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LIBRI VS FILM: HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE

 

Ho deciso che in questo lungo e freddo inverno mi dedicherò alla lettura (niente di nuovo) abbinata alla visione (quando possibile) dei film tratti dai libri rispettivi.

E non potevo cominciare da altro libro se non dalla mia colonna portante, il libro (e l’autrice, a dirla tutta) che mi ha plagiato, corrotto, fatto diventare un’utopica nerd con la fissa della scrittura: HARRY POTTER.

Non sono qui per recensire il libro (anche se sicuramente ci saranno riferimenti adoranti al riguardo, #sorrynotsorry) ma per commentare con voi le differenze sostanziali  tra libro e film.

 

 

 

 

 

Sempre ricordando una verità quasi sempre incontrovertibile:

 

 

Ed eccoci alla fine. Come avrete notato è passato parecchio tempo dalla recensione del sesto libro, e questo perchè, lo ammetto, leggere l’ultimo Harry Potter ha scatenato in me una sindrome dell’abbandono abbastanza ingente, che ha fatto sì che divorassi quasi subito la biografia della Rowling e il suo ultimo libro firmato Robert Galbrath “La via del male” per sentirmi meno sola. Ma non potevo lasciare in sospeso questo ciclo di confronti, e quindi eccovelo qui, come “regalo” dell’Epifania.

 

Per quest’ultimo libro, ho tentato l’impresa di guardare entrambi i film uno dietro l’altro; la premessa più importante è che questo tomo viene svolto in una pellicola di quasi 4 ore e mezza,e quindi uno si aspetterebbe fosse fatto come Dio comanda.  Secondo il mio modesto parere, tuttavia, questi ultimi due capitoli pagano lo scotto degli enormi tagli fatti nei film precedenti, tanto che la trama, a chi ha visto solo la trasposizione cinematografica, comprendo sia sembrata un pò confusa.

Quello che non perdono al nostro ormai amico Kloves, per cominciare, è il taglio BRUTALE che ha dato all’addio di Harry verso la sua “famiglia”, i Dursley. Per quanto gli zii si siano sempre comportati male con Harry, e Dudley lo abbia quasi sempre bullizzato, a mio parere l’addio che il cugino dà ad Harry mostra come alla fine in qualche modo distorto lui si sia affezionato al nostro eroe. Inoltre tutta la backstory di Petunia (la Strillettera di Silente, il giuramento) vengono tagliati e quindi la famiglia Dursley subisce un appiattimento che, almeno nel finale, avrebbero potuto risparmiarsi.

Come preannunciavo, nel film ci sono molti nosense dati dai tagli precedenti: ad esempio la relazione di Tonks e Remus (nessuno sapeva niente di loro, e se non sbaglio non vi è nemmeno la scena in cui Lupin chiederà ad Harry di fare da padrino a suo figlio. Shame on you, Kloves), o quella di Bill e Fleur (che era già presente nel sesto libro). Altro tassello mancante è Mungungus, che appare per la prim volta in questo film, mentre i lettori lo conoscono fin dal quinto libro. Come dimenticarselo, ha svaligiato la casa di Sirius non appena è morto, tanto che Harry lo aggredisce fisicamente e verbalmente nel sesto libro. Qui invece non viene minimamente caratterizzato, ed è stato inserito solo perchè è in parte responsabile della morte di Malocchio e per quello che riguarderà il medaglione.

Anche la morte di Malocchio… Non so se ne voglio parlare. Nel libro vi è una profonda riflessione sulla morte, Harry comincia a pensare che è vero, tutti muoiono per lui, ed è poi questo il motivo per il quale lui e Ginny si lasciano. Invece qui non si capisce niente, Ginny ed Harry si baciano senza senso, mentre nel libro la scena è molto più intensa e anche commuovente, a mio parere:

“Harry avrebbe voluto stringerla, aggrapparsi a lei”

Tralasciando il fatto poi che Harry non si fa vedere al matrimonio di Bill e Fleur come sè stesso, ma ingurgita una pozione Polisucco che lo fa sembrare un lontano parente dei Wesley, e che la presenza di Krum è tagliata (è lui che parla del medaglione ad Harry, spiegandogli che è il simbolo di Grindelwald) , e che Harry non festeggia praticamente il suo diciassettesimo compleanno… i veri problemi sono altri, in questa prima parte. Cercherò di essere concisa:

  1. FIGURA DI SCRIMEGEOUR: Scrimegeour prende il posto di Caramell come Ministero della Magia, e già nel sesto libro prova ad avvicinare Harry per chiedergi di fare da “mascotte” al Ministero, per rassicurare la popolazione rispetto all’operato del Ministro riguardo la minaccia di Lord Voldemort. Harry ricorda troppo bene i metodi utilizzati dai funzionari del Ministero (vedi alla voce “Umbridge”) e si proclama “l’uomo di Silente”. Qui la figura del Ministro torna a incombere su Harry durante la festa del suo diciassettesimo compleanno per portare ai tre quello che Silente ha lasciato loro nel testamento(peraltro Harry arriva quasi subito alla conclusione di dover toccare il boccino con le labbra, non dopo quasi un’ora di film). Le cose non vanno come rappresentante nel film. Scrimegeour è un uomo arrogante, prevaricatore, che vuole sapere perchè e cosa nascondono i lasciti di Silente. Arriverà a colpire Harry, e questo penso sia un messaggio velato molto importante, che la Row voleva mandare attraverso queste figure così autoritarie, spesso ai limiti della “giustizia” di cui sono portavoci.
  2. I GENITORI DI HARRY: Sì, lo so che sembro un disco incantato, ma veramente…. Tutta la parte in cui Harry va in camera di Sirius, trova la lettera che la madre ha mandato al suo padrino con annessa foto di lui a cavalcioni su una scopa giocattolo e James che lo spinge da dietro, è COMPLETAMENTE TAGLIATA. Non solo, ma sarebbe servito a far capire QUANTO Piton fosse ancora innamorato di Lily (visto che Harry trova la foto strappata -Piton si è preso la parte con Lily- e la lettera incompiuta – Piton ha conservato la fine, “con amore,Lily”- <3 ). Non parliamo dei riferimenti tagliati (la frase che Lupin dice ad Harry? “Pensi che sia un idiota?” gli chiese Harry. “No, penso che tu sia come James”, rispose Lupin. “Per lui sarebbe stato il massimo del disonore diffidare degli amici”.) o della statua che Harry vede eretta a Godric’s Hollow, che rappresenta lui con i suoi genitori.
  3. SILENTE: E qui si apre un vaso di Pandora enorme. Ho apprezzato molto questa incursione nella vita di Silente, i suoi periodi bui e i suoi angoli più misteriori. La Rowling ci fornisce domande che ci ronzano nella mente per tutta la durata del libro, come fanno con Harry: cos’è successo ad Ariana, la sorella di Silente? E perchè era così amico di Grindelwald, uno dei maghi oscuri più pericolosi prima di Lord Voldermort? Harry è sconvolto nello scoprire quanto poco sa di Silente, e questo lo porta a giungere alla conclusione finale di dover morire, che la sua fine fosse da sempre l’obiettivo del preside, per “un bene superiore”. Tutto questo pathos, questi dubbi, nel film non ci sono. Poco o niente viene detto del libro di Rita Skeeter, e poco spazio viene lasciato alla storia di Albus Silente. Non vediamo MAI  Harry mettere in dubbio Silente, cosa che invece nel libro avviene (anche nell’incontro con Aberforth ). Spero si rifaranno con “Animali Fanstastici e dove trovarli”, fosse solo per il fatto che la sceneggiatura è scritta dalla stessa Rowling.
  4. DOBBY: Dobby è uno dei personaggi più bistrattati dell’intera saga; scompare per quasi tutti i film per riapparire in questo, e in scene inventate, come ad esempio per recuperare il medaglione di Regulus Black, cosa di cui si occupa Kreacher. Viene perlatro tagliata tutta la scena molto commovente del cambiamento di Kreacher (che ricordiamolo, ha praticamente “venduto” Sirius) dando all’elfo uno spessore caratteriale non indifferente. Ma il tempo era poco e… Ah già. Non era poco.

La scena del Ministero è comunque molto modificata (appare quasi inverosimile l’attacco alla Umbridge, che non ha guardie o altro, mentre nel libro avviene con il mantello dell’Invisibilità), e non mi è molto piaciuta nemmeno quella della scena con il Basilisco. E’ una scena molto veloce, non viene nemmeno menzionato Voldemort (che invece appena sente attraverso Nagini che Harry ed Hermione sono lì si precipita a Godric’s Hollow) mentre nella scena dell’inseguimento della foresta, che nel libro avviene in maniera molto più rapida (e peraltro è notte, che può sembrare un’inezia, ma cambiare i connotati ad Harry di giorno a mio parere ha meno senso) perdiamo cinque minuti buoni.

Ci sono state anche cose che tuttavia mi sono piaciute, come la scena iniziale con i Mangiamorte, la scena della fiaba e il modo in cui viene rappresentata (anche se il signor Lovegood dice che vi è anche Luna, e loro scoprono l’imbroglio proprio per questo) e la scena in cui Ron ed Harry distruggono il medaglione. E arriviamo alla parte che ho amato di più di questo libro e che il film ha, a mio parere, reso sufficientemente (lontano dall’essere ottimo,ma con Kloves dobbiamo volare basso):

Le dinamiche che si formano tra i tre, costretti ad una convivenza forzata e in qualche modo influenzati dal medaglione di Salazar Serpeverde.

Diventa ormai chiaro che tra Hermione e Ron c’è del tenero (“sempre questo tono sorpreso” aaawwwwnn) anche se nel libro si percepisce sicuramente meglio, assieme al disagio di Harry  per gli sguardi che i suoi amici talvolta si lanciano. Ed è questo che fa scattare Ron; il fatto che il trio si debba riassettare. Ron è sempre stato all’ombra di Harry, e questo i libri ce lo hanno mostrato più volte (basti pensare al Quidditch, o alla scenata quando Harry viene scelto come partecipante al Torneo Tremaghi), e anche in ambito amoroso Ron si sente attaccato dal fascino “eroico” di Harry (anche questo è stato mostrato in più di un libro; ogni qualvolta Hermione faceva un complimento ad Harry, si aveva una reazione di Ron): nei film a mio parere c’è molta più ambiguità nel rapporto tra Harry ed Hermione (e la scena del ballo? Capisco il fine, ma non il senso). La litigata tra Harry e Ron è molto più pesante per alcuni versi,ma Kloves fa dire a Ron delle cose completamente OOC, come “I tuoi genitori sono morti! Tu non hai una famiglia!”, dialogo completamente travisato, perchè è Harry a ricordare a Ron che i suoi genitori sono morti quando Ron gli rinfaccia i sacrifici e l’ansia che prova nel pensare alla sua famiglia in pericolo. In egual misura il loro rincongiungimento è molto più blando, non hanno un vero confronto come invece accade nel libro (e sorvolo sui toni che assume Harry, sempre molto più pacati di quelli che il suo carattere permetterebbe); una cosa che NON PERDONO è l’altro travisamento di un dialogo del libro. Quando Ron spiega di averli ritrovati grazie al Deluminatore, afferma che Silente sapeva che se ne sarebbe andato. E Harry gli risponde “no, sapeva che saresti voluto tornare“. Per quanto banale, questa frase rappresenta a mio parere l’essenza di questa amicizia, e trovo insensato e poco sensibile tagliarla e/o trasformarla come ha fatto Kloves.

Per quanto riguarda la scena a Villa Malfoy, che chiude la prima parte del settimo film, ho trovato come sempre Bellatrix fenomenale, ma non ho capito perchè Codaliscia viene completamente ignorato. Qui Codaliscia muore. PERCHè MUORE? Perchè mostra un istante di compassione verso Harry e la mano che Voldemort gli ha regalato (dopo avergli tagliato la sua nel quarto libro) gli si ritorce contro e lo soffoca. Qui viene semplicemente schiantato e di lui non viene più detto niente. Confusa è anche la scena in cui Harry disarma Malfoy, che servirà alla fine per comprendere perchè la Bacchetta di Sambucio risponde ad Harry anzichè a Voldemort; mi è piaciuta invece la scena della morte di Dobby, forse la prima dopo quella di Silente che secondo me è stata affrontata con il giusto tempo (viene infatti ripresa anche all’inizio della seconda parte).

La seconda parte del film, invece, è molto più confusa. Si vede che c’è una tensione, che Kloves mira ad una sorta di climax che dovrebbe culminare con l’incontro finale tra Harry e Voldemort, ma è una climax che spesso si perde, che si allontana dalla via sperata. La scena alla Gringott, per quanto in parte inventata, è un crescendo di tensione (anche se ci sono alcuni punti confusi, come ad esempio il perchè abbiano scoperto che Bellatrix è in realtà Hermione); la parte in cui i ragazzi seguono Neville nel passaggio e raggiungono Hogwarts a me è piaciuta molto. E’ piaciuta di meno la scena di Piton e del discorso nella Sala Grande, così come la confusione con cui Harry giunge a capire dove si trova il diadema di Corvonero (prima si reca alla torre di Corvonero e avrà uno scontro con uno dei Mangiamorte fatto diventare professore). Il bacio tra Ron ed Hermione avviene per circostanze diverse (anche se la scena secondo me è molto bella):

Questa scena peraltro viene raccontata in maniera indiretta da Ron ed Hermione a Harry, quando arrivano da lui con le zanne di Basilisco. E’ allora che Ron dice:

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Ma veniamo alle due scene più importanti di questa seconda parte (dopo l’atteso bacio Romione):

  1. PITON: La scena in cui Voldemort lo uccide e Piton si rivolge ad Harry dicendogli “GUARDAMI”, penso che sia una delle scene più forti dell’intera saga. Premetto, non amo particolarmente il personaggio di Piton, ma quella semplice parola, che porta con sè tutti in non detti (che saranno “detti” meglio nei ricordi di Piton, per quanto non ne sia stata particolarmente soddisfatta) mi ha fatto piangere. Piton negli occhi di Harry vede Lily, e per quanto non abbia mai immaginato per lei percorso diverso che stare con James, posso capire l’amore, spesso mal espresso, molto spesso non dimostrato nella maniera più adeguata, che Piton ha provato per lei. E’ inutile che citi la frase che Silente rivolge a Piton quando ne vede il Patronus, così come la risposta. Non c’è bisogno di commenti, e sono felice che sia stata resa così bene da Rickman.
  2. VOLDEMORT E HARRY: L’incontro iniziale tra Voldemort e Harry, quando il ragazzo assieme a Sirius, James, Lily e tutti gli altri si appresta a morire per mano di Voldemort, l’ho trovata inerente al libro ma molto meno d’impatto; questo perchè Harry scopre già nei ricordi di Piton di essere il settimo Horcrux, e con lui anche il pubblico. La scena che mi ha deluso un pò di più è quella dell’incontro con Silente, dove viene spiegato molto poco di quello che è accaduto, e non vediamo Silente cedere, piangere, dare spiegazioni sul suo passato (e questo perchè del suo passato sappiamo molto poco). Un apprezzamento va a Neville, che è forse in questo film il più inerente al libro, anche se ho trovato OOC la presa in giro che Voldemort gli rivolge. VOLDEMORT NON SBEFFEGGEREBBE MAI UN PUROSANGUE, e questo perchè il mondo dei maghi che Voldemort vuole creare è proprio un mondo dove i maghi puri hanno la sovranità sui mezzosangue e sui Babbani. Non vi ricorda certe idee politiche passate e, ahimè, in qualche forma ancora presenti? Probabilmente Kloves pensava che fosse un argomento troppo “maturo”. Per lui.

Ma veniamo allo scontro finale; vi è molta azione, ma poca comprensione: Harry e Voldemort hanno uno scontro che prima di essere a colpi di bacchetta, è di dialogo. Si parlano, si parlano davvero, ed Harry gli spiega non solo perchè è vivo, ma perchè Voldemort non potrà mai vincere contro di lui( “non impari mai dai tuoi errori, Riddle, vero?). So che è un pò lungo, ho tagliato alcune parti ma se vi va leggetelo!

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Qualcuno dovrebbe spiegare a Kloves che è così che si crea un climax. La morte di Voldermort arriva dopo questo scambio di battute; ed è una “solenne banalità” quella con cui muore, ucciso dal suo stesso incantesimo che gli rimbalza contro.

La fine di questo film mi ha visto commossa perchè sapevo sarebbe stato l’ultimo; ho apprezzato la morte di Fred (se ci penso piango ancora) meno quella di molti altri, come Lupin e Tonks, a malapena nominati nel film. In generale, il flashforward di 19 anni dopo ha avuto la capacità di emozionarmi, anche se, mi ripeterò, ma poco ha a che vedere con l’ultimo capitolo del libro, quello che leggi quasi centellinando le parole perchè sai che sarà l’ultimo, e cerchi di tenere impresso tutto, ogni parola che Harry rivolge ai figli Albus ,James e Lily, ogni sguardo tra lui, Ron ed Hermione, ogni riferimento a Teddy, il figlio di Lupin a cui Harry fa da padrino. E quando chiudi il libro ancora una volta ti stupisci di quale mondo fanstastico abbia creato la Rowling e ancora una volta la ringrazi per averti accompagnato nella tua infanzia. Sapendo che un libro come Harry Potter è destinato a farlo per sempre.

 

E con questo è finito Harry 🙁 Vi aspetto nei commenti per avere anche spunti riguardo a libri che avete amato e di cui vi piacerebbe trattare riguardo la differenza con i film! (evitiamo altre saghe, please! 🙂 )

 

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4 Risposte a “LIBRI VS FILM: HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE”

  1. P.S. Riguardo all’interesse per invogliare le nuove generazioni a leggere i libri, c’erano anche le ipotesi:
    a) li invitano a leggerli e a commentarli a scuola, gli insegnanti;
    b) li avviano alla lettura mamma e papà.
    Infondo un buon libro non è mai troppo vecchio, anche se ci hanno fatto sopra un film con le migliori tecnologie, Il signore degli anelli docet 😉

  2. Perché uno è intelligente e da per scontato che nei libri c’è sempre di più che nei film 😛 Ok, forse sono troppo ottimista! E’ vero “la maledizione” non è un vero e proprio libro, ma una sceneggiatura teatrale, ma in teoria è su idee della Row e il fatto che sia tipo sceneggiatura è molto bello, in teoria potresti anche recitarlo per divertimento! La storia è molto avvincente (forse un filo prevedibile) 🙂

  3. Concordo su ogni punto!
    L’unico su cui ho dubbi è riguardo al fatto di diventare da spettatori lettori… Il fatto che ti venga voglia di leggerlo non può che farmi piacere, ma non credo fosse l’intento di Kloves… Anche perchè la nuova generazione ha più o meno visto solo i film, e non avendo qualcuno della loro età che ha letto i libri, viene spinto ben poco a leggere. Ci sono buchi nella trama che uno prende per buoni, vale un pò il principio che le cose che non hai non ti possono mancare…. Se non sai che nei libri c’è molto di più, perchè dovresti leggerli?
    Però sono contenta se li leggerai!
    (per me La maledizione dell’erede non esiste 😉 )

  4. Grazie per gli Auguri e grazie per questa lettura, un bellissimo regalo per passare un po’ di tempo al calduccio in casa! Durante le vacanze mi sono letto La Maledizione dell’Erede e devo dire che questi riassunti mi sono stati molto utili, facilitandomi la comprensione di molte cose, visto che degli ultimi libri avevo visto solamente i film 🙂
    1. Anche in questo ultimo confronto si nota che il rapporto tra Ginny e Harry è molto più acceso sul libro che sul film.
    2. Sulla storia di Piton, qualche lacrimuccia stavo per lasciarcela, sarà che è uno dei miei personaggi preferiti, anche perché ho un debole per le storie d’amore non ricambiate.
    3. Rimanendo sulle storie d’amore, mi devo soffermare sulla mia preferita, i Romione, è bella la scena del bacio sul film, però devo ammettere che sul libro mi piace di più, perché
    è motivato meglio, nel senso che mi sembra mosso dal fatto che Ron mostra la sua sensibilità, pensando agli elfi domestici e penso che sia proprio questa che piaccia e lo faccia amare dal’intelligente Hermione.
    Harry che cerca di riportarli alla realtà è divertentissimo 🙂
    4. I molti non detti su Silente, nel film, a me fanno venir voglia di leggere il libro e visto che è capitato anche per altri personaggi, ho ipotizzato che sia stato uno stratagemma voluto, per portare lo spettatore a diventare un lettore.
    5. Mi è piaciuto come hai fatto notare, già anche nelle recensioni precedenti, i legami con la realtà. Perché come ho già scritto precedentemente, Harry Potter è un gran romanzo di formazione per bambini, un’utile guida per la loro crescita.
    6. Ultima cosa, ho notato che Harry durante il duello finale, chiama Voldemort con il suo vero/vecchio nome e questa cosa mi è sembrata interessante.
    7. Il duello secondo me mette in evidenzia, che poi si evince dalle parole di Harry, è che Silente è più potente di Voldemort per gli insegnamenti e la grande eredità che ha lasciato. Come per dire a tutti che è più importante quello che si fa per gli altri, che l’accumulo di qualsiasi potere, gloria o successo personale.

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