Licenza Creative Commons
Telefilm su Carta di Elisa Pitta è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://elisapitta.altervista.org/blog/.

5×04 – PRIVATE PARTS

Se vi siete persi gli episodi della prima,seconda, terza e/o quarta stagione, cliccate qui: 

PREVIOUSLY ON CROSSROADS

Volevo inoltre ringraziare tutti per il supporto e per seguire la storia, dai grafici del blog sembrate davvero tanti! E con questa puntata parte l’ultima stagione di CrossRoads.. Ora più che mai ho bisogno del vostro parere per salutare degnamente Liz and company 🙂


 

NEW YORK, OGGI, 2018


Colonna Sonora – Spirits (2 scene)

casa liz e ethan

liz 5stagione

“E per augurarvi il buongiorno, vi lasciamo con uno dei maggiori successi dei Birdman, il gruppo del nostro concittadino Jhonatan Marshall! Rimanete sintonizzati su New York Music!”

Liz si lascia cullare dalle note della chitarra di suo padre, prima che Ethan faccia il suo ingresso in cucina, allacciandosi la cravatta.

ETHAN: Ehi, buongiorno.

ethan-hd4

LIZ: Buongiorno.

Liz lo guarda tentare di fare il nodo alla cravatta, alla fine sorridendo leggermente si alza e gli si avvicina.

LIZ: Non sei mai stato in grado…

ETHAN: Di solito non vado a lavorare vestito così…

Liz sorride al borbottio offeso di Ethan, mentre gli sistema il nodo alza la testa e incrocia gli occhi azzurri di lui. E’ un attimo, ma non sa per quale motivo le torna in mente una mattina di molti anni prima, in cui Ethan le stava mostrando il funzionamento di una macchinetta del caffè. I due si guardano, con riscoperto imbarazzo, mentre Liz si chiede per un attimo come dovrebbe comportarsi, e Ethan fa lo stesso. Poi Liz si schiarisce la voce, decide che quell’avvicinamento fisico è già un passo in avanti e che non deve pretendere troppo.

LIZ: E come mai oggi sì?

Ethan si rabbuia un attimo.

ETHAN: Devo parlare con la mamma di Caroline… Spero di convincere la commissione a portare il caso all’attenzione del governo e…

Liz si schiarisce la voce, interrompendo Ethan.

LIZ: A proposito di questo… Io avrei un’idea.

ETHAN. Sì, so che hai proposto al dottor Norton una donazione, ma dobbiamo prima assicurarci che il caso di Caroline abbia la precedenza e…

LIZ: No, un’altra idea.

Ethan smette di parlare, la guarda attento.

LIZ: Io ne ho… Parlato con Peter ieri, e anche lui pensa possa funzionare…

ETHAN: Ah, ne hai parlato con Peter?

LIZ: Ieri sera sei tornato tardi e io…

ETHAN: Sì, tranquilla. Vai avanti.

Liz sente improvvisamente la bocca secca, si convince che è una pessima idea, che Ethan non la prenderà bene. Ma ormai è tardi per tirarsi indietro.

LIZ: Io e Beth… Io, in realtà… Ho pensato che con la beneficienza collettiva potremmo aiutare molto meglio l’ospedale, non solo Caroline, e permetterle così di essere operata…

Ethan la guarda, fa un leggero sorriso.

ETHAN: Quindi pensavi di coinvolgere Lucy?

Liz sorride a sua volta, annuendo.

ETHAN: E’ una buona idea, ma il nome di mamma e il prestigio della fondazione non basteranno a così tante donazioni spontanee. Ci vorrebbe un evento a cui partecipare, un po’ come per la House of Smile, dove abbiamo fatto…

LIZ: Un concerto.

Ethan la guarda, annuendo.

ETHAN: Già. E noi non abbiamo…

LIZ: In realtà sì. Beth ha dei contatti.

Ethan la guarda per un attimo, poi fa un sorriso imperscrutabile.

ETHAN: Beth?

LIZ: Sì, Beth e… E io. Non frequenti, ma…

ETHAN: Ma Beth e Nick si sentono tutti i giorni, quindi non ci saranno problemi.

ethan-parla-e-sorride

Ethan continua a sorridere mentre parla, si versa una tazza di caffè, ma Liz sa che dentro vorrebbe urlare.

LIZ: No, ma sono sicura che lo farebbero. Loro e anche… gli Shameless.

Ethan alza lo sguardo, pratico.

ETHAN: Credi che Phil Harper farebbe beneficenza? Ho letto delle cose…

LIZ: Anche io, e so che è molto cambiato. E comunque parlarci non costa nulla…

ETHAN: Pensi di poterlo convincere?

Liz scuote la testa, decisa a dissipare i dubbi di Ethan ostentando leggerezza.

LIZ: Oh, non penso che parlerò io con nessuno di loro. Ho chiamato Lucy per fare da intermediario, e in ogni caso Beth ha più contatti di me, come ho detto.

Ethan la guarda, rasserenato.

ETHAN: Quindi tu… Starai dietro le quinte?

Liz alza lo sguardo sul ragazzo, un sorriso lieve.

LIZ: No, credo che starò sugli spalti, a guardare il concerto. Pensi di poterci essere anche tu?

Ethan finisce la sua tazza di caffè per coprire un sorriso spontaneo.

ETHAN: Vedrò cosa posso fare.

Si avvicina alla ragazza, dando un’occhiata all’orologio.

ETHAN: Io vado, ci vediamo dal dottor March…

LIZ: Ok. In bocca al lupo per dopo!

Liz è veloce ed Ethan non può prevederlo, ma quando la ragazza si risiede è costretto ad ammettere che gli mancava sentire le labbra di lei sulle sue.


CALIFORNIA, OGGI


ELLIE sea5

Ellie sente il telefono suonare a vuoto, per un attimo il malumore la coglie di nuovo. La sera prima non è riuscita a sentire Mackenzie, e dopo essere tornata a casa dalla serata con Terry non ha avuto voglia di chiamarla. Si odia, ma sa che è vero. Per ovviare ai sensi di colpa ora si ritrova lì, un cappuccino in una mano e il telefono incassato nella spalla, mentre fa lo slalom tra il traffico di Los Angeles. Sfiduciata, getta il telefono nella borsa, e si concede anche se per poco il lusso di guardare il cielo. Un azzurro accecante colora i cieli californiani, e per un attimo sente il bisogno di andare in spiaggia, al sole, su una sdraio a rilassarsi… Si riscuote, pensando che sarebbe sola. E a quel punto si costringe a guardare nell’edificio in cui sta per rinchiudersi per le prossime otto ore.

“Proprio un tempo adatto per lavorare, è?”

Ellie si gira, anche se sa già chi ha parlato. Terry le si avvicina, sorridendo.

Terry

TERRY: Sei venuta.

ELLIE: Non potevo fare altrimenti…

Terry sorride, mentre con una mano si ravviva i capelli.

TERRY: Ti dirò, io ho rischiato di spegnere la sveglia. Ieri sera abbiamo fatto tardi, e non sono più brava come una volta a reggere l’alcol…

ELLIE: Già, neanche io.

Terry sorride, alzando un sopracciglio.

TERRY: Per favore… Tu non lo sei mai stata.

Ellie fa per rispondere, ma con un cenno del capo Terry la invita a seguirla. Suo malgrado un po’ di azzurro del cielo la segue dentro gli studi di registrazione.


MIAMI, OGGI


MIAMI2

mackenzie-2

Mackenzie si riscuote di colpo, mentre l’hostess annuncia con voce allegra che stanno per atterrare. Scrolla Hank, che dorme accanto a lei con la bocca semiaperta.

MACKENZIE: Hank!

Hank si alza di scatto, in allarme.

HANK HD3

HANK: Cosa?

MACKENZIE: Siamo arrivati.

HANK: Ah…

Hank si stropiccia la faccia, assonnato.

HANK: Scusa per la poca compagnia, ma dovevo riprendermi da ieri sera…

Mackenzie lo guarda sorridendo.

MACKENZIE: Immagino. Bella sbornia, è?

Hank fa un piccolo sorriso, mentre Mackenzie lo scruta, indagando.

MACKENZIE: Ma ti sei divertito, almeno

Hank guarda la chitarrista, annuendo.

HANK: Mi diverto sempre, quando sono a casa.

Mackenzie gli restituisce un sorriso triste.

MACKENZIE: Già, anche io. E invece eccoci a Miami.

Mackenzie si sporge per guardare Nick e Logan, nei posti adiacenti ai loro, a separarli unicamente il corridoio. Vede Logan ammiccare alla hostess, poi intercettare il suo sguardo.

LOGAN: Che c’è?

logan-occhiolino

Mackenzie scuote la testa divertita, poi i suoi occhi si fermano su Nick, nel posto vicino al finestrino, la testa chinata a guardarsi le mani, il viso tirato. Sussurra in direzione di Logan:

MACKENZIE: Cos’ha?

Logan si gira, poi alza le spalle, sconcertato. Mentre lo fa Mackenzie si accorge che si è sbagliata: Nick non si sta guardando le mani, ma lo schermo del cellulare.


NEW ORLEANS, OGGI


new orleans

justin 5 serie

Justin sta per andarsene quando finalmente la porta si apre. Rick lo guarda, un sorriso che cerca di essere cordiale.

RICK: Justin, accomodati.

padre jessy2

Justin accoglie l’invito dell’uomo, cominciando nel frattempo a spiegarsi.

JUSTIN: Scusa il disturbo, ma Jessy stanotte non era a casa e voi non mi avete risposto… Avrei voluto venire ma poi ho pensato fosse qui e…

RICK: Sì, è venuta da noi.

Justin annuisce, non riesce ad essere del tutto sollevato, e si chiede perché.

JUSTIN: Ah. Bene.

Rick continua a fissarlo, in attesa, e allora Justin si guarda l’orologio, quasi d’istinto.

JUSTIN: Mi dispiace piombare qui di corsa, ma devo andare a lezione tra poco e…

RICK: Certo, non ti preoccupare.

JUSTIN: Bene, allora… Posso salire?

Rick ora lo guarda interrogativo, mentre Justin sente la poca pazienza abbandonarlo.

JUSTIN: Vorrei parlarle, salutarla almeno… Chiederle com’è andata la seduta…

RICK: Oh, la seduta è andata molto bene. Infatti Jessy è già dal dottor Grey.

Ora è Justin a guardare Rick sorpreso.

JUSTIN: Ci è andata… Spontaneamente?

Rick annuisce ancora, e finalmente Justin capisce il perché del sorriso dell’uomo.

RICK: Già. Dalia l’ha accompagnata, ma se per il ritorno vuoi andare tu…

JUSTIN: No, io lavoro fino a tardi, quindi ditele… Ditele che l’aspetto a casa, se le va.

RICK: Oh… Ok.

Justin esce prima che Rick abbia il tempo di aggiungere altro, con un improvviso senso di impotenza e rabbia che lo pervade. Pensa con amarezza a come Jessy sia improvvisamente migliorata appena lui si sia allontanato, di come lei sia voluta andare dai suoi per mantenere il più a lungo possibile quel momento di benessere. Fa una risata amara, mentre si convince che Jessy rimarrà dai genitori anche quella notte, e chissà per quante altre.


MIAMI, OGGI


ROY MURPLE: Mi fa piacere vedervi così energici.

ROY MANAGER 5 STAGIONE

Il manager guarda i quattro Carpe Diem, Hank con la faccia assonnata, Mackenzie che guarda innervosita il cellulare, Nick pensieroso, con lo sguardo perso.

ROY MURPLE: Mi duole ammetterlo, ma solo Logan mi dà soddisfazione.

Logan guarda il manager, strizzandogli l’occhio.

LOGAN: Puoi scommetterci, boss! Siamo a Miami, fa caldo, le ragazze sono in costume…

Murple lancia a Logan uno sguardo esasperato.

MACKENZIE: Scusami Roy, è che..Ellie mi ha chiamato quando il telefono era spento, e ora provo a richiamarla ma non mi risponde…

LOGAN: Ha una vita anche lei.

MACKENZIE: Ma non ci sentiamo da due giorni!

Il tono con cui Mackenzie pronuncia la frase fa girare tutti e tre i suoi amici. Nick si accorge che la ragazza è triste, e quasi delusa, non da Ellie, ma dalla situazione.

nick 5 stagione

NICK: E’ dura, vero?

Mackenzie si gira di colpo, nega con il capo e mentre lo fa si chiede perché continua a mentire a tutti.

MACKENZIE: Vorrei solo… Solo sentirla.

Roy Murple si avvicina alla ragazza, protettivo.

ROY MURPLE: Vedrai che entro stasera la sentirai. Non metterti in agitazione, ok?

Mackenzie sorride, annuendo. Logan guarda il manager, sarcastico.

LOGAN: Allora vedi, ci vuoi un po’ di bene…

ROY MURPLE: Neanche per idea. Ma avete un servizio fotografico tra poco e non ho bisogno che vi mettiate a piangere adesso. Capito, bel fusto?

Nick guarda il manager, capendo che parla con lui, e sorride come può, infilandosi il cellulare in tasca.

 


NEW YORK, OGGI


ospedale ny

Ethan si alza in piedi non appena vede Veronica, la madre di Caroline, fare il suo ingresso nell’ospedale. Ha per mano la piccola, che gli corre subito incontro, urlando il suo nome nel corridoio.

ETHAN: Come sta la mia leonessa?

La bimba ride, in braccio al ragazzo.

CAROLINE: Io bene, è la mamma che è ammalata…

Caroline
Caroline

Ethan guarda Veronica, vede gli occhi gonfi e capisce che ha pianto.

ETHAN: Ah sì? Allora vedremo se abbiamo una medicina per lei… Tu perché intanto non…

VICKY: Non vieni con me?

vicky

Ethan si gira di colpo, guarda l’infermiera che in risposta gli sorride, tranquilla.

VICKY: Sono libera e sono sicura che Caroline ha voglia di vedere i nuovi giochi che abbiamo comprato per l’area bambini!

CAROLINE: Sì!

La bambina sorride, dà la mano a Vicky, poi ci ripensa, si gira verso Ethan.

CAROLINE: Ma dopo vieni anche tu?

Ethan cerca di sorridere nel modo più convincente possibile, mentre sente il suo cuore stringersi.

ETHAN: Sì, arriviamo subito.

Veronica si gira verso Ethan, il volto sciupato. Il ragazzo la conosce da anni, sa che non avrà dormito.

Veronica
Veronica

ETHAN: Prendiamo un caffè?

 


NEW ORLEANS, OGGI


Il dottor Grey guarda Jessy sorridendo.

Brendon Grey
Brendon Grey

DOTTORE: Allora … Come stai oggi, Jessy?

Jessy arrossisce leggermente a quella confidenza, nonostante sia stata lei la prima a pretenderla.

JESSY: Io… un po’ meglio, credo.

JESSY (7)

DOTTORE: Sono contento di sentirtelo dire.

Jessy sorride, poi torna a guardarsi le mani. Il dottore non interrompe quel silenzio, e nonostante la sua apatia, la ragazza si sente oppressa da quel mutismo prolungato.

JESSY: Io non… Non so cosa dire.

DOTTORE: Beh, raccontami cosa hai fatto ieri.

Jessy guarda l’uomo un po’ sorpresa, ma nonostante lo scetticismo, dopo poco inizia a parlare.

JESSY: Io sono… Andata dai miei.

Il dottore annuisce, ma non commenta.

JESSY: E poi ho… Mangiato un po’ del minestrone di verdure che aveva preparato mia madre e poi… Poi sono andata a letto.

DOTTORE: A casa tua o dai tuoi genitori?

JESSY: Io… Ho solo quella casa.

Il dottor Grey corruga le sopracciglia.

DOTTORE: Mi era sembrato di capire che vivessi con il tuo ragazzo…

JESSY: Sì, ma… La casa è la sua. Insomma, a livello ufficiale io… vivo ancora con i miei.

Il dottor Grey si annota mentalmente l’affermazione.

DOTTORE: E come mai sei rimasta a dormire lì? Eri troppo stanca per tornare da Justin?

JESSY: Anche. È che… Quando ho visto la mia camera mi è venuta voglia di rimanerci.

DOTTORE: Come mai?

Jessy si stringe nelle spalle.

JESSY: Non so, mi ricorda dei momenti molto belli. È scontato dirlo, ma una volta le cose erano più facili. Almeno per me.

DOTTORE: Per chi credi che siano più facili ora, invece?

JESSY: Beh, per tutti. Hank ha realizzato il suo sogno, così come Liz. Ellie sta lavorando sodo e Justin…

DOTTORE: Sì?

JESSY: Beh, Justin è felice. Se non ci fossi io… Avrebbe tutto quello che ha  sempre desiderato.

Il dottor Grey alza le sopracciglia.

DOTTORE: Non pensi di far parte di quello che ha sempre desiderato?

Jessy ci mette un po’ a rispondere, alla fine scuote mestamente la testa.

JESSY: No. Non più. Non così, almeno.

DOTTORE: Con “così” intendi… Questo momento di debolezza?

Jessy fa un sorriso ironico.

JESSY: Sono l’unica ad avere questi momenti, dottore.

Il dottor Grey unisce le mani, chiudendole a coppa sotto il mento.

DOTTORE: E pensi che questo tuo lato, questa tua sensibilità in più rispetto agli eventi, sia motivo di svalutazione da parte del tuo ragazzo?

JESSY: Nessuno vuole qualcuno incapace di dare stimoli…

jessy-sguardo-confuso

DOTTORE: Non mi sembri una persona incapace di fornire stimoli.

Jessy arrossisce, violentemente ora, non è più abituata a quelle considerazioni.

DOTTORE: Voglio che tu capisce che questo brutto momento finirà, Jessy. E probabilmente ce ne saranno altri, ma ti aiuterò ad affrontarli. Puoi credermi.

Jessy lo guarda un attimo, poi sorride leggermente.

JESSY: Ok.

Il dottor Grey fa un leggero sorriso, poi si schiarisce la gola.

DOTTORE: Allora, che mi dici della tua amica Liz?


NEW YORK, OGGI


casa ethan e liz

lucy-5-sea

Lucy guarda la quasi cognata e sorellastra sorridendo, Liz la vede dallo schermo del computer.

LIZ: Quindi pensi che sia una buona idea?

LUCY: Assolutamente! E anche Ethan non avrebbe potuto pensarla diversamente!

Liz fa un leggero sorriso rincuorato, mentre Beth, al di là del computer, le mostra il pollice alzato, una tazza di caffè in mano.

LIZ: Bene, allora quando pensi di poter…

“E tu quando pensi di venire?”

Liz vede suo fratello affacciarsi dalla sua cucina di New Orleans, sorridendo nella sua direzione.

Actor Penn Badgley poses for a portrait in New York, April 23, 2013. Badgley, from the television series "Gossip Girl," is starring in the movie " Greeting From Tim Buckley" an official selection of 2012 Toronto Film Festival. REUTERS/Shannon Stapleton (UNITED STATES - Tags: ENTERTAINMENT)

LIZ: Appena avrò tempo…

LUCAS: Cioè mai!

Liz vede che il fratello sorride, ma sa che gli dispiace aver perso il rapporto costante che una volta avevano.

LIZ: Hai ragione, ma… Ho intenzione di prendere un aereo al più presto.

LUCAS: Immagino.

Lucas abbandona il sorriso sarcastico, si sporge appoggiando le braccia ai lati di Lucy, seduta ad una sedia.

LUCAS: Però lo sai, New Orleans non è la stessa senza di te.

lucas-annuisce

Liz sente un magone formarsi all’altezza della gola, ripensa alla “sua” New Orleans, alla sua vita solo pochi anni prima, prima che quella gravidanza la snaturasse tanto da trasformarla in un’altra persona, come avrebbe potuto essere altrimenti?

Prova a rispondere al fratello, apre la bocca ma le parole non le escono. Lucy se ne accorge, interviene.

LUCY: Adesso non potresti venire in ogni caso. Sbaglio o i due gruppi che avevi in mente bazzicano dalle tue parti?

LIZ: Oh… Gli Shameless, in realtà. So che i Carpe Diem erano a New Orleans ieri ma ora…

LUCAS: Basterà una telefonata per scoprirlo, no?

Beth guarda Liz irrigidirsi, e interviene, affacciandosi alla videochiamata.

beth-5-s

BETH: Beh, a quello penserò io. Sto aspettando una chiamata.

LUCY: Ehi Beth, ciao!

La ragazza saluta i due, non vista tocca la schiena di Liz, che si riscuote.

LIZ: Allora contattiamo i ragazzi e…

LUCY: E poi fammi sapere. Ovviamente puoi utilizzare il nome della Misha’s Foundation e appena avremo un data contatterò Peter pe dirgli che deve ospitarmi.

Liz sorride, mentre Lucas protesta.

LUCAS: E io?

LUCY: Tu hai il tirocinio, Lucas, e non mi sembra il momento di fare delle gite…

Lucas la guarda, alzando un sopracciglio.

LUCAS: Quindi io non posso andare e tu sì?

LUCY: Sì, perché sono più grande.

LUCAS: E da quando conta qualcosa?

Lucy lo guarda fintamente allibita.

LUCY: Come, scusa?

LIZ: Beh, allora vi facciamo sapere!

BETH: Sì, il dovere ci chiama!

I due guardano nuovamente il computer, salutano entrambe con la mano. Quando la chiamata si interrompe, le due amiche si guardano, il sorriso che aleggiava sui loro volti improvvisamente scomparso.

Colonna Sonora – Take Your Time (2 scene)

LIZ: Pensavo che almeno tu riuscissi ancora a tollerare le coppie felici.

BETH: Io?

La ragazza si indica con la mano aperta, scuotendo la testa.

BETH: Mi pare che a te le cose vadano decisamente meglio che a me.

Liz si stringe nelle spalle.

LIZ: Beh, io e Ethan stiamo sicuramente facendo passi avanti, ma tu stai aspettando una chiamata da Nick… E anche se non mi hai ancora raccontato niente, questo deve voler dire che…

BETH: … Non ci siamo visti.

Liz resta a guardare l’amica, la frase inconclusa.

BETH: Ho perso il pass e il manager non mi ha fatto entrare, quindi… Gli ho lasciato il mio numero su una cartina, e spero che glielo abbiano dato.

LIZ: Aspetta…Hai lasciato il tuo numero su una cartina?

liz-aspetta

BETH: Era la prima cosa che ho trovato nella borsa. Scrivo con il tablet, lo sai.

Liz la guarda ancora un attimo, infine scoppia a ridere.

BETH: Cosa c’è di divertente?

LIZ: Gli hai lasciato il tuo numero su una cartina!

Beth sbuffa leggermente, appoggiando la tazza.

BETH: Sì, è patetico, grazie per averlo sottolineato…

LIZ: No. E’… E’ geniale. Insomma, è da te. E da Nick.

Beth guarda l’amica, che ora le rivolge un sorriso sincero.

LIZ: Penso che su quella cartina tu non abbia lasciato solo il tuo numero. E sono sicura che Nick lo abbia capito.

Beth guarda un attimo l’amica, poi fa un sorriso accennato, guardando nella sua tazza.

BETH: Lo spero.

beth-look6


MIAMI, OGGI


LOGAN: Tutta tua.

Mackenzie annuisce, si avvia dentro alla stanza adibita al servizio, mentre Logan si stira, alzando le braccia sulla testa, e si rivolge a Nick, di fronte a lui.

LOGAN: E pensare che potevamo essere in spiaggia a quest’ora… Guarda Hank invece, come supervisiona le foto…

Logan indica con un cenno del mento Hank, che guarda attento le foto che uno dei tecnici gli sta mostrando. Il bassista si gira verso Nick, sulla bocca una battuta, che gli muore in gola non appena si accorge che il cantante non l’ha nemmeno degnato di uno sguardo. Sbuffando si appoggia al muro, accanto al ragazzo.

LOGAN: Si può sapere cos’hai?

Nick sembra riscuotersi improvvisamente, si stringe nelle spalle, abbattuto.

NICK: Niente, bello.

LOGAN: Per favore. Sembra che tu sia appena stato ad un funerale, invece…

NICK: Invece?

Logan lo guarda, per un attimo stupito di quel tono abbattuto.

LOGAN: Beh, invece no! Siamo qui, a fare foto, siamo musicisti famosi e la fotografa, caro mio, non è affatto..

NICK: Mi sono mai lamentato io, Log?

nick-sguardo-storto

Logan lo guarda, spiazzato.

LOGAN: No, non intendevo questo…

NICK: Beh, io sì! Mi sono mai lamentato? Cazzo, ho accettato pure la sua stupidissima scelta! Non voleva una relazione a distanza, voleva inseguire i suoi sogni, perfetto, l’ho accettato, cioè no ma sono andato avanti, giusto? Ho vissuto questi due anni come se non avessi il cuore martoriato, e per una volta…. Una volta che…

Nick si interrompe, fa un profondo respiro.

NICK: Volevo solo una dannatissima cosa, Logan. Volevo solo vederla, dopo due anni. E invece niente.

LOGAN: Niente?

NICK: Sì, niente! Lei è venuta, ma è come se non lo avesse fatto!

LOGAN: Ma l’ha fatto, amico!

Nick lo guarda, il volto confuso.

NICK: Sì ma…

LOGAN: Una persona che non ti vuole più vedere non viene al tuo cazzo di concerto, Nick. Non l’hai vista per un problema logistico. Non è dipeso da voi.

NICK: Non cambia la realtà delle cose.

LOGAN: Sai che però anche lei in questi anni…

NICK: No, Logan, io dei suoi due anni non so proprio un cazzo!

logan serio

Hank si avvicina in quel momento, sente il discorso del suo cantante, lo guarda comprensivo, capendo subito il soggetto a cui Nick si riferisce.

NICK: Non so un cazzo, e ora lei crede che dovrei chiamarla e chiederle.. Che cosa? Chi è? Come sta?

LOGAN: Aspetta aspetta aspetta… Hai il suo numero?

NICK: Lei me lo ha… Lasciato.

Logan lo guarda, gli occhi dilatati.

LOGAN: E’ per questo che hai guardato il cellulare per tutta la mattina? Perché hai il suo numero e non sai se chiamarla o meno?

Nick lo guarda, risentito dal tono sconvolto dell’amico.

NICK: Cosa c’è di strano?

LOGAN: Cosa c’è di strano? Chiama e basta, idiota!

NICK: La fai facile tu…

HANK: Lo è.

Nick alza gli occhi, si accorge in quel momento della presenza di Hank. Lui lo guarda facendo un breve sorriso.

HANK: Lo è, davvero. So che pensi che sarete due sconosciuti ma… Non lo siete. E per quanto imbarazzante potrà essere la conversazione, troverete qualcosa da dirvi.

Nick rimane a guardare l’amico, in silenzio, sa che non parla in maniera casuale. Alla fine Hank si stringe nelle spalle, fa per allontanarsi.

NICK: Tu chiameresti?

Hank si volta, sorridendo.

HANK: Io lo avrei già fatto.

hank-annuisce-e-parla




mackenzie-naked

Mackenzie si sistema sulla seduta cubica bianca come lo sfondo, la chitarra appoggiata ad una gamba seminuda. Guarda la fotografa, appoggiata su un ginocchio a pochi metri da lei.

MACKENZIE: Vado bene così?

FOTOGRAFA: Molto.

Mackenzie guarda la ragazza, che arrossisce.

FOTOGRAFA: Scusami io… Vai bene così.

Mackenzie la vede spostarsi intorno a lei, avvicinarsi e allontanarsi, scattare foto da diverse angolature per poi raggiungerla per farle un primo piano.

MACKENZIE: Così non si vedrà la chitarra…

La ragazza allontana la macchina dal viso, fa un sorriso di giustificazioni.

FOTOGRAFA: Dovevo fartela. Vieni a vedere.

Mackenzie la guarda precederla, la segue dubbiosa. Dopo poco le foto appaiono sullo schermo.

MACKENZIE: Wow. Sei davvero brava.

FOTOGRAFA: Sei tu che sei davvero bella.

Mackenzie la guarda, è impossibile ignorare un complimento del genere.

FOTOGRAFA: Scusami è che… Non mi capita spesso di vedere ragazze come te. Io sono Phoebe.

MACKENZIE: Ah, grazie… Io sono…

PHOEBE: So chi sei.

Mackenzie la guarda, fa un sorriso imbarazzato.

MACKENZIE: Giusto, stiamo facendo foto promozionali e…

PHOEBE: Certo, oltre al tuo nome e al tuo mestiere so poco. Hai impegni dopo? Ti va una birra?

Mackenzie alza le sopracciglia, sorridendo per l’intraprendenza della ragazza, che se ne accorge e arrossisce.

PHOEBE: Scusami ma… Vedi sopra. Non sono abituata.

Mackenzie sorride nella sua direzione.

MACKENZIE: Mi piacciono le persone decise, non preoccuparti.

mac-smile

Phoebe sorride, speranzosa.

PHOEBE: E’ un sì?

MACKENZIE: Lo sarebbe, se non fossi fidanzata.

Phoebe la guarda, cercando di reprimere la delusione.

PHOEBE: Oh… Beh, l’invito è ancora valido. E’ solo una birra.


CALIFORNIA, OGGI


Ellie si allontana dal set, ormai la giornata è giunta al termine,Terry e le altre comparse cominciano ad abbandonare il set. Ellie fa per avvicinarsi alla ragazza, poi vede che viene trattenuta dalla produttrice. Si stringe nelle spalle, recupera dalla borsa il cellulare e trova due chiamate di Mackenzie. Fa per richiamare, ma al primo squillo la voce penetrante di Robbie la disturba.

ROBBIE: Eleeanoooor!

ROBBIE

Ellie alza gli occhi al cielo, spegne la chiamata e si dirige verso Robbie, ora solo.

ELLIE: Dimmi, Robbie. Anzi, fammi indovinare… La giornata per me non è finita, vero?

ROBBIE: Esattamente.

Il regista alza un attimo lo sguardo verso Ellie, poi torna ad armeggiare con la cinepresa.

ROBBIE: Andiamo in sala montaggio, su.

Ellie fa per ribattere, poi ci ripensa. Sarebbe inutile. Segue il regista lungo il corridoio e raggiunge la stanza dove l’addetto al montaggio è già pronto ad assemblare le scene del giorno. Ellie si siede stancamente nella sedia dietro al ragazzo, dove ha passato tutti i pomeriggi di quella settimana.

ROBBIE: Cosa stai facendo?

Ellie alza lo sguardo, curiosa, e in quel momento si accorge che il tecnico si sta alzando.

ELLIE: Cosa vuol dire? Ero seduta qui ieri, e anche l’altro ieri…

ROBBIE: Appunto. Non pensi di aver guardato abbastanza?

Ellie annuisce, poco convinta se parlare o meno.

ELLIE: In effetti sì…

ROBBIE: E allora forza, benedetta ragazza! Il posto è tuo!

Ellie guarda il regista indicare la sedia davanti al computer. Ellie guarda il regista, stupita.

ELLIE: Quindi devo…

ROBBIE: Fammi vedere cosa hai imparato, su.

Robbie dà un colpetto alla spalla di Ellie, che si siede, mentre l’uomo prende il posto della ragazza, e la incita con un gesto della mano a sedersi. Emozionata, finalmente Ellie si siede davanti al computer, non potendo reprimere un sorriso.


NEW YORK, OGGI


ospedale ny

Ethan si dirige stancamente lungo il reparto di pediatria, quando una voce lo distrae. Gira su sé stesso, vede il dottor Norton guardarlo, seguito da Vicky.

DOTTOR NORTON: Ethan! Ti ho cercato dappertutto…

dottor norton

ETHAN: Mi scusi dottor Norton, oggi non ho avuto una gran giornata…

Il dottor Norton annuisce, pratico.

DOTTOR NORTON: Sì, ho incontrato Veronica, ho visto che sembrava abbattuta, ma quando le ho parlato mi ha detto che le hai assicurato di avere una soluzione…

ETHAN: Sì, Liz ha… Pensato a qualcosa.

DOTTOR NORTON: Carino da parte sua, no?

Ethan si stringe nelle spalle, l’impossibilità di risollevarsi il morale.

ETHAN: Sì, direi di sì.

DOTTOR NORTON: Comunque ti cercavo perché… Potremmo avere bisogno di te, tra qualche ora.

Ethan corruga le sopracciglia.

ETHAN: Perché?

VICKY: Abbiamo un’operazione in programma, ma il nascituro potrebbe dover essere intubato, o peggio e non…

ETHAN: Come mai? Posizione podalica o…

VICKY: No il parto… E’ a rischio. L’amniocentesi ha mostrato una malattia genetica e le percentuali di sopravvivenza sono bassissime, ma… Ci prepariamo per ogni eventuale miracolo, no?

Il sorriso che la ragazza gli rivolge non basta a sciogliere il nodo formatosi nella gola di Ethan.




Liz stringe le mani sulla borsetta, guarda il dottor March che le restituisce un sorriso di circostanza.

LIZ: Arriverà. Avrà tardato a lavoro e…

DOTTOR MARCH: Sono passati venti minuti e forse è il caso di rimandare…

dott-march

Liz scuote la testa, decisa. Si rifiuta di rovinare una giornata bella, positiva, dopo mesi di tristezza e apatia. Sa che Ethan non ha motivo di non presentarsi, non senza avvisare, il loro riavvicinamento non può essere stato solo una sua percezione. Scuote ancora più energicamente la testa.

LIZ: Aspettiamo ancora un po’.




casa editrice

editor

Lena Dubay saluta l’ultimo cliente, poi spegne la luce dell’ufficio, unica illuminazione quella dell’abatjour e dello schermo luminoso del computer. Accomodandosi meglio sulla sedia, torna a leggere la parte finale dei capitoli mandatigli da Elizabeth Marshall.

 

“ – Non so cosa hai fatto in questi anni.  Non so cosa pensi di me, o di noi, ma io ritengo che ci sono cose semplicemente destinate ad essere. Negare tutto questo è come negare la vita. Come voler pretendere che la nostra esistenza sia un’accozzaglia di eventi non collegati da niente, da nessun rapporto o sentimento. E io non ci credo, Sammy.-”.


NEW ORLEANS, OGGI


LSU NEW ORLEANS

Justin saluta i suoi alunni, mette i libri nella borsa con molta calma. Non ha voglia di tornare a casa e trovarla vuota, sa che sarà così. Qualcosa sembra sentire le sue paure, quando alza lo sguardo la vede contro il vano della porta, che lo guarda sorridendo.

HANNA: Finisce sempre tardi, professor Evans?

HANNA

Justin sorride, impacciato.

JUSTIN: Oggi non avevo lezione con voi…

HANNA: Già, ma ho finito poco fa e ho pensato di venire a trovarla.

Justin pensa a come rispondere, poi, non avendo una frase adatta, decide di avvicinarsi verso l’uscita, la borsa tra le mani.

JUSTIN: Beh, mi fa piacere… Ora devo andare signorina…

HANNA: Mi dia del tu. Insomma, avremo pochi anni di differenza.

Justin non può fare a meno di rivolgerle un sorriso storto.

JUSTIN: Ne dubito.

HANNA: Allora li porta bene, professore.

Justin finisce con l’arrossire, balbetta un saluto.

HANNA: Professore!

Justin si gira, vede la ragazza sorridere.

HANNA: Sarei troppo insistente se la invitassi di nuovo a bere qualcosa?




“Lei lo aveva guardato, incapace di smentire eppure con il sordo desiderio di volerlo fare. Che ne sapeva lui di quello che aveva passato, del dolore che aveva dovuto affrontare da sola, senza di lui e per colpa sua? Ma mentre cercava le parole si era trovata costretta ad ammettere che in quel momento era lì, con Tony, sul retro di quel locale, ed esistevano altri mille posti dove avrebbe potuto essere. Seppur aiutata dal destino, dalle circostanze o chi per loro, aveva scelto di essere lì, con lui, in quel momento, e questo doveva significare qualcosa.”


CALIFORNIA, OGGI


Terry sta per attraversare la strada, quando sente una voce chiamarla. Quando si gira vede Ellie correrle incontro, il viso arrossato e gli occhi luminosi.

ELLIE: Ehi! Stai… Stai andando a casa?

Terry guarda la ragazza chinata, le mani sulle ginocchia, che si riprende dalla corsa.

TERRY: Teoricamente sì, ma visto il tuo scatto da centometrista…

ELLIE: Molto, molto spiritosa.

TERRY: Pensavo che Robbie ti avesse trattenuto e…

Ellie annuisce, per un attimo si chiede perché Terry sia ancora lì, avendola vista finire le riprese un paio d’ore fa. Poi scrolla le spalle, decide di lasciar perdere.

ELLIE: Già, ma per farmi fare il primo montaggio di una lunga serie, spero!

Terry sgrana gli occhi, sorridendo.

TERRY: il primo montaggio? Ma è grandioso!

Una macchina suona all’improvviso, le due si accorgono di essere quasi in mezzo alla strada. Si spostano vicino al marciapiede, si guardano, un po’ impacciate. Poi Ellie sorride.

ELLIE: Ti va di andare a bere qualcosa?

 


MIAMI, OGGI


Logan guarda Mackenzie sedersi sul divano della loro suite, con disapprovazione.

LOGAN: Ovviamente doveva essere lesbica.

MACKENZIE: E’ inutile che tu sia invidioso. Come vedi sono qui con voi a guardare stupidi programmi trash.

LOGAN: Non sono invidioso infatti, sono disgustato dal tuo sputare sulle opportunità.

Mackenzie lo guarda, alzando un sopracciglio.

MACKENZIE: Sono fidanzata!

LOGAN: Ti ha chiesto una birra, non un cunnilingus…

MACKENZIE: “Una birra” non è mai solo una birra.

Logan si siede accanto a lei, strappandole il telecomando.

LOGAN: Questo se tu non vuoi.

MACKENZIE: Come pensi che potrei volerlo? Insomma, l’hai guardata?

LOGAN: Eccome se l’ho fatto…

MACKENZIE: Non vedo Ellie da due settimane. Non la sento da giorni. Ho rapporti con lei con una frequenza di una volta ogni tre mesi, e siamo circondati da distrazioni in ogni dove…

LOGAN: Quindi confermi che non è possibile avere una storia a distanza. Se ti sentisse Nick…

MACKENZIE: No. Confermo che è difficile, e questo lo sa. Ma io… Mi conosco, Logan. Conosco me, conosco i miei bisogni, i miei istinti, e conosco quello che voglio. E so che Ellie vale più di qualsiasi azione avventata e istintiva che, sono sicura, in una situazione del genere potrei compiere. Tutto qui.

Logan la guarda un attimo, come a riflettere sulle sue parole. Infine sprimaccia il cuscino dietro la schiena, mentre Hank esce dal bagno, fresco di doccia.

LOGAN: Allora, cosa vogliamo guardare? The Talent? Modern Family?




“.-Io non credo al destino, Tony, questo non è cambiato”. Aveva sussurrato Sammy, senza guardarlo. Il ragazzo si era passato una mano dietro la nuca.

-Forse nemmeno io. Ma credo che le cose, semplicemente, non spariscono così. Non le cose a cui teniamo davvero.”

 


NEW ORLEANS, OGGI


locale new orleans

HANNA: E quindi com’è, passare da fare la star a fare il professore?

Justin guarda la ragazza sorseggiare il suo cocktail giocherellando con la cannuccia. Cerca di distogliere gli occhi dalla bocca di Hanna, che si apre in un sorriso appena si accorge del suo sguardo.

JUSTIN: E’… Gratificante, in realtà.

HANNA: Eppure non sembra.

JUSTIN: No, è… Un bell’ambiente. I ragazzi come voi… Mi ricordano me.

HANNA: E poi ci sono un sacco di belle ragazze, giusto?

Justin si schiarisce la voce, a disagio.

JUSTIN: Io non sono….

HANNA: Eppure mi ricordo che lo fossi. O almeno, così dicevano le voci.

Justin sorvola sull’improvviso passaggio dal “lei” al “tu”.

JUSTIN: Fossi cosa?

HANNA: Un… Amante della bellezza. Le mie amiche impazzivano per te e…

JUSTIN: E’ sempre stato Hank il bello del gruppo…

HANNA: Ma tu eri molto più sexy. Lo sei ancora, per quello che vale.

Justin sente la sedia scomodissima, la guarda combattuto tra la voglia di approfondire l’idea della ragazza e la certezza che sarebbe un errore.

JUSTIN: Io devo… Andare.

HANNA: Perché scatti appena ti viene fatto un complimento?

JUSTIN: Perché sono… Fidanzato.

HANNA: La scusa più vecchia del mondo per non essere costretto a rifiutare qualcuno.

JUSTIN: No io… Lo sono sul serio.

Hanna lo guarda pensierosa.

HANNA: Però non sembri felice.

JUSTIN: Questo non vuol dire che… Abbiamo i nostri problemi.

HANNA: E questa è la motivazione più vecchia del mondo per cedere ad una tentazione.

Hanna si sporge sul tavolo, mostrando una scollatura generosa. Justin si alza di colpo, risoluto.

JUSTIN: Io devo andare. Buona serata, Hanna…

HANNA: Justin, aspetta…

Justin si gira, serio.

JUSTIN: Tu… Tu sei una mia alunna, Hanna. Non sarei dovuto venire, e soprattutto non dovrei avere una conversazione del genere con te.

justin-parla3

Hanna lo guarda un attimo, poi annuisce nella sua direzione.

hanna-seria

HANNA: Allora… Ci vediamo in aula, professor Evans.


NEW YORK, OGGI


ospedale ny

Ethan sente i muscoli irrigidirsi mentre il dottor Norton, accanto a lui, finalmente afferra il bambino, mentre Vicky taglia il cordone ombelicale. Il dottor Norton si rivolge ad Ethan, concitato.

DOTTOR NORTON: L’incubatrice è pronta?

ETHAN: Sì, è qui…

Ethan si interrompe, guarda il viso del bambino, sporco di sangue e placenta, che comincia a piangere. Lo vede, e lo trova perfettamente sano. Si sofferma a guardargli gli occhi chiari, per un attimo sa che anche suo figlio avrebbe avuto gli stessi occhi. Il dottor Norton lo scuote, e Ethan mette a fuoco Vicky che gli porge il bambino, ansiosa.

VICKY: Dottor Brown!

Ethan si riscuote, afferra il bambino e per quell’attimo impiegato nel metterlo nell’incubatrice, si immagina un attimo di avere in braccio suo figlio.




“Tony l’aveva guardata, sperando che Sammy capisse che parlava di loro due. Non sapeva cosa provava per la ragazza, non sapeva nemmeno chi fosse, dopo tutto quel tempo. Eppure era certo che una parte della vecchia Sammy fosse ancora in lei, come una parte del vecchio lui esisteva ancora, in quel momento forte più che mai, che si dibatteva nel suo petto e gli faceva accelerare le pulsazioni. Non sapeva se fosse per colpa di Sammy, del concerto appena finito, o semplicemente dei ricordi che tutta quella situazione stava riesumando, ma era certo che l’affetto che provava per Sammy fosse autentico, e fosse legato a quel tempo presente, non solo a strascichi passati”.

 

Colonna Sonora – Listen (3 scene)


NEW ORLEANS, OGGI


nuova casa justin

Justin apre la porta di casa, e si guarda intorno, spaesato. Le luci sono accese. Chiude la porta e quando si gira vede la luce della cucina illuminata, un leggero parlottio in sottofondo. Mentre si avvicina vede la televisione accesa e, seduta al tavolo, Jessy, che alza gli occhi su di lui e fa un leggero sorriso.

JESSY: Ciao.

JUSTIN: C… Ciao.

JESSY: Tutto bene all’università?

JUSTIN: Sì. Tu? La seduta?

JESSY: Bene, direi.

Justin continua a guardarla cercando di nascondere l’incredulità. Jessy è in pigiama, ma il trucco leggero della mattina è rimasto, donando indubbiamente alla ragazza un aspetto più sano.

JUSTIN: Io non pensavo che venissi…

JESSY: Ieri sera non avevo la forza di tornare qui. Oggi ho finito prima, quindi…

JUSTIN: Ok, allora… Hai mangiato? Preparo qualcosa?

Vede Jessy fare una smorfia, scuotere la testa.

JESSY: Io… Non ho molta fame.

Justin annuisce, pratico.

JUSTIN: Allora vado… Vado a vedere cosa c’è nel frigo.

Jessy annuisce, mentre Justin si dirige verso il piano cottura, per niente deluso. Un passo alla volta, si dice, e sorride.


MIAMI, OGGI


Nick conferma nuovamente la chiamata, dopo averla interrotta per la terza volta prima che partisse il primo squillo. Sente il telefono suonare a vuoto due, tre, quattro, cinque volte, finché, ormai deluso, fa per riagganciare.

“Pronto?”

NICK: Beth?

Sente il silenzio dall’altra parte.

NICK: Sono… Sono Nick.

Nick stringe spasmodico il telefono, avvicinandoselo all’orecchio, la paura che la linea sia disturbata.

NICK: Beth?

BETH: Ciao, Nick.

E Nick sorride, e non sa che Beth ha impiegato del tempo a rispondere perché non voleva che la voce le tremasse. Pensa a cosa dire, ma Nick la precede, la travolge con la sua energia.

NICK: Come stai?

BETH: Io… Io bene, e tu?

NICK: Alla grande. Scusa se ti chiamo a quest’ora, in realtà non so nemmeno che ore siano lì, ma qui diciamo che è sera, non tardi, l’ora di cena insomma, anche se noi ceniamo molto tardi perché Logan dorme sempre, hai presente Logan…

Beth sorride, annuisce, anche se Nick non può vederla.

BETH: Sì, ho presente.

NICK: Già, è quello che ci ha provato con te, ricordi? E’ stato poco simpatico quella volta, ora che ci penso…

BETH: Sono sicura che l’avrete risolta.

NICK: Sì, sì, l’abbiamo risolta. E tu dove sei? Ancora a New Orleans o…

BETH: No, io sono a New York. Mi dispiace non essere riuscita a vederti ma…

NICK: E’ dispiaciuto anche a me.

Rimangono per un attimo in silenzio, mentre Beth richiama alla mente il volto di Nick, visto decine di volte in TV e sui giornali, e Nick prova ad immaginare i cambiamenti del tempo sul volto di lei. Poi Beth si schiarisce la voce.

BETH: Però forse c’è un modo per rimediare.

Nick sente la salivazione azzerarsi, la speranza farsi strada in lui e si convince che Hank aveva ragione.

NICK: Dimmi.

BETH: Beh… Io e Liz abbiamo avuto un’idea, e abbiamo pensato subito a voi. Non so se ti ricordi, ma Ethan lavora all’ospedale di New York, e qualche anno fa è arrivato un caso molto doloroso, di una bambina di nome Caroline…

Beth continua a raccontare tutto, mentre Nick si limita ad ascoltare e a fare qualche verso di assenso, e la ragazza si accorge di quanto gli mancassero quei momenti, di quanto gli mancasse Nick.

 


CALIFORNIA, OGGI


Ellie barcolla sul vialetto di casa, la vista annebbiata e un sorriso ebete sulla faccia.

ELLIE: Ed ecco casa mia…

Inciampa nel marciapiede, ma Terry la ferma, più sobria di lei.

TERRY: Magari cerca di arrivarci intera.

Ellie ride, si gira verso la ragazza, entrambe molto vicine.

ELLIE: Ma tu… Ma tu perché non sei ubriaca? Spiegamelo.

TERRY: Perché reggo più di te, ad esempio.

ELLIE: Ah… Nonono, signorina, tu non me la dici giusta. Dovevamo festeggiare, giusto? E invece ho festeggiato da sola…

TERRY: Giuro, ero di fronte a te, anche se immagino tu faccia fatica a ricordarlo…

Ellie ride insieme alla ragazza, poi la guarda, di colpo seria.

ELLIE: No, non l’ho dimenticato. Anzi… Grazie. Se non ci fossi stata tu stasera avrei passato l’ennesima serata solitaria e invece…

Ellie fa un leggero sospiro, si sforza di mantenere quel lieve momento di sobrietà.

ELLIE: Sono felice che tu stia lavorando con Robbie. Non so come farò quando finirete e…

ellie-smile4

TERRY: Noi abbiamo… Abbiamo già finito. Oggi.

Ellie guarda Terry, ne osserva il volto un po’ impacciato e dispiaciuto, sente gli effluvi dell’alcol abbandonarla di colpo.

ELLIE: Come… Cosa?

TERRY: Sì, per quello stasera sono uscita tardi. La produttrice ci stava pagando e…

ELLIE: E ora?

TERRY: E ora immagino finirete le riprese e…

ELLIE: No, intendevo… Io e te.

Terry la guarda, alza un sopracciglio.

TERRY: Io e te? Esiste un “io e te”?

ELLIE: Oh, andiamo, Terry… Ti ho appena detto che mi fa piacere averti qui e…

TERRY: Io vedrò cosa fare. Nonostante l’età me lo imponga, non ho ancora le idee chiare.

Ellie guarda la ragazza fare un sorriso triste, si ritrova a considerare quanto sia bella, quanto sia stata bene con lei negli ultimi tempi e come tornerà ad essere grigia la sua vita nell’eventualità di una sua partenza.

ELLIE: Nemmeno io le ho.

ellie-seria-parla

TERRY: Non dire sciocchezze. Non ti ho mai vista decisa come ora. Hai un obiettivo, sai cosa vuoi, sei esattamente dove mi aspettavo che fossi.

Ellie si dice che Terry ha ragione è esattamente dove voleva essere. Ma anche con CHI voleva essere?

ELLIE: Non parlavo del lavoro.

Terry la guarda, ora seria.

TERRY: E di cosa?

terry-seria

E allora Ellie lascia che l’alcol, il desiderio, la solitudine, l’adrenalina, le mille ragioni che muovono l’istinto facciano il suo corso. Si avvicina a Terry e la bacia. La ragazza si scansa sorpresa.

ellie-kiss-bionda

ELLE: Scusa, io..

Terry le afferra la nuca e la bacia di nuovo.




“Sammy aveva annuito alle parole di Tony, poi aveva alzato gli occhi, dura.

-E’ vero, ci sono cose che non spariscono come se niente fosse. Cose che non basta il tempo, o le circostanze, a cancellare. Ma le azioni che compiamo, Tony, le scelte che facciamo, quelle a volta mutano i rapporti. Per sempre.-

Sammy l’aveva guardato ancora un attimo, gli occhi che aggiungevano in maniera muta “ne siamo un esempio o e te”. Tony lo aveva letto, e Sammy aveva concluso la conversazione.

-Ora devo proprio andare.”


NEW YORK, OGGI


Colonna Sonora- Private Parts (fino alla fine)

casa ethan e liz

Ethan entra in casa e vede Liz seduta al tavolo della cucina. Fa un profondo respiro, cercando di scacciare l’improvvisa rabbia che prova per la ragazza.

ETHAN: Ciao.

LIZ: Ciao.

Lo sguardo che Liz gli rivolge gli ricorda la Liz dei primi tempi, e Ethan capisce immediatamente che la ragazza non è intenzione di lasciar correre.

ETHAN: Non sono riuscito a venire oggi…

LIZ: Me ne sono accorta.

Ethan si morde un labbro, non sapendo cosa dire. Poi fa per appoggiare il giubbotto, si gira dandole le spalle.

LIZ: Non fingerti nemmeno dispiaciuto, sai, non ci sarei abituata.

Ethan si gira lentamente.

ETHAN: Ho avuto un’operazione importante…

LIZ: E non potevi avvisare?

ETHAN: Ho avuto un’operazione impo…

LIZ: Ho capito, Ethan! Non trattarmi come se fossi un’idiota!

ETHAN: Beh, se non capisci che durante un’operazione il mio primo pensiero non è avvisarti della mia assenza ad una stupida seduta…

LIZ: Ma non sono nemmeno il secondo pensiero, il terzo, forse nemmeno l’ultimo.

liz-seria2

Ethan la guarda, poi fa un profondo sospiro, non tenta nemmeno di nascondere la sua insofferenza.

ETHAN: Senti, Liz, ho avuto una brutta giornata….

LIZ: Sono anni che hai una brutta giornata, cazzo!

ETHAN: Non so cosa dirti!

LIZ: Tu non sai mai cosa dirmi! E io pensavo… Pensavo che…

ETHAN: Cosa?

LIZ: Pensavo che avessimo fatto un passo avanti, e invece torni a casa e non fai altro che comportarti come fai da due anni a questa parte! E io sono stanca, Ethan!

ETHAN: Non sei la sola!

LIZ: E allora dimmi qualcosa! Considerami!

ETHAN: DUE ANNI, LIZ! E’ due anni che va tutto a puttane!  Non dovrebbe essere per te un’informazione sufficiente?

Liz lo guarda, ferita.

LIZ: Stiamo di nuovo parlando di questo?

ETHAN: Sei tu che vuoi parlare di questo!

LIZ: Io voglio parlare del perché mi tratti come se fossi invisibile!

ETHAN: Perché se ti guardo io vedo solo il figlio che hai ucciso!

ethan-angry

Liz rimane a guardarlo, il petto che si alza e abbassa ritmicamente, sente l’aria mancargli. Ethan la guarda, ne legge la sofferenza, poi ripensa a quel bambino, a quel cuore pulsante e a quel corpo sano, e si convince che anche il suo bambino sarebbe stato così, che avrebbe fatto parte di quell’un per cento…

ETHAN: Te l’avevo detto che era meglio non parlare.

Ethan si dirige verso l’attaccapanni, poi chiude la porta della camera. Liz rimane a guardare un punto imprecisato della parete, infine si siede sulla sedia dietro di lei, senza espressione.


CALIFORNIA, OGGI


Ellie si stacca dalle labbra di Terry, ritrova un momento di lucidità in quella serata. La ragazza la guarda, aspetta che lei dica qualcosa, che chiarisca la sua situazione.

ELLIE: Buonanotte.

Ellie fa per allontanarsi, ma Terry la ferma, prendendole un braccio.

TERRY: “Buonanotte”?

ELLIE: Io non… Non sono pronta per parlarne adesso.

Il voto di Terry si fa comprensivo, la ragazza annuisce.

TERRY: Questo vuol dire che ne parleremo?

ELLIE: Certo, vieni… Vieni domani, agli studi. Ok?

TERRY: Ok. Notte, Ellie.

Ellie le rivolge un ultimo sorriso, poi si incammina lungo il vialetto. Con la brezza della sera la mente torna lucida, ed Ellie capisce in quel momento cosa è successo. Alza gli occhi, e si trova davanti lei.

ELLIE: E tu che ci fai qui?

Una ragazza la guarda, gli occhi gonfi di pianto, il fard solcato dall’orma delle lacrime.

Rebecca
Rebecca

RAGAZZA: E quella chi era?

ELLIE: Non sono affari tuoi, Becca, lasciami passare…

La ragazza si alza dalle scale, ma non si sposta di un centimetro. Ellie si ritrova a pochi passi da lei, sullo scalino inferiore.

ELLIE: Becca…

REBECCA: Per fortuna che avevi capito. Per fortuna che “Mackenzie è la donna della mia vita”. Sei patetica, Ellie.

ELLIE: Disse quella che è seduta davanti a casa mia…

Si blocca di colpo, vede che Rebecca ha ricominciato a piangere, si accorge di avere esagerato.

ELLIE: Scusa, Becca, non volevo, ma…

BECCA: Non volevi cosa, Ellie? Non volevi umiliarmi o non volevi sostituirmi con la prima cretina che avrebbe creduto alle tue parole?

ELLIE: Terry non è…

BECCA: Si chiama Terry? E questa quando l’hai incontrata, Ellie? Prima o dopo aver lasciato Mackenzie?

Ellie abbassa lo sguardo, quando lo rialza vede Becca scuotere la testa.

BECCA: Fammi indovinare, non l’hai mai lasciata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comments

comments

9 Risposte a “5×04 – PRIVATE PARTS”

  1. Ahahahah sono contenta che la storyline di Ellie abbia lasciato tutti di stucco!
    Sì, mi rendo conto che messa così sembra un pò OOC (Out Of Character), però come accennavo anche nei commenti precedenti vi manca un pezzo di storia che vi verrà spiegata prima, e comunque in generale sono passati tre anni, ed Ellie è diversa da come l’abbiamo lasciata alla fine della quarta stagione (come un pò tutti loro alla fine, no? )

    Jessy e Justin, seppur piano, stanno recuperando, ma come si sa ogni recupero è fatto di alti e bassi… Così come i Lethan. Vedremo come andranno le cose prossimamente. E poi ho capito, i Betick sono i Betick 🙂
    Vedrai che alla prossima sarai meno sconvolta! (o forse di più?= 😛 ) Grazie per il commentino (e la citazione!) <3

  2. oh m*rda…ma che è successo?! xD Porca l’oca sembrava che le cose stessero in piedi, ma ora stanno tragicamente precipitando!! si sono salvati solo Jessy e Justin in questa puntata e non so ancora per quanto, a questo punto!!
    Ma Ellie?!?! Ma comeeee…ti giuro che non me l’aspettavo, mi hai proprio colto di sorpresa!! Non la sto giudicando, eh, solo che sono curiosa di capire di più e di approfondire la situazione! Però…prima o poi Mac lo scoprirà, no? Perché Ellie per quanto riguarda lasciarla, non vuole lasciarla (cioè quella Rebecca ha risposto chiaramente a questo dubbio), però…mi chiedo quando dovranno fare i conti, cosa si diranno? e proprio Mac, a cui avrei dato di più della libertina, è stata in grado di controllarsi…assurdo… Sono sconvolta!! XD
    Ethan e Liz, mamma mia, non pensavo che la giornata potesse peggiorare a tal punto, è incredibile come la vita si accanisca certe volte, vero? Mi ha fatto una tenerezza incredibile Liz con la sua borsetta, alla seduta, mentre aspettava Ethan… uff…
    Nick e Beth: Sono l’unica vera gioia di questa puntata ahah finalmente si sono sentiti!! (cavoli, quanto ci ha messo Nick, che testone!!)
    Comunque sono ancora sconvolta, e sto guardando un punto indistinto della parete, pensando a cosa diavolo farà Ellie…
    Rimango così “senza parole” [cit. di alto livello, V. 🙂 ♥ ]

  3. Penso che su Logan stai facendo un gran bel lavoro, perchè come forse avevo giá scritto, parti dall’uso di una faccia che ha un suo immaginario dietro , molto diverso da quello creato per Crossroads e considerando che del suo precedente personaggio, per me, ma credo per molti, la scena preferita è quando Damon gli stacca la testa, il lavoro da fare qui è il doppio della difficoltá normale, una bella sfida, ma leggendo anche gli altri commenti sembra stia riuscendo proprio bene

  4. Ahahahahah ti sento sempre più provata dalla lettura!
    Soprattutto vedo che non hai citato la tua coppia preferita, i Jestin :p
    Per quanto riguarda Ethan, diamogli un pò di tempo, e non perdiamo la fiducia (insomma, facciamo come Liz dallo psicologo..)
    Il momento della rimpatriata è vicino! :p

  5. Grazie per i complimenti, sono contenta che l’idea dei “pezzi” del libro di Liz sia piaciuta 🙂
    Contenta anche che venga apprezzata la figura di Logan, è il personaggi regular più “nuovo” di CrossRoads, ma è troppo carino secondo me 🙂
    Vedo che le coppie che più sconcertano sono i Jestin e i Lethan… Vedremo nella prossima puntata 🙂

  6. Sapevo che la puntata ti sarebbe piaciuta 🙂
    Chi è Rebecca lo scopriremo meglio nella prossima puntata, così come quello che deciderà di fare Ellie… E ovviamente quale atteggiamento assumerà. Ellie è un personaggio che in questa season 5 non abbiamo ancora analizzato, e la prossima puntata ci farà capire meglio cosa ha affrontato Ellie in questi 3 anni.

    Liz e Ethan sono in una situazione complessa; è chiaro che dalla prima puntata hanno fatto passi in avanti, ma la storia dell’aborto è un tema che non hanno ancora superato. Ci vorrà tempo, perchè alcune cose hanno bisogno di essere metabolizzate… Così come Justin e Jessy: l’aperitivo con Hanna non vuol dire nulla per ora, Justin è contento di aver resistito perchè quando è tornato a casa ha visto una Jessy più simile a quella che ricordava. Vedremo cosa succedrà nella prossima ! Grazie per il commentooo :*

  7. La situazione qui sta sfuggendo di mano. In questa puntata ci sono un sacco di ragazze di facili costumi.Indubbiamente Mac ha vinto la stima e, inespettatamente, Ellie sconvolge tutti! Ethan….bello, bravo, ship della vita….ma ha rotto i coglioni. Basta con questo senso da obiettore di coscenza. Purtroppo per me, temo si lasceranno e tornera Hank maledetto a rovinare tutto. Beth e Nick sempre un fiumiciattolo di miele. Sono curiosa di vedere la rimpatriata tra tutti è i casini che ne deriveranno.

  8. Questa puntata gioca bene con le speranze degli spettatore, se all’inizio sembra che le cose tra Liz e Ethan si sistemeranno, alla fine questa flebile speranza svanisce e resta solo la voglia di pestare il nostro ex-bravo ragazzo, per via di quella stronzata che dice a LIz, alla fine. Ammetto che quando avevo letto dell’operazione improvvisa avevo immaginato tutta una situazione opposta che avrebbe portato a un opposto finale.
    Nella scena del litigio c’è l’immagine del dialogo tra Anna e Summer di O.C., ho apprezzato la scelta perché (forse è stato un caso) in quella scena Anna parlava dell’aereo invisibile di Wonder Woman, l’elemento dell’invisibilità ritorna in quello che dice Liz.
    La sto chiamando Anna, invece qui la nostra Samaire Armstrong è Veronica la mamma di Caroline, mi piace come scelta (la sua faccia mi ha ricordato anche Penny & Me degli Hanson). Faccio coming out e ammetto che durante la prima serie di O.C. tifavo per lei, Summer era bella, ma insopportabile, trattava il povero Seth come uno zerbino, nessun nerd avrebbe mai potuto amarla 🙂
    Rimanendo ancora sulle scene che coinvolgono Liz, condivido il commento che fa a Beth sul suo biglietto cartina, la settimana scorsa avevo pensato le stesse identiche cose.
    Mi è piaciuta molto l’idea dei pezzi tratti dal libro della nostra bella Miss Marshall, mi ha ricordato molto il film di Dawson nell’ultima puntata del telefilm omonimo. Se in questo caso ho capito bene l’equazione: “Sammy:Tony=Liz:Hank” 🙂
    Comunque un Ethan così stronzo e bigotto è indigeribile, quasi che diventa simpatico Robbie, in confronto (che in realtà sembrerebbe essere buono)…si non ho apprezzato per niente quello che dice a Liz 🙁
    Logan è il TOP!!! Ogni puntata acquista punti adorazione, anche se ormai mi sono così adattato a questo telefilm, che aspetto che faccia una cavolata. Però tutte le scene con lui diventano esilaranti, pur nascondendo in quello che dice cose molto sagge e intelligenti. Bella costruzione del personaggio, in generale sono questi quelli che tendo a preferire nei telefilm.
    “The Talent” mi sembra di averlo già sentito !? 😛 Per chi non l’avesse mai sentito, si recuperi Second Chance 🙂
    Finalmente una gioia per Ellie!!! 🙂 Anche se solo lavorativa 🙁 Il problema con Mac, secondo me, più che esclusivamente la distanza è proprio il lavoro di quest’ultima, visto che è sempre in giro come una barca rotta.
    Riguardo a Jessy, sono già due puntate che mi aspetto la ship con lo psicologo, li chiamerei Gressy!!! Ok, forse questa era meglio evitarla 🙂
    A Second Chance Giovedì 1 Dicembre 🙂

  9. non capisco più nulla…troppa gnocc…ehm…troppe cose in una sola puntata! non riesco a fare sinapsi badrona!!!

    partiamo subito con Ellie che è stata al centro della puntata: cosa minchia combini??? e soprattutto: chi è rebecca??
    all’inizio pensavo fosse la sorella di mackenzie (che hai citato UNA volta nella scorsa stagione se non erro), però mi sa che non è così. ti dico solo che mi sembra una pazza stalker! O_O
    figa è figa eh…ma è stalker! XD
    il triangolo terry e mackenzie mi sa che presto verrà privato di uno dei due angoli.
    la relazione a distanza si sta rivelando più difficile del previsto. sapevo che sarebbe stato così al termine della scorsa stagione, ma un po’ ci speravo. vabbè…non è detta l’ultima parola!!

    Liz & Ethan sono tremendi. fanno star male chi legge. quando Ethan le ha urlato “tu hai ucciso mio figlio” mi si è gelato il sangue. francamente penso che non torneranno più assieme.
    mentre leggevo pensavo a come sarebbe se liz scoprisse di essere di nuovo incinta e sta volta il bambino fosse sano. chissà che piega prenderebbe il loro rapporto…

    per il resto: Justin e Jessy hanno fatto un minuscolo passo avanti. piuttosto che niente è meglio piuttosto, fatto sta però che la scollatura della sua allieva porca diventerà una pericolosa calamita. e quando accadrà il peggio temo la reazione di jessy (te lo dico a caldo: per me jessy non ci arriva a fine stagione. ahahah non reggerà lo shock di justin con la sua studentessa e si ammazza!)

    beth e nick voglio che siano meant to be!!! sembrano i classici adolescenti del “mi manchi ma col cazzo che ti scrivo per primo!!”

    gran puntatona cmq!!! non vedo l’ora che esca la prossima!!!

I commenti sono chiusi.

Licenza Creative Commons
Telefilm su Carta di Elisa Pitta è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://elisapitta.altervista.org/blog/.