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4×11 – I’LL STAND BY YOU

e vi siete persi gli episodi della prima,seconda e/o terza stagione, cliccate qui: 

PREVIOUSLY ON CROSSROADS

Crossroads vi aspetta lunedì prossimo con le ultime due puntate della quarta serie! 🙂 Aspetto vostri commenti e impressioni su questa quarta (e penultima) stagione!


NEW YORK, DOWNTOWN HOSPITAL


ospedale ny

ethan4

Ethan muove un attimo le spalle, provato dagli accadimenti di quella mattina. Guarda accanto a lui Liz, il volto tirato, poco più in là Peter, Lucy e Lucas. Il padre e Sarah sono andati a recuperare dei caffè, in attesa di poter parlare con un medico.
Liz guarda il suo ragazzo, ripensa alla chiamata di quella mattina, la spiegazione concitata di Peter, “stiamo arrivando”, la corsa all’ospedale, la trafila e l’attesa. Pensa a come debba sentirsi Ethan, alla consapevolezza di non avere avuto mai un vero rapporto con la madre, gli tocca una mano, lui si gira, le sorride debolmente. Poi l’arrivo del dottore li distrae.

DOTTOR CHEASE: Buongiorno, siete i parenti della signora Charity?

Dottor Chease

Tutti si alzano in piedi, ma Ethan è il primo ad annuire. Mentre il dottore si prepara a spiegare la situazione, arrivano anche Paul e Sarah, i caffè in mano.

DOTTOR CHEASE: La signora Charity ha… Una brutta ricaduta.

PETER: Ricaduta?

peter2

Il Dottor Chease annuisce, serio.

DOTTOR CHEASE: Sì, nove mesi fa pensavamo di aver eliminato la massa tumorale attraverso cicli molto pesanti di chemioterapia e radioterapia, che come sapete ha dei costi più elevati ma sicuramente danneggia meno il fisico del paziente. Pensavamo fosse tutto risolto, ma due mesi fa…

ETHAN: Il tumore si è ripresentato.

Il Dottor Chease annuisce, dispiaciuto.

DOTTOR CHEASE: Sì, e più aggressivo di prima. Purtroppo la radioterapia non è servita, e ora… Non ci resta che operare, e sperare in meglio.

Il dottor Chease fa una breve pausa, poi torna a parlare.

DOTTOR CHEASE: La signora Charity era restia nell’avvisarvi, ma le ho consigliato di farlo. Un’operazione è sempre un momento serio, e non abbiamo certezze matematiche… Ho pensato voleste salutarla, farle l’in bocca al lupo. Per quanto riguarda i tempi di ripresa…

ETHAN: Me ne occuperò io.

Ethan lo dice così, immediato, non sa cosa ne pensino i suoi fratelli ma ora vuole solo vedere sua madre.

DOTTOR CHEASE: Va bene, allora seguitemi…

ETHAN: Vado io.

Si gira verso gli altri, una supplica negli occhi.

ETHAN: Posso?

Peter annuisce, mentre Lucy è talmente scossa che non si accorge nemmeno della domanda del fratello. Liz gli fa un sorriso comprensivo, non gli chiede nemmeno se vuole che vada con lui, capisce che è un momento che Ethan vuole vivere da solo.
Il ragazzo segue il dottore lungo il corridoio, arriva davanti alla camera della madre. Quando entra, il dottore dietro si gira e si allontana, lasciandolo solo. Michelle stacca gli occhi dalla tv, lo guarda, debole e pallida.

MICHELLE: Ethan.

michelle sguardo duro


NEW ORLEANS, THE VODOO EXPERIENCE


Colonna Sonora – I’m Not Alright (2 scene)

3B NICK3

Nick guarda da dietro le quinte, vede le strade della sua città popolata di turisti, un capannello di gente già davanti al palco. Fa un grosso sospiro, gira su se stesso, vede Justin parlare con il cantante degli Yunger, Mackenzie ascoltare i consigli del chitarrista di un altro gruppo famoso. Respira un’altra volta, incredulo. Hank gli si avvicina, sorridendo.

HANK: Figo, è?

hank2

Nick si volta vero l’amico, sorridente, e per la prima volta lo vede felice.

NICK: Puoi dirlo forte, bello.

Hank sorride ancora, poi incrocia le braccia.

HANK: Pensa che un giorno il nostro futuro potrebbe essere questo.

Nick gli sorride, poi lo guarda curioso.

NICK: Ci credi ancora?

HANK: A cosa?

NICK: Che possiamo farcela.

Hank lo guarda, scuotendo la testa, deciso.

HANK: Ora più che mai, amico. Sono aggrappato a questa certezza.

Nick fa per aggiungere qualcosa, ma l’arrivo di Taylor interrompe la conversazione.

TAYLOR: Buongiorno, soci.

taylorpresentazione

Hank sorride, il ricordo della sera precedente alla mente, anche Nick le fa un vero sorriso, i due sono diventati amici dopo il concerto di beneficenza.

NICK: Ehi, bella. Come ti senti?

Taylor lo guarda, non trattiene l’entusiasmo.

TAYLOR: Come se stessi per avverare un sogno.

HANK: Beh, un po’ è così, no?

Taylor annuisce, dopo poco Rachel li raggiunge, preoccupata.

RACHEL: Ciao a tutti. Taylor… Abbiamo un problema.

rachel2

Taylor si gira verso di lei, preoccupata.

TAYLOR: Che succede?

RACHEL: Il vestito che avevo scelto. Non mi è arrivato. Ora non so cosa indossare.

Taylor la guarda, poi fa un leggero sospiro.

TAYLOR: Arrivo.

Si gira verso i due, alza le spalle.

TAYLOR: Torno subito. Non divertitevi troppo senza di me!

I ragazzi la vedono sparire nei camerini, si guardano l’un l’altro.

NICK: Vado a vedere se Beth è arrivata.

HANK: Vengo con te. Aspettavo Josie ieri sera, non si è presentata… Le ho scritto che avremmo suonato oggi.

NICK: Devi ancora vederla da quando ti sei licenziato?

Hank annuisce, sentendosi in colpa.

HANK: Diciamo che… Non è stato un gran periodo. Non avevo voglia di giustificarmi.

NICK: Per cosa?

HANK: Per quello che sono.

Nick guarda il ragazzo, preoccupato, ma non aggiunge altro.




3B BETH SMILE

Beth si guarda intorno, gli occhiali da sole per coprire le occhiaie. Finito il turno di lavoro si è precipitata lì, ma il sonno si fa sentire. Si dirige verso uno degli stand accanto al palco, in cerca di un caffè. Nella confusione, sbatte contro un ragazzo, lo guarda scusandosi.

BETH: Mi dispiace, sono un po’ addormentata…

Logan la guarda, le sorride.

LOGAN

LOGAN: Figurati. Può capitare, in tutta questa folla.

Beth rimane a guardarlo un attimo, leggermente impressionata. Poi vede un altro ragazzo avvicinarsi a loro.

ALEX: Ecco dov’eri finito.

Alex
Alex

Beth guarda il ragazzo, dopo poco si toglie gli occhiali, dubbiosa.

BETH: Mi pare di averti già visto da qualche parte…

Logan guarda i due alternativamente, divertito.

ALEX: Sono il fratello di Taylor. Mi avrai visto suonare con i Carpe Diem, probabilmente.

Beth scuote la testa, ma Logan si intromette nella conversazione.

LOGAN: Beh, allora fammi presentare. Sono Logan, piacere.

Beth sorride, gli stringe la mano.

BETH: Io sono Beth.

LOGAN: Certo che… Ci sono un sacco di belle ragazze a New Orleans.

Alex alza gli occhi, non visto, mentre Beth arrossisce leggermente. Poi sente due mani stringerle i fianchi.

NICK: E’ fidanzata, mi dispiace per te.

Beth si gira, vede Nick serio, la mascella contratta. Suo malgrado, è lusingata dalla gelosia del ragazzo.

HANK: E tu cosa ci fai qui?

Hank, arrivato subito dopo, guarda Alex, sorpreso.

ALEX: Sono qui per mia sorella. Sai, quella che ai tempi hai sfanculato come niente.

Logan fa una smorfia contrariata.

LOGAN: Ah, sfanculare Taylor… Spero che ne sia valsa la pena.

Hank guarda Logan perplesso, chiedendosi chi sia, poi torna a concentrarsi su Alex.

HANK: Io e Taylor abbiamo risolto i nostri problemi…

ALEX: Questo non cambia la realtà dei fatti. Ora, se non vi dispiace…

Alex si allontana, facendo un cenno a Logan. Il ragazzo sorride ai tre, si sofferma un attimo di più su Beth. Nick lascia la presa, fa per seguirlo.

nick sguardo serio

HANK: Ehi, lascia perdere.

NICK: Si vede che sono amici.

BETH: E tu che hai dormito poco. Siamo nervosetti?

Hank sorride, poi vede Justin e Mackenzie fargli segno di tornare dietro le quinte.

HANK: Si chiama gelosia. Nick, appena puoi torna.

Nick annuisce, vede Hank sparire tra la folla, si gira verso Beth.

NICK: Se lo rivedo girarti intorno…

Beth sorride, poi gli prende il viso tra le mani.

BETH: Ti stai preoccupando per niente.

NICK: Dici?

Beth annuisce, sospirando.

BETH: Dico. Non avresti nemmeno il diritto di essere geloso, considerato quanto ho penato per arrivare a stare con te. Pensi davvero che manderei tutto a puttane per il primo bel ragazzo che passa?

Nick le sorride, tranquillizzato, si avvicina per baciarla. Poi si allontana di scatto, dubbioso.

NICK: Hai detto “bel ragazzo”?




JESSY (7)

Jessy vede Ellie venirle incontro, alza la mano e si dirige verso la ragazza.

JESSY: Siamo in ritardo, Justin e gli altri suoneranno tra poco!

Ellie la guarda, sbadigliando.

Dallas-Jordana-Brewster

ELLIE: Dammi tregua, stamattina mi sono svegliata all’alba e sto ancora cercando di capire come arrivare a stasera…

Jessy ride, poi guarda l’amica.

JESSY: A chi lo dici. Oggi mi sono messa a sfogliare gli annunci di lavoro, diciamo che non è facilissimo trovare qualcosa di ben retribuito… Credo che dovrò accontentarmi di quello che trovo, se voglio necessariamente lavorare nel mio settore.

Ellie annuisce, poi si gira curiosa verso l’amica.

ELLIE: Comunque… Vuoi rimanere a New Orleans, vero?

Jessy annuisce, tenta come può di ironizzare,

JESSY: Certo, c’è già stato troppo spopolamento per i miei gusti. E ancora ce ne sarà, quindi…

ELLIE:A proposito di questo…

Jessy guarda l’amica, ignara.

ELLIE: Mesi fa… Ho fatto domanda per una borsa di studio alla scuola del cinema. Non pensavo mi avrebbero preso, e per scaramanzia non l’ho detto a nessuno, ma beh… Mi hanno presa.

Jessy sorride, contenta.

JESSY: Ma è fantastico! Quando inizi?

ELLIE: Le lezioni cominciano a settembre. In pratica, tra tre mesi.

JESSY: E dove si tengono?

ELLIE: A Los Angeles.

Il sorriso sul volto di Jessy si pietrifica improvvisamente, Ellie se ne accorge. La ragazza si sforza di ritrovare l’entusiasmo, o perlomeno fingere di averlo.

jessy ascolta

JESSY: Beh, ma è meraviglioso! Los Angeles è una città piena di cose, e poi è la patria del cinema, troverai sicuramente la tua strada lì, sarà pieno di occasioni…

ELLIE: Jessy… Mi dispiace..

Jessy scuote la testa, l’abbraccia, ma se ne accorge anche Ellie che quell’abbraccio è troppo veloce, troppo freddo.

JESSY: Non devi dispiacerti, devi seguire i tuoi sogni. Come Liz, e poi come… Come Justin…

La ragazza si ferma, quasi smette di parlare, Ellie ha paura che stia per crollare.

ELLIE: Jessy…

JESSY: Ah! Ecco! Siamo arrivati!

Jessy si allontana dall’amica, la precede nell’arrivo vicino al palco. Cerca di ritrovare la leggerezza di pochi minuti prima, ma purtroppo, per quanti sforzi faccia, sente un inevitabile peso sul cuore.


NEW YORK


Colonna Sonora- The Day I Died (3 scene)

ospedale ny
Ethan guarda la madre, lentamente si siede accanto a lei.

MICHELLE: I tuoi fratelli…

ETHAN: Sono fuori. Volevo… Volevo un attimo parlarti da solo.

Michelle guarda il figlio, aspetta che lui prosegua.

ETHAN: Perché non me lo hai detto?

Michelle fa un debole sorriso di risposta.

MICHELLE: Ieri sera vi ho chiamato, infatti.

ETHAN: Andiamo, mamma…

Ethan la guarda, per l’impotenza e la disperazione la voce gli si spezza.

ETHAN: E’ quasi un anno che va avanti questa storia. Hai avuto un sacco di occasioni per dirmelo, e invece…

MICHELLE: Tu non mi parlavi più, Ethan.

ETHAN: Beh, avresti dovuto insistere! Lo hai sempre fatto, e per questa cosa hai preferito lasciar correre? Perché non me lo hai detto quando sono venuto a dirti che partivo?

MICHELLE: Saresti partito lo stesso?

Ethan rimane in silenzio, poi si alza di colpo, una rabbia che non riesce a controllare.

ETHAN: Perché stai fingendo di non essere la persona che sei? Quante volte hai detto o fatto cose che mi hanno impedito di seguire quello che avrei voluto fare? E ora lo usi come scusa per non dirmi una cosa così importante?

MICHELLE: E’ proprio per questo, Ethan. Perché non volevo che questa cosa cambiasse noi.

ETHAN: “Noi”?

Michelle fa un breve sospiro, lo invita a risedersi.

MICHELLE: il nostro rapporto. Io sono… La stessa persona che vi ha lasciato con vostro padre, che se n’è andata. Che non vi ha mai dato spiegazioni, che non c’era quando avevate bisogno. Una malattia non deve cambiare quello che sono.

ETHAN: Non lo fa.

MICHELLE: Eppure sei qui.

ETHAN: Sono qui perché sei mia madre!

Ethan scoppia a piangere, Michelle lo guarda, senza parole.

ETHAN: Sei mia madre e non importa quanto male tu mi abbia fatto… Rimani mia madre. Avevo il diritto di saperlo e tu avevi il dovere di dirmelo!

ethan angry

Michelle lo guarda, finalmente sente gli occhi farsi umidi, mostra la sua paura.

MICHELLE: Mi… Mi dispiace.

Ethan annuisce, ancora scosso.

ETHAN: Anche a me.

MICHELLE: Per tutto, Ethan. Per tutto.


NEW ORLEANS, DICIOTTO ANNI FA


Paul
Paul

Paul era entrato nella camera dei ragazzi, mentre Peter, a soli nove anni, impartiva una lezione di italiano a Lucy e Ethan, in braccio alla sorella.

PAUL: Ehi, ragazzi.. Allora, cosa volete per cena?

Peter si era voltato verso il padre, mentre Lucy lo guardava dubbiosa.

LUCY: Mamma non c’è?

Paul si era chinato all’altezza della bambina, guardandola dolcemente.

PAUL: No, tesoro, mamma non c’è…

Ethan l’aveva guardato, gli occhi chiari e ingenui da bambino.

ETHAN: E quando torna?

Paul aveva scosso la testa, tristemente.

PAUL: Non lo so.

Aveva lasciato i ragazzi, la promessa di hamburger e patatine che li aveva calmati, era tornato in camera, dove Michelle stava buttando alla rinfusa le sue cose in una valigia.

PAUL: Non vuoi nemmeno salutarli.

MICHELLE: Torno tra due giorni, mica me ne vado per sempre…

PAUL: Non posso andare avanti così, Michelle.

Michelle lo aveva guardato, dura.

MICHELLE: Non credi di stare esagerando?

PAUL: Io? E tu? Sei più a New York che qui, ormai..

MICHELLE: Scusa se mi prendo tempo per me…

PAUL: Tu prendi solo tempo per te!

Paul si era bloccato, accortosi del tono di voce, aveva chiuso la porta dietro di sé e abbassato i toni.

PAUL: I ragazzi hanno bisogno di te. Hanno bisogno di una madre.

MICHELLE: Ce l’hanno, una madre. Tra due giorni tornerò qui.

PAUL: E poi?

Michelle lo aveva guardato, dura.

MICHELLE: E poi discuteremo dell’affidamento.

Paul aveva sgranato gli occhi, incredulo.

PAUL: Pensi che li daranno a te? Come credi di mantenerli?

Michelle aveva chiuso di colpo la valigia, un occhio all’orologio, l’orario dell’aereo ben impresso.

MICHELLE: Ne parleremo al mio ritorno.

Quel ritorno non c’era mai stato.


NEW YORK, OGGI


ospedale ny

lucy sguardo serio

LUCY: Papà aspettò ,sai… Io ero piccola, ma mi rendevo conto che mamma non era più in casa con noi. Ci chiamò dopo tre settimane, dicendo che si trasferiva a New York. Ovviamente non provò nemmeno a chiederci se volevamo stare con lei.

Lucas la guarda, i due sono al caffè dell’ospedale, aspettano che Ethan esca.

LUCAS: Pensi che…

lucas sguardo serio

LUCY: Ora penso che abbia incontrato tuo padre, sì. Ma allora.. Noi di Jhonatan Marshall non sapevamo niente. Io sapevo solo che mamma se n’era andata.

Lucas riflette un attimo, poi annuisce leggermente.

LUCAS: In quel periodo mamma e papà avevano divorziato, quindi… Può benissimo darsi che lei abbia sperato… Non so, che potesse essere la sua occasione.

Lucy guarda il ragazzo, dura.

LUCY: Quale persona aspetta  per più di nove anni, dopo aver costruito una famiglia con qualcun altro?

Lucas guarda la ragazza, la vede furiosa, non fa in tempo a risponderle che Lucy scoppia in lacrime.

LUCY: Dio, sono così arrabbiata… E mi odio, perché non dovrei esserlo, no? Non ora, non ora che lei potrebbe…

Lucas la blocca, le prende la mano, ma Lucy tira via la sua, scuotendo la testa.

LUCY: No io.. Sono orribile, Lucas. Non merito questo..

Lucy si alza di colpo, fa lo stesso Lucas. La tira per un braccio, l’attira a sé.

LUCAS: Non dirlo nemmeno per scherzo. Hai capito?

Lucy prova un attimo a divincolarsi, poi rimane stretta al ragazzo, le lacrime che gli inzuppano la maglietta.


NEW ORLEANS


new orleans2

Hank torna dietro le quinte, incrocia Taylor, la ragazza si accorge che c’è qualcosa che non va.

TAYLOR: Problemi con gli altri?

Hank scuote la testa, dubbioso.

HANK: No io.. Sto provando a chiamare Josie ma… Non mi risponde. Ed è strano, perché mi ha chiamato lei in questi giorni e ora sembra quasi mi stai evitando…

Justin, poco lontano, sente tutto, lo guarda.

JUSTIN: Oh, è venuta ieri.

justin 4sea2
HANK: Ieri? Dove?

JUSTIN: Allo Spotted. Ti cercava ma tu… Eri fuori con lei.

Taylor ricollega in quel momento la ragazza che ha urtato. Intanto, Hank guarda il suo bassista, scocciato.

HANK: Perché non me lo hai detto?

JUSTIN: Mi sono dimenticato, poi ti è venuta a cercare fuori, pensavo l’avessi incontrata…

HANK: Fuori?

TAYLOR: Sì io… Credo di averla incrociata, quando stavo rientrando.

Hank si gira anche verso la ragazza, allibito.

HANK: L’hai vista anche tu?

Taylor alza le mani, in segno di innocenza.

TAYLOR: Ehi ehi… Non prendertela con me. Nemmeno l’avevo riconosciuta.

Hank rimane in silenzio, chiedendosi se la ragazza gli stia dicendo la verità o se sia gelosa, e non gli abbia detto niente appositamente.

Nick interrompe la conversazione, si affaccia e guarda gli altri, entusiasta.

NICK: Ehi ragazzi… Tocca a noi.

Hank annuisce, segue il cantante nel camerino.

NICK: Ehi. Tutto bene?

Hank annuisce, perplesso.

HANK: Sì, solo che… Josie ieri è venuta allo Spotted, a quanto pare ha raggiunto me e Taylor ma poi…

Il ragazzo si blocca di colpo.

HANK: Cazzo!

NICK: Cosa?

HANK: Avrà sentito quello che dicevamo io e Taylor.

NICK: E cosa dicevate?

Hank lo guarda, a disagio. Nick gli batte una mano sulla spalla, incoraggiante.

NICK: Ci pensiamo dopo, ok? Ora facciamoci valere. Hai visto Roy Murple come ci ha tenuti d’occhio tutto il giorno?

Hank annuisce, si è accorto che durante la mattinata il manager dedicava a loro e alle The Prettiest occhiate fugaci.

NICK: E’ il momento di fargli capire che, se deve fare un contratto, quel contratto deve farlo a noi.

Mackenzie e Justin li raggiungono in quel momento, la ragazza sorride alla determinazione del suo cantante.

MACKENZIE: Ben detto. E’ ora di guardare New Orleans dall’alto.

mac occhiolino

I quattro si sorridono, poi mettono uno le mani sull’altro, urlando si danno energia a vicenda. Sul palco le luci si spengono, e poi i Carpe Diem si mettono in posizione. Quando le luci si accendono su di loro vedono la loro città, New Orleans, e un numero di persone mai visto prima che aspetta solo di sentirli suonare.
Colonna Sonora- Perfect For Me (2 scene)

concerto 4x11
Nel pubblico ci sono anche Jessy, Ellie e Beth, che si emozionano a loro volta quando vedono i ragazzi sul palco. Beth sorride, guarda il ragazzo che per darsi forza la fissa a sua volta, occhi negli occhi comincia ad intonare Save You.

Ellie guarda la sua ragazza, osserva gli uomini nel pubblico darsi di gomito, ride pensando a come la prenderanno quando a fine concerto la vedranno baciarla.

Jessy guarda Justin, vede il ragazzo concentrato, poi lo vede sorridere per un attimo, alzare gli occhi e cercarla. Quando la vede, il sorriso gli si fa ancora più largo. E Jessy vorrebbe rispondere, vorrebbe sorridere spensierata a sua volta , eppure non ci riesce, il risultato è una smorfia che fa corrugare le sopracciglia al ragazzo. Jessy scuote la testa, si sforza in ogni modo di sorridere, perché questo è quello che vuole per Justin, eppure si accorge troppo tardi che, pur sorridendo, i suoi occhi sono pieni di lacrime.

jessy sorriso triste

Pensa a Liz, a quanto è lontana, ad Ellie che preso la lascerà, a Justin che presto, lo sa, lo spera per lui, andrà in giro per l’America a suonare. E lei l’aspetterà lì, a New Orleans, lo aveva tenuto in conto. Ma l’idea che rimarrà da sola improvvisamente si fa troppo pesante, troppo insopportabile perché lei possa fingere che vada tutto bene. E allora semplicemente si lascia andare, dirà che quelle erano lacrime di commozione, e un po’ è vero, solo che non è comossa per Justin, ma per lei.



cinema joy

josie 4sea

Il capo del cinema guarda Josie, dubbioso.

CAPO: Sei sicura che vuoi restare? Insomma, pensavo volessi andare a sentire Nick…

Josie scuote la testa, risoluta.

JOSIE: No, davvero, sistemo un po’ di cose…

Il capo annuisce, poi si avvia verso la porta.

CAPO: Ok, allora chiudi tu… Buona serata, Josie.

JOSIE: Buona serata.

Josie rimane a guardare il capo andarsene, il sorriso sul volto che si trasforma in un velo di tristezza quando rimane da sola. Lancia un’occhiata al cellulare, vede che Hank l’ha chiamata. Scuote la testa, poi si mette a controllare le scartoffie del cinema.


NEW YORK, CENTER HOSPITAL


Colonna Sonora- I’ll Stand By You

ospedale ny

La famiglia Brown entra nuovamente nella camera di Michelle, questa volta completa. Lucy guarda la madre, gli occhi gonfi di pianto, mentre Peter rimane immobile, senza sapere cosa dire. Paul guarda la sua ex moglie, il volto tirato.

PAUL: Come stai?

Michelle lo guarda, guarda quell’uomo che l’ha amata nonostante tutto, si dice che avrebbe dovuto dare retta al destino che glielo ha messo sulla strada invece di innamorarsi di Jhonatan. Ma ormai è tardi.

MICHELLE: Ho visto momenti migliori.

Paul, nonostante tutto, fa un piccolo sorriso, lievemente sollevato dal fatto che la donna riesca ancora a fare ironia.

LUCY: Andrà tutto bene, ok?

Lucy lo dice così, quell’improvviso bisogno di proteggere sua madre, di rassicurarla, si ricorda di quella volta, quell’unica volta in cui Michelle l’ha accompagnata a pattinare sul ghiaccio, la sua paura infantile di staccarsi dalla sua mano, poi la madre l’aveva guarda dolcemente, “andrà tutto bene” e Lucy aveva rischiato, lasciato la mano materna per affrontare quella prova di equilibrio da sola. Guarda Michelle, si accorge che è giovane, che l’ha avuta alla sua età, che forse nemmeno lei saprebbe come fare con un figlio, ora.

MICHELLE: Mi dispiace, ragazzi. So che non serve a niente, ma è vero.

Lucy si gira verso la porta, il padre è sparito, torna a guardare la madre.

LUCY: Non pensiamo a questo ora…

Michelle chiede ad Ethan di aiutarla a sollevarsi, per guardare meglio i due figli maggiori.

MICHELLE: No, io… Dobbiamo parlarne proprio ora, invece. C’è un altro momento in cui mi ascoltereste, altrimenti?

Fa una breve risata, mentre con un gesto invita i figli a sedersi.

MICHELLE: Io… Ho già parlato con Ethan, ma ci tengo a scusarmi nuovamente con tutti e tre.

PETER: Mamma…

Michelle lo guarda, stupita che suo figlio maggiore l’abbia chiamata così. Da quanti anni Peter si è rivolto a lei con il suo nome di battesimo? Peter la guarda a sua volta, consapevole dell’automatismo.

MICHELLE: Non vi ho mai spiegato, e forse perché me ne vergognavo. Il fatto è… Che sono ancora una ragazzina, lo sono sempre stata. Troppo immatura per saper fare bene la mamma, troppo egoista e troppo innamorata di un uomo che non era vostro padre. E ho… Ho sbagliato tutto.

Michelle avvicina la mano a quella di Lucy. La ragazza sobbalza, sua madre non la toccava da anni.

MICHELLE: Lucy io… Posso solo immaginare quanto ti sia mancata una figura femminile, ma fidati, piccola mia, se ti dico che è stato meglio così. Io… Non sarei stata un buon esempio, insomma, guarda come mi sono ridotta per un uomo… Vorrei che ricordassi che quella che ci ha perso di più, tra le due, sono sicuramente io.

Lucy scuote la testa, scoppia a piangere, finalmente risponde alla stretta della madre, mentre Michelle guarda Peter.

MICHELLE: E, Pete… Mi dispiace averti nascosto la verità. Mi dispiace averti impedito di conoscere il tuo padre biologico ma… Volevo difenderti dal rifiuto di Jhonatan, solo perché lui aveva rifiutato me.

michelle commossa

PETER: Ho avuto comunque un padre. Questo voglio che tu lo sappia.

Michelle guarda suo figlio, poi annuisce, commossa.

MICHELLE: Il migliore che potessi avere.

Peter annuisce, la mascella contratta, gli occhi lucidi.

PETER: Vorrei solo che tu ora ti concentrassi sull’operazione…

MICHELLE: Ancora una cosa.

Michelle si raddrizza, senza lasciare la mano di Lucy.

MICHELLE: Nel caso… Qualcosa andasse storto, ci sono tre fondi a vostro nome… Usateli per realizzare i vostri sogni, non quelli di qualcun altro. Voglio che questo ve lo ricordiate sempre.

LUCY: Ce lo ricorderai tu.

Michelle sorride, stringe ancora la mano della figlia, capendo che quello è il suo modo di dirle che deve tenere duro. Il dottor Chease si schiarisce la voce, facendoli girare.

DOTTOR CHEASE: Ragazzi, mi dispiace ma.. Dovete uscire.

I tre annuiscono, Ethan si alza, bacia la madre sulla fronte.

ETHAN: Ci vediamo dopo.

Lucy, per ultima, lascia lentamente la presa dalla mano della madre e la guarda un’ultima volta negli occhi.

LUCY: Vedi di tornare, capito? Io… Io ho bisogno di poterti volere bene.

Michelle la guarda, ora trattiene a stento i singhiozzi.

MICHELLE: Per quello che vale, io te ne voglio tanto. E sono orgogliosa, così orgogliosa della donna che sei.

Lucy scoppia a piangere, Peter la deve letteralmente accompagnare fuori. Appena escono, la porta si chiude, e la ragazza si accascia sul pavimento, distrutta. Lucas, accanto a Liz e Sarah, si precipita verso di lei, l’aiuta a rialzarsi. Liz guarda Ethan avvicinarsi, gli occhi arrossati.

LIZ:  Sono qui.

liz punk2

Ethan annuisce, preoccupato, e si lascia abbracciare.


NEW ORLEANS


new orleans2

I Carpe Diem si allontanano dal palco, mentre la folla sotto continua l’applauso. Appena rientrano dietro le quinte, si guardano spaesati, prima di abbracciarsi euforici. Roy Murple si avvicina a loro, sorridendo.

ROY MURPLE: Molto, molto bene.

Hugh Laurie Wallpaper
I ragazzi tornano immediatamente concentrati, guardano l’uomo cercando di capire cosa vogliano dire le sue parole.

ROY MURPLE: Anche le The Prettiest non sono state male, ma voi avete sicuramente una marcia in più. Siete più… Coesi.

Nick guarda gli altri tre, poi si gira sorridendo verso Murple.

NICK: Siamo amici.

ROY MURPLE: Sì, si vede dall’affiatamento che avete sul palco.

I quattro annuiscono, aspettano che il manager si sbottoni un po’. Invece Roy si limita ad annuire ancora una volta, poi a guardare Justin.

ROY MURPLE: Vi farà sapere. Il suo numero ce l’ho, signor Evans.

Justin sorride prontamente, poi Murple si allontana. Nick li guarda, entusiasta.

NICK: Sapete cosa vuol dire questo?

TAYLOR: Che siete decisamente più bravi di noi.

I quattro si voltano, vedono Taylor guardarli delusa.

TAYLOR: Congratulazioni.

La ragazza si gira su sé stessa, fa per allontanarsi. Hank le corre dietro, istintivamente.

HANK: Tay…

Taylor si volta di colpo, il ragazzo nota che ha gli occhi lucidi.

TAYLOR: No, Hank, non ne voglio parlare, ok?

taylor preoccupata

HANK: Io… Ok.

Taylor lo guarda, si sforza di sorridere come può.

TAYLOR: Ora corri dalla tua ragazza, se non vuoi perderla. Spiegale che io e te… Non siamo niente. Saremo sempre avversari, in qualche modo.

Hank la guarda perplesso, e Taylor lo guarda alzando il mento, ritrovando la sua competitività.

hank sguardo serio

TAYLOR: Io non mi arrendo, Hank. Fosse anche l’ultima cosa che faccio, mi vedrai dividere il palco con voi, un giorno.

Hank la guarda allontanarsi, ancora una volta ammirato dalla sua determinazione. Poi prova a richiamare Josie, che continua ad ignorarlo. Di colpo, decide di raggiungerla al cinema.

Justin lo vede tornare indietro di corsa, mentre lo cercava.

JUSTIN: Dove vai?

HANK: Da Josie.

Justin corruga le sopracciglia, ma non commenta.

JUSTIN: Devo parlarti di una cosa..

HANK: Può aspettare domani?

JUSTIN: E Josie?

Hank lo guarda, scuote la testa.

HANK: No, Josie no. Ha aspettato anche troppo.

Justin lo guarda, dopo poco fa un sorriso enigmatico.

justin sguardo dubbioso

JUSTIN: Ok.

Guarda l’amico allontanarsi, mentre Mackenzie gli si avvicina.

MACKENZIE: Io e Ellie andiamo a mangiare un hamburger, tu e Jessy volete… Perché stai sorridendo in quel modo?

Justin distoglie lo sguardo dalla schiena, sempre più piccola, di Hank, guarda la ragazza ancora con quel sorriso strano.

JUSTIN: Niente, pensavo solo… Che le priorità cambiano per tutti.

Mackenzie fa per indagare, ma il ragazzo è più veloce.

JUSTIN: Mc Donald? Se è Mc Donald ci sto.




Nick si avvicina a Beth, che appena lo vede gli butta le braccia al collo.

BETH: Sei stato bravissimo.

NICK: Me la stavo facendo sotto.

BETH: Non sembrava. Anzi, sembravi molto sicuro di te.

NICK: Guardavo qualcuno che mi tranquillizzava.

Beth sorride dolcemente, poi si avvicina maliziosa.

BETH: Questo non va bene, perché io guardavo qualcuno che faceva tutto tranne tranquillizzarmi… Se capisci cosa intendo..

Nick la guarda divertito, si finge confuso mentre si avvicina alle labbra della ragazza.

NICK: Puoi essere più chiara?

BETH: Se andiamo a casa cercherò di fartelo capire…

I due si girano di colpo quando sentono un colpo di tosse.

LOGAN: Scusate se vi disturbo…

LOGAN3

Nick cambia improvvisamente espressione, mentre Logan si sforza di sorridere nonostante la reazione del ragazzo.

LOGAN: Io volevo… Complimentarmi con voi, siete stati veramente bravi.

Nick rimane un attimo spiazzato dalle parole del ragazzo, poi torna al solito atteggiamento di diffidenza.

NICK: Beh… Grazie.

LOGAN: Di niente. Anzi, io suono e se aveste bisogno….

NICK: Siamo al completo, ma grazie per la proposta.

Logan sorride, cordiale.

LOGAN: Figurati, sarebbe una fortuna per me… Assomigliate vagamente agli Shameless, e loro stanno andando forte a New York…

Nick annuisce, sorridendo.

NICK: Si, per un periodo abbiamo suonato con loro. Speriamo di avere la stessa fortuna.

Logan restituisce il sorriso, ora più tranquillo.

LOGAN: Ve lo auguro.Allora… Buona serata.

Logan si allontana, mentre Nick lo saluta, più tranquillo. Accanto a lui, Beth scoppia a ridere.

NICK: Cosa c’è?

BETH: Niente, valutavo solo il tuo cambio di umore quando vieni adulato..

NICK: Cosa? No, io non ho cambiato umore…

nick ride

BETH: Sì, sì che lo hai fatto…

beth ride

La ragazza lo spinge, prima che Nick la sollevi prendendola dalla vita, e continuando a scherzare i due si avviano a casa.


NEW YORK


ospedale ny
Lucas guarda Lucy, appisolatasi finalmente sulla sua spalla, stremata. Ethan continua a stringere la mano di Liz, nervoso, Peter si sforza di leggere una rivista, senza vedere davvero le parole. Quando vedono il dottor Chease, si alzano tutti in piedi, Lucy si riscuote improvvisamente, il cuore in gola. Sono attimi che paiono interminabili, quelli in cui il dottore guarda quella famiglia allargata, prima di decidersi a parlare.

DOTTOR CHEASE: L’operazione è andata bene.

Peter emette un sospiro di sollievo, insieme al padre, mentre Liz vede le spalle di Ethan abbandonarsi finalmente, e Lucy scaricare la tensione piangendo, sollevata.

DOTTOR CHEASE: Ora la signora Charity sta dormendo, ma se volete aspettare..

ETHAN: Certo, aspettiamo.

Peter annuisce in direzione del chirurgo, poi si volta verso suo padre e Sarah.

PETER: Voi andate.

Paul li guarda, preoccupato.

PAUL: Siete sicuri? Posso prendere un altro giorno di ferie, e…

PETER: Non ce n’è bisogno. Ormai il peggio è passato, noi… Ci accamperemo da Ethan e Liz per i prossimi giorni… Ci sentiamo.

Paul guarda Lucy e Ethan, dubbioso. Liz guarda sua madre, le sorride.

LIZ: Davvero, andate. Ci siamo io e Lucas, e…

ETHAN: Vi chiamiamo appena sappiamo qualcosa.

I due annuiscono, poi si abbracciano e si salutano. I ragazzi li vedono andare via, chiamare un taxi per l’aeroporto mentre si allontanano. Liz si volta verso i ragazzi, capisce che deve prendere in mano la situazione.

LIZ: Allora, chi vuole del caffè?

I tre fratelli annuiscono, ora più rilassati. Lucas guarda la sorella, gli sorride.

LUCAS: Vengo a darti una mano.

Liz annuisce, poi guarda Ethan.

LIZ: Chiamami se si sveglia.

Ethan annuisce, le sorride, ringraziandola con gli occhi.




Liz prende i caffè, si gira verso il fratello, seduto ad un tavolino. Si siede di fronte a lui, senza una parola gli porge il caffè. Lucas la guarda un attimo, poi si schiarisce la voce.

LUCAS: E’ andato tutto per il verso migliore..

Liz annuisce, continua a non dire niente. Lucas la guarda, preoccupato.

LUCAS: A cosa stai pensando?

LIZ: A papà.

Lucas guarda la sorella, dopo poco fa un piccolo cenno di assenso del caso.

LIZ: Ethan ha… Gestito la cosa meglio di me.

LUCAS: Ha avuto il tempo di salutarla, a prescindere da come sarebbe andata.

Liz alza gli occhi, guarda suo fratello.

LIZ: Nemmeno tu l’hai salutato.

Lucas scuote la testa, sente la gola chiudersi.

LUCAS: No, è vero.

LIZ: Eppure non hai reagito come me. Deve esserci qualcosa in me che…

liz hurt

LUCAS: Non hai niente che non va, Liz. Ognuno reagisce in maniera diversa.

La ragazza annuisce, quando torna a parlare, la voce le trema.

LIZ: Penso che sia giusto che anche io lo saluti.

Lucas guarda la sorella, capisce che si sta riferendo alla tomba del padre.

LUCAS: Domani.

Liz annuisce, poi si riscuote.

LIZ: Prendo i caffè per i ragazzi…

LUCAS: Liz.

La ragazza si gira, vede Lucas sorriderle.

LUCAS: Lo sai che non hai bisogno di andare al cimitero per vederlo, vero?

lucas annuisce

Liz corruga le sopracciglia, senza capire, e Lucas le fa un sorriso triste, pieno del dolore che ancora si porta dietro.

LUCAS: Tu sei… La sua fotocopia. Sei… Uguale, ti comporti esattamente come avrebbe fatto lui.

liz sad

Liz annuisce, mordendosi l’interno di una guancia per non piangere.

LIZ: Andiamo dagli altri.




Ethan, Lucy e Peter vedono il dottor Chease arrivare, si alzano in piedi mentre il dottore gli rivolge un sorriso professionale.

DOTTOR CHEASE: Si è svegliata. Magari uno alla volta…

PETER: Entro io. Voi… Avvisate Liz e papà.

Lucy e Ethan annuiscono, mentre Peter segue il dottore verso la camera di sua madre.
Quando entra, vede Michelle con gli occhi chiusi, una fasciatura che le avvolge la testa. Il dottor Chease lo guarda, apprensivo.

DOTTOR CHEASE: Non la faccia stancare…

Peter annuisce, poi si avvicina verso la madre. Si siede accanto a lei, piano Michelle volta la testa, apre gli occhi.

MICHELLE:Peter….

PETER: Shhhh. Riposati, ora.

Michelle annuisce, cerca la mano del figlio sopra il lenzuolo. Peter la stringe, pronto. Poi guarda sua madre richiudere gli occhi, aprirli poco dopo.

MICHELLE: Grazie.

Peter la guarda, gli occhi azzurri ereditati da lei umidi. Le sorride, le stringe più forte la mano.

 


NEW ORLEANS


cinema joy

Josie sente un bussare alla porta d’ingresso, alza gli occhi, quasi smette di respirare quando vede che fuori c’è Hank. Si sforza di assumere un’espressione distaccata, scuote la testa, torna a fingere di studiare. Hank continua a bussare contro il vetro, impaziente. Poco dopo Josie rinuncia, sbuffando vistosamente arriva alla porta, la apre.

JOSIE: Siamo chiusi.

HANK: Perché non sei venuta, oggi?

Josie lo guarda, stringe gli occhi. Non è mai stata così arrabbiata, con lei, con lui, con tutta la situazione.

JOSIE: Non sei nella condizione di dirmi niente, Hank.

HANK: E ieri perché te ne sei andata dallo Spotted…

JOSIE: Ti ho visto impegnato!

Josie quasi lo urla, impedisce ad Hank di continuare, il ragazzo non ha mai visto la ragazza così fuori di sé.

JOSIE: Forse non lo eri, Hank? Parlavi con Taylor, mentre a me nemmeno hai detto che ti licenziavi! Che senso avrebbe avuto, venirti a salutare?

josie angy

HANK: Mi… Mi dispiace.

JOSIE: Le scuse non cambiano i fatti.

Hank prova ad avvicinarsi alla ragazza, che si sposta prontamente.

hank perplesso

HANK: Posso spiegarti, ok? Il licenziamento non è stato programmato, non ho avuto modo, e poi avevamo appena ricucito il nostro rapporto e..

JOSIE: Non è solo il problema del licenziamento, Hank!

HANK: E allora qual è?


NEW YORK


ospedale ny

Michelle vede gli altri due suoi figli, accompagnati da Liz e Lucas, entrare nella camera, lentamente, per paura di disturbarla.

MICHELLE: Entrate, sono sveglia.

Vede Lucy sorriderle, così sollevata e felice, prova a pensare a quando l’aveva vista ridere così. Forse a sei anni, quella volta che l’aveva portata a pattinare…

ETHAN: Come stai?

MICHELLE: Spero di migliorare nei prossimi giorni.

Ethan fa un sorriso sollevato, Michelle vede Liz fare un debole sorriso.

MICHELLE: Siete rimasti qui anche voi… Ho dei figli fortunati.

Lucy si accorge in quel momento di tenere la mano di Lucas, la lascia di colpo, imbarazzata.

LUCY: No, non è..

MICHELLE: Però ora potete andare, davvero. Io… Dormirò tutta notte, sarà una noia..

PETER: Io resto. Voi andate a riposare..

LUCY: No, se tu resti resto anche io…

Peter scuote la testa, risoluto.

PETER: Mamma ha ragione, non serviamo tutti. Ma domani servirà qualcuno di riposato per starle accanto mentre io recupero la notte.

Lucy guarda il fratello, suo malgrado annuisce.

LUCY: Come vuoi…

ETHAN: Chiama per qualsiasi cosa, ok? Noi abitiamo qui vicino..

Peter annuisce, poi saluta gli altri. Michelle vede Ethan e Lucy guardarla con un affetto genuino, un inizio di commozione raggiungerle gli occhi.

MICHELLE: Io non merito tutto questo..

Peter la guarda, i due già rimasti soli.

PETER: Sei semplicemente… Nostra madre.

MICHELLE: I genitori non sono quelli che ti crescono?

PETER: Fino a un certo punto. Si dice che ci sono cose imperdonabili nella vita, ma… Il limite è molto più elastico, quando si parla di un genitore. O di un figlio, a seconda dei punti di vista. Inoltre… Ci sono tante cose che non sappiamo di te, mamma.

MICHELLE: La cosa è reciproca.

Peter annuisce, poi si schiarisce la voce.

PETER: Sì, ma.. Il tuo amore per Jhonatan… Io di questa storia non so niente.

MICHELLE: Pensi veramente che basti, come giustificazione ai miei comportamenti?

PETER: Giustificarli, no. Ma spiegarli… Sì. E ora io sono abbastanza grande da poterli comprendere.

Michelle lo guarda, sorridendo.

MICHELLE: Vuoi che ti racconti qualcosa?

Peter alza le spalle, anche se non vuole farlo vedere, è commosso.

PETER: Solo se te la senti.




Colonna Sonora- Kiss Me (3 scene)

casa ethan e liz

“Per parlare del mio amore per Jhonatan, dovrei parlare dell’amore in generale. Sai, Peter, le persone dicono ogni giorno ‘mi sono innamorato’, ma poi quell’amore è spesso fulmineo come lo sono le cose passeggere. Un po’ come quando da piccolo cambi continuamente il tuo gusto di gelato preferito. Beh, quello non è amore. Ma molti credono che lo sia. E per tutta la vita se lo fanno bastare. Non so se sia meglio o peggio, considerato il modo in cui mi sono ridotta io, ma… L’amore è un’altra cosa.”

I ragazzi arrivano a casa, distrutti. Liz fa vedere a Lucy la sua camera, Lucas si accomoda sul divano. Appena Liz e Ethan entrano in camera, la ragazza si gira, seria.

LIZ: Tuo fratello….

ETHAN: Sì, ora lo chiamo.

LIZ: No, tuo fratello… Mi ha chiesto di stare in casa di papà. Qui, a New York.

Ethan la guarda, preoccupato.

ETHAN: E tu cosa gli hai detto?

Liz fa un debole sorriso.

LIZ: Che è libera, può andare quando vuole.

ETHAN: Liz, sei sicura? E’ la casa di tuo padre, Peter può venire da noi…

LIZ: E’ anche la casa di SUO padre, Ethan. E lui… Vorrebbe andarci con Michelle. Aiutarla nel recupero.

ETHAN: E a te va bene?

Liz sorride, Ethan vede che la ragazza ha gli occhi lucidi.

LIZ: Penso che nessuno più di Michelle abbia diritto di entrare lì dentro. Io… Non ho dimenticato, Ethan. Ma le va riconosciuto, lei ha amato mio padre… Forse perfino più di me.

“La prima volta che vidi Jhonatan pensai che era il classico ragazzo ingenuo, pieno di sogni che non potevano avverarsi. Suonava nei locali di New Orleans, cambiava ragazza ogni sera e diceva che voleva vivere con la musica. Mi ricordo che risi, lo presi in giro. Lui mi disse… Mi disse – Hai mai amato qualcosa così tanto da sapere con certezza che sarà quello a muovere la tua vita, che sarà il fulcro intorno a cui dirigerai i tuoi passi?-. Gli dissi di no. Mi rispose solo, -Capisco.- Me lo disse in maniera triste, sai Peter? Come se provasse pena per me. Penso che sia stato quello, il momento. Il momento in cui ho iniziato ad amarlo.”

Ethan la guarda, poi scuote la testa.

ETHAN: Io.. Grazie, Liz.

LIZ: Di cosa?

ETHAN: Di tutto, di essermi stata vicina oggi, di aver sacrificato cose per me. Io… Non sono stato in grado di farlo.

LIZ: Perché io non te l’ho permesso.

liz cry

Liz gli si avvicina, gli prende il viso tra le mani.

LIZ: Quindi grazie a te, Ethan Brown, per non avermi lasciato fuori. Per aver continuato a tenermi la mano anche quando volevi stare da solo.

Ethan la guarda, la tensione del giorno che lentamente lo abbandona.

ETHAN: Ti amo, Liz.

ethan look3

Liz lo bacia dolcemente sulle labbra, poi lo guarda sorridendo.

LIZ: Ti amo anche io.




“E’ stato un amore graduale, niente colpo di fulmine, sia chiaro. Mi sono innamorata di Jhonatan lentamente, prima come amica e poi come amante. Mi sono innamorata delle sue debolezze, dei suoi difetti, mi sono innamorata del suo bisogno di certezze, di conferme, di me.”

Lucas vede la porta della camera di Lucy aprirsi lentamente, uscirne la ragazza. Si solleva lentamente sul letto, appoggiandosi sui gomiti, mentre la ragazza gli va incontro, lo prende alla sprovvista, stendendosi addosso a lui lo bacia. Quando si stacca, Lucas la guarda, intontito.

LUCAS: Lucy…

LUCY: Non dire niente, ok? Io… Non voglio più perdere tempo chiedendomi cosa possa essere la cosa giusta, considerando sempre le conseguenze di quello che voglio, perché… Perché la vita è così… Fragile, Lucas. Quindi… Tra noi c’è qualcosa, e quel qualcosa io voglio vivermelo.

Lucas la guarda, abbozza un sorriso.

LUCAS: Ok…

LUCY: Solo… Non stasera. Stasera puoi solo… Solo tenermi vicino a te?

Lucas la guarda, la vede così fragile e ferita, annuisce.

LUCAS: Certo.

Lucy si mette sotto le coperte, appoggia la testa sulla spalla del ragazzo, che la fa addormentare accarezzandole i capelli.


NEW ORLEANS


cinema joy

“Jhonatan non era perfetto, come non lo è nessuno. Non solo, ma era chiaramente quello che si definisce una personalità.. Problematica. Non aveva certezze, punti fermi, se non la musica. Io sarei sempre venuta dopo, e questo lo sapevo, eppure forse fu proprio questo ad attrarmi. Il fatto che avesse una passione indipendente da qualsiasi altra cosa. Lui e la musica. Un rapporto esclusivo, che nessuno gli avrebbe mai portato via.”

Josie guarda Hank, fa un sorriso amaro.

JOSIE: Oh, Hank, smettiamola di far finta di non capire..

Hank la prende per un braccio, la costringe a voltarsi verso di lui.

HANK: Puoi spiegarti, per favore…

JOSIE: Non trattarmi come se fossi Liz.

HANK: E allora smettila di comportarti come lei! Dimmi qual è il problema, basta nascondersi dietro mezze frasi!

Josie lo guarda, arrabbiata.

JOSIE: Vuoi sapere qual è il problema? Il problema è che io sono innamorata di te, Hank! Nemmeno so più da quando, mentre tu… Tu hai occhi solo per Liz! E quando finalmente cominci a guardarti intorno, e io comincio a sperare… Tu vai a letto con Taylor! E potevo capire Liz, potevo capire il rapporto che c’è tra voi, ma… Taylor? Cos’è per te, Hank? Un passatempo?

josie parla arrabbiata

Hank non dice nulla, dopo poco annuisce.

JOSIE: Fantastico! Un passatempo! E giustamente hai preferito andare a letto con lei, piuttosto che parlare con me, dirmi che ti sei licenziato o che stai di merda perché l’amore della tua vita se n’è andato…

HANK: Io sono strano, Josie! E non volevo venire da te perché non te lo meriti!

Josie gli si avvicina, infuriata.

JOSIE: E chi cazzo sei tu per decidere cosa merito e cosa no? Da quando tieni tanto alla mia salute mentale?

HANK: Da quando.. Da quando…

Josie lo guarda, in attesa.

HANK: Da quando ho capito che… Anche io provo qualcosa per te.

hank a josie

Josie lo guarda, il suo volto assume sempre di più un’espressione incredula.

JOSIE: E lo dimostri così? Scusa se te lo dico, Hank, ma devi lavorare decisamente sui tuoi metodi di approccio…

HANK: Ho pensato che meritassi la parte migliore di me…

JOSIE: Beh, allora sai cosa? Un consiglio per il futuro. Smetti di decidere per gli altri, e comincia a decidere per te. Se no le cose continueranno a scapparti, Hank. E tu rimarrai da solo.

Josie si gira di scatto, ma altrettanto di scatto Hank la fa voltare, la bacia. Josie si stacca, stupita, ma Hank riavvicina il viso al suo.

junk kiss

Dopo poco Josie gli alza la maglietta, il ragazzo se la lascia sfilare, entrambi finiscono stesi sul pavimento del cinema.


NEW YORK


ospedale ny

michelle sguardo duro

MICHELLE: Forse è stato questo l’errore, pensare che un rapporto così impari potesse funzionare. Io avrei dato tutto in cambio di Jhonatan, cosa che poi effettivamente ho fatto, mentre lui… Lui no, nemmeno quando l’ho rivisto a New York, prima di abbandonarvi. Ho creduto che le cose sarebbero state diverse e invece non lo erano. Anzi, ora oltre alla musica per lui c’erano i suoi figli, e la sua ex moglie… Diciamo che in questo è staro sicuramente migliore di me.

Peter la guarda, per la prima volta vede la madre per quello che è. Una donna che ha sbagliato molto e sofferto altrettanto.

peter serio 4x11

PETER: C’è una differenza, però.

MICHELLE: Quale?

PETER: Lui è morto. Non può più recuperare niente. Tu sei qui.

MICHELLE: Ho provato a richiamarvi, ma avete fatto bene…

PETER: Beh, ora le cose sono cambiate. Dovremo passare molto tempo assieme, una volta dimessa. Potrai provare a recuperare lì.

Michelle lo guarda, gli sorride docilmente.

PETER: E per quello che vale… Sei una persona in grado di amare in maniera forte, e ci riescono in pochi. Vorrei anche io trovare qualcuno che mi ami così.

Michelle lo guarda, gli stringe la mano.

MICHELLE: Succederà. Hai preso… Il meglio di entrambi, Pete. La persona degna di starti a fianco sarà sicuramente una persona in grado di amarti nella maniera che vuoi.

michelle cry

Peter sorride, poi accarezza il dorso della mano di Michelle.

PETER: Ora riposati… Continuiamo domani.

Michelle annuisce, dolcemente.

MICHELLE: ‘Notte, Peter.

PETER: Notte, mamma.


NEW ORLEANS


Alex
Alex

Alex allunga a Taylor una birra, poi si siede a sua volta accanto a lei e Logan, tutti a casa della ragazza.

ALEX: Allora, come ti senti? Ancora adrenalina?

Taylor annuisce, anche se in realtà la delusione per le parole di Murple è ancora lì, ben presente nella sua mente.

TAYLOR: Più che altro ho capito che non posso più aspettare.

Logan, che sta guardando la TV, si gira verso i due, curioso.

TAYLOR: Vorrei.. Vorrei sentire come suoni, se ti va.

Logan alza un sopracciglio, scettico.

LOGAN: Adesso?

Taylor fa un mezzo sorriso, scuote la testa.

TAYLOR: No, non adesso. Anche domani, affittiamo la saletta.

LOGAN: E la tua amica? Sa che vuoi sostituirla?

Taylor si fa seria, scuote la testa.

TAYLOR: No, ancora no. Prima voglio sentire te. Anche se Alex mi ha detto che sei molto bravo…

LOGAN: E come pensi che la prenderà?

Taylor aspetta un attimo, poi alza le spalle.

TAYLOR: Non è un problema mio. Non mi interessa avere amici, ora come ora. Solo farcela.

Logan la guarda un attimo, poi annuisce.

LOGAN: Ok. Allora rimandiamo questo discorso a domani.

Sorride alla ragazza, che gli restituisce il sorriso. Poi Taylor si gira verso il fratello, gli sillaba un “grazie” a bassa voce.


NEW YORK


Colonna Sonora- Between Us(fino alla fine)

ospedale ny

Peter si sveglia di colpo, sentendo i muscoli tirare. Si gira verso la madre, la vede riposare, il petto che si alza e abbassa ritmicamente. Si sgranchisce le gambe, alzandosi in piedi. Sono le tre di notte, ci sono ancora parecchie ore prima del giorno. Decide di andare a prendere un caffè. Mentre si avvia verso la macchinetta, ripensa alle parole della madre. Ha ragione, si dice. Ci sono amori che nascono con un chiaro dislivello, uno dei due mette qualcosa o qualcuno prima dell’altro. Ripensa a suo fratello, a Liz. Si chiede se ce la faranno.




Liz si gira lentamente su un fianco, si trova ad osservare il viso di Ethan, disteso, almeno nel sonno. Gli accarezza dolcemente una guancia, innamorata. Ha bisogno che Ethan stia bene, perché non sopporta vederlo come la giornata appena trascorsa. Lui si merita solo il meglio, e lei spera di poterglielo dare. Cominciando con l’essere una persona migliore. Si alza lentamente, esce dalla camera richiudendosi dietro la porta. Vede Lucas e Lucy dormire abbracciati, si ritrova a sorridere. Poi va in cucina, vede il computer appoggiato ad un mobile, lo accende. Nel buio della notte, con la sola luce dei lampioni esterni e quella dello schermo, comincia a scrivere.




Josie si alza lentamente, coprendosi come può con la camicia del ragazzo. Vede Hank girarsi verso di lei, il cinema totalmente al buio.

HANK: Che ore sono?

JOSIE: L’ora di andare via. Tu qui non lavori più, ma io sì, e se mi scoprono… Così..

Josie si alza velocemente, comincia a vestirsi. Hank si solleva si gomiti, la guarda divertito.

HANK: Fai con calma…

Josie si gira di colpo, già quasi interamente vestita.

JOSIE: Hai ragione, dovremmo parlarne, ma ora è troppo tardi e io sono troppo stanca…

Hank la guarda, sempre mantenendo il suo sorriso divertito.

HANK: Non è che ci sia molto da dire.

Josie lo guarda perplessa, mentre il ragazzo lentamente si alza, comincia a rivestirsi.

JOSIE: Intendi dire che…

Hank si volta, vede la ragazza guardarlo con il suo solito sguardo altezzoso, che ormai ha capito essere la sua unica difesa.

HANK: Intendo dire che quello che è successo stasera è piuttosto chiaro.

Josie incrocia le braccia, mentre vede il ragazzo avvicinarsi.

josie arrabbiata do hank

JOSIE: Già, quindi non valgo nemmeno quanto Taylor. Niente spiegazioni.

HANK: No, non sei Taylor, Josie.

Josie lo guarda, ferita, mentre Hank le si avvicina, serio. Alla fine, sorride.

HANK: Questo ha conseguenze diverse da quelle che poteva avere Taylor.

JOSIE: E quali sarebbero?

HANK: Ad esempio che… Potremmo provarci. Sul serio, intendo.

hank annuisce 3B

Josie lo guarda ancora un attimo, non sa se credergli o meno. Alla fine Hank scoppia a ridere, la guarda divertito.

josie senza parole2

HANK: Dici che posso accompagnarti a casa, o ci devi pensare?

Josie lo guarda, alla fine gli restituisce il sorriso.

JOSIE: Sei un idiota.

Poi i due si baciano.




ospedale ny

Peter torna lentamente in camera della madre, il caffè in mano, ancora immerso nei suoi pensieri. Vede correre dalla parte opposta alla sua due infermieri, e ci mette qualche secondo ad accorgersi che si dirigono in camera della madre. Quando lo capisce, il caffè gli cade dalla mano, sporcando tutto il pavimento.

INFERMIERE: Ha un arresto cardiaco, chiamate il dottor Chease!

Peter rimane immobile, al centro di quel deserto corridoio di ospedale.

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7 Risposte a “4×11 – I’LL STAND BY YOU”

  1. “Quale persona aspetta per più di nove anni, dopo aver costruito una famiglia con qualcun altro?” questa è stata la frase che mi ha colpito di più, perché mette in luce, secondo me, tutto il disagio esistenziale di Michelle, fa capire anche tutta la pena e la tristezza, che si dovrebbe avere verso quella donna, non per il tumore, ma per l’esistenza che ha vissuto. In un certo senso lo ripete pure lei medesima, quando dice alla figlia che delle due quella che ha perso di più è stata proprio lei, sottintendendo (immagino) che ha perso l’occasione di una vita con una famiglia che le voleva bene e darle l’amore che Jhonatan le negava. Bel pezzo. Un altro che mi ha colpito molto è stato il discorso tra Lucas e Liz sul padre. Stupenda la scelta di mettere le parole di Michelle in mezzo alle situazioni, in una sorta di sottofondo e anche la scelta della canzone di Ed Sheeran, a mio parere tutto azzeccatissimo.
    Ci scommettevo che era Lucy a fare la prima mossa.
    W Hank!!! … che non si fa ripetere due volte il concetto da Josie e prende la palla al balzo.
    Bello che a Liz torni l’ispirazione, dopo quel giorno pieno di tristezza e commozione, in fondo penso che sia così un po’ per tutti quando scrivono, come quando fai qualcosa di artistico lo fai per donarlo agli altri, ma per poterlo fare devi essere tu stesso il primo ad essere pieno di sentimenti da riversare nel prodotto e Liz dopo la morte del padre si era svuotata. Poi come si è capito dal discorso con Lucas ha ritrovato l’equilibrio giusto. Attendiamo di sapere cosa scriverà.
    La scena finale l’ho trovata molto ben fatta, bella chiusura di episodio.

  2. Grazie per aver notato la struttura della puntata 🙂 ero un pò restia nel farla così,non volevo che la vicenda di Michelle perdesse impatto ma nemmeno che la storyline del Vodoo Experience fosse smorzata… Hank e Josie sono contenta che piacciano, molti erano restii ma secondo me Josie è proprio un bel personaggio 🙂
    Jessy… Beh, hai ragione, ma diciamo che ci sono diversi tipi di persone… Jessy sta vivendo un momento di assestamento, non solo perchè tutti partono, ma perchè tutti hanno ben chiaro cosa vogliono, lei meno… Diciamo che si sta facendo trasportare dalla corrente, ma non ha le idee chiare come i suoi amici (Liz che vuole scrivere da sempre, Justin che suona, Ellie che decide di seguire il suo sogno…) quindi la sua crisi non è circoscrivibile alle partenze in generale, ma ad una riflessione conseguente sulla sua vita… Non credo che ostacolerà Justin, il modo in cui decide di coprire le lacrime è un chiaro segnale che vuole provare a reagire da sola… Poi che ci riesca o meno, è un altro discorso, ma vedrai che nel season finale questa cosa sarà più chiara 🙂
    Ti aspetto lunedìììì !!!

  3. Madonna…nelle righe iniziali dell’ultimissima scena ho pensato “ti prego, no…nonono…” Porca vacca, devo aspettarmi il peggio, vero? Dopo che una luce si era accesa, dopo che in un evento tragico come quello si poteva trovare qualcosa di positivo, ovvero la possibilità per Michelle di scusarsi e riavvicinarsi ai figli…invece…come faccio a leggere le ultime due puntate? Mi sento già tristissima ora…
    Però, a parte il tema ben sofferente della malattia di Michelle (ma anche del suo passato), mi è piaciuto moltissimo come hai strutturato la puntata!! Sei riuscita a dare uno spazio dolce e intimo a Lucas e Lucy, ci tenevo così tanto!! Io li trovo perfetti assieme…♡♡
    E poi Hank e Josie: sono felicissima del momento chiarificatore, e anche di come si è concluso ahah Josie, te l’ho detto, l’ho rivalutata moltissimo e mi piace un sacco, sono contenta di vederli finalmente assieme!
    Invece, mi è piaciuta meno, e volevo dirlo nella scorsa puntata ma poi mi sono scordata, Jessy. Io, lo sai come sono, sono piuttosto empatica e comprendo le dinamiche emotive dei personaggi, quindi capisco che Jessy stia vivendo la ricaduta di una crisi da cui è stata già colpita, considerando quanto ha sofferto per l’allontanamento, a suo tempo, di Justin e anche di Liz, però deve farsi forza. Deve trovare in sé le risorse necessarie per capire che la distanza può diventare una sfida con cui arricchirsi, perché è impensabile pensare che per tutta la vita avremo fisicamente vicino a noi tutte le persone a cui vogliamo bene. La vita riserva ben poche certezze, ma se ogni volta ci sente abbattuti come se fosse una condanna a morte, allora si perde in partenza. Spero tanto che Jessy riesca a diventare più forte e indipendente, e riesca ad appoggiare Justin, piuttosto che ostacolarlo, anche se involontariamente, con la sua fragilità.
    Aspetterò con ansia la prossima puntata!! (╥﹏╥)

  4. ahahahahah i finali di puntata così sono i più belli! aspetta di leggere quello di stagione, allora :p
    Lucas e Lucy sono due pippi, contenta che qualcuno li abbia notati! 😉 Ahahaha si è capito che vuoi eliminare Hank dalla faccia della terra, così come Jessy e Justin (leggo una nota di sadismo in “non ha il carattere per reagire a questa cosa”…).. Però anche lui cosa dovrebbe fare, aspettare Liz in eterno? Tanto più che Josie gli piace da un pò… Taylor chiaramente sta pensando di sostituire un componente della sua band… chi lo scopriremo nella next week :p

  5. Io mi oppongo ai finali di puntata di questo tipo, crudeli e inaspettati. Hai fatto passare la tragedia e proprio alla fine mi ricacci fuori l’attacco cardiaco?!?! Proprio quando il poveretto di pete andava a prendersi il caffè, nell’unico secondo….. crudeltà! Poi, riassumendo le altre questioni: Lucas e Lucy win the premio ship della puntata, liz e Ethan moto più carini di quello sfigato di Hank e la strafiga di Josie. Jessy povereta, non ha il carattere per reagire a questa cosa, ma potrebbe impegnarsi per trovare un lavoro in un altra città. Taylor, invece, mangia sempre alla sagra del subdolo, abbiamo capito a cosa serve Logan. Attenzione attenzione, pero tutti parlano degli sheamless. E chissa cosa succedera quando Justin lascera il gruppo!

  6. Ahahahah hai commentato tutto ora 🙂 Sì, la puntata è decisamente dedicata a Michelle e alla famiglia Brown in generale. Michelle è un personaggio complesso, solo attraverso i flashback e i racconti degli ultimi episodi abbiamo potuta conoscerla davvero, e chissà quanto altro avrebbe avuto da raccontare… Ma almeno i suoi figli hanno capito un pò più di lei.
    Liz è tornata a scrivere, e il fatto che questo avvenga dopo tutta la tensione provata per Ethan e Michelle non è un caso.. Ma forse lo immaginavi già 😉
    Beth e Nick sono due amorini, anche io a scrivere le loro scene ho gli occhi a cuoricino :p Taylor è un altro personaggio sfaccettato (sembr aun pò ONCE, che nessuno è mai cattivo fino in fondo, ma se arrivo a quei livelli bannami prima, please) però ha fatto anche lei un bel percorso, ha preso delle batoste che hanno lasciato delle cicatrici… Certo, è sempre Taylor, ma ora cerca di combattere in maniera pulita… La sua determinazione è da ammirare, secondo me 😉 Ahaahaahh la tensione sessuale che tu percepivi dalla lontana 3×01 finalmente si è espressa! Sono una coppia particolare ed è normale non shipparli subito, secondo me. Hanno avuto un sacco di momenti belli ma altrettanti complicati, si sono avvicinati e allontanati tantissime volte, ma ora… Beh, ora chissà 😉
    Non piangere per il resto, vedrai che CrossRoads ti darà tutte le emozioni necessarie per affrontare questo “addio” (farò del mio meglio! 😀 )

  7. sai cosa c’è di peggio dell’aspettarsi il peggio?? sbattere il muso contro il peggio dopo aver creduto che fosse passato…

    che puntata… sto commentando a caldo perchè non voglio tralasciare nulla.
    Regina dell’episodio Michelle. sono contenta che abbia avuto l’occasione per riavvicinarsi ai suoi figli, almeno abbiamo la certezza che se ne sia andata senza troppi rimpianti.
    devo dire che l’ho “vista” per la prima volta. non mi ero resa conto di quanto possa aver sofferto e di quello che deve aver passato in tutti questi anni. in un certo senso la si puo’ anche ammirare…
    la prossima puntata ci farà soffrire anche di più…poveri Ethan, Peter, Lucy…ecco…se penso a Lucy mi si appanna la vista dalle lacrime. l’ho vista fragile come non mai in questa puntata…

    ma l’immagine più bella della puntata se l’aggiudica Liz. quando scende in cucina e accende il pc per ricominciare a scrivere ti assicuro che per un attimo mi è sembrato di essere lì con lei… da solo, questo momento vale la puntata secondo me…

    Beth e Nick son due pissi mai più finiti <3 poi lui che fa il gelosino è da asodgjlerjbga <3 ho reso l'idea?? 😛

    altra queen dell'episodio per me è stata Taylor! la si odia e la si ama, c'è poco da fare! mi ricorda un po' Kathrine di TVD! è stronza ma in fondo l'amiamo per questo un po'! mi piace la sua determinazione e son convinta che abbia ancora molto da dire nel finale 😉

    e dulcis in findus: questo Hank e questa Josie che ci danno!!!
    ci voleva… per ora non li shippo, ma riconosco che tutta la tensione sessuale inespressa andava tirata fuori!!!

    che dire…la prossima sarà l'ultima e pensare che Crossroads stia per finire mi lascia un po' di amaro in bocca, ma è giusto che sia così.

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