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Telefilm su Carta di Elisa Pitta è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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2×11 – REMEMBER HOME

Ed eccoci all’undicesima puntata del Season Finale di Second Chance! Per chi volesse recuperere gli episodi precedenti, basta cliccare qui:
EPISODI PREDECENTI

Volevo inoltre ringraziare tutti per il sostegno generale per le storie scritte, e ricordare che è FONDAMENTALE, affinché la storia continui (e soprattutto sul COME continui) commentare qui sotto! Vi aspetto per ogni tipo di considerazione!


NEW YORK, OGGI


ospedale ny

HELLEN3

Hellen si volta verso Noel appena Jack si decide a seguire il dottore.

HELLEN: Lascia che ti spieghi…

NOEL: Che cosa, Hellen? Cosa vuoi spiegarmi?

NOEL

Gli altri si sforzano di non guardarli, vorrebbero cercare di non intromettersi. Hellen li guarda ugualmente, a disagio.

HELLEN: Per favore, possiamo parlarne in privato…

NOEL: In privato o in pubblico non fa alcuna differenza. Non credo ci sia niente che tu possa dirmi.

Noel continua a ignorare la ragazza, si limita a fissare un punto imprecisato di fronte a lui. E’ incredulo, non sa come prendere la notizia perché in realtà non l’ha ancora elaborata.

HELLEN: Noel per favore…

NOEL: No, per favore tu, Hellen!

Noel si alza in piedi, Emily fa un passo verso di lui, come a trattenerlo, ma Phil la ferma.

NOEL: Mi hai… Mi hai fatto sentire costantemente inadeguato, uno stronzo in ogni situazione, e ora vengo a scoprire che… Che hai mentito su una cosa del genere…

HELLEN: Se mi ascoltassi…

NOEL: Non voglio ascoltarti. Voglio solo salvare Cody. E voglio che tu stia zitta.

Hellen lo guarda, ingoia le parole che vorrebbe dire. Si risiede, mentre seppellisce nuovamente la verità che era pronta a raccontare.


NEW ORLEANS,  SETTE ANNI PRIMA


locale new orleans

“Ehi, che succede?”

Hellen aveva alzato gli occhi, appoggiato il bicchiere appena vuotato. La vodka le aveva graffiato la gola, ma aveva ignorato il bruciore. Riusciva a sopportarlo molto di più di quello in pieno petto.

HELLEN: Ciao, Jack.

jack

Jack si era seduto accanto a lei, l’aveva guardata stupito. Non vedeva Hellen da un po’, Noel da ragazzo innamorato era tornato il solito coglione, e le dispiaceva per quella ragazza. Era davvero molto bella, lo aveva sempre pensato, e poi era cazzuta.

JACK: Noel sa che sei qui?

Doveva aver fatto la domanda sbagliata, perché Hellen aveva cominciato a sbattere con foga il bicchiere sul tavolo.

HELLEN: Barista! Un altro!

Jack l’aveva guardata perplesso, poi si era seduto accanto a lei. Hellen si era girata, aveva scosso la testa, i capelli biondi che le ricadevano sul viso.

HELLEN: Per favore. Nessun giudizio.

Jack l’aveva osservata un attimo, poi si era schiarito la voce.

JACK: Barista! Facciamo due.

Hellen si era girata nuovamente verso di lui, stavolta sorridendo.

JACK: Sono l’ultima persona che può dirti che i problemi non si risolvono con l’alcol.

HELLEN: Già, Noel me l’ha…

Si era bloccata di colpo, l’immagine di quella mano che scorreva sul vetro appannato della macchina, e poi quel test di gravidanza nella borsa, ora libero dalla sua confezione, ma ancora intatto…

Jack aveva sollevato il bicchiere, guardato verso di lei.

JACK: A cosa brindiamo?

HELLEN: Alla mia libertà.

Jack l’aveva guardata, corrugando le sopracciglia.

HELLEN: Sono single.

JACK: Da quando?

HELLEN: Da stasera.

Poi aveva vuotato il bicchiere in un unico sorso.




Si era ritrovata tre ore dopo, aggrappata alla giacca di Jack, che cercava di accompagnarla a casa lungo le strade deserte di New Orleans. Il cellulare del ragazzo squillava, probabilmente era Phil che voleva intimarlo di alzare il culo, avevano le prove quella sera, ma Jack aveva continuato a farlo vibrare nella giacca. Hellen si era bloccata di colpo, si era piegata e aveva vomitato sul ciglio della strada. Poi si era rialzata, lo aveva guardato mortificata.

HELLEN: Scusa, io… Sono un disastro.

JACK: Capita quando si beve.

Hellen aveva fatto una leggera risata, che lentamente si era trasformata in pianto.

JACK: Ehi, che succede?

HELLEN: Io.. Non posso tornare a casa così.

JACK: Ok, tranquilla. Puoi dormire da me. Io… Dormirò sul divano.




Erano entrati in casa, ed Hellen aveva indugiato sulla porta, mentre lentamente si riprendeva dalla sbornia.

JACK: Andiamo, entra. Sono solo.

Hellen aveva annuito, ma Jack si era dovuto affacciare nuovamente all’ingresso prima che lei lo raggiungesse in cucina.

JACK: Vuoi del caffè? Dicono che prenderlo amaro fa bene…

HELLEN: Ok.

Hellen si era accomodata su una sedia, mentre Jack si girava per fare il caffè. La ragazza si era accorta che si era tolto il giubbotto, scoprendo una maglietta che ne faceva risaltare i bicipiti. Si era stretta più forte nel cappotto.

HELLEN: Sai io penso che… Che potrei anche tornare a casa…

Jack non si era voltato, ma Hellen aveva sentito dall’inflessione della voce che stava sorridendo.

JACK: Tranquilla, non ti mangio.

Hellen era rimasta in silenzio, non sapendo cosa dire, finché Jack non si era girato e le aveva porto una tazza di caffè fumante.

HELLEN: Grazie.

JACK: Di nulla.

Lui aveva continuato a scrutarla, accorgendosi di quanto la ragazza fosse tesa.

HELLEN: Io… Lo dirai a Noel?

JACK: Dirgli cosa?

HELLEN: Che io… Insomma, di stasera.

Jack si era preso del tempo per rispondere.

JACK: Vuoi che glielo dica?

HELLEN: Perché dovrei volerlo?

JACK: Non lo so. Voi donne siete strane.

HELLEN: Pensi che voglia farlo ingelosire?

JACK: Non lo escludo.

Hellen aveva fatto una breve risata.

HELLEN: E come? Lo conosco abbastanza da sapere che non se la prenderebbe se sapesse che ho preso un caffè con un amico…

JACK: Con un amico no, ma con me invece credo di sì.

HELLEN: E perché?

JACK: Non è un mistero che ti abbia sempre trovata… Interessante.

Hellen era arrossita, presa alla sprovvista.

JACK: Ma il mio invito qui non… Non ha secondi fini, davvero. Tu stai con Noel, magari non in questo momento, ma sono sicuro che…

HELLEN: Lui mi ha tradita.

Jack era rimasto in silenzio, a fissare ostinatamente la tazza.

HELLEN: Lo sapevi.

JACK: Io… Mi dispiace, Hellen.

jack-sguardo-serio

Hellen si era alzata, tutta l’angoscia di quella giornata che si trasformava in rabbia.

hellen-sarcastica

HELLEN: Certo, ti dispiace. Lo sapevate tutti, ero l’unica a pensare che Noel fosse cambiato… Ma d’altronde perché avrebbe dovuto? Voglio dire, in fondo sono SOLO io! Perché dovrebbe cambiare per una come me…

JACK: Noel è un coglione. Non te l’ho detto perché non credevo che fossero affari miei. Ma… Lo sa anche lui che non ti merita, Hellen.

Hellen lo aveva guardato, gli occhi che le si riempivano di lacrime. Jack le si era avvicinato, premuroso.

JACK: Ehi… Guarda che ci sta perdendo lui.

HELLEN: Se è vero, perché fa così male?

Hellen aveva cominciato a piangere, e Jack l’aveva abbracciata, sussurrandole “shh” nell’orecchio. Hellen aveva continuato ad inzuppargli la maglia,  poi Jack le aveva scostato i capelli appiccicati sulle guance e l’aveva baciata. E quel bacio sapeva di caffè, di disperazione e di solitudine, ed Hellen aveva provato a scacciare quelle sensazioni baciando Jack un’altra volta, e un’altra ancora, finché il suo cervello si era finalmente fermato e l’immagine di Noel e di quella ragazza nella macchina era scomparsa.


NEW YORK, OGGI


liam-2s-hair

Liam si sveglia di colpo, ricordando dov’è e dove invece dovrebbe essere. Vede Taylor seduta alla scrivania, che gli dà la schiena.

LIAM: Cosa…

TAYLOR: Ah, ti sei svegliato.

taylor

La ragazza si gira, fa una smorfia divertita.

TAYLOR: Te lo avevo detto che arrivare alle sei e mezza avrebbe avuto i suoi lati negativi…

Liam si mette a sedere sul letto, la guarda perplesso.

LIAM: Cosa…

TAYLOR: Ti sei addormentato. Se fosse successo altro te lo ricorderesti, credimi.

La ragazza fa un sorriso, che muore progressivamente quando si accorge che Liam non ha intenzione di considerare la battuta.

TAYLOR: Stavo scherzando.

LIAM: Già.

Taylor lo guarda alzarsi, cercare improvvisamente la giacca.

TAYLOR: Qui c’è del caffè e…

LIAM: No, devo andare.

TAYLOR: Posso sapere cosa ti prende, ora?

Liam apre le braccia, fa un gesto come ad abbracciare la stanza.

LIAM: Beh, guardati intorno, Taylor. Sono qui in camera con te, noi suoniamo, io mi addormento, tu mi vegli…

TAYLOR: Stavo scrivendo una canzone. E comunque sei tu che sei venuto da me.

LIAM: Oh, non dirmi che tu non c’entri niente! Mi hai inseguito tu l’altro giorno…

TAYLOR: Ma tu ti sei fermato, mi pare.

Liam scuote la testa, un sorriso consapevole.

LIAM: Giusto, con te è sempre così. Fai le cose, ma poi la colpa è degli altri…

TAYLOR: Non si tratta di “colpa”. Dico solo che le cose si fanno in due. E’ il proverbio più vecchio del mondo…

LIAM: Io non ho fatto proprio niente.

TAYLOR: Nemmeno io.

Liam si accorge in quel momento che durante la discussione si sono avvicinati. Sente il profumo della ragazza, si allontana repentinamente.

TAYLOR: Ma io ti ho fermato, e ti ho spiegato perché. Tu sei venuto qui e io non ho potuto chiedere niente…

LIAM: Ti interessa?

TAYLOR: Dimmelo tu.

Colonna Sonora- Somewhere Only We Know (2 scene)

Liam prova un moto d’impazienza verso l’atteggiamento della ragazza. Alla fine fa un breve sospiro, esausto.

LIAM: Il figlio di Noel è all’ospedale.

TAYLOR: Cosa è successo?

LIAM: Ha avuto un incidente. Ha bisogno… Di un trapianto.

Taylor cambia espressione, sul suo volto si dipinge la preoccupazione.

TAYLOR: Non dovresti essere lì?

LIAM: Sì ma… Mi hanno mandato a casa…

TAYLOR: E tu sei venuto qui.

Liam alza lo sguardo, e i due rimangono in silenzio, occhi negli occhi, a interrogarsi e a rispondersi sulle implicazioni del gesto. Alla fine Liam sfugge alle domande di quegli occhi azzurri, si avvia verso la porta.

LIAM: Io devo…

TAYLOR: Sono venuta a New York perché mi sono accorta che la mia vita, a New Orleans, non stava andando da nessuna parte. Le The Prettiest erano mediocri, lo dimostra il fatto che nessuna di loro ha continuato nel mondo della musica. Mi sono ritrovata sola, e ho pensato che dovevo tentare anche a The Talent. Non… Non ne vado fiera, e lo sai. Non penso sia il metodo migliore per farmi conoscere e apprezzare dalla gente ma… Non avevo alternative. O almeno, non a New Orleans. Ho divorato tutto quello che potevo, spesso senza rispetto per gli altri, e questo è il risultato.

taylor-parla-e-guarda-in-alto

Liam guarda la ragazza fare un sorriso triste.

liam-chiude-la-porta-dubbioso

LIAM: Perché mi stai dicendo questo?

TAYLOR: Perché non sono venuta qui per rovinarti la vita, anche se la tempistica e le dinamiche possono far pensare il contrario. Sono qui per me, per il mio sogno, non per intromettermi nella tua storia. Puoi non credermi ma…

LIAM: Se è vero che ti conosco almeno un po’, so che la musica è sempre stata la cosa più importante.

Taylor rimane un attimo in silenzio, poi fa un sorriso sincero al ragazzo.

TAYLOR: Forse è per questo che andavamo così tanto d’accordo.

LIAM: O forse no.

TAYLOR: Già, o forse no. Ma ripeto, non sono qui per dirti di tornare con me.

Liam la guarda, annuisce dopo poco.

LIAM: Ok.

TAYLOR: Ok.

La ragazza distoglie lo sguardo, posandolo sul foglio di fronte a lei.

TAYLOR: Fammi sapere come sta il bambino…

Liam annuisce e on un ultimo, fugace sorriso,  lascia la camera di Taylor.

 




loft second chance

SHONE 2S

Shone scende dal piano superiore, mentre sbadiglia stropicciandosi gli occhi. Si blocca di colpo, vedendola sul divano, le braccia conserte.

SHONE: Non hai… Riposato un po’?

Mandy scuote la testa, il cipiglio aggressivo.

mandy

MANDY: E’ stata una nottata abbastanza stressante anche per me.

Shone le rivolge uno sguardo comprensivo, mentre si lascia cadere a peso morto accanto a lei.

SHONE: Ti capisco.

MANDY: Oh no, perché capisco che Phil sia tuo amico, ma come fratello…

SHONE: Come fratello fa abbastanza schifo. Almeno all’inizio. E’ un po’ come se lo fosse anche per me.

Mandy lo guarda, corrugando le sopracciglia.

SHONE: Lui… Il padre di Phil, Anthony May… E’ un uomo  violento. So che sembra il solito discorso clichè, ma io abitavo nella casa accanto alla sua e…

Mandy annuisce prontamente.

MANDY: Oh, ti credo.

Shone la guarda interrogativo.

MANDY: Mamma me ne ha parlato. Aveva.. Aveva le cicatrici.

Shone inorridisce, stupendosi per la centesima volta di quanto si sia spinto oltre il limite Anthony May.

SHONE: Beh una volta…  Una volta Phil e il padre hanno litigato più del solito, e lui… Lui è venuto da noi. Mia mamma… Mia mamma è un’assistente sociale, quindi immaginati come può aver reagito….

MANDY: E tu lo conoscevi?

Shone si affretta ad annuire, sorridendo.

SHONE: Sì, noi…Abitavamo in un quartiere povero di New Orleans, andavamo alla stessa scuola popolare e lui… Cantava. Mi aveva convinto ad entrare in un gruppo che per anni è stato composto unicamente da me e lui…

Shone si perde per un attimo nei ricordi, sorridendo nostalgico.

SHONE: Non che mi stesse molto simpatico, all’inizio.

MANDY: Era già così stronzo?

shone-ride3

SHONE: Oh, molto, molto peggio! Se ne stava sempre sulle sue, guardava tutti con supponenza, parlava poco e quando lo faceva ti ritrovavi a rimpiangere il silenzio… Un po’ come te, in realtà.

Mandy sgrana gli occhi, poi si ferma. Ribattere equivarrebbe a mentire, lo sa anche lei. Shone le sorride ancora un attimo, poi torna serio.

SHONE: Senti… So che non vi siete presi subito, ma è normale, con due caratteri come i vostri. Inoltre… Phil fa fatica a fidarsi delle persone, e l’infanzia che ha avuto non ha aiutato. Immagino che sia difficile capirlo ma… Dagli tempo. Lui… Mi è stato vicino nei momenti peggiori della mia vita, e ha condiviso quello che ho di più caro… Abbiamo lottato duramente per arrivare qui, lui più di tutti. Saresti… Saresti felice di averlo come fratello, credimi.

Mandy lo guarda, dubbiosa.

MANDY: E se non mi volesse qui?

Shone scuote la testa, deciso.

SHONE: Sono certo che vuole conoscerti anche lui. Se c’è una cosa che Phil ha sempre voluto, è una famiglia.

mandy-ascolta

Mandy lo guarda, suo malgrado sente gli occhi pizzicare. Il cellulare di Shone le permette di ricomporsi.

SHONE: Ecco, si parla del diavolo…

Il ragazzo avvicina il cellulare all’orecchio.

SHONE: Ehi Phil…Cosa? Jack?.. Stai… Arrivo subito.

Shone si alza dal divano concitato, mentre Mandy lo guarda interrogativa.

MANDY: Che succede?

SHONE: Devo andare all’ospedale. Ci sono parecchie novità e…

MANDY: Posso venire con te?


NEW YORK, SEDE DEL DISCOVER, ORE 8


discover

MATT SERIO

Matt si ferma davanti alla porta del suo ufficio, sgomento.

MATT: Cosa…?

Vede Steve Holin, il direttore del giornale, guardarlo con un sorriso affabile.

Steve Holin
Steve Holin

STEVE HOLIN: Prego, Matt, si accomodi.

Matt sorvola sul fatto che l’ufficio sia il suo, si dirige verso la poltrona della scrivania.

MATT: Mi deve scusare, non mi ricordavo avessimo un appuntamento…

HOLIN: No,no, è lei che deve scusare me. Ma fattori esterni hanno reso necessario il nostro incontro…

Matt corruga le sopracciglia, fa per parlare, poi vede Ally entrare nel suo ufficio, seguita da Dexter, uno dei suoi fotografi. Guarda i due, severamente.

MATT: Ripassate dopo, ora…

HOLIN: Oh, ecco Ally. Entrate pure.

Matt rimane interdetto, vede la ragazza sorridere a Steve Holin mentre Dexter chiude la porta. Holin si gira nuovamente verso Matt, sempre con un sorriso affabile.

STEVE HOLIN: Allora, Matt… Mi dicono che ultimamente il Discover sta prendendo una piega… “Diversa”, ecco.

MATT: Non mi risulta, signor Holin. Credo le abbiano riferito male.

STEVE HOLIN: Quello che mi hanno riferito è che si è rifiutato di pubblicare alcuni articoli potenzialmente… Molto buoni.

Matt corruga le sopracciglia, si limita a guardare l’uomo confuso. Steve Holin si schiarisce la gola, guardando Ally.

STEVE HOLIN: Signorina?

ally-2s-2

ALLY: Beh, c’è lo scoop sul figlio di Noel Larxs, in ospedale da un giorno. E quello su Liam Sandres, che a quanto pare sta intrattenendo una relazione con una candidata del reality in cui fa il giudice, The..

MATT: Ah, capisco.

Matt interrompe di colpo Ally, che si zittisce, indispettita.

MATT: Lei mi ha confuso con quella definizione… “molto buoni”, giusto?

Matt sorride leggermente.

MATT: Lei mi sta parlando di articoli che vendono. Articoli che non c’entrano niente con la musica, ma a cui interessa solo analizzare, sminuzzare e distruggere le vite privati di cantanti o aspiranti tali. Gli articoli buoni sono ben altri, Signor Holin.

ALLY: Ma non sono quelli che fanno vendere.

Matt guarda la ragazza, adirato. Fa per rispondere, ma Steve Holin lo precede.

STEVE HOLIN: Mi risulta che voi abbiate pubblicato molti articoli vendibili in questi anni, Matt. Avete virato su un tipo di giornalismo, e il Discover si è adattato a questa nuova veste. Ai lettori interessa chiaramente leggere gli articoli di gossip quanto leggere di musica…

MATT: Ma a me non interessa parlare di gossip. Se ho fatto questo errore me ne scuso, ma non ho intenzione di perpetuarlo.

SIGNOR HOLIN: Sì, questo credo lo abbiamo capito tutti.

Matt fa un leggero sorriso d’assenso.

MATT: Bene, quindi mi permetterà di dire alla signorina e a chiunque altro non si trovi d’accordo, che possono cercare lavoro altrove.

ALLY: Oppure puoi farlo tu, Matt.

 

Matt guarda Ally, fa una risata dura.

MATT: Stai provando a cacciarmi, Ally? Lavoro qui da dieci anni, e tu da quanto? Due? Pensi di essere nella posizione di mandarmi via?

Ally fa un sorriso ironico, ma non aggiunge niente.

STEVE HOLIN: Lei sicuramente no, Matt. Ma come direttore, credo che, per il bene del giornale, il ruolo di caporedattore debba essere affidato a qualcun altro.

Matt si gira verso l’uomo, senza credere a quanto sentito.

STEVE HOLIN: Penso sia la soluzione migliore per tutti. La sua… Crisi di coscienza, diciamo, non comprometterà le vendite, e lei potrà assolutamente rimanere come redattore, e scegliere la rubrica che preferisce. Potrà dedicarsi agli articoli riguardanti unicamente la musica, ad esempio…

Matt continua a guardare l’uomo, senza sentire più nemmeno una parola. Abbraccia la stanza con lo sguardo, ripensa a quanto ha combattuto per arrivare a sedere su quella poltrona, quante notti insonni ha passato in quell’ufficio e quante addormentato su un articolo incompiuto. Si volta di colpo verso Holin.

MATT: No.

L’uomo lo guarda dubbioso.

STEVE HOLIN: “No” cosa?

MATT: No, non ho intenzione di rimanere qui. Non con queste premesse.

Steve Holin lo guarda, preso in contropiede, mentre Ally prova a nascondere la sua contetezza.

STEVE HOLIN: Beh, non volevo si arrivasse a tanto…

MATT: Oh, forse lei no. Ma qualcun altro qui sì.

ALLY: Stai parlando di me, Matt?

Matt la ignora, guarda Holin.

MATT: Mi dica, signor Holin, chi pensava di promuovere per dirigere il Discover?

Steve Holin si fa imbarazzato, ora, tergiversa.

STEVE HOLIN: Io… Stavo vagliando dei curricula e…. Beh, la signorina Ally Miles ha un buon profilo e…

MATT: Già. Ottimo, per dirigere il tipo di giornale che lei desidera. Sa, alla fine dei conti, questo nuovo Discover l’ha creato proprio la signorina Miles.

Il signor Holin guarda Matt, senza sapere come rispondere. Matt tossisce leggermente.

MATT: Ora se non vi dispiace, vorrei un attimo per sgombrare l’ufficio dalle mie cose. Se potete accomodarvi fuori…

Con un ultimo, deciso gesto, Matt li invita ad uscire.

 


NEW YORK, OSPEDALE


ospedale ny

phil nuova2

Phil si avvina all’orecchio di Emily.

PHIL: Shone e Liam stanno arrivando…

Emily annuisce, distratta, lo sguardo puntato su Noel, seduto accanto a lei.

PHIL: Io vado a fumare.

emily-2s-2

EMILY: Ok. Non farti vedere dai giornalisti.

Emily afferra la mano di Noel, incurante di avere Hellen a pochi metri. Il ragazzo si gira, gli occhi quasi spiritati, ma Emily non aggiunge altro, si limita a stringergliela forte. Noel accenna un breve sorriso, poi un leggero tossire fa alzare gli occhi ad entrambi. Il medico è lì, con Jack poco dietro, altrettanto sconvolto. Phil si volta a metà del corridoio, attento.

DOTTORE: Il signor Burn è compatibile.

Hellen balza in piedi, non riesce a trattenere un sorriso. Poi torna a guardare Jack, preoccupata.

HELLEN: E…Lo farai?

JACK: Io… Certo che lo farò.

Noel sente la tensione abbandonarlo, mentre Hellen nasconde le lacrime.

HELLEN: Grazie, Jack.

Jack la guarda, fa un breve cenno d’assenso.

JACK: Poi dovrai spiegarmi un pò di cose, Hellen.

Hellen china il capo, mentre Noel volta la faccia, disgustato.

NOEL: Già.




Phil controlla da lontano che non ci siano macchine, poi si dirige verso le porte scorrevoli. A cento metri dalle porte la vede entrare, e il suo cuore perde un battito. Cerca di nasconderlo dietro un sorriso storto.

PHIL: Mi hanno appena detto di stare attento alle giornaliste…

Kathleen accenna un sorriso, poi torna a guardarlo preoccupata.

KATHLEEN 2 S

KATHLEEN: Cody come sta?

PHIL: Perché me lo stai chiedendo? Vuoi farci un articolo o…

KATHLEEN: Non dire stronzate.

Il tono serio della ragazza lo fa vergognare.

PHIL: Scusa, stavo solo… Comunque Jack è compatibile. Ora aspettiamo il risultato dell’operazione.

Kathleen lo guarda, le sopracciglia aggrottate.

KATHLEEN: Jack?

Phil guarda la ragazza, comprensivo.

PHIL: E’ una storia lunga.

“Dovresti spiegarla anche a me”.

Phil e Kathleen si voltano, si trovano Jen davanti.

JEN PRIMO PIANO PROO

PHIL: Come, Liam non ti ha raccontato niente?

Jen gli restituisce uno sguardo interrogativo.

JEN: Non è qui?

Phil la guarda, confuso.

PHIL: Io… So che è venuto a casa ore fa…

JEN: E invece no.

KATHLEEN: Probabilmente sarà andato al loft, no?

PHIL: No, al loft ci sono Shone e… Comunque, perché sei qui allora?

Jen torna improvvisamente seria.

JEN: Per l’udienza, Phil.

Phil la guarda, continuando a non capire.

JEN: Era oggi.

Phil si porta una mano sulla fronte, incredulo.

PHIL: E… E ora?

JEN: E ora è stata rinviata a causa della tua assenza. Ma sai meglio di me che non è un punto a tuo favore.

KATHLEEN: E il Discover ci farà un bell’articolo sopra.

PHIL: Quand’è la data del rinvio?

JEN: Sto andando a scoprirlo ora. Tu invece quando scopri dov’è Liam fammelo sapere, ok?

Phil annuisce appena prima che Jen, dopo un breve cenno di saluto, se ne vada turbata. Kathleen si volta verso Phil.

KATHLEEN: Liam non è al loft, vero?

Phil nega con il capo.

PHIL: No, Shone non è con lui.

KATHLEEN: Ma con tua sorella.

Phil alza gli occhi su di lei, sorpreso.

KATHLEEN: L’ho vista.

PHIL: Quando?

KATHLEEN: Shone è venuto a darmi le novità.

Phil si irrigidisce sentendo il nome dell’amico.

PHIL: Shone. Sei venuta per questo?

Kathleen lo guarda, si mette sulla difensiva sentendo il tono del ragazzo.

KATHLEEN: Sono venuta perché … Beh, volevo sapere come stavi. Ma non ti preoccupare, tolgo subito il disturbo…

Kathleen sente le dita di Phil circondarle il polso, il contatto con la pelle calda del ragazzo la fa rabbrividire. Quando si volta, vede i suoi occhi azzurri guardarla imploranti.

PHIL: No, ti prego. Resta.

phil look3

Rimangono per un momento in quella posizione assurda, in mezzo alla corsia dell’ospedale, e Phil sente l’impulso di baciarla di nuovo, come è accaduto ormai due anni fa, poi la sagoma di Shone si staglia all’entrata e il ragazzo lascia la presa. Vede Shone rabbuiarsi un attimo, poi avvicinarsi a loro, preoccupato.

SHONE: Ehi, che succede?

Mandy li guarda alternativamente, riconosce nella ragazza accanto a suo fratello la stessa con cui la sera prima ha parlato Shone.

PHIL: Stiamo aspettando l’esito dell’operazione.

SHONE: Quindi Noel è compatibile?

PHIL: No, lui no. Ma Jack sì.

Shone sgrana gli occhi, convinto di non aver capito bene.

SHONE: Jack?

PHIL: Già. A quanto pare è lui il vero padre di Cody.

Ora è il turno di Kathleen di guardarli sconvolta.

KATHLEEN: Quindi Noel non è…

PHIL: Così sembra.

Mandy li guarda tutti, nonostante il suo naturale distacco non riesce ad essere indifferente a quanto sentito.

KATHLEEN: Posso solo immaginare come stia Noel…

MANDY: E anche il bambino. Non è facile per nessuno, credo.

Phil la guarda intensamente, per un attimo Mandy è convinta che l’attaccherà di nuovo. Invece, dopo poco, il fratello annuisce.

PHIL: No, non lo è.

Vedono Liam entrare nell’ospedale, interrompere quel silenzio pesante.

LIAM: Ehi!

Phil lo guarda, corrugando le sopracciglia.

LIAM: Ho fatto prima che potevo… Ciao, Kathleen…

KATHLEEN: Ciao, Liam.

LIAM: Novità?

PHIL: Dimmelo tu. Dov’eri?

Liam guarda Phil, per un attimo si sente in imbarazzo.

LIAM: Io? A casa…

PHIL: A Jen non risulta.

Liam li guarda preoccupato.

LIAM: E’ venuta qui?

PHIL: Già, ho saltato l’udienza.

SHONE: Come sarebbe a dire che hai saltato l’udienza?

PHIL: Me ne sono dimenticato. Abbiamo altri pensieri ora. Un po’ tutti noi, credo.

Phil guarda ancora il suo chitarrista, che elude la domanda.

LIAM: Cody come sta?

PHIL: Non lo sappiamo ancora. Diciamo che anche Noel non se la passa al meglio.

LIAM: Che succede?

PHIL: Troviamo un bar. Sarà meglio che vi spieghi un pò di cose.

 


NEW YORK, OSPEDALE, DUE ORE DOPO


Shone si appoggia allo schienale, sconvolto.

SHONE: In pratica Hellen ha avuto una relazione con Jack?

PHIL: Sì, i bambini non nascono sugli alberi, Shone.

Kathleen guarda i ragazzi, sentendosi assurdamente fuori luogo lì, seduta con loro, a parlare di quanto succede alla band, dopo la decisione presa. Si ripromette che sarà l’ultima volta, stare vicino a Phil la fa sentire ancora troppo strana.

LIAM: E invece lei è…

Phil guarda nella direzione dello sguardo di Liam, vede che punta Mandy.

PHIL: E’ mia sorella.

LIAM: Cosa?

Phil non fa in tempo ad informare il ragazzo, Emily si affaccia lungo il corridoio, il volto arrossato.

EMILY: Si è svegliato.




Noel entra nella camera del bambino, che seppur lentamente, apre gli occhi appena sente il ragazzo pronunciare il suo nome. Noel gli si avvicina, gli prende la manina riversa sul lenzuolo bianco.

NOEL: Ehi, campione…

CODY: Papà.

cody+

E Noel si sente stringere il cuore a quella parola, perché la sente ancora così vera dentro di sé eppure ora sa che non gli appartiene, non detta da Cody riferendosi a lui. Sente i muri eretti quella notte crollare, le lacrime cominciare a inondargli gli occhi.

CODY: Non piangere papà…

NOEL: Sono solo felice che stai bene, tesoro.

Gli rivolge il sorriso più sincero che può, poi si gira verso l’entrata, dove Hellen sta guardando la scena e sta piangendo a sua volta.




Colonna Sonora – Remember Home (3 scene)

Emily guarda la macchina avvicinarsi all’entrata dell’ospedale, poi si gira nuovamente verso Noel.

EMILY: Sei sicuro?

NOEL: Sì, ho detto ad Hellen che tornerò nel pomeriggio.

Emily annuisce, poi guarda Phil e Kathleen, un po’ distanti dal resto del gruppo.

PHIL: Sei sicura che non vuoi..

Kathleen scuote la testa, decisa.

KATHLEEN: No io… Devo andare al Rock Magazine. La giornata è già iniziata, e manca la caporedattrice…

Phil fa un leggero sorriso, poi si china per incrociare lo sguardo della ragazza, sempre sfuggente.

PHIL: Morgan… Grazie. Sul serio.

phil-sguardo-2

Kathleen non può scappare dal suo sguardo, ora.

KATHLEEN: Io… Di niente. Anzi, se vuoi parlare… Immagino che scoprire di avere una sorella non deve essere facile per te…

PHIL: Per nessuno, credo.

KATHLEEN: Sì, ma tu…

Kathleen non termina la frase, e Phil la guarda, dubbioso.

PHIL: “Io”?

Kathleen fa un leggero sospiro, poi lo guarda decisa.

KATHLEEN: Non lasciare fuori anche lei, Phil.

kat-parla-seria

E Phil capisce che con quell’ “anche” Kathleen si riferisce a sé stessa, e vorrebbe dirle che ha capito, ma sente Shone, accanto ad Emily, guardarli, e non sa ancora come comportarsi e prima che lo decida lo sguardo di Kathleen fugge via.

KATHLEEN: Ci… Stammi bene.

La ragazza si allontana, Phil la vede uscire dalla porta principale senza girarsi nemmeno una volta.




loft second chance

Noel entra nella sua stanza, guardandosi intorno con un sorriso mesto.

NOEL: E io che pensavo di non tornare più al loft.

Emily, sulla porta, lo guarda apprensiva.

EMILY: Ti serve qualcosa?

NOEL: Un bel whisky, anche se non so a quanto servirebbe.

Emily lo guarda preoccupata, senza sapere cosa dire.

EMILY: Noel, per quanto sia difficile… Credo che dovresti ascoltare quello che Hellen vuole dirti e…

I singhiozzi di Noel interrompono il suo discorso. Il ragazzo si accascia sul letto, le mani tra i capelli.

NOEL: Cody era tutto quello che avevo, Emily… Tutto… Ed Hellen me lo sta portando via…

Emily si siede accanto a lui, decisa gli afferra le mani.

EMILY: No, Noel, ascoltami. Ascoltami. Nessuno ti porterà via Cody. Nessuno può farlo, e non credo sia intenzione di Hellen.  Non importa quello che dice uno stupido test di paternità, tu sei stato suo padre per sette anni. Questa cosa non cambierà.

emily-spiega

NOEL: Ma ora Jack vorrà il suo posto! E come posso negarglielo, Emily? So benissimo cosa significhi essere privati del proprio figlio…

Noel torna a coprirsi il viso, scuotendo la testa.

NOEL: La odio. La odio.

Emily rimane in silenzio, senza sapere cosa aggiungere.

NOEL: Lei mi ha fatto sempre sentire inadeguato. Sempre, capisci? Per lei non ero mai un padre abbastanza presente, affettuoso, competente! Per lei ero una continua delusione, io e la mia musica, perché la mettevo davanti a tutto… E lei,  he ha messo la vendetta davanti a suo figlio? Lei che cos’è, allora?

Emily gli si avvicina ancora di più, in uno slancio di impotenza lo abbraccia.

EMILY: Non le permetterò di toglierti Cody. Fidati di me.

noel-cry

Sente le spalle di Noel smettere di sussultare, il ragazzo fare un profondo respiro vicino al suo collo.

NOEL: Mi fido.




Shone, Phil e Mandy, al piano di sotto, sentono i singhiozzi disperati di Noel. Shone vede Phil stringere le nocche, sa quanto le questioni di natura famigliare lo tocchino. Si ricorda che ne hanno una proprio in quel momento, seduta sul loro divano.

SHONE: Hai sentito Jen?

Phil si riscuote, guarda l’amico.

PHIL: No, non ancora. Spero che vada tutto bene…

SHONE: Penso che Noel non avrà nulla in contrario se spiegherai al giudice che…

PHIL: Come se gliene importasse qualcosa. Con la fama che ho.

SHONE: Beh, nemmeno tuo padre scherza.

Phil fa un sorriso amaro.

PHIL: Già.

Si siede sul divano accanto a quello dove è seduta Mandy.

PHIL: Come ti dicevo, sei stata fortunata a non avere quell’idiota come padre.

MANDY: Visti i risultati, condivido il tuo pensiero.

Phil la guarda un attimo, Mandy pensa che tornerà a urlare. Invece, dopo un po’, il ragazzo la sorprende ridendo.

PHIL: Sì, anche se anche tu hai il tuo caratterino.

Mandy tenta di nascondere il sorriso di risposta che le stava affiorando sul viso.

MANDY: Immagino sia inevitabile, considerata la vostra vita movimentata…

SHONE: Non è sempre così.

PHIL: No, a volte è peggio.

phil-nega-sorridendo

Shone sorride in direzione dell’amico.

SHONE: Phil, se la spaventiamo domani ripartirà per Filadelfia e non la vedremo più.

MANDY: Perché, volete che resti?

Phil la guarda, dopo un attimo fa un breve cenno d’assenso, ricorda le parole di Kathleen.

PHIL: Sì, mi piacerebbe.

Mandy abbassa lo sguardo a disagio. E’ un disagio che Shone conosce bene, lo ha visto molte volte sul viso di Phil, quindi si affretta a cambiare discorso.

SHONE: Invece a me piacerebbe sapere dov’era Liam.

Phil si riscuote, guarda Shone, pensieroso.

PHIL: Sì, anche a me.




discover

Ally osserva il suo nuovo ufficio, soddisfatta. Non credeva di riuscire ad eliminare Matt così in fretta. Gli dispiace per il ragazzo, ma sa che può far vendere al Discover molte più copie di quelle che Matt sia mai riuscito a fare. Osserva la prima pagina del giornale di domani già pronta per essere stampata, soddisfatta nel vedere il suo nome in prima pagina, affianco all’ “editoriale”. Sta ancora sorridendo quando vede Dexter affacciarsi alla porta.

ALLY: Sì?

DEXTER: Volevo solo sapere se è vero. Che la mia foto è in prima pagina.

Ally sorride, scorre con il mouse fino al centro della pagina, dove campeggia la foto di Liam Sandres con una ragazza bionda, fuori dagli studi di registrazione, che gli tiene un polso.

ALLY: Sì, è in prima pagina. Congratulazioni, Dexter.

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REDAZIONE rock magazione

KATHLEEN: E’ una bella idea, Beth, ma in questo momento ho altro per la testa.

Beth guarda la sua caporedattrice spostare alcuni fogli dalla scrivania, le occhiaie tipiche di una notte insonne.

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BETH: Problemi personali?

Kathleen alza gli occhi sulla ragazza, fa un sorriso mesto.

KATHLEEN: Magari fossero solo quelli. Abbiamo… Dei problemi nel Rock Magazine. Problemi grossi.

BETH: Beh, questa iniziativa potrebbe risollevarlo. Insomma, puntiamo ad avere l’esclusiva e…

KATHLEEN: Ma non so se avremo i fondi per occuparcene.

BETH: Aiuterebbe l’ospedale. E aiuterebbe anche gli Shameless.

Kathleen la guarda interessata, ma non dice niente.

BETH: Influenzerebbe positivamente l’opinione pubblica. Insomma, Phil Harper può aver fatto tutta la riabilitazione che vuole, ma per i lettori rimane un ex tossicodipendente, e con il processo alle porte…

KATHLEEN: E perché credi che dovrebbe interessarmi cosa la gente pensa di Phil Harper?

Beth la guarda un attimo, poi decide di non insistere.

BETH: Almeno ascolta la proposta.

Kathleen smette di guardare i fogli dei bilanci, la testa piena di cifre e degli occhi di Phil.

KATHLEEN: Dimmi.

BETH: Oh, penso che ci sia una persona che può spiegartelo meglio di me.

Kathleen la guarda confusa.

BETH: E’ qui fuori, se vuoi te la chiamo…

Kathleen annuisce, curiosa, mentre Beth sorride.

BETH: Ok, vado subito.

Beth sparisce oltre alla porta della redazione, arriva nel parcheggio, le fa cenno di scendere dal taxi. Liz apre la portiera, la guarda interrogativa.

LIZ: Non è andata?

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Beth si stringe nelle spalle.

BETH: Sono sicura che avrai argomenti migliori dei miei.

 

 

 

Comments

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8 Risposte a “2×11 – REMEMBER HOME”

  1. Sono contenta che tu dica così, tengo molto a Second Chance perchè è il primo drama che scrivo con un minimo di “competenza”, rispetto a Crossroads, che è nato un pò ” a braccio”, e ritengo che pur appartenendo allo stesso genere, siano un pò diversi… Ma poi mi direte voi a serie concluse 🙂
    La storia di Noel è normale ti confonda, nella prossima puntata le cose saranno spiegate meglio, e anche Hellen sarà in grado di spiegarsi.
    Su Matt e Kathleen, come hai intuito, ci saranno degli sviluppi (vedremo di che tipo!) Alla prossimaaa 🙂

  2. Grazie per i complimenti! 🙂
    Aspettavo il tuo commento perchè so quanto aspetti questo benedetto Crossover (che PROMETTO, SI FARà!) 🙂 Sono contenta che non si dia sempre addosso a Taylor, ha i suoi problemi ma questa volta non ha colpe. Vedremo però come lo scandalo che Ally sta per rivelare influirà sul rapporto già precario con Liam (e con Jen, appunto….)
    Non capisco in che senso non ti piaccia Kathleen; mi pareva di aver capito che la tua ostilità nei suoi confronti si fosse accentuata, o è perchè in cuor tuo sei sempre stata Phliz? :p
    Per il resto, sia la storia tra Noel ed Hellen che la storia di Mandy saranno chiarite nelle prossime puntate, anche perchè il tempo sta finendo 🙁

  3. Oh mamma mia!!! Ma il faccia a faccia Liz e Kathleen?? ahhhh ho bisogno di leggerlo subito!!! Fantastico, davvero. Fantastica questa serie su Phil che non solo ci ha permesso di conoscere molto più approfonditamente lui e la band, ma ci sta anche dando l’opportunità di vedere interagire due figure che mai avrei creduto potessero farlo!!
    Questa puntata è stata davvero agghiacciante per quanto riguarda Noel, io non posso nemmeno lontanamente immaginare il suo trauma… Vorrei sapere la verità, anche perché mi si stanno un po’ confondendo le idee al riguardo. xD
    Mi è piaciuto tanto l’incontro fra Kat e Phil, spero che poco alla volta questi due possano riavvicinarsi, ormai Shone mi sembra disposto a farsi da parte…
    Lo “scandalo” di Liam sta per scoppiare, eh? Quella maledetta Ally, insopportabile! Matt ha mostrato una grande dignità nel decidere di andarsene, suppongo che, dopo aver compreso a fondo il carattere speculativo di quell’ idiota, si sia pentito di aver trattato così Kat. Spero che lui e Kat possano rincontrarsi, non mi dispiacerebbe affatto che Mat entrasse a far parte del Rock Magazine, anche se so che Kat è alle prese con l’inevitabile aspetto finanziario del lavoro, e questo rischia di far chiudere l’attività 🙁
    Io incrocio le dita! Spero che il concerto e il licenziamento di Matt siano ottime occasioni per far finalmente decollare il giornale!! ☆☆☆

  4. OH MAMMA, OH MAMMA, OH MAMMA! Come vedi, non sono per niente eccitata alla prospettiva del crossover, no no u_u Certo che vedere Kathleen e Liz, le due donne più importanti della vita di Phil, interagire e parlare di lui sarà divertente! 😛
    Ho amato molto in questo episodio il concetto di famiglia tra i ragazzi: non so, l’ho proprio avvertito più forte del solito. E sono molto contenta che Phil non stia lasciando fuori Mandy: sai che non amo particolarmente Kathleen, ma quando c’è da dare consigli è molto brava.
    Noel mi ha davvero spezzato il cuore ç_ç Lui ed Emily, poi, sono qualcosa di fantastico _< Povero Matt, spero che possa tornare a lavorare con Kathleen! E quindi ora lo scandalo Taylor-Liam sta per scoppiare: direi che Jen si merita la verità (mi è spiaciuto molto per lei quando è venuta a sapere che Liam non era in ospedale), ma non in questo modo…cavolo. Taylor farà sempre casini, ma ha ragione quando dice che le cose si fanno in due e Liam non è proprio esente da colpe (anzi).
    Insomma, aspetto con trepidazione il prossimo episodio!

  5. Contenta che ti sia piaciuta la dinamica tra Emily e Noel, così come che tu ti sia soffermato sull’argomento della violenza familiare. La famiglia di Phil e in particolare Anthony May è un tema che vedremo anche nelle prossime puntate. E la nostra Liz… Vedremo cosa farà!
    P.S. Grazie per aver apprezzato quel pò di “poesia” che cerco di incastrare ogni tanto, sebbene le sceneggiature mi rendano l’operazione un pò ostica 🙂

  6. Sììì il crossover è complicatissimo, ma sarà una bomba in perfetto tempo per Nataleeeee una vera chicca 🙂
    Sono contenta che ti sia piaciuta 🙂 Hellen è stata stronza, ma la sua storia verrà spiegata meglio nella prossima… Liam odia il dover dipendere da Taylor, il fatto che sia andato da lei e tutto… Per quello ha sbroccato :p
    Giovedì sapraiiii :*

  7. NUOOOOO GIA’ FINITA?????
    Bellissima puntata!!! veramente tanta roba!!! deve essere complicatissimo riuscire a fare un cross-over oltretutto con tutti questi salti temporali!!!l’arrivo di Liz alla fine è una bomba!!! vedremo come reagirà Phil! per me non capirà più nulla. Il ritorno di Liz non ci voleva per la sua psiche! senza dubbio lo sconvolgerà e non poco.
    Strapeso Noel…poveraccio… un bello sberlone in faccia ad hellen non glielo toglie nessuno!!! (anche da parte di Jack che, tra parentesi, ha tutta la mia solidarietà) Hellen veramente…da che era uno dei miei personaggi preferiti è finita col diventare una stronza di prima categoria!!! che faccia di bronzo!!! BOTTEEEEEE
    non mi è piaciuto tanto Liam con Taylor. è lui che è andato da lei, cos’ha da incazzarsi? ahahah
    A ME L’ALTRA PUNTATAAAAAAAA DEVO SAPEREEEEEEEE

  8. Partiamo subito con il triangolo più rovente, quello Shoen-Kat-Phil, che mi ha ricordato un po’ uno dei triangoli più importante della mia infanzia, ovvero, quello famosissimo di Kiss me Licia (Satomi-Licia-Mirko).
    -> In questa puntata ci sono state alcune scene che ho apprezzato, tra queste sicuramente, quella triste ma bella, tra Hellen e Jack, sopratutto nell’abbraccio finale e lui che gli sussurra quel “shh” nell’orecchio.
    -> Mi sono piaciute anche molto le parole che usa Emily per rincuorare Noel, in quanto credo che i figli non sono di chi li genera biologicamente, ma di chi li cresce giorno per giorno. Questo alla fine, vale anche per Phil, che ha vissuto con la famiglia di Shoen e ha stabilito con lui e Miranda un vero legame famigliare.
    -> Un altro tema interessante di questa serie, sul quale non credo di essermi mai soffermato è quello delle violenze familiari, che fanno da sfondo a tutta la serie, visto che Phil ha avuto tutti i suoi problemi, proprio per quel comportamento criminale del padre.
    -> Per Matt, ho solo un commento: gli sta bene, per come ha trattato Kat.
    -> La frase preferita della puntata è stata: “…testa piena di cifre e degli occhi di Phil”. Veramente bella, sembra la frase di una canzone.
    -> Ovviamente ho apprezzato molto anche la presenza di Liz 🙂
    Mi sono perso con il conteggio temporale, ma ci stiamo avvicinando a Natale? 🙂

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