni che potranno essere fatte davanti al loro scrutarsi così insistentemente. Beth distoglie lo sguardo a fatica, alla memoria le ultime due notti passate assieme, come una breccia temporale negli anni di solitudine della ragazza.

BETH: Ciao a tutti.

Lucy le sorride, poi la presenta al gruppo, tutti i ragazzi presenti eccetto Hank.

LUCY: Lei è Elizabeth Hudston, giornalista del Rock Magazine. Dopo il concerto vi farà qualche domanda…

LOGAN: Sì, età, nomi, cose del genere. Per conoscerci meglio.

Beth scuote la testa divertita, e Logan le sorride complice. Phil si limita a guardarla in silenzio.

LUCY: Diciamo che l’idea di questo concerto è stata sua, quindi siate carini.

NICK: Puoi stare tranquilla, Lucy. Ci sono io.

Beth lo guarda, rossa in viso, mentre Logan gli scocca uno sguardo obliquo.

LOGAN: Mi piaci, Nick, questo si dice mantenere un profilo basso…

Nick sorride alla battuta bisbigliata dell’amico, mentre Phil si avvicina a Beth. La ragazza lo accoglie, pronta.

BETH: Tranquillo, non farò domande sul processo o simili…

PHIL: Non avevo dubbi.

Beth vede il ragazzo sorriderle, si rilassa.

BETH: So che Kathleen è l’unica a poterti fare domande personali.

Phil la guarda, stupito da quella insinuazione. Beth gli sorride, e Phil capisce che quello che prova ormai è chiaro a tutti.  Si schiarisce la voce, cercando di ritrovare il suo aplomb.

PHIL: A proposito di Kathleen…

BETH: Tra poco.

PHIL: Cosa?

BETH: Arriverà tra poco. Non è quello che volevi chiedermi?

Phil rimane senza parole, mentre Beth, dopo un ultimo sorriso, si dirige verso Nick e Logan.




ELLIE: Ehi.

MACKENZIE: Ehi.

ELLIE: Liam ti ha detto qualcosa…?

LIAM: Dovresti chiederlo alla tua ragazza.

Ellie alza gli occhi di colpo, Liam la guarda, sorridendo.

ELLIE: Ciao!

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Si alza, lo abbraccia calorosamente. Liam ricambia l’abbraccio, poi guarda Mackenzie.

LIAM: Me la ricordavo decisa, ma…

ELLIE: Ma non una gelosa patologica, capisco.

Mackenzie fa per ribattere, ma Liam sorride ancora, spezzando la tensione.

LIAM: Eppure avrebbe dovuto capire ormai da tempo che sei pazza di lei.

Ellie continua a sorridere, meno convinta.

LIAM: State insieme ormai da…

MACKENZIE: Da quando quella pazza della tua ex se n’è andata portandosi via il suo gruppo discutibile. So che è tornata, però.

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Ellie sobbalza, per un attimo pensa che Mackenzie parli di Terry, la guarda quasi terrorizzata. Mackenzie se ne accorge, corruga le sopracciglia, ma Liam continua a parlare.

LIAM: Già. Stavolta da sola.

MACKENZIE: Ma mai senza causare problemi.

LIAM: Hai letto il giornale.

MACKENZIE: Infatti volevo… Scusarmi per prima. Non ce l’ho con te, è solo che…

LIAM: Difendi Hank. Come tutti.

Mackenzie fa una risata leggera.

MACKENZIE: Sono la prima a dire ad Hank quando fa una cazzata. E con te l’ha fatta. Ma l’ha pagata e..

LIAM: E tu sei entrata nella band.

Liam si gira, indica Phil.

LIAM: E a dispetto di quello che dice la stampa, nemmeno a me è andata poi troppo male.

Un tecnico interrompe quel momento di svago.

TECNICO: I Carpe Diem devono venire sul palco!

Roy Murple si alza, deciso.

ROY MURPLE: Su ragazzi, dobbiamo fare il soundcheck…

Mackenzie si alza dal divano, interrompendo la chiacchierata con Liam. Ellie le sorride.

ELLIE: Mi aspetto il meglio, anche se sono delle prove.

Mackenzie sorride un attimo, poi diventa seria.

MACKENZIE: E io mi aspetto che tu mi dica se c’è qualcosa che non va.

Ellie cambia un attimo espressione, che si sforza di mascherare con un sorriso.

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ELLIE: Va tutto bene. Perché non dovrebbe?

Mackenzie la guarda, scrolla le spalle.

MACKENZIE: Impressioni. Ma forse sono solo paranoica io.

Si avvicina per baciarla sulle labbra, le sorride.

MACKENZIE: Aggiungilo alla gelosa patologica.

Ellie cerca di sorriderle, poi Roy Murple le interrompe.

ROY MURPLE: Mackenzie…

MACKENZIE: Eccomi, eccomi!

ROY MURPLE: Dov’è Hank?




NICK: Bella!

Nick abbraccia calorosamente Liz, che rimane spiazzata. Ricordava il ragazzo molto estroverso, ma non così caloroso.

NICK: Mi dispiace interrompervi, ma stiamo per fare il soundcheck e…

HANK: Sì, giusto.

Il ragazzo spegne la sigaretta pestandola con il piede.

HANK: Vieni?

Liz gli sorride.

LIZ: Potrei mai perdermi i Carpe Diem?




Colonna Sonora – Fight Song

Nick dà il via alle prove, e i ragazzi cominciano a suonare, concentrati. Liz guarda dietro le quinte, appoggiata alla porta d’entrata. Non ha mai visto Hank da dietro, le gambe che si muovano a tempo sul doppio pedale, la nuca china sulla batteria, quasi un’unica cosa con lo strumento. Rimane assorta, mentre sente la voce più matura e capace di Nick cominciare a cantare uno dei loro ultimi singoli, poco distante da lei Beth, con la sua stessa espressione. Sorride tra sé, senza nemmeno rendersene conto, si lascia trasportare dai ricordi e per un attimo prova l’esigenza di mettersi al computer e scrivere.  Shone le passa davanti e Liz si ritrova allo Spotted Cat, a sentire la cover di una canzone di Leslie Randall cantata per Hank da…

“Marshall”.

Liz si gira di colpo, lungo il corridoio vede Phil sorriderle.

PHIL: Mi stavo giusto chiedendo quando saresti arrivata.

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Liz lo guarda avvicinarlesi, sempre sorridendo, appoggiarsi all’altro lato dell’entrata, senza smettere di guardarla e sorridere.

LIZ: Cosa ti ha fatto pensare che…

PHIL: Oh, andiamo. Un concerto di beneficenza, i Carpe Diem e gli Shameless in un tentativo di reunion… Fa molto Taylor Swift.

Liz sorride, ricordando la prima battuta fattale da Phil appena conosciuti.

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LIZ: Pensi che sia stata una cattiva idea?

PHIL: Se il tuo batterista non viene ucciso dal mio chitarrista prima della fine della giornata, consideralo un successo.

Liz fa una breve risata, poi lo guarda, dolcemente.

LIZ: E invece io penso che andrà tutto bene. Siamo tutti abbastanza cresciuti. Soprattutto tu.

Phil sorride, si guarda un attimo i piedi, in imbarazzo.

PHIL: Ti sei fatta fregare anche tu dall’articolo di Morgan…

LIZ: E’ un gran bell’articolo. Ed è una gran brava ragazza.

Phil la guarda, si accorge ancora una volta di quanto voglia bene a quella ragazza, e Liz si rende conto di provare lo stesso.

PHIL: Mi stai dando la tua benedizione?

LIZ: Sono sicura che tu non ne abbia bisogno…

PHIL: E invece sì.

Liz rimane spiazzata da quella sincerità, non è così che ricordava Phil, e per l’ennesima volta conferma a sé stessa quanto poco avesse capito del ragazzo.

phil serio sguardo

PHIL: Avevo bisogno di sapere che cosa ne pensassi di lei. Anche se sapevo sareste andate d’accordo.

LIZ: Siamo…

PHIL: Simili. Già.

Liz sposta lo sguardo sui Carpe Diem, in imbarazzo. E’ Phil a interrompere il silenzio.

PHIL: Tu però scrivi romanzi. Ne ho letto degli estratti.

Liz lo guarda, sorpresa, fa per chiedergli cosa ne pensa, ma Phil lo precede.

PHIL: Io non ci sono.

LIZ: Non sono… Ancora arrivata a quel punto.

Phil la guarda, alza un sopracciglio.

PHIL: Quindi hai intenzione di parlare di me?

Liz lo guarda, seria.

LIZ: Certo. Solo perché… E’ andata come è andata, non vuol dire…

PHIL: E’ che… Sai, pensavo fosse la storia tua e del batterista.

Phil indica Hank con un cenno del mento, il quale ha appena smesso di suonare.

LIZ: Non è così.

Phil guarda il suo cipiglio deciso, dopo poco annuisce.

PHIL: Ti credo. Ma mi chiedo cosa ne pensi il tuo ragazzo. Non c’è nemmeno lui, mi pare.

Liz rimane in silenzio, senza sapere cosa rispondere, mentre Shone arriva davanti al ragazzo, interrompendoli.

SHONE: Tocca a noi.

Phil annuisce, poi si gira verso Liz.

PHIL: Mi aspetto tu rimanga anche per noi.

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LIZ: Certo.

Phil ricambia il sorriso, prima di allontanarsi. A poca distanza da loro, vede Mandy, seduta su una sedia, che lo guarda sorridendo.

PHIL: Spero tu non ti stia annoiando troppo…

Si blocca, vedendo che la ragazzina continua a sorridere.

PHIL: Cosa c’è?

MANDY: Ho sentito.

Phil la guarda, suo malgrado a disagio.

PHIL: E allora?

MANDY: E allora aveva ragione Shone.

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Phil la guarda, fa un sorriso storto.

PHIL: E cosa ti avrebbe detto Shone?

MANDY: Che non sei lo stronzo che sembri.

Phil fa per ribattere, divertito, ma Emily lo chiama, incitandolo a muoversi. Phil guarda la sorella, sorridendo.

PHIL: Ne parliamo dopo.

Mandy gli sorride di rimando, divertita. Poi un messaggio le toglie il sorriso. Il mittente è Ally.




NEW YORK, REDAZIONE DEL ROCK MAGAZINE

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Kathleen afferra il giubbotto, fa per uscire dal Rock Magazine, quando una voce la trattiene.

MATT: Kath!

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Kathleen sorride, suo malgrado. Non era più abituata a sentirsi chiamare da Matt, dopo quello che era successo con il suo caporedattore.

MATT: Riguardo l’articolo che mi hai mandato… Che hai da ridere?

Kathleen scuote la testa.

KATHLEEN: Niente. Dimmi.

MATT: Dobbiamo discutere su dove inserirlo. Pensavo alla prima pagina e…

KATHLEEN: Aspettiamo quello di Beth.

Matt la guarda, dubbioso.

MATT: Non è nemmeno una reporter fissa ancora…

KATHLEEN: Ti chiedo solo di aspettarlo. Poi deciderai tu.

Matt la guarda un attimo, assorto.

MATT: Deve piacerti molto quella ragazza. O devi tenere molto all’articolo.

Kathleen si sforza di apparire tranquilla.

KATHLEEN: Entrambe le cose.

MATT: Stai andando a casa?

KATHLEEN: Sto andando al Madison Square.

Matt sorride davanti a quella risposta, come se Kathleen avesse confermato i suoi sospetti.

MATT: Posso commentare o…

KATHLEEN: No. Ma se vuoi puoi venire.




NEW YORK, OSPEDALE

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Ethan si toglie il camice, controllando l’orario sul cellulare. Lucy lo ha già chiamato due volte, mentre Liz gli ha scritto un messaggio: “ A che ora arrivi?”. Il ragazzo prende velocemente gli abiti dal suo armadietto e si toglie la felpa, prima che la voce del dottor Norton lo interrompa.

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DOTTOR NORTON: Vai già via, Ethan?

Il ragazzo si gira verso il suo primario, annuendo.

ETHAN: Sì, ho promesso a Liz e a mia sorella di andare al concerto di beneficenza…

Il dottor Norton sorride, partecipe.

DOTTOR NORTON: Verremo anche io e mia moglie. Certo, la musica è un po’ troppo rock per me, ma è per una buona causa…

Ethan sorride davanti a quel commento.

ETHAN: Non è il massimo nemmeno per me, ma…

Il dottor Norton lo guarda sorridendo.

DOTTOR NORTON: Non c’è bisogno di essere modesti, Ethan.

Il ragazzo lo guarda, senza capire.

DOTTOR NORTON: Ho letto il romanzo di Elizabeth, o meglio, degli estratti.

Ethan annuisce, dubbioso. Non capisce cosa c’entri la cosa, anche perché non ha avuto tempo di leggerli, ma si vergogna di dirlo al dottor Norton.

DOTTOR NORTON: Peraltro mi conferma che siete una coppia meravigliosa. Non che ne avessi dubbi, anzi, ma…Avete avuto una storia da film.

ETHAN: Liz ha scritto una storia su di noi?

Il dottor Norton annuisce, sorridendo.

DOTTOR NORTON: Ethan,Ethan… Ora vuoi farmi credere che non l’hai letta? Ho capito che sei riservato, ma un conto è fingere di non amare il rock pur avendo suonato in una band, un conto…

Ethan guarda il medico, lo sguardo improvvisamente incupito.

ETHAN: Una band?

DOTTOR NORTON: Una band, certo! Non suonavi la batteria?

L’espressione che compare sul volto di Ethan induce il dottor Norton a rimanere in silenzio.

 




NEW YORK, MADISON SQUARE GARDEN

I ragazzi rientrano nella saletta, dopo il soundcheck. I Carpe Diem sono già lì, a mangiucchiare qualcosa prima del concerto. Beth e Liz, che chiudono la fila, rimangono per un attimo in silenzio, prima che si Phil che Hank si girino verso quest’ultima, in attesa. Liz scoppia a ridere.

LIZ: Bravissimi. Tutti e due.

Phil si gira verso Hank, gli sorride divertito.

PHIL: Pare che ti abbia raggiunto.

Anche Hank lo guarda, la frase una parodia dei loro battibecchi.

HANK: Solo musicalmente.

Beth chiude la porta, si schiarisce la voce, richiamando l’attenzione di tutti.

BETH: Visto che siete tutti qui… Che ne dite se cominciamo l’intervista ora? Insomma, non so come sarete dopo…

Emily annuisce, concorde.

EMILY: Per noi va bene. Giusto?

Gli Shameless annuiscono verso la manager, che torna a guardare Beth. La ragazza, d’altro canto, guarda Nick, che finisce si mangiare un tramezzino.

NICK: Come no. Spara.

nick beve

Beth sorride davanti al modo informale del ragazzo, poi estrae un taccuino, mentre tutti cominciano a sedersi. Per Liz diventa normale sedersi tra Ellie e Hank, di fronte a Phil, che si appoggia ad un tavolo. Tutti guardano Beth, in attesa. La ragazza alza gli occhi, nervosa.

BETH: Allora, la prima domanda…. Cosa vi ha portato il successo?




NEW ORLEANS,OGGI

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Dalia

Dalia entra in camera di Jessy, dopo aver bussato leggermente. La ragazza allontana lo sguardo dal computer, si gira verso la madre, sorridendo.

3B JESSY

JESSY: Fammi indovinare, è pronto.

DALIA: Perché, mangeresti qualcosa?

Jessy si stringe nelle spalle.

JESSY: Dicono che l’appetito vien mangiando, no?

Dalia sorride, annuendo si siede sul bordo del letto di Jessy.

DALIA: In ogni caso, devo ancora preparare. Sto aspettando che tuo padre torni dal supermercato…

Jessy annuisce, mentre la madre la scruta.

DALIA: Come stai?

JESSY: Io… Stavo cercando un lavoro.

La mamma sobbalza, sorpresa.

JESSY: Insomma, qualcosa che mi piaccia davvero. Anche se… Più cerco più mi accorgo che gli annunci che mi interessano centrano poco con quello che ho studiato.

DALIA: E allora prova con qualcos’altro…

JESSY: Serve una laurea per molti…

DALIA: Tornare a studiare?

Jessy la guarda, fa per rispondere ma Dalia l’anticipa.

DALIA: Un giorno alla volta. Giusto.

Jessy annuisce, mentre la madre torna a parlare.

DALIA: In ogni caso lo sai, puoi stare da noi fin quanto vuoi.

JESSY: Grazie.

DALIA: Io… Forse abbiamo sbagliato, a tenerti sempre così protetta, ma io avevo paura che…

Dalia la guarda, e Jessy lo sa che sta pensando a quello che la ragazza ha visto da piccola, ma che aveva rimosso, salvo parlarne qualche giorno prima con il dottor Grey. Rivede la madre, quello stesso viso truccato e gentile, giacere sul letto, per interi giorni, e torna indietro, a quelle mattine.

 




NEW ORLEANS, VENT’ANNI PRIMA

Colonna Sonora- Fathers and Daughters(3 scene)

Una Jessy seienne si era avvicinata alla camera dei genitori, pronta per andare a scuola. Il padre si era alzato di scatto dal letto, smettendo di parlare in maniera concitata con la figura riversa sopra. Rick si era avvicinato a Jessy, sorridendo forzatamente l’aveva condotta fuori dalla camera, chiudendo la porta dietro di sé.

JESSY: La mamma sta ancora male?

Rick

Rick aveva annuito, mentre portava la bambina al piano inferiore, la cartella su una spalla.

RICK: Sì tesoro, ed è meglio non disturbarla…

Jessy lo aveva guardato, imbronciata.

JESSY: Ma avevi detto che l’avevano curata! L’abbiamo portata dal dottore…

Rick si era chinato all’altezza del viso della piccola.

RICK: E’ vero tesoro, ma per questa malattia serve di più di una visita.

Jessy aveva fatto una faccia terrorizzata.

JESSY: E’ una malattia grave?

Rick aveva guardato la figlia, le labbra strette per il dispiacere.

RICK: Sì tesoro, è grave. Ma guarirà.

JESSY: Me lo prometti?

Rick aveva annuito.

RICK: Promesso. E ora andiamo a scuola, forza.




NEW ORLEANS, OGGI

JESSY: Non avevo capito cosa stesse succedendo.

Dalia la guarda, commossa.

DALIA: Abbiamo cercato di evitarti il dolore. Ma è durata anni, e alla fine tuo padre mi ha convinto ad andare in una clinica e…

JESSY: E io ero contentissima di stare da Liz per un po’. Mi sembrava una vacanza. Ora… Ora so che non è così, e mi dispiace se…

Dalia si alza di colpo, piangendo.

DALIA: Dispiace a me, Jessy. Mi dispiace per tutto quello che ti ho trasmesso, anche inconsciamente. Mi dispiace di non averti spronato di più ad essere felice, o…

JESSY: Lo sono stata. Felice, intendo. Devo solo ricordarmi come si fa di nuovo.

Dalia guarda sua figlia, entrambe commosse.

DALIA: Sono sicura che ci riuscirai, piccola mia. Tu sei migliore di me. Questo l’ho sempre saputo.

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Jessy sorride tra le lacrime alla madre, che la stringe in un forte abbraccio.

 




 NEW YORK, MADISON SQUARE GARDEN

PHIL: Mi ha dato soldi, senza dubbio. Insomma, io… Vengo da una zona di New Orleans non propriamente ricca, e questo non è uno scoop. Ho imparato che posso rilassarmi, che non devo continuamente preoccuparmi di come comprarmi una chitarra, o l’affitto, o da mangiare…

Mandy rimane in silenzio, guarda Phil rapita dalla somiglianza con le loro vite.

NICK: Ho imparato a contare su di me. A guardarmi per quello che sono, e cioè.. Un cantante. Non un ragazzino che gioca a fare la star.

Beth appunta la risposta, poi lancia a Nick uno sguardo eloquente.

HANK: Consapevolezze, credo.

L’attenzione collettiva si sposta verso Hank.

HANK: So quello che sono, so quello che posso. E… So anche quello che ho perso.

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Hank fa una pausa, mentre Liz lo guarda, vede negli occhi di Hank la sua stessa nostalgia.

HANK: Ho imparato a dare valore a quello che ho.

MACKENZIE: Sì, anche io.

Mackenzie stringe la mano di Ellie, che le restituisce la stretta, turbata e colpevole.

NOEL: La solitudine.

Tutti si girano verso Noel, che fa un sorriso mesto.

NOEL: Insomma, diventa difficile trasmettere quello che provi. Spesso le persone non ti capiscono, perché è complicato capire la musica. Quando succede…

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LIAM: …capisci quanto è raro.

I ragazzi si guardano, uniti da quel momento di condivisione, consapevoli appunto della sua rarità.

BETH: E cosa… Cosa vi ha spinto a fare questo concerto?

NICK: Tu.

I ragazzi scoppiano a ridere, mentre Beth avvampa.

NICK: A parte gli scherzi… Quello che diceva Phil prima. Insomma, nemmeno io vengo da un passato meraviglioso e… E so cosa vuol dire non avere soldi. Nemmeno per curarsi, e quando stai male i soldi per le medicine… Sono i più importanti.

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Nick si ferma, un nodo alla gola, e Beth sa che sta ripensando a sua madre.phil sguardo serio

PHIL: La musica dà speranza. Letteralmente. Ho ascoltato la musica nei periodi peggiori della mia vita e sono sempre riuscito a sorridere.

NICK: Già.

Il ragazzo guarda Phil, e per un attimo non sono più due cantanti di due band, ma solo due ragazzi con un passato simile.

LOGAN: E se la musica può dare speranza alle persone anche a livello monetario… Perché no.

SHONE: E’ un modo per sentirsi utili. Smettere di pensare di essere persone che lavorano per sé stesse, ma anche per gli altri.

Emily si schiarisce la voce.

EMILY: Nessuno pensa che stiate lavorando per voi stessi…

NOEL: E invece sì. Quando parli con le persone e dici che fai il musicista… La gente ti guarda come se…

HANK: Come se non ti potesse pesare mai. Come se non fossi autorizzato ad essere stanco, o arrabbiato….

NOEL: Esatto. Come se non stessi lavorando davvero.

Noel abbassa lo sguardo, Emily sa che sta pensando ad Hellen. Beth si schiarisce la voce, li guarda, accennando un sorriso.

BETH: Ormai l’anno sta per finire, quindi la domanda è d’obbligo. Cosa vi aspettate dall’anno nuovo?

LIAM: Risposte.

NOEL: Sì, concordo.

SHONE: Spero di… Avere più chiaro chi sono. Cosa sto cercando e dove posso trovarlo.

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Phil guarda l’amico, fa per dirgli qualcosa, ma Mackenzie lo interrompe.

MACKENZIE: Io nient’altro di quello che ho. Forse più tempo libero, ma non posso pretendere troppo, giusto?

I ragazzi fanno una breve risata.

LOGAN: Vorrei… Vorrei capire di più di me. Affrontare nuove sfide.

NICK: Io vorrei sentirmi sempre come mi sento oggi.

Beth lo guarda, annota la risposta con gli occhi preoccupati. Liz guarda Phil e Hank, gli unici che non hanno ancora parlato, alternativamente. Phil si accorge del suo sguardo, le regala un sorriso storto.

PHIL: Ah, Marshall… Dovresti saperlo che sono sempre stato criptico….

Liz scuote la testa, sorridendo.

LIZ: Qualcosa ci deve pur essere…

HANK: Forse io vorrei… Vorrei sapere come si sta, ad avere tutto quello che si è sempre desiderato.

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Liz lo guarda, girandosi di colpo, e vede che Hank le restituisce un attimo lo sguardo, prima di tornare a guardare Beth. Phil annuisce, pensieroso.

PHIL: Penso che ci si debba sentire felici. Che è un po’ quello che vorrei io. Essere felice.

Rimangono tutti assorti in quell’ultimo auspicio, pensando ognuno alla propria vita, ai propri sbagli, alle proprie scelte e rimpianti. Liz si accorge di scavare dentro una parte di lei che non scoperchiava da molto, e per un attimo si chiede quando è stata felice per l’ultima volta. Forse il giorno che ha scoperto di essere incinta e… E oggi. Non fa in tempo ad elaborare l’enormità di quella consapevolezza, che Murple entra nella stanza, dopo aver bussato seccamente.

MURPLE: E’ ora.




Hank si avvia velocemente lungo il corridoio, il forte desiderio di pensare. Sente la sua voce raggiungerlo, e per un attimo medita di mandare tutto all’aria, le sue certezze, il suo equilibrio, e baciarla, per provare finalmente cosa significa avere tutto.

LIZ: Hank!

Invece si gira, sorridendole.

LIZ: Avevo capito fosse ora…

HANK: Murple ci avvisa sempre prima, spesso Logan è introvabile…

Liz alza un sopracciglio, divertita.

LIZ: Ah, bene.

Poi lo guarda, indica la sua mano destra, che stringe un pacchetto di sigarette.

LIZ: Un’altra?

HANK: Oggi va così.

Liz lo guarda brevemente, annuisce capendo che parte dell’ “oggi” è causato da lei.

LIZ: Ti aspetto sul palco, allora.

Sorridendo, torna verso Beth e Ellie. Hank la guarda allontanarsi, ripensa a tutte le volte che ha guardato quella schiena e a quando la rivedrà. Sa che Liz ha ragione, che il loro non vedersi serve a salvaguardare le loro individualità, ma Hank pensa con un sorriso amaro che non ha più un’individualità. Sovrappensiero prende l’uscita sul retro, e subito un coro esultante e una serie di flash lo travolgono. Un bodyguard lo guarda confuso, mentre un gruppo di ragazze comincia a urlare il suo nome. Hank si gira verso il bodyguard, risoluto.

HANK: Tranquilli ho… Ho sbagliato uscita.

Per un attimo si è dimenticato tutto questo, ma la realtà è sempre pronta a prendersi il proprio spazio, pensa fugacemente mentre gira su sé stesso. E’ allora che sente una voce, diversa dalle altre.

HANK!”

Si gira di sbieco e la vede, che agita le braccia, i lunghi capelli biondi e il trucco pesante. Corruga le sopracciglia.

HANK: Taylor?

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La ragazza lo guarda, sorridendo. Hank risponde al sorriso, torna indietro e parla con il bodyguard.

HANK: Tra due minuti fai entrare la ragazza bionda. Solo la ragazza bionda, ok?

Il bodyguard annuisce e Hank sparisce nuovamente nel Madison.




Taylor appare pochi secondi dopo, la testa stretta in un berretto di lana.

HANK: Hai abbandonato le mise trasgressive, vedo.

TAYLOR: Con l’età ci si arrende al clima.

Si guardano, prima di sorridersi. Hank le si avvicina, l’abbraccia.

HANK: Come stai?

TAYLOR: Ho visto giorni migliori…

HANK: Lo scandalo con Liam. Ho letto.

Taylor fa un sorriso storto.

TAYLOR: Allora avrai letto anche del talent.

Hank annuisce, ma vede che Taylor continua a guardarlo, in attesa.

HANK: Ti aspetti che ti giudichi?

TAYLOR: Qualcosa del genere.

HANK: Se può servirti ad arrivare a quello che vuoi, perché no.

Taylor lo guarda, sorridendo.

TAYLOR: Sapevo che ti avrei trovato qui…

HANK: I giornali lo dicono da un po’…

TAYLOR: Lo so perché ho visto entrare Liz, oggi pomeriggio.

Hank la guarda, si stringe nelle spalle.

HANK: E’ stata una sua idea…

TAYLOR: Quindi alla fine Josie era una parentesi.

Hank scuote la testa.

HANK: Io… Non sto con Liz.

TAYLOR: Ma nemmeno con Josie, mi pare.

HANK: No, nemmeno.

TAYLOR: E perché?

Hank la guarda, poi fa un sorriso strano, negando con il capo.

HANK: Non è così facile Taylor…. Lei è fidanzata.

Taylor fa una smorfia divertita.

TAYLOR: Non ricordo fosse un problema per te.

Hank ghigna, suo malgrado.

HANK: Sono diverso, ora. Meno impulsivo.

hank parla

TAYLOR: E ti senti meglio?

Hank rimane in silenzio, guarda gli occhi divertiti di lei. Taylor si sfila il berretto, sorridendo.

TAYLOR: Lo immaginavo.

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“Che ci fai qui?”

I due si girano, vedono Liam andargli incontro. Il ragazzo si rivolge ad Hank, sbrigativo.

LIAM: Dobbiamo muoverci.

Hank annuisce, vede Taylor cambiare espressione, addolcirsi.

TAYLOR: Liam, volevo ringraziarti per…

LIAM: Lascia perdere, ok? Se avessi voluto ringraziarmi non saresti venuta.

HANK: L’ho fatta entrare io.

Liam lo guarda sarcastico.

LIAM: Bene, allora grazie, Hank.  Non ero abbastanza nei casini…

TAYLOR: E’ solo un concerto, Liam. Ed è un po’ anche il mio, no?

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Liam la guarda, fa per ribattere, ma Hank lo interrompe, gli afferra un braccio. Liam lo guarda, aggressivo, ma Hank con un cenno della testa lo invita a seguirlo. Liam lo segue, dopo pochi metri Hank si ferma guardandolo fermamente.

HANK: Senti, Liam, tu mi odi, e io lo capisco. Insomma, sono stato uno stronzo, e quel pugno me lo meritavo, anche se mi hai quasi rotto il naso. Non vado fiero di quello che ero in quel periodo. Ho ferito te, ho ferito Taylor… E anche Liz.

Hank fa un profondo respiro, prima di continuare.

HANK: Ma la vita è così, no? Ci sono persone che per maturare hanno bisogno di essere un po’ coglione, prima. Io sono così, e capisco non sia un tuo dovere accettarmi. Ma… Anche Taylor è fatta così. E tu te ne sei andato, ma lei è cambiata. E posso solo immaginare quanto sia cambiata ora!

LIAM: E con questo cosa…

HANK: Non è una che corre dietro alle persone, Taylor. Non lo ha mai fatto, mi ha addirittura mollato a Miami senza un gruppo! Però ora è qui.

Liam lo guarda, serio.

LIAM: E quindi secondo te dovrebbe bastare a cancellare tutto quello che ha fatto? Non funziona così, Hank.

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HANK: Io non so come funziona. Dico solo che puoi concederle di guardare il concerto.

Hank fa un sorriso di circostanza a Liam, poi si incammina lungo il corridoio. Liam lo guarda sparire, poi, indeciso, di volta di nuovo verso Taylor.

LIAM: Entra.

Taylor lo guarda, fa per parlare, ma Liam si volta di nuovo, repentino. La ragazza lo segue, non riuscendo a trattenere un sorriso.




MATT: E ora come pensi che potremo mai entrare?

Kathleen guarda la folla assiepata, i fan che non sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto che premono sull’entrata, respinti dai bodyguard.

KATHLEEN: Chiamiamo Beth, mi sembra ovvio. E dopo via alle gomitate.

Kathleen comunica a Beth che sono fuori, e intanto si fa strada sgomitando verso l’entrata. Vede un bodyguard guardarla, riconosce lo stesso uomo che non voleva farla entrare ormai anni addietro.

KATHLEEN: Tò, chi si rivede.

L’uomo le restituisce uno sguardo impassibile.

KATHLEEN: Questa volta ho davvero il pass…

“Falli entrare.”

Kathleen alza gli occhi in tempo per vedere Phil sparire dietro la porta, mentre Beth le mostra il pollice alzato. Kathleen le sorride di rimando, supera gli energumeni seguita da Matt.

BETH: Pensavo non arrivassi più….

PHIL: Nemmeno io.

Kathleen si gira verso Phil, che la guarda sorridendo, mentre Beth si rivolge a Matt.

BETH: L’accompagno dietro le quinte…

Matt annuisce, mentre Kathleen li guarda, a disagio.

KATHLEEN: Arrivo!

PHIL:.. Poi ho pensato che una giornalista come te non poteva perdersi uno scoop del genere. Gli Shameless a fare beneficenza.

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Kathleen lo guarda, sorridendo.

KATHLEEN: Hai detto bene.

PHIL: Ho saputo che non sei più caporedattrice.

KATHLEEN: Che vuoi che ti dica, non era la mia strada.

Phil annuisce, facendo un sorrisetto.

PHIL: Pecco di presunzione pensando che sia anche un po’ merito mio?

KATHLEEN: Non ci allarghiamo, Harper.

Kathleen lo guarda, l’ombra di un sorriso.

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KATHLEEN: Però sì, è un po’ merito tuo.

Quell’ammissione improvvisa, unita a quella giornata, fa sì che Phil abbandoni le salde difese innalzate in quegli anni, che cadono di fronte a Kathleen, di fronte a quello che la ragazza è stata per lui.

PHIL: Kath, io… Riguardo a quello che ti ho detto l’altro giorno…

“Phil!”

I due si girano di colpo, vedono Noel incitarlo a raggiungerli. Dietro di loro, Shone. Phil si gira verso la ragazza, nuovamente combattuto.

PHIL: Volevo…

KATHLEEN: Vai.

Phil si morde un labbro, indeciso.

KATHLEEN: Vai! Parleremo dopo.

Phil si aggrappa a quella promessa, le fa un piccolo sorriso.

KATHLEEN: In bocca al lupo!

Phil si gira, sorride a quell’incitazione tardiva. Poi scompare nel backstage con gli altri, e per tutti esiste solo la musica.




Ellie fa per entrare negli spalti, quando una voce che non sentiva da tanto la ferma di colpo.

TAYLOR: Anche tu qui?

Ellie si gira, l’ostilità dipinta sul volto.

ELLIE: La vera sorpresa sei tu, credimi.

Taylor alza le mani, divertita.

TAYLOR: Ehi, calma, mi pare abbiamo superato la fase del “ci piace la stessa tipa”… Giusto?

Ellie la guarda senza aggiungere niente, contrariata.

TAYLOR: So che sei in California, ora.

ELLIE: Invece io so che sei qui e fai i tuoi soliti casini.

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TAYLOR: Che vuoi farci, il primo amore non si scorda mai…

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Taylor fa qualche passo verso di lei, interessata.

TAYLOR: So che anche Terry è a Los Angeles. Non vi siete incrociate?

Ellie stringe i denti.

ELLIE: Los Angeles è grande.

TAYLOR: Anche New York. Eppure se si tiene ad una persona, il modo per incontrarsi si trova sempre. E Terry… Teneva molto a te.

Taylor la supera, mentre Ellie cerca qualcosa per rispondere, la saliva azzerata.

ELLIE: Forse non come credi.

TAYLOR: O come crede Mackenzie.

La ragazza si allontana, lasciando Ellie sulle scale, i pensieri che le ballano nella mente.




Colonna Sonora- I Believe in You (2 scene)

Il tecnico posiziona l’auricolare nell’orecchio di Phil, mentre il ragazzo si guarda intorno. Hank lo vede, sorride.

HANK: E’ nel pubblico.

Phil sorride, annuendo.

PHIL: Come poteva essere altrimenti.

Shone si avvicina.

SHONE: Che è dove è andata Kathleen.

Phil guarda l’amico, il sorriso gli muore sulle labbra.

PHIL: Ah. Ok.

SHONE: Phil… Non fingere che non ti importi.

Phil si alza repentinamente.

PHIL: No, noi… Non c’è niente tra noi. Io ho deciso e…

SHONE: Tu hai deciso per me. E lo apprezzo, e lo capisco, perché lo penso ancora, nessuna donna potrà dividerci.

Shone si avvicina all’amico, gli appoggia le mani sulle spalle.

SHONE: Ma se il tuo obiettivo è essere felice, devi iniziare a fare qualcosa per ottenerla, questa felicità.

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Liam si ferma accanto a loro, sorridendo partecipe.

LIAM: Già.

Hank corruga un attimo le sopracciglia quando vede che il suo ex chitarrista lo sta guardando.

SHONE: Anche io. E non posso continuare ad amare una donna che non mi ama. Siamo infelici in tre e io… Non voglio questo per noi.

Phil lo guarda, incapace di aggiungere altro, davanti ad un pubblico che non ha richiesto. Emily arriva nel backstage, agitata.

EMILY: Ragazzi, tocca a voi!

Phil si alza, segue la ragazza e così fanno gli Shameless. Hank rimane a guardarli, assorto.

MACKENZIE: E io che pensavo che Liam fosse un cretino.

Hank sobbalza, vede Mackenzie dietro di lui.

HANK: Cosa vorresti dire?

MACKENZIE: Sai benissimo cosa vorrei dire, Hank.

Hank fa per insistere, poi un messaggio lo distrae. Lo legge, sorride.

MACKENZIE: Dai, muoviti, dobbiamo alternaci con… Che succede?

Hank alza lo sguardo, passa il telefono a Mackenzie, che legge altrettanto sorridente il messaggio di incitamento di Justin.

“So che non sarà come avervi con voi, e sicuramente per me non è la stessa cosa… Ma sono sicuro che Logan saprà essere accettabile! Spacca tutto, il tuo unico e inimitabile amico Justin”




concerto 4x11

Il Madison Square è un tripudio di urli, luci e mani. Phil saluta il pubblico e poi lo sguardo corre sotto il palco, dove ci sono le uniche donne che abbia mai amato. E mentre le vede sorridergli di rimando, capisce che non ha intenzione di aumentarne il numero. Gli Shameless cantano il loro primo pezzo, poi si alternano con i Carpe Diem.

NICK: Buonasera New York!

Un urlo risponde al saluto del ragazzo.

NICK: Siamo qui per farvi sorridere, e per far sorridere bambini che in questo momento non riescono a farlo. Siamo qui perché speriamo che la musica sia per voi come una persona.

Il ragazzo fa una pausa ad effetto, guarda deliberatamente Beth, che gli sorride nelle prime file.

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NICK: Quella persona che sappiamo basterà guardare per trovare un senso a tutto. Godetevi lo spettacolo!

La musica comincia ad inondare l’aria e Beth guarda incantata il ragazzo che ama padroneggiare il palco, stretta tra Kathleen e Liz, e in un attimo è alla House of Smile, in un attimo i Carpe Diem sono lì per il primo concerto di beneficenza e quella che respira Beth è la stessa aria. La stessa cosa che respira Liz, che vicino alle sue amiche dimentica l’immensa folla dietro, gli occhi che scorrono da Mackenzie a Nick, a Logan per finire ad Hank, che suona con gli occhi chiusi. E poi di colpo il ragazzo apre gli occhi e Liz quasi sobbalza perché incrocia subito i suoi, come se avesse diretto lo sguardo su di lei. Ed è una cosa che avviene per tutto il concerto, come se i loro sguardi non potessero fare altro che allacciarsi, tanto da far dimenticare a Liz l’assenza di Ethan e a far domandare ad Hank se anche lui non debba cominciare ad agguantare la sua felicità.

Liz sente la mano di Ellie stringere la sua, sorridendo all’amica fa lo stesso con quella di Beth. Quest’ultima si gira, commossa, un turbinio di emozioni che le invadono lo stomaco, l’inizio del suo articolo nella mente: “Le giornate che cambiano la vita all’inizio sembrano sempre giornate come tutte le altre; è al loro termine che ne scopriamo il  valore”. Liz sembra quasi leggere quei commenti, perché in parte li condivide. Stringe più forte la mano dell’amica, avvicina Ellie.

LIZ: Andrà tutto bene. Ce la faremo.

E le due annuiscono, perché lo sanno, qualunque cosa succeda questo momento non gli verrà mai portato via.




MATT 2S

Matt decide di sgranchirsi le gambe a metà concerto, alzandosi da una sedia del backstage. Percorre sovrappensiero il corridoio fino ad arrivare all’uscita, ormai deserta. Stringendosi la giacca addosso fa per rientrare, quando una cascata di capelli biondi richiama la sua attenzione. Appiattendosi contro il muro, vede Ally, la sua ex collaboratrice.

ally-2s-2

ALLY: Non fare l’idiota, Mandy. Sappiamo tutte e due qual è l’alternativa.

Matt si sporge ancora un po’, non vedendo tuttavia con chi sta parlando la ragazza. Ne sente dopo poco la voce.

MANDY: Certo che lo so. Meglio di te.

Ally fa un leggero sorriso, accondiscendente.

ALLY: Bene. Capisco i ripensamenti dell’ultimo minuto, ma fatti forza con il pensiero di quello che avrai dopo.

Matt vede Ally cercare nella borsa, dopo poco passare qualcosa a Mandy.

ALLY: Mi raccomando, non prendere iniziative. Ti avvertirò io quando sarà il momento.

MANDY: Posso andare adesso?

Il tono della ragazza è aggressivo, e per un attimo Matt ha l’impressione che Ally la stia costringendo.

ALLY: Sì, ma mi raccomando. Niente cazzate.

La ragazza annuisce, fa per rientrare e Matt si sposta verso la prima porta disponibile, di fretta. Fa tuttavia in tempo a sentire l’ultima battuta dellaragazza.

ALLY: E salutami tuo fratello.




NEW YORK, MADISON SQUARE, UN PAIO DI ORE DOPO

Phil entra nel camerino, quasi sobbalza trovandoci tutti i ragazzi, il suo gruppo e quello dei Carpe Diem al completo.

PHIL: Avrei affittato una stanza più grande, se lo avessi saputo…

Nick si alza sorridendo, porge la mano al ragazzo.

NICK: Volevo solo farti i complimenti. E’ stato un piacere.

Phil si apre in un sorriso, gli stringe la mano.

PHIL: Piacere mio.

LOGAN: Che sia la prima di una lunga collaborazione!

I ragazzi si girano verso Logan, che fa una smorfia dispiaciuta.

LOGAN: No? Dovete scusarmi, non conosco le vostre dinamiche se non a grandi linee. Non c’ero. Sono nuovo.

Roy Murple interrompe il monologo del ragazzo, si avvicina ad Emily.

ROY MURPLE: E’ stato un piacere anche per me.

EMILY: Il piacere è nostro, signor Murple. La seguo da anni, e ho apprezzato tutti i gruppi da lei rappresentati.

Roy Murple sorride.

ROY MURPLE: Direi che per la sua età sta facendo un lavoro ottimo. Avrei bisogno di una persona come lei, ma la vedo già impegnata.

Emily annuisce, sorridendo.

EMILY: Lo sono. Non avrei mai pensato di dirlo ma… Non lascerei mai gli Shameless.

ROY MURPLE: Allora non mi resta che salutarla.

Il manager si volta verso i ragazzi.

ROY MURPLE: Su, diamoci una mossa! O vogliamo che i fotografi sappiano dove dormiamo?

LOGAN: Ci sono ragazze?

Nick scoppia a ridere, spingendo il bassista i Carpe Diem escono dal camerino. Phil si affloscia su una sedia, facendo un profondo respiro.

PHIL: Non so voi, ma sono devastato.

MANDY: Non hai più l’età.

Phil guarda la sorella, che gli sorride piccata da un divanetto.

SHONE: Beh, ha ragione.

PHIL: Vi siete coalizzati? No, perché sto pensando di far dormire uno di voi sul divano, questa sera….

Ehm.. Phil?”

Phil si gira di colpo, vede Liz affacciata sulla soglia. Gli altri del gruppo si scambiano uno sguardo eloquente.

NOEL: Ok, noi andiamo a cambiarci…

EMILY: Su su che facciamo tardi…

Mandy si affianca a Shone.

MANDY: Ma non era l’altra…

SHONE: E’ una storia lunga, te la spiego dopo….

Liz li guarda passarle accanto, un sorriso divertito sul volto. Quando sono usciti, guarda Phil.

LIZ: Ti lasciano i tuoi spazi, almeno.

Phil si alza in piedi, le sorride.

PHIL: Sanno che incontrarti è un evento sovrannaturale, quindi…

LIZ: Potrebbe accadere più spesso, in verità.

Phil guarda il volto sorridente della ragazza, alza un sopracciglio, ironico.

PHIL: A cosa devo la grazia?

LIZ: Sei… Sei diverso. Per quanto a tutti noi manchi New Orleans… Ti vedo migliore. Sei in pace con te stesso e… E questo è molto bello.

liz sorride ethanT

Phil sorride, colpito.

phil presa in giro liz

PHIL: Grazie.

Le si avvicina, improvvisamente preoccupato.

PHIL: Spero di poter dire lo stesso di te, la prossima volta.

Liz lo guarda, capisce che Phil le ha letto ancora una volta dentro. Il ragazzo si abbassa verso di lei, le dà un bacio sulla guancia.

PHIL: Mi sei sempre piaciuta perché non ti facevi mettere i piedi in testa. Non iniziare ora. Nessuno vale il tuo sorriso, lo sai.

Liz apre la bocca per rispondere, ma la commozione glielo impedisce.

PHIL: E stammi bene, mi raccomando.

LIZ: Sì, anche tu…

Kathleen entra nella stanza, distraendoli. Li guarda, mortificata.

KATHLEEN: Scusatemi, io…

LIZ: Tranquilla, stavo andando. E poi penso che Phil voglia parlarti.

Facendo un occhiolino al ragazzo, lascia la stanza. Kathleen la guarda scomparire, prima di girarsi dubbiosa.

KATHLEEN: Di che parlava?

Phil fa un profondo respiro, cercando di fare chiarezza in quella nube di emozioni.

PHIL: Parlava… Di una cosa che devo dirti. Che devo dirti da tempo, ma che non ho mai avuto il coraggio di…

Un Matt preoccupato si affaccia a sua volta nella stanza.

MATT: Scusate l’interruzione ma… Kathleen, dovrei parlarti.




Colonna Sonora- Feels Like Home

Nick si infila le mani nelle tasche, mentre Beth si sistema la sciarpa, indugiando sull’uscita.

BETH: Allora…

NICK: Allora.

Nick le sorride, un sorriso triste e consapevole, e Beth non può far altro che restituirglielo.

BETH: Grazie ancora. Per tutto.

NICK: A tua disposizione.

Beth si puntella ancora un attimo sui piedi, prima di decidersi a dirlo.

BETH: Allora… Ciao.

NICK: Ciao.

Beth lo abbraccia goffamente, si allontana quasi subito, ma Nick la ferma.

NICK: Beth.

BETH: Sì?

NICK: Ti ricordi… Quella sera in cui… Insomma, in cui mi hai detto che non potevamo stare assieme?

Lo sguardo di Beth si fa dolce e amaro.

BETH: Certo che me la ricordo.

NICK: Ecco, tu…. Tu mi dicesti che ci saresti stata finché avessi avuto bisogno di te e io… Io reagii male, nei giorni successivi ti dissi che preferivo non sentirti proprio, perché essere amici per noi non significava niente…

BETH: Sì. Però direi che con il senno di poi hai fatto bene a darmi retta, no?

Beth sorride di fronte allo sguardo interrogativo di Nick.

BETH: Ti trovo esattamente come ti avevo immaginato, Nick.

beth little smile2

Nick la guarda, per un attimo ha paura di piangere come un bambino, che è il modo in cui si sente di fronte a lei.

NICK: Non è questo che… Che volevo dire.

Beth lo guarda, in attesa.

NICK: Io… Io mi chiedevo se l’offerta fosse ancora valida. Mi rendo conto che è tardi per accettare, ma… Ora non voglio smettere di sentirti di colpo, come se questi giorni non fossero mai avvenuti. Ho bisogno… Di sentirti.

nick-parla-sospirando

Beth fa un profondo respiro, sperando che la voce non le tremi.

BETH: Ovvio che è ancora valida. Solo… Sei sicuro che non… Influenzi la tua vita? Le tue possibili relazioni o…

Nick scuote la testa, ostentando una sicurezza che in questo ambito non ha.

NICK: No, tranquilla. E le tue?

Beth gli lancia uno sguardo enigmatico.

BETH: No, questo è certo.

Nick la guarda, entrambi vorrebbero prolungare quel momento ed entrambi sanno che farà ancora più male. Stavolta è Nick ad abbracciarla, e la stringe forte, si avvicina al suo orecchio e le sussurra “a presto”.




Liz guarda la macchina dove vi è Beh che l’aspetta, fa un sospiro che si condensa nell’aria. Guarda Hank, sorridendo.

LIZ: Insisto, non c’era bisogno di accompagnarmi fino all’uscita…

HANK: Permettimi di fare almeno gli unici cento metri concessimi!

Liz sorride, si stringe le braccia attorno al corpo, rimane ad osservare il cielo che presto comincia a riempirsi di piccoli fiocchi bianchi.

HANK: Nevica!

LIZ: Per poco. Poi si tramuterà in pioggia. O peggio.

Hank la guarda di sbieco.

HANK: Da quando sei diventata così cinica? Nel libro sei così romantica…

LIZ: Parlavo di un’altra Liz.

HANK: Forse.

Hank ripensa agli sguardi scambiati con la ragazza quel giorno, al loro capirsi al volo, al suo sorriso sotto il palco, dove ha sempre pensato fosse lei quando si immaginava famoso…

HANK: O forse sei ancora quella ragazza.

hank sorride T

Liz lo guarda, fa un sorriso di sbieco.

LIZ: Mi piacerebbe.

HANK: Quello che è certo è che ci sono cose che non cambiano.

LIZ: Tipo?

HANK: Tipo noi due.

Liz ora lo guarda apertamente, turbata.

LIZ: Questo lo credi tu…

HANK: Lo dico in base a quello che vedo. E che leggo.

Liz rimane in silenzio, le sopracciglia corrugate.

HANK: Ho letto l’ultimo estratto del tuo romanzo e… Insomma, hai centrato il punto. Perché è vero… Quando ti ho detto che….

Hank cerca di ignorare la voce che gli dice di tacere, tenta di fare come Taylor gli ha suggerito. Vorrebbe dirle che ha ragione, che lui sapeva che dire a Liz che era innamorato di lei non avrebbe cambiato niente, perchè entrambi lo sapevano già. Entrambi avevano accettato quel sentimento come parte di loro, come se il loro rapporto non potesse esistere altrimenti, e questo non era cambiato, perché Hank era ancora innamorato di lei.

LIZ: Hank?

Hank si riscuote, fa un profondo sospiro.

hank e liz T

HANK: Volevo solo dire che hai descritto bene il rapporto che ci lega, e che per me è ancora importante.

LIZ: Anche per me, Hank.

liz seria (2)

HANK:Sì, ora lo so.

Liz fa un sorriso storto.

LIZ: Andiamo. Lo hai sempre saputo.

Il tassista suona il clacson e Liz si gira di colpo, capendo che il loro tempo assieme è finito.

LIZ: Io… Devo andare.

HANK: Sì, anche io.

Liz gli sorride, poi finalmente lo abbraccia, appoggia la sua testa sul petto di lui, ne respira quell’odore familiare e si ricorda che la sua famiglia ora è altrove, che l’aspetta, probabilmente arrabbiata per qualcosa. E per un attimo si rammarica che sia così.

LIZ: Fai il bravo.

HANK: Sempre.

Con un ultimo sorriso Liz si gira, e sforzandosi di continuare a camminare senza voltarsi più, entra in macchina.




Shone aspetta che Phil esca dal camerino, ostenta noncuranza.

SHONE: Allora?

Phil lo guarda, le sopracciglia aggrottate.

PHIL: Allora cosa?

SHONE: Ho visto Liz… Poi Kathleen…

PHIL: Kath è andata via, il suo capo doveva parlarle.

Shone aspetta un attimo, poi non resiste.

SHONE: E tu? Le hai parlato?

Phil si volta verso di lui, abbattuto.

PHIL: A volte ho l’impressione che non ci riuscirò mai. Vado a vedere dov’è Emily.

Shone annuisce, un po’ deluso lo guarda allontanarsi.

“Che mortorio!”

Shone si volta di colpo, vede Logan guardare nella sua direzione.

LOGAN: Mi pare di capire che tu sia un po’ come me… Il single del gruppo.

Shone sorride mestamente.

SHONE: Già.

LOGAN: Su con la vita! Chi vuole complicarsi l’esistenza con inutili problemi e discussioni? Ti svelo un segreto…

Logan gli si avvicina, sorridendo.

LOGAN: Almeno due su tre nel mio gruppo vivono una storia tormentata che gli regala più disperazione che gioia. Senza contare che stasera andranno a dormire come i vecchiacci mentre noi, amico mio…

Logan cinge il collo di Shone, che lo guarda sorridendo suo malgrado.

LOGAN: Noi avremo una notte da leoni a New York!




Beth guarda Liz salire in macchina, preoccupata.

BETH: Tutto bene?

LIZ: Deve essere così. Tu?

Beth annuisce un attimo, prima di spiegare.

BETH: Nick mi ha chiesto di continuare a sentirci.

Liz la guarda, attenta.

LIZ: E tu?

BETH: E io ho detto che andava bene. Posto che non compromettesse la sua vita.

Liz la scruta, partecipe.

LIZ: E lui?

BETH: Ha detto che posso stare tranquilla. Che è quello che gli ho risposto io.

LIZ: Ci credi davvero?

Beth si rifiuta di guardare l’amica, annuisce guardando davanti a sé.

LIZ: Gli hai detto che non hai avuto più nessuna relazione da quando vi siete lasciati?

BETH: Non avrebbe avuto senso. Non è colpa sua.

beth alza gli ochi

Beth la guarda, fa un sorriso mesto.

BETH: E in ogni caso non può andare peggio di così, no?

Il taxi si ferma davanti a casa di Liz, che osserva la luce accesa nel suo appartamento.

LIZ: Già, è quello che mi ripeto anche io.




justin 5 serie

JUSTIN: Dimmi che una si è tolta il reggiseno!

Hank scoppia a ridere, mentre nel camerino aspetta che gli altri siano pronti ad andare.

HANK: Sempre interessato alla musica, vedo.

JUSTIN: Oh, su, fa parte del fascino del musicista! Quindi niente topless? Hai adocchiato almeno una carina mentre suonavi?

Hank fa un sorriso, non visto.

HANK: Sì, una sì.

JUSTIN: E..?

HANK: E niente.

Hank sente Justin fare un profondo respiro.

JUSTIN: Liz è venuta al concerto.

HANK: Come…

JUSTIN: Oh, andiamo. E’ l’unica con cui “niente” continua a significare una miriade di cose, spesso le più diverse tra loro.

HANK: Beh, stavolta significa proprio “niente”. Non è successo niente, lei è fidanzata e…

JUSTIN: E da quando deve succedere qualcosa per farvi entrare in crisi? E’ già un miracolo che tu non lo sia ora…

Justin si blocca di colpo.

JUSTIN: Ma tu lo sei, ora. Per quello mi hai chiamato.

HANK: Come? No, ti ho chiamato per ringraziarti e…

JUSTIN: Beh, hai fatto bene. Perché se ti aspetti che io ti dia l’ennesimo consiglio su te e Liz che non seguirai, ti sbagli di grosso.

HANK: Non dipende da me, Just. Lei è fidanzata e…

JUSTIN: L’ho letto anche io quell’estratto, Hank. Mi chiedo come Ethan faccia a non dirle nulla, ma ancora di più come faccia tu.

Hank si alza dalla sedia, nervoso.

HANK: E cosa avrei dovuto fare? Prostrarmi ai suoi piedi e dirle “ti amo ancora, scappa e molla Ethan, casa e lavoro?”

JUSTIN: La verità. Sarebbe bastata quella.

HANK: A fare cosa? Non sarebbe cambiato nulla…

JUSTIN: Almeno avresti smesso di tenertelo dentro.

HANK: Lei lo sa. E’ come quella volta che ha raccontato nel libro…

JUSTIN: Però glielo hai detto. Quella volta, intendo.

HANK: E quindi?

JUSTIN: E quindi questo mi fa pensare che per quanto lo sappiate, a volte si ha bisogno di dirlo. E non ho detto “di sentirselo dire”.

Nick bussa educatamente al camerino, fa un cenno ad Hank di seguirlo. Il ragazzo lo segue fuori, verso la limousine.

HANK: Ho provato a dirglielo, ma…

JUSTIN: Ma non ci sei riuscito. Succede. Ma sai cosa succede, anche?

Justin assume un tono amaro, e Hank capisce che sta parlando di lui.

JUSTIN: Che quando ci si riesce, a volte, è troppo tardi.

HANK: E’ già troppo tardi.

JUSTIN: Finchè non lo provi non lo sai. Ma il nuovo Hank non è più tipo da rischiare.

Hank rimane in silenzio, interiorizza quelle parole.

JUSTIN:E  forse nemmeno il nuovo Justin. Pazienza, non siamo più quelli di una volta, ma direi che a te è andata meglio così, no?

Hank guarda la limousine, i fotografi che poco lontano li avvistano, dietro di lui il Madison Square. Segue Nick nella macchina, l’autista in attesa degli altri, di fronte a lui Mackenzie ed Ellie e pensa che è questo, quello che ha. Roy Murple apre la portiera di colpo, stizzito.

HANK: Devo andare.

JUSTIN: Già, anche io. Ci sentiamo domani, ok?

Hank saluta l’amico, attacca mentre la voce concitata del manager invade l’abitacolo.

ROY MURPLE: Abbiamo perso Logan! Maledetto idiota, sempre in giro a fare casino…

Nick sogghigna.

NICK: Si gode la vita, Roy. Non te la prendere.

ROY MURPLE: “Non te la prendere”? Abbiamo dei doveri noi, non possiamo fare quello che ci pare! Altrimenti qual è la differenza tra voi e un gruppo di sedicenni che suona nei locali?

Roy Murple guarda i ragazzi, si ferma sullo sguardo vacuo di Hank. Il batterista ha sentito le parole del manager, le sta facendo sue.

ROY MURPLE: Hank? Qualcuno mi aiuta a cercarlo?

Hank si alza di colpo, apre la portiera. Murple lo guarda, speranzoso.

HANK: Mi serve una macchina.

ROY MURPLE: Sai dove può essere?

HANK: Sì io… Chi?

ROY MURPLE: Ma come chi! Logan, no?

HANK: No io… Devo andare da una parte.

Roy Murple lo guarda come se fosse ammattito.

ROY MURPLE: Anche tu?

Mackenzie lo guarda, seria.

MACKENZIE: Dove devi andare, Hank?

Hank la guarda, altrettanto serio.

HANK: A rischiare.

ROY MURPLE: Non ci sono casinò….

MACKENZIE: Dagli la macchina, Roy.

Roy si gira verso la chitarrista, esasperato.

ROY MURPLE: Ma come dagli… Siete tutti impazziti? Va noleggiata e…

HANK: Dammi il numero.

ROY MURPLE: Non se ne parla proprio! Fa freddo, domani dobbiamo partire presto e…

Roy Murple si sente tirare un braccio, e quando si gira Ellie lo guarda a pochi centimetri dal suo viso.

ELLIE: Mi ascolti bene. Io capisco che lei sta solo facendo il suo lavoro, che non sta capendo niente e che ha una privacy da far mantenere. Ma questa è la mia ship, c’è la remota possibilità che salpi e lei deve dare quel maledetto numero ad Hank, perché se non cambia nulla per colpa sua, le prometto che mi avrà col fiato sul collo per il resto della sua esistenza.

Mackenzie guarda Ellie, ammirata.

MACKENZIE: Sottoscrivo.

Roy Murple guarda e ragazze come se fossero ammattite. Si riscuote quando sente Hank parlare di nuovo.

hank-in-macchina-smile

HANK: Allora, il numero?




Colonna Sonora- Big Boy(fino alla fine)

casa liz e ethan

Liz entra in casa, preparata a vedere un Ethan scostante ed evitante. Non è preparata allo sguardo che gli rivolge, che oltre alla delusione sembra quasi contenere qualcosa di ancora più doloroso: il disprezzo.

LIZ: Come mai non sei venuto?

Ethan fa una risata dura, che poco collima con il tono pacato di Liz.

ETHAN: Non lo so, Liz. Forse non volevo rovinarti l’ispirazione.

Ethan sbatte il New York Times sul tavolo, ma Liz ha già capito.

ETHAN: Non avevo avuto il tempo di leggerlo, ma ho rimediato. Molto poetico, i miei complimenti.

LIZ: E’ solo un romanzo…

ETHAN: E’ solo un romanzo? Un romanzo? Vaffanculo, Liz, non prendermi in giro! Qui dentro ci siete tu, Hank e il vostro grande amore!

Ethan la guarda, cinico.

ETHAN: Come è andato l’incontro? E’ partito il countdown per quando vi rimetterete assieme?

Liz lo guarda, ferita.

ETHAN: E il dottor Norton pensava fossi io il tuo “Tony”. Sai, la persona per cui avresti dovuto provare determinate cose…

LIZ: Ed è stato così!

ETHAN: Ma io non sono nemmeno citato!

LIZ: Perché non è la nostra storia.

ETHAN: E questo cosa vorrebbe dire?

LIZ: Per la nostra ho bisogno di più tempo. Per elaborarla.

ETHAN: Elaborare? Elaborare cosa?

LIZ: Lo sai cosa.

Ethan scuote la testa, minaccioso.

ETHAN: No, no, non usare quella carta. Non venirmi a dire che stai male per il bambino, perché tutto quello che vedo è la tua sofferenza per non aver scelto Hank!

ethan-angry

Liz lo guarda, le lacrime agli occhi.

LIZ: Beh, sai una cosa? Forse è vero, mi dispiace non aver scelto lui! Avrei voluto vedere come avrebbe gestito tutto questo…

liz arrabbiata

ETHAN: Ah, sicuramente meglio di me! Tu non avresti abortito, in ogni caso, se il figlio fosse stato suo!

Liz sgrana gli occhi, sconvolta.

LIZ: Cosa stai dicendo.

ETHAN: Quello che penso da anni, Liz. Te ne sei liberata con leggerezza, una parte di te sapeva che ti avrebbe legata a me. E invece ora sei libera di vederlo e di scriverci sopra una storia patetica.

Ethan la guarda, disgustato.

ETHAN: Guarda come ti sei ridotta per vendere copie. Sei diversa dalla persona che ho conosciuto.

LIZ: Anche tu lo sei, Ethan. Molto.

ETHAN: Vuoi dare la colpa a me? Ma certo, accomodati, tanto hai sempre fatto tutto tu! Se sono così è stato solo per proteggermi da te…

LIZ: Proteggerti da me? E allora cosa stai aspettando, Ethan?

ETHAN: Che cosa stai aspettando tu!

I due rimangono a guardarsi, entrambi spossati e spaventanti da quello che sono diventati.

ETHAN: Avanti Liz, dillo. Dillo che sei ancora innamorata di lui.




HANK: Sono ancora innamorato di lei.

Justin rimane un attimo in silenzio.

JUSTIN: Cominci sempre le tue conversazioni telefoniche così?

Hank ride, mentre segue la strada parzialmente innevata, il navigatore della macchina affittata che gli dice che tra poco arriverà.

HANK: Era per dirti che per una volta seguo il tuo consiglio.

JUSTIN: Glielo dirai?

HANK: Glielo dirò.

JUSTIN: E se non va come deve andare?

HANK: Non importa. Lo devo fare io.

Justin fa un fischio di ammirazione, che fa sorridere Hank.

JUSTIN: Così ti voglio! Dove sei?

HANK: Sto andando da lei.

JUSTIN: A casa? Con Ethan? E come pensi di fare?

Hank alza le spalle, mentre aziona il parabrezza.

HANK: Non so cosa penso di fare, e nemmeno mi interessa. Ho intenzione di dirle quello che provo e poi….

La frase di Hank viene bruscamente interrotta da un rumore assordante che porta Justin ad allontanare il telefono dall’orecchio. Il ragazzo lo riavvicina subito.

JUSTIN: Hank? Hank?

Nessuno gli risponde, il cellulare di Hank riverso sui tappetini della macchina, tra l’acceleratore e il freno, la voce di Justin che urla sempre più nel panico il nome del ragazzo.

“Le giornate che cambiano la vita all’inizio sembrano sempre giornate come tutte le altre; è al loro termine che ne scopriamo il  valore”.

 

 

 

Comments

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8 Risposte a “5×07 – FEELS LIKE HOME”

  1. ti pregooooo cioè…io mi metto a piangere!! Hank no. Non ora. Non così!!!! Uffaaaa
    cioè ero contenta del concerto di beneficenza!! è stato un momento in cui i due gruppi erano in sintonia, li ho visti cresciuti, cambiati, più maturi. E anche se l’arrivederci di Nick e Beth mi ha lasciato molta amarezza addosso, così come la reazione di Ethan al romanzo di Liz, o la preoccupazione per quello che ha combinato Ally, io comunque volevo leggere il momento in cui Hank avrebbe parlato a Liz, ero lì con la speranza e il desiderio, di vederli di nuovo guardarsi negli occhi, e la puntata mi finisce così?!?!
    Oh mamma mia…come faccio a leggere la prossima?!
    Ci sono rimasta troppo male…
    E so che ci sono tante cose in sospeso, come la crisi fra Jessy e Justin, o peggio quella che sta per scoppiare fra Ellie e Mack (Il tocco di classe di Taylor nel rispondere ad Ellie xD) , ma se succede una cosa così grave ad Hank…io non so più come riprendermi…
    Ti prego, dimmi che alla prossima puntata vedrò di nuovo Hank sorridere come l’ho visto in questa, sennò io non ce la faccio ad andare avanti 🙁

  2. Nunziiii che bello rileggertiii!!
    Su Ethan probabilmente hai ragione, esagera, ma ovviamente sono sempre punti di vista. Purtroppo quando il dolore ci colpisce (e in questa coppia diciamo che sono state diverse le “botte”) reagiamo anche in maniera “sbagliata”… Per quanto riguarda il “cercare una soluzione assieme” hai perfettamente ragione, è quello che Liz tenta di avere da tempo e Ethan non riesce a darle (ma soffre di questo, ricordi il discorso con Vicky?)
    La tua coppia preferita se non erro sono i Jestin, giusto? :p
    Ellie ha fatto una bella cazzata, anche qui capisco cvhe il telefilm inciti ad un parere personale e quindi ad una sorta di “giudizio”, ma mi piaceva esplorare anche questo e insomma… Fatto da Ellie sembra assurdo, ma questo perchè nell’immaginario comune pensiamo che possano solo tradire personaggi come Hank, o Phil, e invece la realtà spesso è diversa…
    Avevo capito l’accezione, in ogni caso spero che la seconda parte della stagione ti restituisca un pò di gioia 😛
    (trailer a presto! 😀 )

  3. in realtà pittachannel, nel commento precedente ho scritto “la cosa che mi ha deluso più di tutte …” e blablabla, vorrei rettificare: mi sono espressa male!! tu sei grandiosa e rendi sempre più carne al fuoco, colpi di scena inaspettati! certo, il tradimento di ellie mi ha delusa, ma nient’altro mi ha delusa! sono arrivata in fondo senza fermarmi, assolutamente stupenda come sempre 😉 e adesso vedi di sistemare le cose dai… ahahah besosss

  4. MA SEI FUORI DI TESTA A FAR FINIRE COSì UNA PUNTATA?!?!?!?!?!?!?! CIOè è ovvio, però dai cazzo…..HANK!!!!!!!!!!! A parte che, va bene il dolore per la perdita di un figlio, non è sicuramente facile…però se ami davvero la persona che hai accanto cerchi una soluzione insieme….ethan mi ha proprio stufata! Non pensavo di poterlo dire, ma è da quando si è creata sta situazione che ethan esagera un po’…in questo caso particolare, per quanto riguarda l’estratto del libro, ha anche ragione, però è tanto esagerato a parer mio…non considera minimamente il fatto che anche liz possa starci male. Comunque … … un ABORTO? mai una gioia proprio….e poi scusami sai….. MA HAI FATTO SCOPPIARE LA MIA COPPIA PREFERITA!!!! anche se in effetti ci sta, erano troppo perfetti e qualcosa doveva succedere…ed è stato un risvolto interessante, vediamo come procede! sono curiosa! ma la cosa che mi ha deluso più di tutte è stato il mio personaggio preferito che tradisce. Ellie…………………………………………………………………………………………..no comment. Stop.
    Anyway pittachannel, non vedo l’ora che venga il prossimo anno per leggere il seguito…. i liank torneranno a trionfare??? josie ha fatto solo che bene a chiuderla con hank, mi dispiace per lei, ma bisognerebbe avere il coraggio di lasciare andare situazioni come questa come ha fatto lei…non è semplice…..quando il trailer?? ti mando un bacione xoxo

  5. Ahahahah non ti ricordavo così Liank, mi viene quasi da dire che assomigli un pò ad Ellie (sarà la quasi omonimia? :p )
    Sapevo anche che avresti apprezzato i botta e risposta, così come il finale. Che dire… Show Must Go On. Non mi sbilancio (anche se le tue ipotesi sono funeste, in linea con la stagione, insomma), vedrai tutto a gennaio mia prode friend! 😉

  6. Sono contenta che Logan piaccia 🙂 E’ la nuova rivelazione della stagione 😉 Jessy ha bisogno di tempo per sè, e Justin ha avuto altri momenti di contatto… Poi volevo concentrarmi sulle due band, diciamo (era abbastanza lungo già così! 🙂 )
    Su Liz hai ragione, lei non ha parlato d’amore, e difatti Ethan non è geloso perchè lei è innamorata di Hank (anche se dice questo). E’ arrabbiato perchè la vede felice, e sa che lei trova la pace quando vede Hank, e lui da una parte vorrebbe essere quella persona (ma è consapevole di non riuscirci, perchè finisce con l’attaccarla sempre) dall’altra la invidia perchè vorrebbe un pò di “serenità” anche lui… E’ complicato, come tutti i rapporti umani, credo.
    Sul finale non mi esprimo, sapremo tutto dopo le vacanze, e ne approfitto per ricambiare gli auguri! 🙂

  7. Non so…nel corso di questi anni ho sempre sospettato di avere a che fare con una serie che quando meno te l’aspetti ti prende a pugni in faccia. MA NON COSI!!!! io mi riprendo nel duemila e mai, siine consapevole. sono distrutta emotivamente. non ci arrivo sana fino alla prossima puntata…sii consapevole anche di questo! (mi viene voglia di fare uno di quei miei vecchi commentoni da 40 pagine per riprendermi ahahah).

    Tutto benissimo e tutto bellissimo in questo cross-over guerra e pacico!!! il concertone di beneficenza è stato un successo e i due gruppi hanno finalmente sepolto l’ascia da guerra (mi è piaciuta molto questa sorta di riconciliazione) e altrettanto belli i botta e risposta tra chi fino a quel momento era ai ferri corti!
    i momenti più belli per me sono stati quelli fra beth e nick (che ho visto maturato e non poco dal vecchio bigliettaio che era prima) e, ovviamente, quelli fra liz e hank che levateve…non so perché ma ogni loro scena è magica. attorno a me è tutto arcobaleni e unicorni quando leggo di loro due! sono meant to be – o forse non più????????
    una parola di pietà al povero Ethan che viene perculato dal dottor Norton nel più letale dei modi 🙁 poverino, mi è dispiaciuto veramente. vorrei che qualcuno gli regalasse una gioia!!! una!!! ecche sarà mai???

    ma veniamo ALLA SCENA!!! quella che non ti aspetti…quella che ti faceva dire “andava tutto bene fino a quando”…ecco…parliamone!!! per non parlare di quella frasettina ricorrente e apparentemente innocente e buttata lì per caso:
    “Le giornate che cambiano la vita all’inizio sembrano sempre giornate come tutte le altre; è al loro termine che ne scopriamo il valore”
    eh!!! sti cazzi!!!! qualcuno mi otturi i condotti lacrimari!!!
    una botta tremenda eli…quasi più di quella di jhon!! no perché ero tutta contenta del tipo “ora corre da liz, finalmente sti due cretini dicono che si amano, Ethan ci rimane di merda, scazzotatina con hank ma poi lieto fine eh!!!”
    CHE ERRORE MADORNALE!!!

    ps. shock a parte, ora nel mio cervellino malato si stanno formando questi due scenari:
    -hank muore (e sarebbe veramente top come colpo di scena)
    -il peggiore…hank perde l’uso delle gambe o di un arto e non puo’ più suonare (ecco…forse questo sarebbe il top del top dei colpi di scena!!!)

  8. Devo ammettere che questa volta la Scrittrice si è superata! Sarà che il crossover a Natale, con la neve è stata proprio una grande idea 🙂
    La frase di apertura, che scopriamo poi, essere dell’articolo di Beth e che chiude il capitolo è veramente bella.
    – Logan ormai mi ha completamente conquistato, non saprei scegliere quali sono state le battute migliori, sicuramente quella sul monopoli tra Nick e Beth, ma anche, quella sui teen drama, oppure quella sul profilo basso 😀 L’unica nota agrodolce è quando impezza Shone per fare follie a New York, non so se l’idea mi divertiva o rattristava, per la loro situazione.
    – Mi è dispiaciuto non vedere Jessi interagire con gli amici storici e mi è dispiaciuto vedere anche Justin interagire solo con Hank, anche se è notevole la saggezza delle parole che Justin rivolge all’amico al telefono, si vede che è maturato.
    – Molto bella sia per i concetti espressi che per la realizzazione, l’intervista di gruppo fatta da Beth. Tutto il pezzo fluisce che è una meraviglia.
    – Tra i pezzi qua e là, mi sono piaciuti: quello di Shone con Phil a inizio concerto e quello di Nick all’apertura.
    – Anche la frase che Phil dice a Liz nel camerino dopo il bacio sulla guancia è molto bella. Poi speravo nella scena con Kath, ma arriva…Matt!!!! Ho capito che aveva buone intenzioni ( che immagino scopriremo nell’ultima puntata di Second Chance, però se arrivava un secondino più tardi, acciderbolina (mi auto-censuro perché avrei altre parole in mente 🙂 ) Dopo il saluto tra Kath a Phil, ho pensato a una sua funesta fine e invece ho preso il musicista sbagliato, ormai non finisci di stupirmi!
    – Cosa dire di Nick che sussurra “a presto” all’orecchio di Beth…dolcissimo!
    – La neve che cade su Hank e Liz è un vero tocco di classe, speravo anche in un bel bacio, è vero è un classico, ma sono quelle cose che per me ci stanno sempre bene, se non che…
    …se si baciavano lì non potevamo avere la bellissima scena, quando Hank chiede l’auto a Roy, e lì devo ammetterlo, il mio cuore per la prima volta ha accelerato il battito! 🙂
    – Ahahahahahahahah spettacolare e adorabile allo stesso tempo: Ellie e il suo discorso a Roy Murple 🙂
    – Che dire di Ethan, all’inizio dell’episodio ero contento che stesse iniziando a superare i suoi preconcetti (la sua posizione sull’aborto) e cercasse di capire Liz. Poi alla fine sono sorti altri problemi e altri preconcetti (la sua posizione sull’amicizia tra Hank e Liz) e tutto è crollato. Non è raro che i nostri preconcetti non ci diano l’opportunità di vedere la meraviglia del quadro nel suo complesso, ma ci oscurino parti di esso. Portandoci a dire e fare cose sbagliate e stupide, che possono ferire gli altri, dopo le quali, non ci sono scuse che possono bastare.
    Il fatto che Ethan ancora sia geloso di Hank non mi piace, insomma non può pretendere che Liz dimentichi il suo primo amore o non siano amici, si è una cosa forse insolita, ma forse proprio per questo bella. Anche perché dovrebbe essere contento che Liz ha qualcuno oltre a lui che le vuole bene. Poi ovvio che noi sappiamo che Hank ha altre idee, ma sappiamo che anche Liz ha altre idee, ho notato (forse sbaglio) che lei non ha mai parlato esplicitamente di amore, ma dal racconto si evince che lei provi un grandissimo affetto verso Hank, che alla fine è normale per via di tutto quello che hanno vissuto. Se poi quel sentimento tornerà ad essere amore è anche per merito di Ethan che non ha saputo amarla degnamente. Come si evince dal discorso tra Nick e Beth o dai sacrifici di Justin, amare non è altro che volere che l’altro sia felice e fino ad ora Ethan questo non l’ha fatto, secondo me.
    – Sul finale, quando ho visto la strada, della foto, innevata ho pensato subito all’incidente, ma voglio essere ottimista sui danni, quindi non dico niente, perché preferisco questo Hank a l’Ethan di questa stagione, visto il modo in cui si è comportato con Liz.
    Mi si è spezzato il cuore al pensiero di come possa essersi sentito Justin, quando ha sentito il rumore dell’incidente, ho immaginato solo un dolore indescrivibile 🙁
    Dico solo: mi raccomando se dovete parlare al telefono in macchina, usate sempre il viva-voce!
    Concludo facendo un caloroso Augurio di Buon Natale e Buon Anno Nuovo, alla Scrittrice che realizza queste bellissime opere e a tutti i lettori e fans come me 🙂

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