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Telefilm su Carta di Elisa Pitta è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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5×06 – USED TO

Se vi siete persi gli episodi della prima,seconda, terza e/o quarta stagione, cliccate qui: 

PREVIOUSLY ON CROSSROADS

Volevo inoltre ringraziare tutti per il supporto e per seguire la storia, dai grafici del blog sembrate davvero tanti! E con questa puntata parte l’ultima stagione di CrossRoads.. Ora più che mai ho bisogno del vostro parere per salutare degnamente Liz and company 🙂


NEW YORK, OGGI


casa ethan e liz

LIZ sea4 2

Liz si passa nuovamente una mano tra i capelli, sorridendo incerta al suo riflesso. Alla fine abbandona l’idea di farsi un’elaborata pettinatura, esce dal bagno senza che tuttavia il sorriso la abbandoni. Si blocca di colpo all’entrata della cucina, dove vede Ethan al suo solito posto, la tazza di caffè sul tavolo.

ETHAN: Buongiorno.

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LIZ: Buon… Giorno.

ETHAN: Stai andando da qualche parte?

Liz rimane per un attimo sorpresa, sia dall’attenzione mostrata da Ethan, sia per il tono stranamente tranquillo del ragazzo.

LIZ: Io… Sì, in realtà. Devo vedere Lucy e Lucas, arrivano oggi…

ETHAN: Oh, giusto. A che ora?

Liz fruga velocemente nei ricordi, un orario e un arrivo ben impresso, che sembra scacciare tutti gli altri.

LIZ: Penso… Tra un paio d’ore.

ETHAN: Verranno qui?

LIZ: No loro.. Staranno da Peter. Nella camera degli ospiti c’è già… Ellie.

Ethan fa una faccia sorpresa, mentre Liz si affretta a spiegare, un senso di colpa come sempre inspiegabile.

LIZ: E’ arrivata ieri, ma tu… Sei arrivato tardi e io non ho potuto dirtelo…

ETHAN: Non c’è problema.

Ethan socchiude gli occhi, nella mente le chiare immagini del giorno precedente: la visita al cimitero e poi dritto all’ospedale, a leggere libri e infine a crollare sopra uno di essi, esausto e disperato. Vede Liz sedersi di fronte a lui, un sorriso che le aleggia sulle labbra.

ETHAN: Sei contenta, vedo.

Liz alza lo sguardo, sconcertata.

LIZ: Io… Sì, non la vedevo da tanto e…

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ETHAN: Sono previsti altri arrivi?

La vede arrossire, sa che ha fatto centro.

LIZ: Beh… Ci sono Lucy e Lucas, appunto e…

ETHAN: E i Carpe Diem? Non avevi detto che avrebbero suonato?

Liz lo guarda, lo sguardo le si affila.

LIZ: Sì, appunto. Te lo avevo detto.

Ethan fa un sorriso ironico, mentre si alza lentamente, appoggia la tazza nel lavabo.

ETHAN: Beh, sono contento che per te oggi sia una bella giornata. Chissà che non riesca a sopperire ai brutti ricordi di ieri, sempre ammesso che tu abbia idea di ciò di cui sto parlando…

LIZ: So benissimo che giorno era ieri, Ethan.

Il ragazzo si gira, la vede guardarlo con uno sguardo nuovo, un misto di rabbia e disgusto.

ETHAN: Beh… Bene, allora.

Liz si limita a guardarlo, mentre Ethan si avvia a prendere il cappotto, già pentito di quello che ha detto, già pentito di averle tolto il sorriso, ma con l’assurda voglia di ritrovarlo a sua volta, e non per mano di qualcun altro come invece succede a lei…

LIZ: Ti ho visto ieri.

Ethan rimane in silenzio, il braccio quasi pietrificato, la mano stretta intorno al cappotto. Lentamente gira su sé stesso.

ETHAN: Mi hai visto…

LIZ: Al cimitero. C’ero anche io.

Ethan la guarda, ora, incapace di aggiungere altro.

LIZ: Ci vado tutti gli anni, come te, presumo. Come te, ieri sono stata malissimo. Come te, sto male ogni giorno.

Liz si alza in piedi, lo sguardo fermo, nonostante le tremi la voce.

LIZ: Anche se non ti importa, è così. Anche se pensi che sia tutta colpa mia, volevo solo dirti che siamo in due a soffrire. E’ ora che tu lo capisca.

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Ethan la guarda, e in un attimo un sacco di frasi gli si affollano nella mente: frasi di scuse, di spiegazioni, di rinfacci e di rimpianti. Apre solo la bocca, però. Poi una porta aperta di colpo gli impedisce di rispondere alla ragazza.

ELLIE: Chi dice che New York è meglio di Los Angeles non ha capito l’importanza di girare in canotta tutto l’anno… Oh, ciao Ethan.

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Ellie guarda alternativamente i due, capisce di aver interrotto qualcosa.

ETHAN: Ciao, Ellie…

ELLIE: Vado a cercare i miei calzini di lana, sono sicura di averli messi da qualche parte…

Ellie si avvia verso la camera, ma Ethan apre la porta di casa. Il momento è già passato.

ETHAN: Allora ci vediamo stasera…

LIZ: Ok.

La ragazza gira il viso prima che Ethan possa aggiungere altro.


MIAMI, OGGI


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Logan si controlla nuovamente le tasche, prima di rivolgere a Mackenzie uno sguardo a metà tra il canzonatorio e il divertito.

LOGAN: Abbiamo ricevuto una bella notizia, è?

Mackenzie annuisce, incapace di reprimere la contentezza.

mack

MACKENZIE: Ellie mi ha scritto. E’ andata da Liz ieri, per l’anniversario de… Insomma, è a New York.

Nick guarda la chitarrista, interrompendo il dietro-front che sta facendo da almeno venti minuti.

NICK: Ma è fantastico! Così vi vedrete!

nick 5 stagione

Mackenzie annuisce, allegra.

MACKENZIE: A quanto pare…

LOGAN: A quanto pare sarò l’unico single. Tu rivedi la tua fidanzata, tu la tua anima gemella…

Nick prova a ribattere, ma Logan continua.

LOGAN: Hank tornerà a breve con Josie, che non si capisce cosa sia, ma in ogni caso dormirà con lui stanotte… E io mi ritroverò a girare da solo per New York. Ma io dico, dove sono le band di una volta?

Roy Murple gli lancia uno sguardo trasversale, ma Logan risponde, attivo.

ROY MANAGER 5 STAGIONE

LOGAN: No sul serio, gli scandali fanno aumentare le vendite, no? Non negare, Roy. In più abbiamo l’opportunità di girare il mondo, conoscere gente, e voi volete impantanarvi tutti in una storia d’amore…

MACKENZIE: Forse non tutti.

Logan vede Mackenzie guardare un punto dietro di lui, si gira di colpo e vede Hank andargli incontro, solo. Il ragazzo tenta di sorridere come può.

HANK: Sono in ritardo?

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Mackenzie lo guarda, interrogandolo con lo sguardo. E’ Nick a rompere il silenzio.

NICK: Dov’è Josie?

Solo allora Hank rinuncia a mostrarsi distaccato. Il sorriso gli muore sulle labbra mentre risponde.

HANK: Non verrà.

MACKENZIE: Ma… Va tutto bene, vero?

HANK: No.. No, non proprio.

Logan li guarda, poi tenta di sdrammatizzare.

LOGAN: Beh, in ogni caso non vi potete lasciare, giusto? Insomma, non state assieme…

Hank un grosso respiro, mentre Nick non smette di guardarlo, serio.

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HANK: Possiamo dire che qualunque cosa fosse… E’ finita.


NEW ORLEANS, OGGI


nuova casa justin

justin 5 serie

Justin distoglie di colpo gli occhi dalla TV, mentre la sua ragazza esce dalla camera perfettamente vestita e truccata.

JESSY: Ehi!

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JUSTIN: Ciao.

Jessy abbassa la mano che ha portato al petto, spaventata.

JESSY: Pensavo fossi uscito…

JUSTIN: No, oggi non lavoro. E’ il mio… Giorno di riposo.

Jessy annuisce, mentre si domanda come faceva a non averne idea.

JUSTIN: Tu invece? Stai uscendo?

JESSY: Oh io…Sì, devo andare dal dottor Grey.

Justin annuisce, dubbioso. Trova impossibile che la ragazza stia seguendo la terapia.

JUSTIN: Vuoi che ti accompagni?

JESSY: Oh no, faccio due passi. Mi fa bene.

Justin corruga le sopracciglia, i dubbi che diventano certezze. Jessy si affretta a cambiare discorso.

JESSY: C’è ancora del caffè?

Justin annuisce, poi sgrana gli occhi, mentre vede Jessy cercare in uno stipite e riemergerne dopo poco con una scatola di biscotti.

JESSY: Pensi che siano ancora buoni?

Justin annuisce, incapace di commentare la cosa. Si limita a fissare come se fosse un miraggio Jessy che, una volta preso il caffè, si siede poco lontana da lui, al tavolo.

JESSY: Hai… Hai sentito che Liz sta scrivendo un nuovo libro?

Justin sobbalza, immerso nei suoi pensieri. Jessy si accorge di quel movimento, ma fa finta di niente.

JUSTIN: Sì. Ieri sono arrivate delle copie del New York Magazine a scuola e…

JESSY: Ne hai per caso portata una?

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Justin non riesce a nascondere il suo crescente stupore.

JUSTIN: No io… Non pensavo che..

Jessy lo guarda, curiosa, e Justin si affretta a lasciar perdere.

JUSTIN: Domani vedrò di trovarne una.

Jessy gli rivolge un piccolo sorriso, e Justin pare intravedere la ragazza di una volta.

JESSY: Perfetto. Grazie.

Dà un morso al biscotto, poi sorseggia il caffè e rimette via la scatola. Justin non si aspettava molto di più, è comunque un primo passo.

JESSY: Allora io.. Vado.

Justin si alza in piedi, impacciato.

JUSTIN: Sei sicura che non vuoi…

JESSY: Sicura. Grazie comunque.

Quando si avvicina per dargli un veloce bacio sulla guancia, Justin si accorge che Jessy ha messo il suo vecchio profumo. La cosa lo insospettisce più di tutto il resto, e resta a guardare la ragazza salutarlo e prendere la porta di casa, prima di decidere.


NEW YORK, OGGI


Colonna Sonora – Fix a Heart (2 scene)

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Ethan arriva all’ospedale ancora rabbuiato per quanto successo prima. Quando arriva davanti alla porta del suo ufficio, vede Veronica che lo aspetta.

ETHAN: Ciao, non ti aspettavo…

Veronica scuote la testa, sopraffatta dall’emozione.

VERONICA: Io… Volevo ringraziarti.

Ethan la guarda curioso, mentre Veronica gli mostra il New York Times.

VERONICA: Ho saputo del concerto che ci sarà tra qualche giorno. Pensavo fosse solo un’idea, invece…

Ethan guarda il giornale, vede che il piccolo trafiletto è a opera del fratello. Sorride, alzando lo sguardo.

ETHAN: Non devi ringraziarmi, lo facciamo per…

VERONICA: Invece devo. Anche solo per aver scelto una ragazza così simile a te. Elizabeth è davvero… Speciale. Mi piacerebbe incontrarla. Caroline mi parla sempre con affetto di lei…

Ethan si sente stringere il cuore davanti a quell’affermazione, ripensa a come ha trattato la ragazza solo un’ora prima.

ETHAN: Io… Certo. Ti farò avere il biglietto per il concerto, a te e Caroline.

Veronica annuisce, poi, in uno slancio di gratitudine, lo abbraccia.

VERONICA: Grazie, grazie, grazie.

Ethan ricambia l’abbraccio, dopo poco la donna lo guarda, sorride tra le lacrime, e si allontana lungo il corridoio. Solo quando Vicky si avvicina con un fazzoletto Ethan capisce di piangere a sua volta.

VICKY: Le hai donato speranza.

vicky

Ethan annuisce, mentre si asciuga gli occhi.

ETHAN: Anche lei ne ha donato a me.

Vicky lo guarda, senza capire, e Ethan cambia discorso, non ha voglia di parlare ancora di Liz con la ragazza.

ETHAN: In ogni caso, è la ragione per cui ho voluto fare questo lavoro.

Vicky annuisce, capendo.

VICKY: C’è bisogno di speranza, in questo mondo.

ETHAN: Già. A volte ho l’impressione di fare troppo poco.

VICKY: Anche io.

I due si guardano, per un attimo un lampo di comprensione passa nello sguardo di entrambi. Poi Vicky scioglie le braccia, gli indica il corridoio adiacente.

VICKY: il Dottor Norton ci sta aspettando per il giro delle visite…

Ethan si riscuote, ritorna professionale.

ETHAN: Sì, andiamo.




casa liz e ethan

ELLIE: Insomma, mi pare di capire che la situazione non sia cambiata molto.

Liz annuisce in direzione dell’amica, mentre Ellie addenta un pezzo di pancetta.

ELLIE: Non pensavo che fosse così… Così ingessato. Anche se ammettiamolo, non è mai stato l’anima della festa…

Ellie si blocca, la guarda scusandosi.

ELLIE: Scusami, faccio ironia non richiesta…

Liz scuote la testa, per nulla offesa.

LIZ: Forse è proprio quello che mi serve, un po’ di ironia. Anche perché non vedo molto altro da fare.

La ragazza si alza di colpo, Ellie la segue con lo sguardo, attenta.

LIZ: E’ come se… Se facessimo un passo avanti e dieci indietro. Sono due mesi che sto provando a farlo venire dal dottor March, e quello che ottengo sono lunghi silenzi intervallati da urli e recriminazioni…

Liz si blocca, guarda Ellie che la fissa a sua volta.

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ELLIE: Pensi che non ci sia soluzione?

Liz guarda l’amica, scuote la testa mortificata.

LIZ: Io… Non voglio mollare, Ellie.

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ELLIE: A volte è necessario, Liz. Non si può aggiustare tutto e…

LIZ: Ma perché sempre io? Insomma, Hank… Poi Phil… Adesso Ethan? Io.. Mi sono trasferita con lui a New York! Ho… Ho provato a fare una famiglia con lui! E non è possibile che nemmeno lui sia quello giusto, non è possibile…

Liz si risiede sulla sedia, stremata. Ellie la guarda, comprensiva.

ELLIE: Magari lo hai già trovato. O deve ancora arrivare.

Liz alza la testa, ignorando l’allusione ad Hank, la guarda stancamente.

LIZ: Perché non posso essere semplicemente felice come te e Mackenzie?

Ellie distoglie in fretta lo sguardo, ansiosa.

ELLIE: A proposito… Mackenzie e gli altri arriveranno tra meno di un’ora. Ci conviene andarci a preparare…

Liz la guarda, improvvisamente agitata.

LIZ: Io… Io devo andare da Peter. Lucy e Lucas saranno già arrivati e…

Liz cerca di trovare le parole sotto lo sguardo eloquente di Ellie.

LIZ: E… Ci sono delle cose da sistemare… Per il concerto. Anzi, ora chiamo Beth e…

ELLIE: Spero che Beth non abbia la fifa che hai tu.

Liz la guarda quasi offesa.

LIZ: Io non… Ti ho detto, devo fare delle cose…

ELLIE: Quindi posso contare sul fatto che ci raggiungerai?

Liz la guarda un attimo, annuisce mentre sente il cuore accelerare.

LIZ: Certo.

Ellie fa un piccolo sorriso in direzione dell’amica.

ELLIE: Ok.


NEW ORLEANS, OGGI


Brendon Grey
Brendon Grey

Jessy aspetta che il dottor Grey alzi la testa prima di chiudere la porta. Il dottore non le regala lo sguardo di ammirazione che si aspettava, e Jessy si siede un po’ delusa sulla sedia.

DOTTOR GREY: Allora, Jessy… Come va? Ti vedo bene.

Jessy si rallegra un po’ del complimento, sorride al dottore.

JESSY: Sì io… Sto meglio.

DOTTOR GREY: Bene. Justin come sta?

JESSY: Bene. Dottore, ieri… Ho chiamato Liz.

Il dottor Grey sorride.

DOTTOR GREY: Come mai?

JESSY: Lei sta… Sta scrivendo un libro. In realtà non l’ho chiamata per questo, ma perché ieri era un giorno importante…

Jessy alza gli occhi, incrocia quelli del dottore.

JESSY: Due anni fa Liz ha.. Ha abortito. E io… Sarei dovuta andare da lei, appena si fosse ripresa un po’. Ma quando è stato il momento… Ero io, a stare male. E non sono… Non sono riuscita a starle accanto come dovevo.

Jessy cerca di trattenere le lacrime, mentre il dottore la consola, cercando di intercettare il suo sguardo.

DOTTOR GREY: Però stavolta sei stata in grado di starle vicino, nonostante il tuo dolore.

JESSY: Beh, è facile, no? Io sto meglio, e allora sono in grado di essere una buona amica, una buona figlia, una buona ragazza… Non è quello che fanno tutti?

Jessy sente la mano calda del dottor Grey afferrare la sua, da sopra il tavolo, costringendola a guardarlo in faccia.

DOTTOR GREY: Non è quello che fanno tutti, Jessy. Ci sono persone che sono felici, realizzate, e si dimenticano degli amici. Persone che stanno molto meno peggio di te, ma sono incapaci di sentire qualsiasi urlo di dolore altrui. Non devi sminuirti, perché lo sai, per la tua amica la telefonata di ieri deve aver significato tanto.

Jessy lo guarda, quasi senza respiro per quel tocco.

JESSY: Dici davvero?

DOTTOR GREY: Dico davvero. Dovresti iniziare a farlo anche tu. Lo sai, la terpia cognitivo- comportamentale…

Il dottor Grey lascia la presa sulla mano di Jessy, ma la ragazza la riafferra al volo, per un solo attimo, senza staccare gli occhi dal dottore. Poi finalmente la lascia, fa un piccolo sorriso.

JESSY: Grazie.

Il dottor Grey si schiarisce la voce.

DOTTOR GREY: Di cosa… Parla questo libro?

JESSY: Di lei, di Hank… Di noi. Di tutti noi. Devo ancora leggerlo, ho chiesto a Justin di portarmi una copia del New York Times…

Vede il dottore fare un sorriso sincero.

DOTTOR GREY: Tu e Justin avete parlato di questo libro, quindi.

JESSY: Sì. Noi.. Abbiamo parlato.

DOTTOR GREY: Eppure non mi sembri convinta.

JESSY: E’ come se… Se qualcosa si fosse rotto. Gli voglio molto bene, ma oltre a quello…

Jessy si ferma, fa un piccolo respiro.

JESSY: Forse… Forse mi sto innamorando di qualcun altro.

Il dottor Grey la guarda, poi fa un sorriso storto, che Jessy non riesce a identificare.

DOTTOR GREY: Spero che tu sia in grado di analizzare la situazione, Jessy. Buttarsi in un’altra storia con un ragazzo che conosci poco o non conosci affatto, senza sapere quanto e se può aiutarti nel tuo personale percorso di..

JESSY: E’ di te che mi sto innamorando.


NEW YORK, OGGI


areoporto new york

Mackenzie guarda Hank accanto a Nick, prima che Logan la distolga dai suoi pensieri.

LOGAN: Smettila di preoccuparti.

La ragazza si gira, concitata.

MACKENZIE: Non vedi la sua faccia? Ho paura che stia per vomitare…

LOGAN: Già, per l’ansia.

Mackenzie lo guarda dubbiosa, Logan alza le spalle.

LOGAN: Insomma, diciamocelo. Josie è una gran bella ragazza. E’ intelligente, è a posto, e merita il meglio.

Mackenzie alza un sopracciglio.

MACKENZIE: Ti stai proponendo tu? Dopo mancherei solo io nel gruppo…

LOGAN: Sto solo dicendo che Hank non le poteva dare il meglio, e lei ha semplicemente fatto quello che avrebbe dovuto fare lui, se avesse avuto più coraggio.

MACKENZIE: Pensi che sia ancora innamorato di Liz?

LOGAN: Penso che sia ora che si rivedano. Per chiarire una volta per tutte cosa provano. A volte… Quello che si avverte in queste occasioni spiega molte più cose delle parole. E lo sa anche lui.

Logan indica Hank, che sbarra gli occhi non appena la hostess annuncia che stanno per atterrare a New York. Nick, accanto a lui, fa un’espressione simile.

LOGAN: Lo sanno entrambi.




Ellie cammina avanti e indietro all’entrata dell’aeroporto, il cuore che le batte forte contro il petto. Odia sentirsi così in ansia, odia chiedersi cosa proverà quando vedrà Mackenzie, ma sa che quella sarà la conferma di molte cose. Sente il cellulare vibrare nella tasca, nervosa lo estrae, pensando ad un ritardo dell’ultimo minuto, anche se è impossibile il volo da Miami è appena atterrato…

“Tutto bene? Fammi sapere qualcosa appena puoi. Mi manchi. T.”

Ellie rimane a guardare lo schermo, senza avere una chiara risposta a niente. Poi sente il brusio di sottofondo farsi voci concitate, alza lo sguardo e la vede andarle incontro con la chitarra dietro la schiena. E il cuore comincia a battere più forte, e quasi esplode, quando Mackenzie le sorride e la bacia davanti a tutto l’aeroporto.

MACKENZIE: E’ stato il viaggio più lungo della mia vita.

Ellie le sorride.

ELLIE: Ma ora è finito.

MACKENZIE: Ora è finito.

LOGAN: A lei non dici niente? Guarda tutta quella gente con i telefonini, guarda…

Roy Murple alza gli occhi al cielo, mentre Hank si avvicina a salutarla.

ELLIE: Sempre più brutto.

HANK: Grazie per i complimenti.

Hank cerca di stirare quel sorriso stropicciato, poi rinuncia, si guarda intorno.

HANK: Sei da sola?

Ellie sorride, alza le spalle.

ELLIE: Penso aspetti un tuo messaggio.

Hank la guarda, spaesato.

HANK: Devo scriverle?

Nick, dietro di lui, si schiarisce la gola.

NICK: Io lo avrei già fatto.



Liz fa appena in tempo a mettere piede in casa, seguita da Beth, che suo fratello Lucas la stritola in un abbraccio.

LIZ: Mi sei mancato anche tu, Lucas, ma se continui a stringermi così mi ucciderai…

Lucas la lascia, poi la guarda, un po’ preoccupato.

lucas serio foto

LUCAS: Sei dimagrita

LIZ: Spero sia un complimento.

Liz osserva il fratello, quel leggero cenno di barba lo rende molto più adulto. Il ragazzo scuote la testa, si sporge per abbracciare Beth, mentre Liz cammina verso Lucy.

LIZ: Ehi, Lu….

Lucy l’abbraccia, sorridendo.

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LUCY: Lucas ha ragione, sei dimagrita…

LIZ: Sto cercando di entrare nel vestito per il concerto.

Peter sbuca dalla cucina, un vassoio con tramezzini e bibite.

PETER: Ma io te lo impedirò! Muahahahaah!

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Liz lo guarda scuotendo la testa, mentre Peter saluta Beth, ritrovando la serietà. Dopodiché i cinque si siedono attorno al basso tavolino del soggiorno di Peter.

BETH: Ho letto l’articolo sul New York Times. Hai creato la perfetta risonanza mediatica.

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Peter la guarda sorridendo, mentre afferra un tramezzino.

PETER: Troppo buona, collega.

Beth si rabbuia un attimo.

BETH: Collega è un parolone..

Anche Liz si volta verso l’amica, attenta.

LIZ: Che succede?

BETH: Kathleen ha… Problemi di gestione con il giornale. Ha passato la palla al suo ex caporedattore, e ora… Ora tutti i posti sono a rischio.

LUCAS: Vedrai che con il concerto riuscirai a cavartela.

Beth fa un leggero sorriso al ragazzo.

BETH: Lo spero.

LUCY: E veniamo al concerto…

Liz si fa attenta, si sporge il più possibile dalla poltrona, in tensione.

LUCY: Prima di tutto: dov’è mio fratello?

Liz sente un disagio impadronirsi di lei, prova a rispondere ma Peter è più veloce.

PETER: Sai com’è Ethan, appena può si infila in una cabina telefonica e diventa Superman.. Starà salvando il mondo, non lo vedo mai nemmeno io che abito a venti minuti da casa sua.

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Lucy guarda ancora un attimo Liz, dubbiosa.

BETH: Allora… Il concerto?

LUCY: Per il concerto…. La fondazione ha pagato l’affitto dello stadio, e pensiamo che sarebbe utile parlare sia con gli Shameless che con i Carpe Diem…

BETH: Io posso occuparmi degli…

LUCY: Dei Carpe Diem, senza dubbio. Ho già fissato un appuntamento per oggi pomeriggio con la manager degli Shameless, quindi a te toccherà Roy Murple.

Beth fa un leggero sorriso.

BETH: Sono sicura andremo d’accordo.

LUCY: Per il resto, le testate giornalistiche sono all’erta per questo evento. Domani mattina daremo il via alle vendite presso i distributori autorizzati e… Speriamo bene. Ci sono già state richieste di prevendite per oltre 7.000 posti quindi…

LUCAS: Ne mancano solo 13.000 o poco più. E a ben vedere, stringendosi un po’, la capienza di questo stadio…

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LUCY: E Lucas ha appuntamento con l’ingegnere del Madison, per discutere assieme dell’effettiva capacità dello stadio.

Lucas guarda la ragazza facendo una smorfia ironica, nella quale Liz non fatica a vedere tutto quell’amore che da troppo tempo le manca. Rimane immersa nei suoi pensieri, il brusio degli altri un rumore in sottofondo, quando Lucy si rivolge direttamente a lei.

LUCY: …ok, Liz?

Liz sobbalza, la guarda frastornata.

LIZ: Ok… Cosa?

LUCY: Ti ho chiesto se ti va di venire a parlare con gli Shameless. Li conosci meglio di me e…

LIZ: Oh, sì, ok.

Lucy guarda Beth, sorridendo.

LUCY: Tu chiamami appena hai parlato con Murple, puoi consegnargli un volantino dell’associazione, tra qualche giorno dovremo rilasciare una conferenza stampa e sarebbe opportuno che i manager fossero con noi…

PETER: Vediamoci qui stasera. Ceniamo assieme.

Lucas si alza, lo guarda ammirato.

LUCAS: Buona idea! Hai imparato a cucinare, Pete?

Peter fa una smorfia.

PETER: Naa, vivo di take away.

Lucas lo guarda perplesso.

LUCAS: E allora come…

PETER: Che domande. Ci sei tu, no?

Lucas protesta debolmente, e Beth ne approfitta di quel momento per rivolgersi a Liz.

BETH: Sei sicura di voler andare con Lucy? Pensavo volessi venire con me…

Liz scuote la testa, fingendosi rilassata.

LIZ: No, ho tempo di vedere Hank e…

Il cellulare la interrompe, l’avviso di un sms. Liz alza gli occhi al cielo.

LIZ: Sarà Ellie…

Beth fa un sorriso veloce.

BETH: Sono di nuovo nel passato e non me ne sono accorta?

Lucy torna in soggiorno mentre Liz si decide ad aprire il messaggio. Poche parole, ma sufficienti a farle mancare per un attimo l’aria.

“Sono arrivato. Tu dove sei?”

Liz alza gli occhi dal cellulare, per un attimo fa fatica a mettere a fuoco Lucas, Peter, Beth, Lucy. Poi gli occhi si posano su quest’ultima.

LIZ: Non… Non posso venire, Lucy. Ho un impegno.


NEW ORLEANS, OGGI


Brendon Grey
Brendon Grey

Il dottor Grey annuisce, senza che il sorriso lo abbandoni.

DOTTOR GREY: Quello di cui parli, Jessy, non è innamoramento. Si chiama, a livello terapeutico, “transfert”.  In pratica, stai trasponendo su di me i sentimenti legati ad una relazione significativa nel tuo passato. In questo caso, possiamo dire che sia quella con Justin.

Jessy lo guarda, scettica.

JESSY: In poche parole sto scambiando te per Justin?

Il dottor Grey scuote la testa.

DOTTOR GREY: E’ un po’ più complesso di così.  Ma credimi, non è infrequente, anzi. Ci sono persone che hanno riversato su di me sentimenti decisamente più negativi.

Jessy guarda il dottore, lo vede sincero. Per un attimo l’idea che non la stia respingendo con una scusa la fa avvampare.

JESSY: Io… Pensi che non dovremo più vederci?

Il dottor Grey scuote la testa, sincero.

DOTTOR GREY: E perché mai? Vorrei solo che tu… Analizzassi meglio le tue pulsioni. Tutte le tue pulsioni, Jessy.

Jessy lo guarda, sconcertata.

JESSY: In che senso?

DOTTOR GREY: Penso che tu… Debba prenderti del tempo per vedere quanto di buono c’è in te. E poi che tu debba capire se quel buono vuole ancora le cose che voleva una volta.

JESSY: Ti riferisci a Justin?

DOTTOR GREY: Mi riferisco a tutto. Ma non credere che ciò che provi per me sia sintomo di un campanello d’allarme per la tua relazione. Come ti ho detto, sei in un periodo particolare, e i sentimenti possono esserne filtrati.

Jessy abbassa lo sguardo, delusa e amareggiata.

JESSY: Mi dispiace.

DOTTOR GREY: Non dispiacerti. Il fatto che tu provi qualcosa, qualsiasi cosa, vuol dire che stai cambiando.

Jessy alza lo sguardo, le guance rosse per l’umiliazione.

DOTTOR GREY: Ti dò appuntamento… Tra tre giorni, ok?

Jessy annuisce.

JESSY: Ok.

Eppure, mentre il dottore la saluta, non può fare a meno di dirsi che come sempre ha rovinato tutto.

Scende lentamente le scale del palazzo, fino ad uscire dall’androne, respirare l’aria fresca di New Orleans. Mentre cerca di convincersi che non è successo niente, incrocia lo sguardo di Justin, seduto nella macchina sul ciglio opposto della strada. Il ragazzo riparte subito, ma Jessy ormai l’ha visto, la fronte che s’incrina a formare una profonda ruga pensierosa.


NEW YORK, OGGI


Beth si ferma davanti all’albergo, seguita da Liz, che osserva la strada.

BETH: Bene.

LIZ: Bene.

L’amica non la guarda, Beth si accorge che ispeziona la vetrata, quasi con paura.

BETH: Entriamo?

E’ quasi una supplica, una richiesta di darsi conforto. Prima che Liz possa rispondere, Roy Murple si affaccia dalle porte principali.

ROY MURPLE: Signorina Hudston, venga pure dentro…

Liz si sente osservata dall’uomo, ricambia lo sguardo, seria. Roy Murple fa un leggero sorriso.

ROY MURPLE: E lei deve essere Liz.

Liz lo guarda, sorpresa.

LIZ: Sì, io…

ROY MURPLE: Hank l’aspetta sul retro. Ci sono dei tavolini con una terrazza, ha detto che lo avrebbe preferito.

Liz sorride, sa che Hank ha capito che si sarebbe sentita a disagio rivedendolo in una camera d’albergo.

LIZ: Allora io…

ROY MURPLE: Entri con noi, poi prenda la porta lì in fondo.

Liz segue Beth e Murple, poi Beth la vede proseguire e lasciarla da sola con il manager.

Roy Murple le indica due poltrone separate da un piccolo tavolino.

ROY MURPLE: Allora, signorina Hudston….E’ una giornalista.

Beth annuisce, impacciata.

beth-abbassa-gli-occhi

BETH: Già, ma le assicuro che l’altra volta non volevo entrare per un’intervista. O almeno, non solo, ma è perché conosco..

Roy Murple fa un cenno come a scacciare le scuse.

ROY MURPLE: Sì sì, stia tranquilla. Parliamo di questo concerto, piuttosto.

Beth annuisce e si affretta a cercare l’opuscolo dato da Lucy.

Logan, che sta scendendo le scale per accaparrarsi del cibo, la vede.

LOGAN: Che mi venga…

Risale le scale di corsa, bussa alla porta di Nick, ne sente la voce ovattata.

NICK: Che c’è?

LOGAN: Apri!

NICK: Sono nudo!

LOGAN: Allora forse sarebbe meglio farla salire!

Sente Nick zittirsi, dopo poco la porta si apre leggermente, scoprendo Nick con un asciugamano attorno alla vita.

NICK: Mi sto per fare la doccia…

LOGAN: Direi che può aspettare. C’è Beth di sotto.




Colonna Sonora- Used To (3 scene)

Liz esce sul retro, il cuore che le batte in gola. Non si accorge subito di lui finché non ispeziona il piccolo balcone, e vede il ragazzo darle le spalle, lo sguardo rivolto alla città. Hank sembra sentirlo, lentamente si gira, Liz vede i suoi occhi azzurri sorriderle, ed è come se le dessero la spinta a camminare, andandogli incontro.

Hank aspetta che lei sia abbastanza vicina da sentire la sua voce, incrinata dall’emozione.

HANK: Ciao.

LIZ: Ciao.

Ora anche Liz sorride, senza controllarlo, un sorriso felice e malinconico insieme, e quei due sorrisi si parlano e dicono più di quello che entrambi avrebbero potuto comunicare. Poi Hank rompe il silenzio.

HANK: Caffè?




BETH: E quindi come le dicevo, è importante la sua presenza dopodomani, al centro congressi…

Beth si alza seguendo l’esempio di Murple, sente dei passi concitati lungo le scale, poi il silenzio. Con la coda dell’occhio vede Nick guardarla dall’accesso ai piani superiori, il respiro affannoso.

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Beth rimane un attimo senza parole, mentre Roy Murple, perplesso, si gira, vedendo il suo cantante guardare nella loro direzione. L’uomo aspetta qualche secondo, poi, poiché pare che nessuno dei due abbia intenzione di muoversi, si gira nuovamente verso Beth, reprimendo un sorriso.

ROY MURPLE: Diceva, signorina?

Beth si riscuote, cerca di ritrovare la salivazione.

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BETH: Allora… Dicevamo, domani…

NICK: Te lo dice dopo, Roy.

Beth alza di nuovo gli occhi, vede che Nick è di fronte a loro, in piedi, che la guarda. Il ragazzo si gira verso di lei, sorridendole.

NICK: Ciao, bella.

BETH: Ciao…

Il sorriso diventa un vero e proprio sorriso, Beth riesce a vedere i denti di Nick esattamente come li ricordava, sorride a sua volta. Poi il ragazzo l’abbraccia, sollevandola da terra e facendola urlare di sorpresa, mentre Roy guarda la scena sorridendo.




LIZ: Da quando prendi il caffè amaro?

HANK: Da quando ne prendo troppi.

Liz ride e Hank la guarda, senza riuscire a distogliere lo sguardo da quel viso. Liz si accorge dello sguardo insistente del ragazzo e anche del suo imbarazzo, si chiede fugacemente come sia stato possibile arrivare a non vederlo per così tanto da sentirsi in soggezione sotto ai suoi occhi.

LIZ: Allora… Come stai?

Hank scrolla le spalle.

HANK: Ho visto giorni migliori, ma non mi lamento. Tu?

Liz lo guarda, si sforza di sorridere.

LIZ: Idem.

HANK: Ho letto l’inizio del libro….

LIZ: Sì io… Ho iniziato a scriverlo di getto, spero che non ti dispiaccia…

Hank scuote la testa, deciso.

HANK: No io.. Ne sono rimasto sorpreso. Però mi fa quasi piacere rileggere quello che ci è successo. E’ un po’ come se lo stessimo rivivendo, no?

Liz annuisce, il magone in gola, il cuore che batte per quell’improvvisa vicinanza fisica e mentale.

LIZ: Già, l’idea era quella. Ricordare… I momenti belli.

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HANK: Ci lamentavamo tanto all’epoca, eppure eravamo felici a New Orleans.

LIZ: Ma non avevamo ancora raggiunto i nostri sogni.

Hank scuote la testa, riconoscendoglielo.

HANK: No, è vero. Però forse era quello che ci rendeva così felici. Immaginare il futuro che avremmo avuto.

Liz può solo annuire, ammutolita da quel plurale che sa di essere stata la prima a rompere, trasformandolo in due entità distinte a malapena riconoscibili tra loro.

LIZ: Ora lo abbiamo, però.

Hank non risponde al tiepido sorriso di Liz, gli occhi si fanno scrutatori mentre si decide a chiederglielo.

HANK: E tu ora sei felice?

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Liz rimane spiazzata dalla domanda, ma si affretta ad annuire, troppo vigorosamente perché Hank non noti niente.

LIZ: Sì,sì, certo.

Hank la vede giocare con il cucchiaino del caffè, appoggiarlo sul piattino, in cerca di un diversivo, ma il ragazzo non ha intenzione di fornirglielo. Aspettava questo incontro da troppo tempo per trasformarlo in quello di due estranei che si raccontano bugie. Liz rialza la testa, appiccicandosi addosso un sorriso finto.

LIZ: E tu? Come ci si sente, ad aver avere tutto quello che si è sempre voluto?

HANK: Pensi veramente che abbia tutto quello che ho sempre voluto, Liz?

Liz lo guarda, si ritrova incapace di rispondere, mentre capisce che Hank è nella sua stessa condizione.

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HANK: Chiedimelo quando accadrà. Se accadrà.

Hank torna a guardarla, e per un attimo Liz ha l’idea malsana che il ragazzo si stia riferendo a lei. Ma è solo un attimo, poi Hank sorride di nuovo.

HANK: E così hai chiamato anche Phil.

LIZ: Sì.

HANK: Una bella reunion.

Liz lo guarda curiosa, per un attimo pensa che stia ironizzando. Poi vede Hank farle un sorriso sincero.

HANK: Non so te, ma mi ci voleva.

Liz risponde al sorriso del ragazzo, poi entrambi si soffermano a guardare il panorama di fronte a loro, pur continuando a parlare.

LIZ: Mi aspetto che tu sia diventato bravissimo.

HANK: Quasi quanto te a scrivere.

LIZ: Allora sei un fuoriclasse.

HANK: Ecco perché mi sembravi diversa! Sei diventata più umile!

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E Liz scoppia a ridere e per un attimo Hank dimentica perché l’ha trovata diversa sul serio, perché la sofferenza che le leggeva sul volto viene momentaneamente cancellata da quel sorriso.


NEW ORLEANS, OGGI


nuova casa justin

Justin sente la chiave girare nella toppa, ma Jessy non chiude nemmeno la porta che già ha iniziato a parlare.

JESSY: Cosa voleva dire?

Justin chiude il giornale, glielo mostra.

JUSTIN: Ti ho preso il New York Times e…

JESSY: L’università è dall’altra parte, Just.

Jessy lo guarda, avvicinandosi, il tono non accusatorio ma perplesso.

JESSY: Mi stavi… pedinando?

Justin fa una risata che suona sforzata, secca.

JUSTIN: Ma cosa dici…

JESSY: E allora perché sei ripartito appena mi hai visto?

Justin la guarda, si stringe nelle spalle, stanco di fingere.

JUSTIN: Volevo essere sicuro che andassi veramente in terapia…

JESSY: Certo che ci vado!

Il tono offeso che Jessy utilizza fa perdere la pazienza al ragazzo.

JUSTIN: Non dirlo come se fosse scontato, Jessy.

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JESSY: E dove sarei dovuta andare?

JUSTIN: Io… Non lo so! Non lo so, perché diciamoci la verità, chi ti conosce ormai? Io so solo che… Che non accetti il problema. Non lo hai mai fatto, e quindi scusami se ho delle perplessità a farlo adesso!

Jessy lo guarda stranita, mentre gli tornano alla mente le parole del dottor Grey in una delle loro prime sedute: “Familiari e amici spesso sono un ostacolo più che un aiuto alla guarigione, perché come in tutte le relazioni, si sviluppa una modalità di interazione che in questo caso è patologica. I tuoi genitori, Justin, i tuoi amici, sono ormai abituati a trattare con la parte ‘malata’ di te, e potrebbero far resistenza ai tuoi cambiamenti. Quasi come se volessero tenerti com’eri prima, ma non per cattiveria, solo perché i cambiamenti, soprattutto in questo caso, spaventano. Ci vuole la forza di sapersi reinventare”.

JESSY: Tu hai paura.

jessy-sguardo-confuso

Justin sgrana gli occhi.

JUSTIN: Io ho paura? Tu hai paura!

JESSY: Io sto provando ad uscirne, Justin.

JUSTIN: E perché proprio ora?

JESSY: Quando volevi che lo facessi?

JUSTIN: Non lo so… Prima!

Jessy lo guarda, fa un profondo respiro.

JESSY: Stai affrontando la fase della negazione, lo capisco…

JUSTIN: Ora sei diventata un’esperta?

JESSY: Il dottor Grey mi ha detto che spesso i familiari tendono ad impedire il cambiamento per paura. Come se volessero mantenere la persona cara ‘malata’…

Jessy si interrompe davanti allo sguardo sbalordito di Justin.

JUSTIN: il dottor Grey ti ha detto questo? Il dottor Grey ti ha detto che mi piace vederti ridotta ad un vegetale, su un divano, aggrovigliata nelle coperte? Ti ha detto che ho adorato tornare a casa tutte le sere per quasi due anni e accorgermi che non ti eri nemmeno alzata dal letto?

Justin fa un leggero respiro, prima di tornare a parlare, la voce che gli trema.

JUSTIN: il dottor Grey pensa che io sia felice di non poter toccare la mia ragazza e di finire con il provare attrazione per le studentesse?

Jessy lo guarda, gli occhi sgranati, mentre vede Justin fare un profondo sospiro per ingoiare le lacrime.

JUSTIN: Dì al dottor Grey che sono solo stanco di tutto questo, Jessy. Così stanco che non proverei mai a farlo durare anche solo un minuto di più.

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E Jessy vorrebbe aggiungere qualcosa, chiedere e Justin se deve confessarle qualcosa, invece tace, perché alla mente le sono venute altre parole del dottor Grey:

“Penso che tu… Debba prenderti del tempo per vedere quanto di buono c’è in te. E poi che tu debba capire se quel buono vuole ancora le cose che voleva una volta.”


NEW YORK, OGGI


Liz arriva a casa di Peter, infreddolita, Lucas le apre la porta, sorridendo.

LUCAS: Come è andata?

Liz non ha bisogno di chiedere al fratello conferma, sa che Lucas ha capito.

LIZ: Bene.

Si chiede per un attimo se lo abbia detto a Lucy, ma la ragazza si affaccia in quel momento, sorridendo.

LUCY: Ho parlato con la manager degli Shameless, è una ragazza molto professionale…

PETER: E direi carina. Che c’è?

Liz sorride allo sguardo che Lucy lancia al fratello.

LUCY: Roy Murple, invece? Beth ti ha detto qualcosa?

Liz scuote la testa.

LIZ: No lei.. Ci raggiungerà tra poco.

Peter annuisce, tranquillo.

PETER: Abbiamo più tempo per stare assieme come una vera famiglia.

LUCY: Manca Ethan.

Liz annuisce.

LIZ: Fa sempre molto tardi…

PETER: Ci divertiremo lo stesso! Più che altro Lucas, aiutami ad apparecchiare…

LUCY: Lucas sta controllando la cheesecake. Possiamo apparecchiare io e Liz.

Liz annuisce, segue perplessa Lucy in cucina. Mentre tornano con posate e tovaglioli, Lucy si schiarisce la gola.

LUCY: Tutto bene con mio fratello?

LIZ: Sì, alti e bassi, ma come tutti…

LUCY: E cosa ha detto del libro?

Liz ammutolisce, mentre Peter le affianca, ascoltando serio la conversazione.

LIZ: Hai letto…

LUCY: Oggi. Il nuovo estratto.

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LIZ: Non penso che Ethan abbia avuto tempo di leggerlo.

LUCY: E cosa pensi che succederà quando lo farà?

PETER: E’ solo un libro, Lu.

LUCY: Un libro che parla di un altro.

LIZ: No, Lucy. Questo libro parla di me.

Liz la guarda, il volto fiero, un baluginiio della ragazza decisa che è stata in passato.

LIZ: Parla di me, delle mie paure, dei miei sogni, delle mie certezze. Una di queste è anche Hank, lo è sempre stato, perché dovrei continuare a fingere che non sia così? Se Ethan non è in grado di vedere tutto questo, peggio per lui. Non rinuncerò a scriverlo…

Liz si interrompe, i ragazzi si girano verso il campanello. Liz è convinta che sia Beth, torna ad apparecchiare. E’ solo all’urlo di gioia di Lucy che alza la testa.

LUCY: Ethan!

Liz vede la ragazza abbracciare Ethan, che fa un piccolo sorriso mentre ricambia l’abbraccio, poi la cerca nella stanza, fino ad incrociarne lo sguardo. Quando lo fa, Liz lo vede sorriderle.

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Hank supera la camera di Mackenzie, ma un urlo della ragazza lo fa tornare indietro.

MACKENZIE: Ora addirittura vorresti non raccontarmi nulla?

HANK: Non volevo interrompere eventuali momenti di intimità…

Ellie lo guarda, stesa sul letto della ragazza, il cellulare in mano.

ELLIE: E pensi che lo faremmo con la porta aperta? Illuso.

Hank sorride, mentre Mackenzie gli si avvicina sull’uscio.

MACKENZIE: Allora?

HANK: Allora.

MACKENZIE: Non ti chiedo i particolari, ma almeno.. Com’è andata?

HANK: Come vuoi che sia andata Mack… Liz è Liz. Anche se la vedo diversa, anche se non ci incontravamo da tempo… Oggi pomeriggio ho avuto una delle conversazioni più sincere degli ultimi anni. Mentre le parlavo… Le ho detto cose che nemmeno sapevo di pensare. E’ come se ogni volta che parlassi con lei fossi così tanto me stesso da non riconoscermi.

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Mackenzie sorride, comprensiva.

HANK: E ora tu dovresti dire qualcosa.

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MACKENZIE: Non penso che dirti che è come mi sento io con Ellie ti aiuterebbe.

Hank la guarda, scuote la testa.

HANK: Non è la stessa cosa..

MACKENZIE: Immaginavo l’avresti detto. Quindi… Buonanotte.

HANK: Buonanotte.

Hank si sporge per guardare Ellie.

HANK: E poco rumore!

Ellie sobbalza leggermente, guarda Hank sorridendo. Il ragazzo la saluta, poi guarda Mackenzie.

HANK: A domani.

MACKENZIE: A domani. E Hank… Se non riesci a prendere sonno, per rumori o simili… Ti ho lasciato in camera il numero di oggi del New York Times. Ho pensato volessi leggerlo.

Colonna Sonora- Night Changes (fino alla fine)

“Tony l’aveva guardata, mentre Sammy ne intravedeva nello sguardo qualcosa che pensava di aver perso per sempre. Tony si era preso ancora un secondo prima di dire quelle parole, parole forti che però gli risuonavano così morbide sotto al palato. E Tony si era chiesto per un attimo se quelle parole avrebbero cambiato tutto, oppure se Sammy le avesse in realtà sempre sapute, e aspettasse solo il momento di sentirsele nuovamente dedicare.”

Mackenzie chiude la porta, soddisfatta dallo sguardo speranzoso e allegro di Hank. Si gira ancora sorridendo verso Ellie, vede che la ragazza non la sta guardando, distratta dal telefono.

MACKENZIE: E’ successo qualcosa?

Ellie si riscuote di colpo, abbandona immediatamente il cellulare accanto a sé.

ELLIE: No, solo… Robbie. Non mi lascia mai in pace.

Mackenzie sorride in risposta alla smorfia che le rivolge Ellie, sedendosi sul letto accanto a lei.

MACKENZIE: Però ti ha offerto un lavoro.

ELLIE: Vero.

Mackenzie le scosta una ciocca di capelli dal viso, sorridendo serena.

MACKENZIE: Sembra che le cose si stiano sistemando per tutti, vero?

Ellie si sforza di annuire, mentre sente il cuore aumentare di battito.

ellie-ok-stranita

ELLIE: Già.

Mackenzie si avvicina a baciarla, ed Ellie sposta con una mano il cellulare dal display scuro, ma ancora fermo sul messaggio appena inviato.

“Qui tutto bene, ti chiamo appena torno. “


NEW ORLEANS, OGGI


new orleans

Jessy guarda un’ultima volta la casa di Justin, la valigia in mano. Si chiede di nuovo se quella sia la decisione giusta. Arriva davanti alla macchina del padre, che prontamente scende per aiutarla a caricare la valigia in macchina.

Rick
Rick

RICK: Allora… Andiamo?

Jessy annuisce, e Rick le si avvicina, protettivo.

RICK: Se vuoi che ci parli io…

Jessy scuote la testa, decisa.

JESSY: No papà. Ci parlerò io. Quando sarà il momento.

Rick la guarda, e Jessy capisce dalla sua espressione quella muta domanda.

JESSY: E non lo so, quando sarà il momento. Ma immagino che lo scopriremo.

Il piccolo sorriso che Jessy gli rivolge, nonostante quanto appena deciso, riscuote Rick; vede nella figlia una forza che credeva non possedesse.

RICK: Va bene, andiamo. Mamma ha preparato la cena.

Jessy rivolge un’ultima occhiata al palazzo, ed è allora che lo vede, affacciato alla finestra, per un attimo si dice che il destino sta giocando con loro, facendoli ritrovare a parti invertite. Come ha fatto Justin anni prima, anche Jessy, dopo un ultimo sguardo, se ne va, salendo in macchina.


NEW YORK


“Tony aveva fatto un profondo respiro, poi lo aveva detto: ‘Perchè sei fatta così, non sei come me. E’ uno dei molteplici motivi per cui credo di essere ancora innamorato di te.’. E Sammy era rimasta in silenzio davanti a quella confessione, perché anche la ragazza sapeva di essere ancora innamorata di Tony, e forse una parte di lei lo sarebbe stata per sempre. Era come se un pezzetto della sua anima fosse rimasto intrappolato in quello che erano stati, ed era bastato guardare gli occhi ghiaccio di Tony per confermare a sé stessa che fosse senza dubbio la parte migliore. E mentre si guardavano, entrambi avevano convenuto che quelle parole non cambiavano niente, perché quell’amore era l’unica certezza incrollabile che avevano e che quel sentimento avrebbe potuto cambiare forma ,ma non contenuto”.

Beth si costringe ad alzarsi dalla poltroncina, dopo aver passato buona parte del pomeriggio con Nick e Logan, chiamato dal ragazzo. Nick la guarda, negli occhi ancora l’eco dell’ennesimo sorriso della giornata.

NICK: Che succede?

Beth lo guarda, a disagio.

BETH: Io … Devo andare.

Logan, capendo, si alza per primo, deciso a lasciarli da solo.

LOGAN: Già, anche io… Mackenzie mi sta chiamando…

Beth lo guarda, scettica: sa che Mackenzie è con Ellie, ma non dice niente.

LOGAN: Allora… Ci vediamo al concerto, Beth.

La saluta velocemente ed altrettanto velocemente lascia la camera, mentre Beth lo osserva spiazzata. Quando si gira, Nick la guarda sorridendo.

NICK: Pensavo rimanessi ancora un po’…

BETH: Ho promesso a Liz di andare a cena da Peter…

Nick la guarda, dopo poco annuisce.

NICK: Allora… Che ne dici di aumentare l’appetito, prima?

Beth lo vede estrarre delle cartine lunghe, scoppia a ridere.

BETH: Ancora? Pensavo avessi smesso…

NICK: Infatti. Ma… Sarà che stasera mi sembra di aver fatto un tuffo nel passato.

Beth lo guarda, arrossisce sotto lo sguardo serio del ragazzo.

BETH: Alcune cose però sono cambiate.

NICK: Non quelle importanti.

nick-parla-serio

Il ragazzo si avvicina a Beth, porgendole un pezzetto di carta.

NICK: Filtro?

Beth lo prende, tocca le mani del ragazzo, poi abbassa lo sguardo sul pezzetto di carta, sorride nel leggere la scritta.

“Ciao, bella.”

BETH: Potrei denunciarti per il copyright.

NICK: Volevo mettertelo in tasca, ma il pomeriggio è andato meglio di quanto sperassi…

Beth abbassa lo sguardo, intimorita da tanta, improvvisa intimità. Nick le tocca di nuovo una mano, costringendola ad alzare gli occhi.

NICK: Non… Non andare via.

Beth lo guarda, combattuta.

beth-sorriso-storto

BETH: Se succedesse qualcosa…

NICK: Siamo nel passato, ricordi?

Beth lo guarda, annuisce commossa, poi finalmente lo bacia.

betick kiss

Nick risponde a quel bacio, e il pezzetto di carta cade a terra, come le cartine lunghe, e presto il maglione di Beth e i jeans di Nick.

 

 

 

 

 

 

Comments

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6 Risposte a “5×06 – USED TO”

  1. Sono contenta che tu ti sia commossa! (non leggerla male, non è che sono contenta che tu abbia pianto, ma perchè ci tenevo molto a quelle scene <3 ). Liz è sfiancata, è la parola giusta; è sfiancata e si vede nell'ultimo incontro- scontro che ha con Ethan, e infatti sembra che la cosa abbia in qualche modo riscosso il ragazzo. Staremo a vedere.
    Jessy e Justin sono ad un punto di svolta ti invito a leggere uno dei commenti che ho lasciato sopra, parlavo proprio di Jessy e Justin spiegando ikl personaggio della ragazza, che anche se ha lasciato Just a mio parere, forse per la prima volta, sta crescendo.
    Mac e Ellie... hai ragione. Però ricorda che Mac è un personaggio molto forte (anche se, come si dice in questi casi, "quanto forte?". Vedremo cosa deciderà di fare Ellie.).

  2. Tutto sta nel vedere se Phil e Hank si stanno ancora contendendo la stessa donna… :p Beth non doveva far pesare nulla a Nick, se ci pensi è lei che lo ha lasciato, poi vedremo bene anche il retroscena del loro “addio” alla fine della quarta stagione… Ahahaha dovresti essere contenta per Jessy e Justin, ricordando il tuo proverbiale amore per loro!

  3. Mi è piaciuta molto la frase che hai scritto, “ho sempre tifato solo per Liz”, spero che anche per gli altri sia così, anche se mi rendo conto che ognuno ha i suoi personaggi preferiti, e da qui credo che nasca il fastidio o la felicità di alcuni. Personalmente volevo tratteggiare un possibile scenario per tutti i personaggi (non necessariamente il più roseo, lo ammetto) e spero che alla fine tutti possiate capire le mie scelte, che poi sono le “loro”.
    Spero che il crossover piaccia! 🙂

  4. Una puntata splendida, davvero!! Mi sono venute le lacrime agli occhi a leggere gli incontri di Liz e Beth… Non potevi descriverli meglio di così!!
    Che bello vedere di nuovo una Liz spensierata e felice anche se per pochi secondi, ho bisogno di vederli di nuovo assieme quei due. Purtroppo con Ethan si è accumulata tanta sofferenza, e se inizialmente riuscivo a comprenderlo, ora mi rendo conto che è troppo. è troppo pesante e sfiancante. Liz non si merita di stare così male.
    Non immaginavo che Jessy si sarebbe dichiarata con tanta nonchalance! Ahah Mi ha fatto una tenerezza, e mi sono anche riconosciuta in quel suo imbarazzo spontaneo… Però il Dottor Grey conosce bene i suoi pazienti, non ci si poteva aspettare una love story xD Mi incuriosisce come personaggio, anche se so che ha un ruolo marginale, ma le cose che ha detto sono davvero un importante punto di riferimento per Jessy e anche un cruciale punto di svolta, considerando come “lascia” Justin. Mi è dispiaciuto molto per Just, per quel momento in cui si sfoga con le lacrime agli occhi e racconta anche la sua sofferenza…
    Altro allarme: Ellie, il messaggio di Terry è così fuori luogo! Temo che possa andare tutto a put**ne, e io non voglio vedere Mac crollare…cioè guardala: come si fa deluderla? è splendida, felice e innamoratissima di Ellie. Uff…
    Incrocio le dita, aspettando la prossima lettura!! Intanto grazie per queste bellissime scene, di cui, davvero, avevo tanto tanto bisogno. ♥♥♥

  5. Ma quanto sono carini Nick e beth, troppo carini, anche se si è concessa senzafarglielo pesare per niente. Carina la rottura di praticamente tutte le coppie esistenti fin ora. Anche a Ethan e Liz potrebbe mancare poco, al momento della lettura dell’estratto darà di matto. Attendo il grande ritorno di Phil e Hank insieme, non riusciranno mai a contendersi la stessa donna in maniera pacifica,spariranno sia Josie sia Kath maledetta.

  6. – Sono contento che Liz si sia aperta con Ethan, nella speranza che torni a essere meno stronzo di quello che è stato fino ad ora.
    – Concordo con Ellie sui pregi del guardaroba di LA 🙂
    – Bellinoooo detective Justin! Nei commenti di questa stagione lo menziono poco, perché continuo a pensare, che sarebbe stato meglio per lui partire con Hank.
    – Bella la scena del cuore di Liz che accelera per il pensiero di rivedere Hank 🙂
    – Jessy è diventata attiva!!! Che dichiarazione scioccante al Doc. Grey!!! 😀
    – Non vi è alcun dubbio, che per me, Logan è la vera rivelazione di questa stagione. Elargisce perle di saggezza, come con Mac sull’aereo. Poi è sempre con la battuta pronta, come quella sul far salire Beth in camera di Nick, che ho trovato divertente. Mi ha ricordato una battuta di Seth 🙂
    – 1000 punti a Hank che ha fatto sorridere Liz! 🙂 Può sembrare strano che sono contento per la cosa, ma colgo l’occasione per chiarire, che io non ho mai tifato per lui, o Ethan, o Phil, ma in verità io ho sempre tifato solo per Liz 🙂
    – Non posso negare che il finale tra Nick e Beth ha causato un tifo da stadio tra i miei neuroni!!! Poo po po po po poo po!!!
    Rimanendo in tema di stadio ora attendo il Crossover con il concerto, questa volta sono senza parole, non so più cosa aspettarmi e per me è insolito, complimenti 🙂

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