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LIBRI VS FILM: HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE

Harry Potter e la pietra filosofale

Ho deciso che in questo lungo e freddo inverno (sì, è ancora estate, ma le condizione metereologiche non sono delle migliori) mi dedicherò alla lettura (niente di nuovo) abbinata alla visione (quando possibile) dei film tratti dai libri rispettivi.

E non potevo cominciare da altro libro se non dalla mia colonna portante, il libro (e l’autrice, a dirla tutta) che mi ha plagiato, corrotto, fatto diventare un’utopica nerd con la fissa della scrittura: HARRY POTTER.

Ho finito in pochi giorni il primo libro della saga, e ho visto solo poche ore fa il corrispettivo film. Non sono qui per recensire il libro (anche se sicuramente ci saranno riferimenti adoranti al riguardo, #sorrynotsorry) ma per commentare con voi le differenze sostanziali  tra libro e film.

 


Ora, tutto va fatto con una premessa:

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Detto questo, è ovvio che molte cose descritte nei libri verranno tagliate /accorciate /modificate nel film, principalmente per riuscire a costruire una storia che stia in piedi e sia il più fedele possibile al libro in un film di due ore, due ore e mezza, MA ci sono anche tagli che, a mio parere, vengono fatti un pò alla cavolo, ed è di questi che vorrei parlare.

 

Comincio con il dire che i film di Harry Potter partono con una buona base di attinenza ai libri, sia a causa dell’impatto mediatico che l’uscita del film si portava sul groppone (e di conseguenza l’attenzione di tutti i pischelli come me), sia grazie all’autrice, in quanto la Rowling ha partecipato in qualche modo non solo alla stesura della sceneggiatura, ma anche alla costituzione del cast (lo voleva interamente britannico, per spirito patriottico, immagino.). La regia fu affidata a Columbus (dopo il rifiuto di Spielberg), mentre la sceneggiatura di questo primo film andò a Steve Kloves, che rilasciò diverse interviste in cui ammetteva quanto gli sembrava difficile adattare il libro al film. Non solo, ma inizialmente si dichiarò nervoso al primo incontro con la Rowling, perchè non voleva essere additato come quello che avrebbe  “distrutto la sua creatura”.  La Rowling ammise che era “pronta ad odiare questo Steve Kloves” ma ricorda il suo primo incontro con lui così: “La prima volta che lo incontrai mi chiede se sapessi quale fosse il suo personaggio preferito. Sapevo che avrebbe detto Ron. Invece disse ‘Hermione.” Probabilmente fu quella battuta a far sì che la Rowling non odiasse Kloves, e concordo sul fatto che il lavoro svolto poteva essere molto, molto peggiore.

Le ambientazioni di questo primo film (Diagon Alley, Privet Drive, Hogwarts e la Sala Grande, così come i dormitori, la Foresta Proibita, l’Espresso, la Gringott) sono a mio parere riprodotte il più fedelmente possibile al libro. Diagon Alley è esattamente come il libro descrive, e ricordo che anche all’epoca dell’uscita del film al cinema pensai la stessa cosa.  Gli effetti speciali sono abbastanza carini (la scena delle scale che si spostano per me rimane favolosa, il Quiddich è un pò meno “realistico”, ma cosa pretendiamo), mentre alcune mancanze per me rimangono un whatafuck, prima tra tutti la COMPLETA assenza di Pix (perchè? Inserire in una scena il fanstasma dispettoso avrebbe REALMENTE allungato in maniera esponenziale il film?) e il poco spazio rivestito da NORBERTO, il dorsorugoso di Novergia (che fine fa? Nessuno lo sa).  Per non parlare della parte finale del film, in cui tu ti aspetti che, avendo tagliato diverse scene, la battaglia per la pietra filosofale sarà seguita a menadito. E INVECE NO.

Totale assenza della scena in cui Hermione risolve l’indovinello mostrando la sua arguzia (però siamo stati un quarto d’ora a vedere Harry che tentava di afferrare la chiave per aprire la porta nei sotterranei -perchè? A Columbus piaceva giocare con photoshop- ), e il Tranello del Diavolo che per me è un grande NO. Farlo “sconfiggere” ad Hermione come descritto nel libro (ovvero accendendo un fuoco con la bacchetta) non avrebbe preso più tempo della scena vedere inizialmente, dove i tre tentano di rimanere immobili in modo da liberarsi dalle grinfie della pianta. Ma non solo. E qui veniamo al punto più spigoloso del film.

LA CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI.

 

 

Cominciamo proprio con lei, Hermione Granger. Ammetto di averla trovata abbastanza pesante anche nel libro, ma nel film è una vera cagacazzi. La Watson a mio parere è una delle più brave tra i piccoli attori di questo primo adattamento, infatti quello che critico è la caratterizzazione di Hermione e, in correlazione, tutto il percorso che lei fa prima di diventare amica di Ron ed Harry. La vediamo infatti nel film chiaramente insopportabile, eppure sempre insieme ai due. A questo punto, ho trovato parecchio distonico il commento che Ron fa nel film (e che riprende il libro) quando si lamenta del fatto che Hermione sia simpatica come un gatto attaccato alle parti basse e che quindi “non abbia amici”. Ma nel film ci avete fatto vedere che lei li ha, e che sono proprio Ron e Harry. BAH. Hermione rimane quindi per tutto il film una spina nel fianco (o almeno, quella è stata la mia sensazione), mentre nel libro ad un certo punto mostra la sua parte amichevole e in qualche modo, umana. Quando si trovano alle prese con il Tranello del Diavolo e Ron e Harry ne sono prigionieri, Hermione ricorda che la pianta odia la luce, e quando Ron le dice di accendere un fuoco, lei risponde: “NON C’è LEGNA”! Questo me la rende molto più simpatica, perchè mostra il lato vulnerabile di Hermione che, presa dal panico, dimentica di essere una strega. Ruolo che nel film viene destinato a Ron, che aveva già la sua dose di imbranataggine (e che rimane per me uno dei personaggi più fedeli al libro).

 

Rubeus Hagrid è il gigante che porta Harry ancora neonato davanti alla casa dei Dursley e si soffia rumorosamente il naso quando lo deve lasciare, è quello che vede nel drago lanciafiamme un cucciolo di foca (“avete visto? Ha riconosciuto la mamma!”), che parla in maniera buffa e sgrammaticata e che fa paura solo per la sua stazza e beh, quando sente offendere Silente. Nel film ci sono tutti questi elementi, in contrapposizione ad una burberità che NON E’ nel personaggio di Hagrid, o almeno non nel primo libro. Perchè nella scena finale Hagrid dovrebbe imbarazzarsi all’abbraccio di Harry, visto che nel libro quasi lo soffoca quando il nostro eroe si sveglia in infermieria dopo l’incontro con Voldemort? Chiediamocelo, frateli e sorele.

Poco da dire su di lui, se non che penso che Tom sia altrettanto bravo in questo film, e che il ruolo di Draco sia qui relegato a mero antagonista di Harry. Completamente tagliata la scena della prova della divisa (comprensibile, come annunciavo, per problemi di tempo) ma tagliate anche molte altre in cui si capisce meglio la psicologia del personaggio (Malfoy vive una sorta di complesso di inferiorità nei confronti di Harry, basti pensare alla sua faccia quando lui riceve la Nimbus 2000 o quando gli propone di essere amici, perchè “ci sono famiglie di maghi che valgono meno delle altre”).

NO NO NO NO NO. E’ vero che mi pare di ricordare che il rapporto tra Harry e Piton venga sviscerato nei film seguenti, ma Piton non ferma i ragazzi per guardarli in maniera dubbia, bensì utilizza ogni pretesto per togliere punti a Grifondoro (cosa che nel film non si vede MAI). Inoltre non viene assolutamente spiegato perchè Piton lo odia, ma anzi, sembra tutto un delirio di Harry (cioè, vogliamo parlare di James? Ho una crush pazzesca per lui). Non solo, ma Piton non è così odioso come nel libro, e il medesimo discorso vale per la professoressa McGranit, che sorride un pò troppo spesso per i miei gusti.

E ora veniamo alle noti dolenti. Harry. Sicuramente il nostro Dan ( sempre nel mio <3 ) in questo primo film non dà molta prova di essere un attore con la A maiusola (era piccolo, magari un pò impedito, poi si rifarà, etc etc etc). Ma non è certo mia intenzione parlare delle facce quasi sempre monoespressive di Radcliffe, quanto della COSTRUZIONE DI QUESTO HARRY. Allora. Harry è un ragazzino bistrattato dalla famiglia, che non ha mai conosciuto i genitori e che si trova a dover affrontare il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi. Tutto molto bello. Ma l’Harry Potter dei libri non è uno stinco di santo. E’ un ragazzino che risponde (la scena con Piton, in cui il professore lo interroga a caso “non lo so professore, ma perchè non lo chiede ad Hermione?” in cui peraltro si capisce la reazione di Piton, che rivede in quell’insolenza il padre James), sveglio, che molto spesso ha delle intuizioni brillanti (perchè nel film la metà delle cose che deduce Harry vengono fatte dedurre a Hermione e Ron?) e che cerca di difendersi come può. La scena finale, in cui Harry saluta Ron e gli dice che forse passerà delle vacanze decenti dai Dursley, perchè potrà minacciarli di fare magie anche se sono proibite fuori dalla scuola, visto che “loro non lo sanno”, nel film viene fatto dire ad Hagrid. PERCHE’?

In sostanza, una cosa che questo film tende a fare (forse anche per il range di età per cui è stato ideato) è dividere molto i cattivi dai buoni. Harry Potter sembra un agnello sacrificale a cui sono capitate le peggiori cose (e che molto spesso finisce per essere fortunato, più che astuto, e mooolto lontano dal leader che è fin dai primi capitoli del libro), dove Piton non è mai veramente cattivo ma solo un pò dispettoso, dove Malfoy è un maledettobambinoviziato e i Dursley dei sadici (quando l’impressione che si ha nel primo libro è che loro cerchino di ignorarlo, non di massacrarlo grauitamente). Nonostante questo, è un film che segue abbastanza la trama del libro (ricordo di smadonnamenti al cinema per i film a venire) senza contare che ha dalla sua parte un impatto visivo, che ci ha regalato alcune scene bellissime, prime tra tutte quella in cui Harry riceve le lettere da Hogwarts e quella in cui tutti i Grifondoro lanciano i loro cappelli al termine delel vacanze, per festeggiare la vittoria della Coppa delle Case.

 

Ho già iniziato il secondo libro, quindi a breve posterò un altro articolo sulla Camera dei Segreti… Sono però curiosa di sapere cosa ne pensate del film, del libro e/o di quello che ho scritto!

Comments

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Una risposta a “LIBRI VS FILM: HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE”

  1. Molto interessante questa nuova idea. Innanzi tutto, credo che certi libri come quelli di Harry Potter bisognerebbe farli leggere obbligatoriamente a scuola, come “Se questo è un uomo” di Levi o “Gomorra” di Saviano (ovviamente non tutti alla stessa età). Sicuramente le avventure dei giovani maghi, credo che sarebbe molto sane per la crescita mentale dei più piccoli. Nei miei pensieri più arditi renderei obbligatoria anche la lettura/visione di certi manga/anime giapponesi (One Piece, Lady Oscar, Rocky Joe, ecc…).
    Seconda e ultima premessa, io trovo interessante leggere i libri dopo aver visto i film, ovviamente se questi ultimi mi sono piaciuti, perché così posso scoprire dettagli in più che nel film non c’erano, quindi alla fine mi sembra sempre solo di guadagnarci e non che mi venga tolto qualcosa dalla trasposizione. Ovviamente c’è il rischio di scartare bei libri, se i film sono dei disastri 🙁
    Tornando ad Harry Potter. ho visto tutti i film, ma letto solo i primi due libri, diverso tempo fa, quindi non ricordo benissimo i dettagli, esclusi quelli che mi hanno colpito e su quelli mi soffermerò.
    Riguardo gli attori, credo che, la signora R., li volesse britannici perché di solito sono i migliori e più preparati, almeno per gli adulti, venendo quasi sempre da precedenti esperienze teatrali. Secondo me, la recitazione sul palcoscenico è diversa e più complessa di quella cine/televisiva, infatti queste ultime sono solo un sottrarre elementi da quella teatrale. Poi penso che gli inglesi la recitazione l’hanno nel sangue, un po’ come i napoletani che sono insuperabili nelle parti drammatiche 🙂
    Hermione, insieme alla McGranit e alla mamma di Ron sono tra i miei personaggi preferiti. Ok, credo di avere un debole per le donne forti e sveglie, credo sia da Belle, nel lontano 1991 che è così e non vedo l’ora di vedere la Watson indossare i suoi panni!
    Nel pezzo della legna citato, la sua vulnerabilità secondo me è data dal fatto che lei non pensa di essere una strega, perché presa dal panico, perde la sua perfetta razionalità e pensa ad un suo comportamento abituale da figlia di due babbani. Condivido anche il commento su Hagrid e anche il pensiero su Harry, infatti i primi due film non mi hanno fatto impazzire, proprio perché il protagonista mi risultava insipido, forse perché ero già abbastanza grande quando li ho visti. Andando avanti i film sono diventati più avvincenti e anche il protagonista, anche se mi risulta sempre in parte marginale, cosa strana da dirsi per un protagonista. Su questo punto, riguardo ai libri non posso dir nulla perché mi sono fermato dopo la camera dei segreti, quindi non vedo l’ora di leggere le prossime recensioni di confronto con i film 🙂

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