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Telefilm su Carta di Elisa Pitta è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
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3×09- WAKE ME UP

Se vi siete persi gli episodi della prima e seconda stagione, cliccate qui: 

PREVIOUSLY ON CROSSROADS

Volevo inoltre ringraziare tutti per il supporto e per seguire la storia, dai grafici del blog siete davvero tanti! E a proposito di questo, immagino che molti di voi leggano senza commentare… Mi rendo conto che a volte è scocciante, magari siete di fretta, ma io ho veramente bisogno di un vostro feedback, anche saltuario… Giusto per farmi sapere che ci siete, che lo seguite (oppure avete smesso, e se avete smesso perchè), cosa pensate funzioni e cosa no…. Altrimenti la storia non potrà mai migliorare, io non potrò mai migliorare! Grazie ancora a tutti, e buona “visione”!


NEW ORLEANS


areoporto

mamma liz

Sarah si avvicina ai figli, prende posto tra Lucas e Liz, con la testa insistentemente rivolta verso il finestrino. Rimane in silenzio, mentre le hostess li avvisano di allacciare la cintura e spegnere i cellulari. Sarah guarda il figlio minore, le occhiaie sotto gli occhi testimoni di una notte insonne, instintivamente lo circonda con un braccio.

lucas serio foto

Lucas si lascia abbracciare, mentre si prepara a rivedere suo padre, dopo due anni. In una bara.
Sarah si gira verso Liz, spera lei rivolga loro uno sguardo, invece niente

SARAH: Tesoro, il telefonino..

LIZ: E’ già spento.

Le vede anche sulla figlia, le stesse occhiaie presenti sul volto di Lucas, sebbene gli occhi di Liz non siano arrossati come quelli del fratello. La figlia non dice più niente, si limita a guardare fuori dal finestrino per tutta la durata del viaggio, fino all’aeroporto di New York. E quando infine mette i piedi a terra, arriva trascinando il suo bagaglio a mano all’ingresso dell’aeroporto, per un attimo le si stringe il cuore. L’ultima volta era con suo padre.

liz seria foto

LIZ: Te l’avevo detto, che sarei tornata.

Lo dice a voce così bassa che nessuno riesce a sentirla.




saletta prove

Ellie e Jessy arrivano davanti alla porta della saletta, poi improvvisamente, Ellie si ferma; per tutto il tragitto le due non hanno parlato. Sono entrambe ancora troppo stordite da quanto successo, la notizia della morte del padre di Liz e Lucas le ha lasciate senza parole. Jessy guarda l’amica alzando un sopracciglio.

JESSY: Cosa c’è?

jessy arrabbiata

Il tono che Jessy le rivolge non piace ad Ellie, che decide comunque di lasciare correre. Sono tutti abbastanza nervosi, in questi giorni.

ELLIE: Volevo solo ricordarti… Insomma, c’è Justin..

ellie seria

JESSY: Lo so benissimo, Ellie.

ELLIE: Stai calma, volevo solo dirtelo..

JESSY: C’è anche Mackenzie, se è per questo.

Quasi a volerlo confermare, è proprio Mackenzie ad aprire improvvisamente la porta della saletta. Quasi sobbalza quando le vede.

mackenzie 2

MACKENZIE: Ah, siete arrivate.. Vi stavamo aspettando… Stavo andando a fumare una sigaretta … Entrate.

Non guarda Ellie, e nemmeno lei prova ad incrociarne lo sguardo. Le seguono all’interno della saletta dove Hank, Justin e Alex le stanno aspettando. Jessy si obbliga a tenere lo sguardo a terra.
Alex le guarda, si presenta porgendo loro la mano.

ALEX: Piacere, io sono Alex. Il cantante.

alex2

Jessy e Ellie si presentano, mentre Hank cerca, non troppo cortesemente, di giustificare la sua presenza.

hank9

HANK: Dopo abbiamo le prove…

ALEX: E inoltre sono sinceramente dispiaciuto per Liz. L’ho incontrata una volta sola, ma mi è proprio sembrata una tipa a posto. Fatele le mie condoglianze.

HANK: Come no.

Hank lo supera, un’improvvisa voglia di prenderlo a pugni, prendere a pugni qualcuno, uno qualsiasi, e si pone davanti alle due amiche mentre Jessy, per un attimo, incontra lo sguardo di Justin e si maledice mentalmente.

HANK: Per caso l’avete sentita?

Ellie scuote la testa e Hank non trattiene un’imprecazione. Mackenzie gli si avvicina, gli tocca il braccio.

MACKENZIE: E’ a New York, hai sentito in TV, oggi c’è il funerale… Avrà il cellulare staccato..

Hank si passa le mani sulla testa, sbuffa, guarda in alto per ricacciare indietro le lacrime.

HANK: Già, un funerale di cui nemmeno mi ha avvertito! Non mi vuole vedere,cazzo. E non capisco perchè….

JUSTIN: Stai calmo, ok? E’ ancora sotto shock, non ha elaborato, è passato un giorno…

justin

ELLIE: E comunque non vuole vedere nessuno. Non è niente di personale. Non ce l’ha con te.

Hank vorrebbe risponderle che lui l’ha vista, ha visto il suo sguardo imperturbabile, eppure non lo fa. Rimane in silenzio, conserva l’illusione di essersi sbagliato.

MACKENZIE: Adesso, il punto è… Come ci comportiamo, una volta tornata da New York?

Mackenzie lancia uno sguardo interrogativo a tutti, poi guarda Jessy.

MACKENZIE: Tu hai… Per caso sentito Lucas?

Il senso di colpa torna ad attanagliare la gola di Jessy.

JESSY: Io… No. Non l’ho sentito. Nemmeno lui mi vuole vedere.

Mackenzie annuisce, mentre Justin le rivolge un’occhiata curiosa, che Jessy ignora.

JUSTIN: Forse dovremo rispettare la sua volontà. Di stare da sola. Forzare le persone.. Non è mai un bene.

E Jessy lo sa, anche se si ostina a non guardarlo, che sta parlando anche di lei.

HANK: Io me ne frego, la voglio vedere. Non può evitarmi per sempre.

JESSY: E dopo che l’hai vista? Come pensi di sollevarle l’umore, Hank? Puoi rispettare un suo desiderio, per una volta nella vita?

Gli occhi di Hank si riducono, guarda Jessy beffardo.

HANK: Solo perchè tu non sai stare accanto al tuo ragazzo, non vuol dire che io farò lo stesso. Io voglio esserci per Liz. Non sono come te.

Gli occhi di Jessy cominciano a riempirsi di lacrime di rabbia, e di colpa, ma Ellie interviene.

ELLIE: Questo non c’entra niente.

HANK: C’entra! Lei mi sta dicendo come comportarmi!

JUSTIN: Penso concorderai che vogliamo tutti bene a Liz.

ELLIE: E sicuramente, litigare tra noi non è il miglior modo di aiutarla.

Mackenzie anuisce, rivolge un breve sorriso ad Ellie e per un attimo il cuore di entrambe manca un battito.

MACKENZIE: Io.. Io sono d’accordo con Justin. Penso dovremo rispettare la sua decisione. Almeno per i primi giorni. Poi… Magari voi tre potreste provare a chiamarla, uno alla volta, uno al giorno. Siete indubbiamente le persone con cui ha più rapporto, ma… Non fatela sentire sotto pressione.

Ellie e Jessy annuiscono, mentre Hank respira rumorosamente. Tutti rimangono in attesa di una sua risposta.

HANK: Ok.


NEW YORK


Colonna Sonora- Mad World

funerale
Liz ascolta il prete officiare la messa, mentre intorno a lei flash di tutte le luminosità e sonorità le abbagliano il campo visivo. Tutte quelle giacche scure, quelle pacche sulle spalle,quegli abbracci, quei flash, le facce curiose, gli sguardi mediatici. Non è così che avrebbe voluto diventare famosa. Non vuole essere li’, ma a casa sua, a solo qualche giorno prima,quando ancora tutto poteva avere un senso, tutte quelle relazioni complicate e quei dilemmi inutili.. Ora così inconsistenti. Continua a guardare di fronte a lei, mentre i ricordi del padre le si affacciano alla mente: lui che le insegna a suonare il pianoforte, lui che va via di casa, le loro trasferte estive, la sua faccia sorpresa quando l’ha vista dietro le quinte dopo il concerto, le sue idee sull’amore, la sua passione per la vita, il suo essere orgoglioso di lei e di sentirsi meno inutile al pensiero di averle trasmesso un qualche tipo di talento… E le viene da piangere, eppure non lo fa. Non ci riesce. Le lacrime, semplicemente non escono.


 NEW ORLEANS


Colonna Sonora- Skinny Love (due scene)

Alex, seduto sul palco, si schiarisce la voce

ALEX: Ragazzi, non vorrei disturbarvi,però.. Ci rimane un’ora e mezza.

MACKENZIE: Giusto….

Guarda le due ragazze, mentre Hank rivolge loro un brevissimo saluto per poi prendere posto dietro la batteria.

MACKENZIE: Allora.. Ci aggiorniamo.

Ellie annuisce, prima di voltare la testa verso l’uscita.

JUSTIN: Jessy.. Hai un minuto?

Jessy rimane voltata, il volto pietrificato, mentre Ellie si gira, la guarda. Dopo poco, Jessy le rivolge un breve cenno d’assenso.

ELLIE: Io… Ti aspetto fuori.

Jessy si volta lentamente verso Justin, ora non può evitarne lo sguardo.

JUSTIN: Tutto bene? Hank ha esagerato, ma cerchiamo di capirlo..

Jessy si limita ad annuire, si sforza di accennare un sorriso.

JESSY: Si, lo capisco. E’ tutto ok.

JUSTIN: Sicura? Anche con Lucas? Ho sentito che..

JESSY: Va tutto bene, grazie. Per quanto possa andare bene in una situazione così.

Justin annuisce, mentre Jessy non vede l’ora di allontanarsi da quella situazione soffocante.

JESSY: Io dovrei andare…

JUSTIN:Aspetta.

La prende per un braccio, Jessy sente una scarica di adrenalina scorrerle lungo gli arti, senza volerlo se lo scrolla di dosso.

JESSY: Scusami, io..

JUSTIN: No, fa niente. Io volevo… Dirti che mi dispiace.

Jessy lo guarda, ora senza capire.

JUSTIN: Insomma.. Per quello che è successo.. In ascensore. Noi due siamo una cosa… Una cosa chiusa, ormai. L’ho capito dopo il nostro bacio,quando ti ho visto correre da Lucas… Lo so che me lo avevi già detto, ma l’ho capito davvero solo l’altra sera. Ora c’è lui. E io.. Io voglio costruire qualcosa di altrettanto forte con Clara.

Jessy tenta di annuire, il nodo all’altezza della gola che rischia di tramutarsi pericolosamente in pianto.

JUSTIN: Spero che abbiate risolto, mi rendo conto che adesso sicuramente non è il suo problema principale ma… Nel caso volesse parlarmi, prendermi a sberle.. Sono pronto a spiegarli che quel bacio non ha significato niente. Ora lo so.

Jessy si limita a guardarlo, abbozza un cenno con il capo e poi si gira, quasi scappa da quella saletta, da quei sensi di colpa, dal suo desiderio di stare con Justin capito proprio ora, quando Lucas avrebbe avuto bisogno di lei, e invece la odia, e Justin non prova più niente…
Ellie se la vede arrivare con gli occhi già gonfi di lacrime e ancora una volta, tutto quello che può fare è abbracciarla.


NEW YORK


Cimitero
Liz si avvicina alla funzione, più scostata rispetto alla madre e il fratello, già vicini al prete, intorno a loro poche persone, qualche giornalista e il resto della band del padre, con rispettive mogli o compagne. Ancora gli occhi aridi, il cuore schiacciato di dolore. Si trova davanti Beth, che la guarda, non le dice niente. Si guardano per un breve istante, negli occhi di Liz c’è già tutto quello che Beth deve sapere. Poi la ragazza si schiarisce la voce.

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BETH: Ho saputo quello che e’ successo in TV.. Ho provato a chiamarti, ma non mi hai risposto..

Liz annuisce, ora evita lo sguardo.

LIZ: Lo so. Non volevo nessuno.

Ora e’ la volta di Beth di annuire.

BETH: Certo, capisco.

In silenzio si avvicinano alla funzione, Liz rimane in seconda fila, dietro la madre e Lucas. Beth gli sta accanto.

LIZ: Pero’ sei venuta lo stesso.

Beth annuisce, gli occhi lucidi.

BETH: Si, perché.. Quando e’ morto mio padre nemmeno io ho voluto nessuno. Nessun amico, nessun conoscente. Ero più piccola di te, avevo dieci anni, pero’ il desiderio era lo stesso.

beth chiude gli occhi

Liz la guarda, un lampo di sorpresa negli occhi.

LIZ: Non lo sapevo..

Beth scrolla le spalle, ma la voce incrinata la tradisce.

BETH: Ma ora… Ora mi rendo conto che invece avere qualcuno accanto mi avrebbe fatto bene. Perciò.. Perciò eccomi qui.

Liz la guarda, sente che Beth e’ l’unica che può veramente capire, sente che Beth è l’unica persona che avrebbe voluto accanto. Si limita ad annuire, mentre il prete comincia la funzione. Frasi scontate, parole già sentite, e Liz sente la bile annodargli la gola. Poi la sua mano sfiora quella di Beth, inerme lungo il corpo. Lei gliela stringe e Liz affronta quel funerale cosi’, la sua mano nella mano dell’amica.


NEW ORLEANS


Colonna Sonora – Am I Wrong

giardino liz

Hank suona il campanello una,due,tre volte, poi bussa, sempre più esasperato, capendo sempre meno. E’ passato un giorno dal funerale, Liz dovrebbe essere a casa e a lui non importa cosa hanno deciso, deve parlarle.

HANK: Dove cazzo sei finita,Liz…

Allunga la mano nella tasca, prende il telefono, la chiama. All’ennesima non risposta allontana il telefono dall’orecchio e allora lo vede.

ethan
Anche Ethan lo vede, lo riconosce in quel momento, per un attimo si ferma,poi decide di avvicinarsi.
Hank lo guarda con aperta ostilità, un sorriso arrabbiato sul viso.

HANK: Ma guarda chi si rivede. Anche se in realtà non ci siamo mai presentati.

ETHAN: Io so chi sei.

HANK: Già, lo so anche io. Molto bene. Si è parlato spesso di te, ultimamente.

Ethan ignora la provocazione.

ETHAN: Liz è in casa?

HANK: No, Liz non è in casa, ma mi chiedo cosa ti importi. Insomma, sei stato proprio tu ad allontanarla, e ora vuoi fare la parte di quello che le sta vicino in un momento difficile? Troppo facile così.

Ethan si decide a riguardarlo in faccia, esausto.

ETHAN: Cosa vuoi,Hank?

HANK: Beh, per cominciare voglio che te ne vada. E poi si, non sarebbe male che tu sparissi dalla sua vita.

Ethan fa un sorriso indecifrabile,ora.

ethan sguardo (2)

ETHAN: Già, così tu salvaguarderai il tuo ego, sarai sicuro di avere il primato con lei. L’insostituibile Hank.

Hank gli si avvicina, i loro nasi quasi si toccano.

hank arrabbiato

HANK: Dling dlong, informazione di servizio. Io l’ho sempre avuto il primato, per lei.

Ethan non si allontana, una rabbia improvvisa impadronitasi di lui.

ETHAN: Certo, come no. Anche un mese fa,a New York. A te le lettere, a me le dichiarazioni.

E Hank lo fa. Un pugno in piena faccia, che Ethan riceve di sopresa, quasi cade a terra. Indietreggia, mentre Hank lo guarda rialzarsi, pronto a colpirlo ancora,se necessario.

HANK: Le cose sono cambiate,Ethan, mentre tu riflettevi sui grandi misteri della vita. A dire la verità, le cose si sono esplicitate. E sei un illuso, se pensi che il mio rapporto con Liz sia racchiudibile nella frase “ex che cercano di essere amici”. E’ una cosa diversa. Per quanti sforzi tu faccia, non potrai mai capirlo. Nè eguagliarlo.

Vede Ethan andargli addoso, spingerlo in terra, scaranventarglisi addosso. Jessy,arrivata in quel momento, li interrompe.

jessy sconvolta

JESSY: Che cazzo sta succedendo?

Ethan la guarda, si alza, guarda Hank dall’alto,improvvisamente resosi conto della situazione, il sangue che gli esce dal naso.
Hank si rialza lentamente, si tocca il labbro gonfio.

HANK: Chiedilo a lui. Non c’entra niente,qui.

Jessy guarda Ethan,il ricordo dello stato d’animo di Liz appena tornata da New York ancora vivido.

JESSY: Come mai sei qui?

ETHAN: Io.. Volevo parlarle.

JESSY: E’ un po’ tardi, non credi?

Ethan abbassa la testa, non sa come rispondere. Hank si avvicina a Jessy, sorride, forte del supporto.

JESSY: Comunque penso sia ancora a New York.

Si gira verso Hank, lo guarda,dura.

JESSY: In ogni caso, tu non hai alcun diritto di metterti a risolvere le questioni di Liz. Smettila di fare il cretino, Hank. La scena che ho visto era patetica, pensate se vi avesse visto lei.

Ethan e’ il primo ad annuire, guardandolo.

ETHAN: Jessy ha.. Ha ragione. Mi dispiace, non so che mi ha preso.

HANK: Mi scuso anche io. Per il gesto. Ma non per quello che ti ho detto, non per quello che penso. Non mi scusero’ mai,per questo.

Jessy sospira, pensa che non può certo ottenere di più da Hank.

ETHAN: Io.. Proverò a ripassare domani. Se la sentite, o vedete prima di me.. Ditele che vorrei parlarle. Tra una settimana tornero’ a New York.. E volevo vederla prima di quel giorno,ecco.

Ethan fa un cenno di saluto. Hank e Jessy lo guardano allontanarsi.

HANK: E ci restasse a New York, quello stronzo.

Jessy si gira,alza un sopracciglio.

JESSY: Non che tu sia stato proprio uno stinco di santo, sai.

Hank ignora la provocazione.

HANK: E tu che ci fai qui?

Jessy ora si rabbuia, si stringe nelle spalle.

JESSY: Volevo vedere se per caso fossero tornati.. Ma se non ci sono.. Deduco siano ancora a New York.

Hank annuisce.

HANK: Volevi parlare con Lucas?

JESSY: Vorrei parlare con entrambi, in realtà.




blockbuster
Ellie la vede entrare, sente subito il cuore accellerare. Un pò come quando vede Mackenzie, si dice, la sensazione alla fine è la stessa. Terry sorride, avvicinandosi al bancone.

terry little smile

TERRY: Ehi.

ELLIE: Ehi.

Poi indica con un cenno della testa i DVD.

ELLIE: Già finiti questi capolavori?

Terry si stringe nelle spalle, fa un piccolo sorriso.

TERRY: Ammetto che non sono poi così impegnativi.

ELLIE: Non aspettavo altro che questa ammissione.

Terry la guarda riprendere i DVD, mettersi al computer per registrare il recupero.

TERRY: Io invece aspettavo che, sai… Insomma, mi aiutassi con la cinematografia.

Ellie arrossisce, ma cerca di mantenere il suo tono disinvolto.

ELLIE: E’ un pò difficile, considerando… Che non mi hai lasciato il numero.

Terry arrosisce a sua volta, poi annuisce brevemente.

TERRY: Ok, rimediamo subito.
Ellie le porge una biro, poi si guarda intorno in cerca di un foglio.

ELLIE: Non…

Poi sente la mano di Terry nella sua, quasi si spaventa, mentre la ragazza comincia a scriverle il numero sul palmo della mano.

TERRY: Così non puoi perderlo.

Mentre Terry scrive il numero con quella biro poco funzionante, cala il silenzio. Poi Terry lascia la mano di Ellie, tossisce leggermente.

TERRY: Ho saputo di Jhonatan Marshall… Taylor mi ha detto che è il padre di Liz.

ELLIE: Non pensavo che le notizie girassero così in fretta.

TERRY: Lo sanno tutti.

Ellie annuisce, di nuovo i pensieri che per un attimo l’hanno abbandonata tornano nella sua testa, si rabbuia. Terry se ne accorge, si stringe nelle spalle.

TERRY: Mi rendo conto che non ci conosciamo bene, ma… Se hai bisogno.. Ti ho già consolato una volta.

Ed Ellie si trova a sorridere, nonostante tutto

ELLIE: Come dimenticare.

Terry le sorride ancora una volta, poi istintivamente le riprende la mano lì, abbandonata sul bancone, gliela stringe velocemente, senza distogliere lo sguardo.

TERRY: Ora il numero ce l’hai. Per qualsiasi cosa, anche solo per una birra.. Chiama, ok?

Ed Ellie le risponde con un sorriso, poi Terry lascia il blockbuster e lei si ritrova a sentirsi più leggera. Guarda quel numero sul dorso della mano e finalmente fa un profondo respiro.




cinema joy
Hank entra nel cinema, lo attende Josie, sempre dietro al bancone e Nick, che si sta girando una sigaretta seduto al tavolo.

HANK: Ehi, bello, scusa il ritardo…

Nick alza gli occhi verso di lui, il volto stravolto.

nick10

NICK: Macchè, figurati… Nemmeno mi ero accorto fosse così tardi…

JOSIE: Devi scusarlo, ha subito un lutto in famiglia…

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Lo guarda ironica, alzando un sopracciglio, mentre Hank sobbalza alla notizia. Nick guarda Josie, serio.

NICK: Tu non capisci. Lui era… Era la mia ispirazione. Era un cantante bravissimo, e non parliamo del suo modo di suonare la chitarra… Praticamente ho tutti i suoi cd, guardo i video su youtube per imparare la tecnica…

Josie annuisce, poi lo osserva sorridendo, ora senza ironia.

JOSIE: Ho capito, Nick, ma Jhonatan Marshall non è tuo padre.

HANK: Era quello di Liz, però.

I due si girano verso Hank, entrambi sgranando gli occhi.

NICK: Cosa? Liz è la figlia di…

HANK: Del cantante di Birdman, si.

NICK: Wow… Cazzo, lei… Come sta?

Hank alza le spalle, esausto.

HANK: Non saprei spiegartelo.

Nick annuisce, ora senza parole.

NICK: Io… Mi dispiace, bello. Posso solo immaginare quanto possa essere difficile, per tutti.

Hank annuisce, senza sapere cosa fare.

NICK: Se vuoi andare a casa… Resto io.

HANK: Tranquillo, stasera non dovrebbe esserci poi così tanta gente.

Nick lo guarda ancora un attimo, poi annuisce. Non è bravo ad insistere.

NICK: Allora, a domani.

Prende il giubbotto, rivolge un saluto veloce a Josie, poi tocca la spalla dell’amico, come a dirgli “io ci sono”. Hank gli rivolge un sorriso grato, poi prova a riprendersi, guarda Josie che lo guarda a sua volta, quasi preoccupata.

HANK: Vado in biglietteria.
Colonna Sonora- Wake Me Up

Lo guarda allontanarsi, standosene lì, con la testa incassata tra le spalle e chissà quanti altri pensieri. E allora gli si avvicina, accenna un piccolo sorriso.

JOSIE: Ehi, Berkley.. Sigaretta?

Hank alza lo sguardo, per un attimo abbandona la sua espressione preoccupata.

HANK: Tu fumi?

Josie alza le spalle.

JOSIE: A volte.

HANK: Siamo solo io e te..

JOSIE: Non mi sembra ci sia la fila. E comunque fumiamo all’entrata.

Hank la guarda, poi annuisce.

HANK: Andata.

Escono insieme, Hank le allunga una sigaretta. Rimangono per un po’ in silenzio, a guardare New Orleans che si dipinge di buio, le prime illuminazioni cittadine che si accendono.

JOSIE: Mi dispiace. Per Liz,intendo.

Hank annuisce, ora il suo pensiero di nuovo imperante.

JOSIE: Immagino come possa stare..

HANK: Già,anche io.

Josie lo guarda, inarcando le sopracciglia.

JOSIE: Che vuol dire?

Hank fa un profondo sospiro, prima di rispondere.

HANK: Vuol dire che non lo so, Josie. Vuol dire che non sono riuscito ancora a parlare con lei..

JOSIE: Hai provato ad andare da lei?

HANK: Certo. Non.. Non mi vuole vedere. Non vuole vedere nessuno.

Josie lo guarda, per un attimo ha l’impulso di abbracciarlo.

HANK: Io.. Non so cosa fare. Non so come starle accanto.

JOSIE: Forse.. Forse e’ semplicemente il suo modo di reagire alla cosa. Insomma, e’ una cosa.. Devastante. Non riesco nemmeno ad immaginarlo.

Hank la guarda, gli occhi pieni di dubbi.

HANK: Quindi.. Se fossi al mio posto cosa faresti?

JOSIE: Forse quello che stai facendo te.

HANK: Io non sto facendo niente!

JOSIE: Già, appunto. Forse e’ proprio la risposta giusta. Lasciarle i suoi tempi, i suoi modi di reagire alla cosa.. Aspettare che sia lei a cercarti. Metterle fretta, costringerla a confidarsi.. Potrebbe non portare a niente.

Hank la guarda per un attimo, quasi soppesa le parole. Poi annuisce, fa un piccolo sorriso.

HANK: Io.. Ci proverò. Non sono molto bravo ad aspettare ma.. Ci proverò.

Josie lo guarda a sua volta, accenna un sorriso, poi vede due signore avvicinarsi.

Butta la sigaretta a terra.

JOSIE: Clienti in arrivo!

Lo precede all’interno del cinema, e mentre Hank la guarda entrare, pensa che si è sbagliato sul suo conto, dopotutto.

HANK: Ehi, Devis!

La vede girarsi, guardarlo curiosa.

HANK: Grazie.

Il suo sorriso è una risposta sufficiente.

josie smile


NEW YORK


studio legale

avvocato
Dott.Lawson

Il notaio allenta il nodo della cravatta, li guarda tutti e tre, poi si concentra su Sarah.

LAWSON: Sono molto, molto addolorato per la vostra perdita.

Sarah si limita ad annuire, così come Lucas, mentre Liz si limita a guardarlo.

LAWSON: Conoscevo Jhonatan da anni, e..

LUCAS: Siamo qui per il testamento.

Liz si gira verso il fratello, grata; è stanca di tutte quelle menzogne, di tutti questi fantomatici amici del padre. Lawson annuisce, un pò a disagio.

LAWSON: Certo, capisco. Ora, come suo notaio, Jhonatan mi ha rilasciato il testamento diversi anni fa. Diceva che non si poteva mai sapere, scherzava sempre sull’esagerazione di alcuni fans invasati…

LIZ: E invece è stato un uragano ad ucciderlo. Fine del preambolo.

Sarah guarda la figlia, vorrebbe quasi rimproverarla per la maleducazione.

SARAH: Ci scusi, Lawson… I miei figli sono ancora in fase di elaborazione.

LUCAS: E’ vero.

Lucas annuisce ora, i tratti più addolciti.

LUCAS: Vorrremmo solo tornare a casa. Sa, sono stati giorni difficili.

Lawson annuisce, poi abbassa lo sguardo sulle carte.

LAWSON: Jhonatan ha lasciato la sua casa a New York a sua figlia Elizabeth Marshall. La casa, e tutto ciò che contiene.

Liz ha un guizzo di sorpresa, e per un attimo sente gli occhi pizzicarle. Il notaio non le dà il tempo di abbandonarsi alla commozione.

LAWSON: Lascia inoltre un cospicuo fondo universitario al figlio Lucas, per concludere gli studi e mettere in piedi, magari, un’attività. Era da anni che lo aveva creato, periodicamente vi depositava dei soldi.

Il notaio gli porge un foglio, che Lucas prende, le mani tremanti.

LAWSON: Questa è la somma. Per quanto riguarda il resto del suo capitale liquido.. Ci sono delle complicazioni.

Sarah aggrotta le sopracciglia.

SARAH: In che senso? I genitori di Jhonatan sono morti da anni, e non ha fratelli… Forse cugini di secondo grado?

Il notaio si stringe nelle spalle, regala loro un sorriso di circostanza.

LAWSON: Non saprei dirvelo. Io.. So solo che il capitale va diviso tra voi e un’altra persona.

LUCAS: Un’altra persona? E chi?

LAWSON: Non sono tenuto a darvi informazioni..

LIZ: Col cazzo!

Liz si alza in piedi, quasi rovescia la sedia, Lucas non riesce a trattenerla.

LIZ: Vuole tanto fare l’amico di mio padre, dottor Lawson? Allora mi dica un pò, chi è quest’altra persona a cui mio padre ha lasciato dei soldi? Un amico? Una donna? Aveva una relazione? Lei dovrebbe essere al corrente di tutte queste cose, può anche informarci come amico di famiglia quale ha detto di essere, anzichè da notaio. C’è qualcosa che dovremmo sapere? O forse lei non sa proprio un cazzo di niente di mio padre, così come tutte le persone che in questi giorni hanno pensato di avere il diritto di versare lacrime e imporre la loro presenza?

Lucas si alza in piedi, cerca di fermare la sorella.

LUCAS: Beh, quello che ha detto mia sorella è vero. Penso che dovremmo avere il diritto di saperlo. Siamo i suoi figli, dopotutto. La… La sua famiglia.

Lucas sente la voce spezzarsi sul finale, si impone di resistere. Il notaio, nonostante il turbamento provocato dall’aggressività di Liz, nega stoicamente.

LAWSON: Mi dispiace, non posso dirvi niente.

Liz lo guarda, uno sguardo apertamente ostile.

LIZ: Perfetto. Perfetto. Direi che è stato davvero utile.

Si gira verso il fratello.

LIZ: Lucas, quanto ti ha lasciato papà?

Lucas la guarda,senza capire.

LIZ: Quanto.Ti.Ha.Lasciato?

LUCAS: Cinquanta… Cinquantamila dollari.

Liz annuisce, poi gira su se stessa, osserva lo studio. Infine quasi sorride.

LIZ: Mi farai un prestito,allora.

Prende la sedia su cui poco prima era seduta e lo fa, la lancia contro la libreria di fronte a loro, mentre la madre urla terrorizzata e Lawson si alza per cercare di fermarla, ma lei si avventa sugli scaffali, distruggendo tutto quello che trova. E mentre tutti sono impegnati a fermarla, Lucas si sporge sulla scrivania del notaio e legge il nome della persona con cui dovranno dividere l’eredità.


NEW ORLEANS


clara2
Clara apre la porta di casa, il pigiama appena infilato. Davanti a lei, sulla porta, Justin, una borsa in mano e una tracolla.

CLARA: Ehi.

JUSTIN: Ehi.

CLARA: Non… Non ti aspettavo.

Justin indica la sua tenuta, fa un breve sorriso.

JUSTIN: Lo vedo. Posso entrare o..?

Clara gli fa subito spazio, invitandolo dentro.

CLARA: Certo, nessun problema.

Justin entra nel soggiorno, appoggia borsa e tracolla mentre Clara fa per chiudere la porta.

JUSTIN: Aspetta.

CLARA: Che succede?

JUSTIN: Ho… Ho un pò di roba ancora. Fuori.

Clara corruga le sopracciglia, senza capire.

CLARA: Ti stai…

JUSTIN: Mi sto fermando per stasera. E per domani sera. E magari per dopodomani sera. Se la proposta è ancora valida.

Clara fa un leggero sorriso ora.

clara smorfia

CLARA: Lo è. Ma… Posso sapere dove è finito il tuo “andiamoci piano”?

Justin la guarda, sorride a sua volta.

JUSTIN: Ho avuto un paio di giorni difficili.

Clara annuisce, ora di nuovo seria.

CLARA: Lo so.

JUSTIN: E sono stanco di aspettare.

Clara gli sorride di rimando, ora apertamente.

CLARA: Devo aiutarti? Quanti scatoloni hai?

Justin la spinge leggermente, prima di abbracciarla.

JUSTIN: Non esageriamo, ho solo un altro zaino.

CLARA: Ah… Peccato. Pensavo avessi portato più roba. Che so, manette, lacci di seta, cose così..

Justin si ritrova a ridere, dopo giorni che non succedeva più.

JUSTIN: A quelle non ho pensato, ma rimediamo subito. I negozi sono ancora aperti.

E fa per correre via, poi Clara lo ferma per la maglietta, attirandolo a sè.


NEW YORK


mamma liz arrabbiata foto

SARAH: Io non so cosa ti è preso!

Sarah guarda la figlia, ancora fuori di sè dalla rabbia, sebbene siano ormai trascorsi tre questi d’ora dalla loro uscita frettolosa dallo studio legale, mentre Lawson li minacciava di denuncia. Liz rimane in silenzio, lo sguardo a terra.

SARAH: Io posso capire tutto, Elizabeth, tutto, lo sconforto, la rabbia, l’apatia, il mutismo.. .Ma questo?

Lucas prova a schiarsi la voce, ma la madre continua, imperterrita.

SARAH: Pensi che tuo padre sarebbe contento di questo?

Liz alza gli occhi di scatto, sostiene lo sguardo della madre con una rabbia della stessa intensità.

LIZ: Non mi venire a dire di cosa sarebbe stato contento o meno papà. Tu hai smesso di fregartene di lui molto tempo fa, mamma.

E Sarah rimane così, quelle parole che la feriscono e quegli occhi ostili ancora di più, poi Lucas finalmente interrompe la discussione.

LUCAS: So chi è.

Sarah si gira verso il figlio, senza capire, mentre Liz lo guarda,annuisce.

LIZ: E?

LUCAS: Non so chi sia. Ma ho letto il nome.

LIZ: Dimmelo.

LUCAS: Michelle Charity.

Liz rimane per un attimo perplessa, senza sapere come scoprire qualcosa.

SARAH: Lo avete fatto apposta? Eravate d’accordo, voi due?

Lucas sta per provare a spiegare che ha solo sfruttato il momento, ma Liz non gliene dà modo.

LIZ: Cerchiamola su Internet.

LUCAS: Non ci sono tutte le persone del mondo, lì sopra.

LIZ: E’ vero, ma almeno proviamo.

Lucas guarda per un attimo la sorella, poi annuisce. Estrae il cellulare, digita velocemente il nome. Liz lo guarda, in attesa.

LUCAS: Qui ci sono risultati a caso….

Poi si ferma, lo vede.

LUCAS: C’è un articolo del Times-Picayune che contiene il suo nome.

Liz rimane un attimo in silenzio. Il Times-Picayune è il giornale di New Orleans. Non fa in tempo a comunicarlo, che Lucas comincia a leggere l’articolo.

LUCAS: Parla di volontariato… Ecco. “Tra le associazioni volontarie che forniscono un aiuto ai bambini in difficoltà, ricordiamo la House of Smile, nata dieci anni fa grazie all’idea e all’impegno di Michelle Charity, nosta attivista della Louisitania…”.

Lucas si blocca di colpo, guarda la sorella in un lampo di consapevolezza.

LUCAS: Ma.. Non è il posto dove ti ha portato Ethan? Quello che ti ha ispirato il libro?

Liz annuisce, la bocca improvvisamente impastata.

LUCAS: Hai mai sentito parlare di una certa Michelle? Aspetta.. C’è una foto!

Lucas la ingrandisce, dopodichè la passa alla sorella. E Liz non ha più dubbi. E’ la stessa Michelle presentatale da Ethan quasi un anno prima.

michelle

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5 Risposte a “3×09- WAKE ME UP”

  1. Anche se in ritardissimo, non posso non commentare …anche se so che lo vorreste  Iniziamo ad analizzare l’egocentrismo di Hank…cioè ragazzo calmati, non ci sei solo tu al mondo e in particolare il “mondo” di quella che dici di amare tanto è appena crollato XD Per non parlare dell’attacco verso Jessy, che poverina ultimamente stanno massacrando tutti…lei è fin troppo gentile a separalo da Ethan, per il quale in questo duello tifavo smodatamente, visto che vi è stato provocato (a mio avviso) e coinvolto senza volerlo. Ora arriviamo a Liz e alla sua reazione, secondo me è abbastanza normale e capibile. Anche se poi credo che aimè certe cose le possa capire chiaramente solo chi ci è passato. Per l’appunto…Beth (di cui scopriamo una parte triste e significativa), sicuramente in questo momento è la miglior amica che possa starle vicina, perché forse è quella più vicina al nuovo mondo che Liz si trova d’avanti ora. Ellie e Terry (l’Hank donna) come credo dissi già, mi piacciono, anche se mi dispiace per Mac. Non ho niente contro Clara e Justin, però quest’ultimo che si sistema non mi piace…lo voglio eterno scapolo. Ammetto che dopo la rivelazione shock finale sull’eredità, che ammetto è riuscita a stupirmi, cosa che ritengo ardua da fare (quindi complimenti!) mi sono venute due ipotesi sul seguito: a) Liz e Lucas hanno un fratellastro nato da una relazione tra Michelle e Jhonatan che è un inquilino della House; b) hanno un fratellastro ed è Nick! (ok, forse ho volato troppo). Nota di chiusura per l’ottima, a mio avviso, scelta di Mad World dei R.e.m., stupenda canzone anche questa settimana! Per essere una puntata che definirei di transito, anche senza lo shock finale, devo dire che è molto ben scritta, almeno per me 🙂

  2. Beh, direi che riguardo Ellie puoi avere ragione… E’ una persona abbastanza tranquilla, non è decisamente attratta dai drammi, e con Mackenzie le cose si sono fatte difficili.. Inoltre come dici tu, Terry è molto dolce, è normale che ora come ora propenda per lei… Poi si vedrà XD
    Ahahahaha la protezione per i Liank mi ha fatto morire! aahah Josie indubbiamente ora come ora è un sostegno per Hank, che comunque strippa abbastanza facilmente con i suoi amici, perchè si sente “non capito”… A volte capita, nella vita, di accettare più facilmente consigli da chi conosciamo poco… Almeno , in alcune circostanze a me è capitato 😉
    I Jestin, come hai notato anche tu, sono in una fase in cui dovevano “scoppiare”… Io credo che Justin forse avrebbe fatto un tentativo, ma Jessy ha da parte sua tanti, tantissimi sensi di colpa, quindi non si sarebbe mai buttata in una storia con Justin dopo quello che è successo a Lucas… Anche se ovviamente non poteva prevedere cosa sarebbe successo a Jonathan, è anche vero che si sente in qualche modo responsabile del dolore che Lucas prova…. Vedrai nella prossima puntata 😉
    Sul colpo di scena avremo modo di affrontarlo (e spiegarlo meglio) in questa terza serie, che ti ricordo, non è finita!! (c’è solo la pausa estiva 😉
    Per il resto contenta che ti sia piaciuta 🙂 :*

  3. Sono contenta ti sia piaciuta (che commenti secchi ma efficaci 😉
    Non sono ancora così cattiva!! 🙂

  4. Mamma mia che puntata!! i brividi…i brividi nell’assistere al funerale di Jonathan, e osservare lo stato d’animo di Liz, ma non solo il suo, anche quello di tutti gli altri… come dice Liz “quando ancora tutto poteva avere un senso, tutte quelle relazioni complicate e quei dilemmi inutili.. Ora cosi’ inconsistenti. ”
    In questa puntata poi c’è stato davvero di tutto, Hank che prende a pugni Ethan, ma lo capisco, era difficile trattenere la rabbia, ma capisco anche Ethan, che ha deciso di allontanarsi da Liz, e poi è successa quella terribile tragedia. Lui non poteva prevedere una cosa simile, come non poteva prevederla Jessy, che in tutto questo è stata anche rifiutata da Justin “quel bacio che non significa niente”… che situazione… però Jessy non può lamentarsene, si è trattato di una serie di coincidenze negative, certo, ma Justin ha preso la sua decisione, e non credo che se avesse saputo che che con Lucas non si è risolto proprio niente, e che Jessy ha finalmente capito che vuole stare con lui, avrebbe preso una decisione diversa. Sono contenta che ora possa godersi un po’ di tranquillità con Clara. Credo che abbia bisogno di stare con lei per il momento, poi si vedrà.
    Per quanto riguarda Mackenzie e Ellie, beh…almeno c’è stato un contatto positivo, però, ho come l’impressione che per il momento Ellie voglia provare a frequentare Terry. Lei mi sembra così dolce, poi come dice la stessa Ellie “Un pò come quando vede Mackenzie, si dice, la sensazione alla fine è la stessa”, mi è piaciuta molto come frase, perchè è vera, è proprio così che capita.
    Josie e Hank, è stato bello il momento di conforto che c’è stato fra loro due, è solo che ho paura che Josie possa provare qualcosa di più per Hank, e in realtà preferirei che stesse al suo posto xD (gelosia e senso di protezione per Liank in atto xD)
    Il colpo di scena finale dove ricompare Michelle, la direttrice della House of smile, mi ha proprio colto alla sprovvista! non avevo la minima idea che fra il padre di Liz e quella Michelle potesse esserci un qualsiasi tipo di rapporto. Inizialmente, ho pensato che poteva starci il fatto che Jonathan facesse delle donazioni, in fondo si trattava di una persona buona, con dei principi e essendo così famoso, probabilmente riteneva giusto aiutare chi si trovavava in difficoltà, però il fatto che nel testamento fosse presente, non tanto una donazione a favore della House of smile, ma proprio Michelle in quanto persona, erede, beh mi lascia un bel po’ di dubbi…
    Comunque la puntata mi è piaciuta tantissimo!!! Non vedo l’ora di leggere la prossima 😀 (anche se so che siamo agli sgoccioli della terza serie ahimè! )

  5. Pensavo finisse senza la rivelazione del nome….sarebbe stata una cattiveria!!bell’intreccio e anche inaspettato!!

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