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2×08 – BORN TO BE WILD

Ed eccoci all’ottava puntata del Season Finale di Second Chance! Per chi volesse recuperere gli episodi precedenti, basta cliccare qui:
EPISODI PREDECENTI

Volevo inoltre ringraziare tutti per il sostegno generale per le storie scritte, e ricordare che è FONDAMENTALE, affinché la storia continui (e soprattutto sul COME continui) commentare qui sotto! Vi aspetto per ogni tipo di considerazione!


NEW YORK, 2018

UN ANNO DOPO


Colonna Sonora- Born To Be Wild (2 scene)

loft second chance

phil-2s2

Phil scende le scale del loft, vestito elegantemente. Fa un giro su se stesso, si rivolge alla ragazza seduta sul divano.

PHIL: Allora? Dici che può andare?

Jen sospira.

JEN: Dico che dovresti prenderla più seriamente. E’ un processo, Phil.

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Phil sorride, con il suo sorriso storto.

PHIL: Già, ma non è il mio, per una volta. E’ un bel cambiamento.

Jen non può trattenere un piccolo sorriso, mentre Phil si sistema la cravatta, guardandosi dal riflesso di un vetro del soggiorno.

“Non dirmi che hai abbandonato i tuoi giubbotti di pelle e le tue canottiere?”

Phil si gira verso l’entrata, dove Emily è appena sbucata.

PHIL: Quelle mai. E ci tengo a dirti che fanno parte del nostro successo.

Emily sorride, scuotendo la testa.

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EMILY: Mai negato di pensare che le vostre fan avessero gusti discutibili.

Phil guarda Emily con un sopracciglio alzato, si gira per vedere Jen annuire vistosamente. La indica con un indice.

PHIL: Aspetta che lo dica a Liam.

Jen si stringe nelle spalle, improvvisamente seria.

JEN: Se riesci a contattarlo, fammelo sapere.

Phil la guarda, senza capire. Emily si schiarisce la gola.

EMILY: Vado a… Svegliare Shone. Tu sei pronto?

Phil si gira verso la ragazza, sorride ancora una volta tornando al vecchio Phil.

PHIL: Io sì. E’ il mio paparino che deve prepararsi.




Ally e l’avvocato Madison aspettano impazienti nell’ingresso interamente specchiato che dà sul centro di New York. Dopo parecchio tempo, Anthony May scende le scale, coperto da una vestaglia di seta.

ANTHONY: Buongiorno. Posso offrivi qualcosa…?

AVVOCATO: Signor May, dovrebbe già essere pronto. Oggi dobbiamo andare in tribunale per ricevere formalmente le accuse del signor Phil Harper…

avvocato-madison

Anthony May fa un gesto di insofferenza, mentre si dirige all’angolo bar.

ANTHONY: Mio figlio… Non avrete paura di lui, avvocato?

Ally si avvicina all’uomo, con un gesto di impazienza.

ALLY: Non presentarci in tribunale, però, dimostrerebbe esattamente il contrario.

ALLY

Anthony May si gira lentamente verso la ragazza, la guarda pensieroso. Dopo poco, sorrde.

ANTHONY: E io mi fido di te, Ally. Infatti andrò subito a prepararmi.

Anthony May vuoa il bicchiere di scotch in un solo sorso, poi si dirige al piano superiore. Mentre sale, Ally e l’avvocato vedono scendere una ragazza poco più che ventenne in abiti succinti. Anthony May la guarda, per niente imbarazzato.

ANTHONY: La strada per l’uscita è sempre dritta A presto, bellezza.




“Si registra una grande agitazione per l’accusa formale di Phil May in arte Harper nei confronti del padre. Il cantante di una delle band di maggior successo di New York, gli Shameless, ha deciso di denunciare suo padre per diffamazione a seguito della pubblicazione del libro “Un paio di cose su mio figlio” pubblicato da May quasi un anno fa, con l’aiuto di alcuni giornalisti del Discover. Già da stamattina il traffico nei pressi del tribunale si è fatto insostenibile, e si sta ipotizzando addirittura di chiudere la strada…”

REDAZIONE rock magazione

KATHLEEN 2 S3

Kathleen guarda il notiziario con le labbra strette e le braccia incrociate, in silenzio. E’ Marlene, accanto a lei, a schiarirsi la voce.

MARLENE: E’ peggio di quello che credevamo.

Marlene

Kathleen scioglie le braccia, distoglie lo sguardo dallo schermo.

KATHLEEN: In realtà non mi aspettavo niente di meno. Gli Shameless sono famosi, e la storia di Anthony May va avanti da anni…

MARLENE: A proposito, noi dovremmo…

KATHLEEN: No, non manderò nessuno in tribunale. Non è una cosa che mi riguarda. Non più.

Marlene rimane interdetta, mentre Kathleen si chiede perché abbia dovuto ribadire la cosa con tanta veemenza.

MARLENE: Certo, io… Parlavo della conferenza di oggi pomeriggio. Insomma, quella che faranno sul nuovo album e l’inizio del tour…

Kathleen si riscuote, pentendosi della sua aggressività.

KATHLEEN: Ah, giusto. Tu…

Marlene alza le mani.

MARLENE: Non guardare me. Ho in programma l’intervista con i Collabs e gli altri sono messi quasi peggio. O vai tu oppure dovrai mandare…

KATHLEEN: Beth!

Beth, che sta entrando in quel momento in redazione, si gira verso le due, le vede davanti alla TV, il servizio su Phil ancora sullo sfondo.

BETH: Ehi! State guardando anche voi il casino che si prospetta per gli Shameless? Io lo avevo sempre detto, che Phil…

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KATHLEEN: Giusto, tu conosci Phil.

Beth guarda la ragazza, ora sulla difensiva.

BETH: “Conosco” è un parolone. Suonava in posti che frequentavo, come ti ho detto, e…

KATHLEEN: …E oggi non hai impegni.

BETH: Devo riguardare l’articolo sui Passion…

KATHLEEN: Te lo revisiono io. Tu prendi le tue cose ed esci. Hai la mattinata libera.

Beth guarda il suo capo stringendo gli occhi.

BETH: Mi stai per chiedere qualcosa di spiacevole.

Kathleen sorride scuotendo la testa.

kat-sorride-e-alza-le-spalle

KATHLEEN: Oh, no. Non per te, almeno.

La ragazza indica la televisione, pratica.

KATHLEEN: Devi andare a presenziare alla conferenza degli Shameless, questo pomeriggio. Parleranno del nuovo tour e dell’album, e dobbiamo scrivere a riguardo.

Beth alza gli occhi al cielo, ma non protesta; sa per sentito dire i motivi per cui Kathleen si rifiuta da ormai un anno di partecipare agli eventi degli Shameless.

BETH: Quando potrò avere un gruppo fisso?

KATHLEEN: Quando il giornale avrà abbastanza collaboratori da permetterselo. E mi raccomando: niente domande personali. A noi interessa la musica.

MARLENE: E sapere se West è fidanzato.

Kathleen fa un sorriso triste, non guarda nessuna delle due.

KATHLEEN: Spero per lui di sì.




loft second chance

Emily fa le scale in fretta, un po’ ansiosa per quello che li aspetta oggi.

EMILY: Shone! Shone, avanti, sei bellissimo, dobbiamo muoverci…

Quando entra nella camera di Shone, senza bussare, si trova davanti il ragazzo seminudo, intento a scegliere la camicia da mettere.

EMILY: Oh… Scusa.

Si guarda un attimo intorno, chiedendosi se la scelta giusta sia andarsene o meno dalla stanza. E’ in imbarazzo, ma ha paura di mostrarlo al ragazzo. Da quando Shone ha singhiozzato sulla sua spalla, ormai un anno fa, i due hanno sviluppato un rapporto particolare, ed Emily non vuole che il ragazzo pensi che…

SHONE: Sei in imbarazzo? Sul serio?

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Emily si gira nuovamente verso il ragazzo, cercando di ignorare il rossore sulle guance.

EMILY: Macchè.

Shone la guarda, non può trattenere un sorriso.

SHONE: Ooook. Aiutami.

Le alterna davanti agli occhi due camicie.

SHONE: Qual è meglio? Non voglio che la gente pensi che solo perché siamo famosi crediamo di poterla avere vinta, voglio che la gente si concentri su quello che Phil ha da dire…

EMILY: E pensi che una camicia possa comunicare tutte queste cose?

Shone la guarda un attimo, poi annuisce.

EMILY: Metti quella azzurra.

La ragazza fa per andarsene, poi sente la voce di Shone raggiungerla.

SHONE: Oppure potrei non mettere niente. Magari il giudice è donna e ha i tuoi stessi gusti.

Emily sorride non vista.




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Liam non fa in tempo ad interrompere una telefonata, che ne vede una di Jen. Fa per rispondere, ma il produttore di The Talent lo chiama a gran voce, distraendolo.

PRODUTTORE: Eccoti, Liam! Dove ti eri cacciato?

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Liam sospira, passandosi una mano tra i capelli tagliati corti.

LIAM: Stavo parlando con Bret Shermann riguardo alla conferenza di oggi pomeriggio….

Il produttore, che stava sorridendo amabilmente fino ad un secondo prima, improvvisamente si fa serio.

PRODUTTORE: Oggi pomeriggio?

Liam lo guarda, spaesato.

LIAM: Sì io… Credevo di averglielo detto.

PRODUTTORE: E invece no, Liam.

Il produttore fa un sospiro teatrale, e Liam sa già a cosa sta andando incontro.

PRODUTTORE: Tu hai voluto… Hai voluto rinnovare il contratto con noi. E di questo sono grato, il pubblico ti adora e i ragazzi arrivano a migliaia perché ti prendono come esempio. Insomma, sei il mito del ragazzo di provincia che diventa una star, giusto?

Liam fa appena in tempo ad annuire, che il produttore riprende.

PRODUTTORE: Ma anche noi aiutiamo te, Liam. Ti diamo visibilità, e so che sei abbastanza intelligente da sapere che il successo del vostro ultimo CD non è attribuibile solo alla vostra bravura.

LIAM: Io infatti vi sono grato…

PRODUTTORE: E io lo so, ed è per questo che per oggi faremo un’eccezione. La puntata che avevamo intenzione di registrare oggi pomeriggio la sposteremo a domani mattina.  Dovremo avvisare i ragazzi che sono venuti per i provini…

Il produttore fa una pausa ad effetto, che ottiene l’effetto sperato di far sentire in colpa Liam.

PRODUTTORE: Ma per te credo che possiamo farlo. Che non si ripeta, però.

Liam annuisce, sforzandosi di sorridere.

LIAM: Grazie.

Liam guarda il produttore allontanarsi, si maledice per aver riconfermato la sua disponibilità per lo show. Gli Shameless ormai sono un gruppo famoso, ma Jen preferiva che lui avesse un piano B… Il pensiero gli ricorda che la ragazza lo ha cercato. Ma quando la richiama, il cellulare suona a vuoto.




NOEL 2S 4

NOEL: Sì sto… Sto arrivando. Ok, a dopo, Ems.

Noel riattacca la telefonata, prende il giubbotto appoggiato sul letto e nel girarsi vede Hellen, ferma sulla porta, che lo guarda severamente.

NOEL: Ehi non… Non sapevo fossi qui.

HELLEN: Non sapevi fossi in casa?

NOEL: No, intendevo… Dietro di me.

Hellen alza le spalle, come se non avesse sentito le parole del ragazzo.

HELLEN: Non sarebbe nemmeno così strano, considerato che arrivi a casa ad orari sempre peggiori. Che ore hai fatto ieri? Le due? Le tre?

Noel alza gli occhi al cielo, esausto.

NOEL: L’una e mezza. Ero con Phil. Stavamo cercando la strategia migliore per oggi e…

HELLEN: Già. Con Phil.

Noel guarda la ragazza, interrogativo.

NOEL: Cosa vorresti dire?

HELLEN: Che lo sappiamo entrambi che non c’era solo Phil ieri sera, Noel.

NOEL: No, c’eravamo tutti…

HELLEN: “Tutti” chi? A chi ti riferisci quando parli di tutti, Noel? Agli Shameless, o includi anche la vostra manager?

Noel strabuzza gli occhi, prima di guardare la fidanzata con sarcasmo.

NOEL: C’era anche Jen, se è per questo. Sai, la fidanzata di Liam..

HELLEN: Gìà, la “fidanzata di Liam”. Ed Emily è la fidanzata di chi?

NOEL: Non posso credere che stiamo ancora parlando di questo.

Noel afferra la giacca, fa per superarla.

NOEL: Ora vado, sono in ritardo…

HELLEN: Ah, non vuoi parlare di questo? E allora parliamo degli Shameless. Parliamo del fatto che in due anni non è cambiato niente, continuate a entrare e uscire dai tribunali.

Noel si gira di colpo, arrabbiato.

NOEL: Non è colpa di Phil. Suo padre ha scritto una marea di stronzate e…

HELLEN: Ne sei sicuro?

Noel guarda la ragazza come se la vedesse per la prima volta, allibito. Poi, senza aggiungere altro, esce dalla stanza, e dalla loro casa.




aula tribunale

GIUDICE: Siamo qui per trattare della causa indetta da Phil Harper nei confronti di Anthony May, suo padre biologico. Pregherei gli avvocati di spiegare velocemente le volontà dei loro assistiti.

Jen annuisce, si alza in piedi, sicura. I due anni passati in tribunale hanno eliminato quel po’ di insicurezza che la ragazza ancora nascondeva, rendendola un avversario temibile per i suoi colleghi.

JEN: L’accusa è la seguente, Vostro Onore: il mio assistito, venuto a conoscenza dei contenuti del libro di Anthony May, considerati essi tutt’al più calunnie e finzioni che poco rispecchiano la verità, ha deciso di denunciare il padre per diffamazione e calunnia. Chiediamo la revoca immediata della vendita del volume e la resa totale dei guadagni, che saranno devoluti in beneficienza.

jen-tribunale

Il giudice annuisce alle parole di Jen, che si risiede, seria, senza far trasparire alcuna emozione. Poi dà la parola all’avvocato della difesa. Phil, accanto a Jen, tranquillo come mai è stato su una sedia di un tribunale, vede l’avvocato alzarsi, schiarirsi la voce.

AVVOCATO: Il mio assistito, Vostro Onore, rigetta ogni accusa. Le accuse del signor Harper sono prive di fondamento, trattandosi l’opera incriminata di memorie assolutamente personali del signor May, che possono o meno essere condivise…

PHIL: La realtà non può essere condivisa o meno. O è reale, o non lo è.

Jen si gira verso Phil, che ha parlato a bassa voce, memore di quello che è accaduto quando non è riuscito a trattenersi. Jen sorride appena, alzando un sopracciglio.

JEN: Lo so, e lo sa anche la giuria. Dai tempo al tempo, e tuo padre non avrà nemmeno gli occhi per piangere.

Phil annuisce, serio. Sente in sottofondo il giudice congedarli, comunicare che la prima udienza è fissata per la settimana successiva. Si gira verso il versante opposto del tribunale, vede l’avvocato della difesa annuire con un sorriso compassato, internamente sorride a sua volta, sa che li hanno messi in difficoltà, che dovranno studiare bene come rispondere all’accusa. Poi, lentamente, vede il padre girarsi, e per un attimo i due si guardano negli occhi. Vede Anthony May fare un sorriso storto, lo stesso del figlio, e a Phil viene naturale imitarlo.

PHIL: Sei finito.

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Glielo sillaba così, sorridendo. Vede il sorriso svanire dal volto del padre, soddisfatto scorre la sala con gli occhi. Poche file più indietro vede lei, il volto serio, che lo guarda quasi spaventata. Ally. Phil sorride di nuovo, capisce che la ragazza ha seguito il dialogo silenzioso con il padre, che gli ha letto il labiale. Allora la guarda, parla di nuovo.

PHIL: Anche tu.




tribunale

Liam percorre velocemente le scale del tribunale, in tempo per vedere uscire Phil e gli altri, abbastanza soddisfatti.

LIAM: Come è andata? Ho fatto il prima possibile, ma il produttore…

JEN: Già.

Liam la guarda, sulla difensiva.

LIAM: Sul serio…

JEN: Comunque è andata abbastanza bene, direi.

SHONE: Io direi che si è cagato sotto.

Emily lo guarda, riprendendolo con gli occhi. Shone si guarda intorno, preoccupato.

SHONE: C’è la stampa?

EMILY: Avrebbe potuto esserci. E la tua frase avrebbe rovinato l’effetto da “ragazzo perbene” che la tua camicia sicuramente ha trasmesso.

Shone sorride, divertito. Noel segue preoccupato lo scambio di battute.

NOEL: Quale camicia?

SHONE: Questa. Stamattina Emily mi ha dato un valido consiglio.

NOEL: Ah. Stamattina?

Emily si gira verso Noel, percependo il fastidio nelle parole del ragazzo.

EMILY: C’è qualcosa di strano?

NOEL: Dimmelo tu.

I due si guardano un attimo, mentre Emily cerca di capire quale sia il problema. Phil e gli altri, nel frattempo, continuano ad informare Liam, mentre Jen lo guarda di sfuggita.

PHIL: La prima data dell’udienza è fissata per la settimana prossima, quindi…

LIAM: Quindi dovrai prepararti bene. Sarai parecchio impegnata…

Jen lo guarda, capisce che il ragazzo sta provando a fare conversazione con lei.

JEN: Già. Ma tanto tu non te ne accorgerai comunque, giusto?

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Liam la guarda, ora abbandonato il tentativo di riappacificarsi.

LIAM: Io lavoro, Jen.

JEN: Lo so. Infatti vi conviene andare, la conferenza deve iniziare a breve. Ciao ragazzi.

Si allontana senza salutare personalmente Liam, e il ragazzo la guarda scomparire nelle diramazioni infinite di quel tribunale. Phil gli appoggia una mano sulla spalla.

PHIL: Ci sei? Ne vuoi parlare?

Liam scuote la testa, cerca di farsi tornare il sorriso.

LIAM: No, ma grazie.

EMILY: Su allora, andiamo.




BETH: Permesso… Permesso… Sì, sono una giornalista… Del Rock Magazine…

Beth mostra il pass alla sicurezza e riesce ad infilarsi appena in tempo nella sala conferenze, che vede gli Shameless entrare da una saletta laterale e disporsi dietro al tavolo al lato più estremo della stanza. Vede Phil sorridere alla folla di giornalisti, lui, una volta così cupo e aggressivo. Beth si ricorda di averlo visto sorridere solo con Liz, e non in quel modo aperto. Li vede sistemare i microfoni, vede una ragazza prendere la parola. La loro manager.

EMILY: Grazie a tutti per essere venuti. Come ben saprete, gli Shameless si stanno preparando per il loro secondo tour, il primo come main band. Sono qui per rispondere alle vostre domande riguardo l’album uscito la scorsa settimana, e per ogni altra informazione esclusivamente musicale.

Emily calca le parole finali, sicura che in ogni caso non fermeranno la curiosità morbosa di alcuni giornalisti. Vede diverse mani alzate, dà la parola alla giornalista del Rolling Stones.

GIORNALISTA: Mi chiedevo quanto quello che ha passato negli ultimi anni, signor Phil Harper, abbia influenzato la creazione del nuovo CD.

Emily fa per intervenire, ma Phil fa un lieve cenno del capo, che la ragazza ha ormai imparato a decifrare.

PHIL: Posso dirle che sicuramente il mio vissuto ha influito molto sulla mia musica. Molti testi contenuti in questo album, anzi, a dire la verità tutti, sono stati scritti durante la mia riabilitazione. Altri durante i lavori sociali, e anche quello che scrivo ora, a un anno dalla mia sobrietà, è in qualche modo influenzato dal mio vissuto. Ma d’altra parte cosa non lo è? Non l’arte.

Phil fa una breve pausa, e Liam ne approfitta per prendere la parola.

LIAM: Credo che le canzoni scritte nell’album possano inviare un messaggio, e se questo messaggio viene da qualcuno che ha sbagliato e ha pagato per questo, senza arrendersi, il risultato non possa che essere positivo.

Phil rivolge a Liam uno sguardo di gratitudine, mentre la giornalista fa per domandare altro. Emily la interrompe, riprendendo la parola.

EMILY: Una sola domanda a testa. Prego, il prossimo…

Mentre le domande continuano a susseguirsi, Shone non può fare a meno di cercarla nella sala. In quell’anno ha aspettato di rivederla, anche per caso, per poterle chiedere come sta, a dirle che gli dispiace. Mentre lo fa si accorge che anche Phil sta facendo lo stesso, e si odia per questo.

EMILY: Il prossimo…

GIORNALISTA: Avete parlato di messaggio. Sicuramente l’album prodotto ha un messaggio positivo, ma cosa può dirmi, signor Harper, del messaggio che suo padre ha trasmesso ai lettori del suo libro?

Emily fa appena in tempo a confermare i suoi timori, che Phil comincia a parlare.

PHIL: Ritengo che…

EMILY: Il signor Harper discuterà della cosa in dovuta sede. Saprete tutto appena la questione sarà risolta.

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PHIL: Non avrei saputo dirlo meglio.

Phil fa un breve sorriso verso Emily, che lo guarda rassegnata, chiedendosi quando il ragazzo imparerà a non reagire alle provocazioni. Fa un ultimo sorriso verso la sala.

EMILY: Grazie per la vostra collaborazione, vi ringraziamo e…

PHIL: Un attimo. C’è un’ultima domanda.

Emily scruta curiosa la folla, che immediatamente comincia a sbracciarsi, chiedendosi chi abbia visto Phil di così importante. Il ragazzo riprende la parola.

PHIL: La ragazza in nero, lì in fondo.

Beth si accorge in quel momento che il ragazzo sta parlando di lei, e dal sorriso che Phil le rivolge si chiede se l’abbia riconosciuta. Non ha alzato la mano, quindi deduce sia così. Si schiarisce la voce.

BETH: Sono del… Del Rock Magazine.

Vede Phil sobbalzare, Shone fare la stessa cosa.

BETH: Mi chiedevo… Cosa vi aspettate dal futuro? Insomma, a livello professionale siete riusciti a rimontare in sella, ma cosa credete succederà?

Phil annuisce sorridendo, prima di rispondere.

PHIL: Peccherei di falsa modestia se dicessi che penso di tornare a fare quello che facevo due anni fa. Suonare nei locali, per la cronaca.

Segue una leggera e collettiva risata.

PHIL: I numeri sono a nostro favore, ma direi che ho imparato a non dare nulla per scontato. Insomma, sembra una frase fatta, “oggi ci sei domani chissà”, però è vero. Vale per la vita, figuriamoci per la musica. Posso dirti cosa spero, però.

Beth annuisce, lo guarda interessata.

PHIL: Spero di riuscire a essere felice.

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Beth lo guarda, sorride suo malgrado, un magone indistinto in gola, il pensiero inevitabilmente a Nick.

PHIL: Che è un po’ quello che vogliono tutti, no?

C’è un brusio d’assenso, poi Emily riprende la parola.

EMILY: E questa era veramente l’ultima! Alla prossima, e grazie a tutti!

Gli Shameless si alzano salutando, sorridendo ai flash, poi in fila indiana si dirigono dietro le quinte. Phil sente Liam toccargli una spalla.

LIAM: Quella ragazza.

Phil lo guarda, finge confusione.

PHIL: Quale?

LIAM: Andiamo, Phil. Quella dell’ultima domanda.

PHIL: Oh, sì. Cosa?

LIAM: Me la ricordo. Era a New Orleans.

Phil alza le spalle, sorride.

PHIL: Beh, meglio allora. Abbiamo aiutato una connazionale e…

LIAM: Ed era amica di Liz.

Phil rinuncia a mentire, fa un sorriso storto.

PHIL: Sì, lo so.

LIAM: E tu stai… Bene?

PHIL: Ho una ferita più fresca ora. Anche se in realtà non so se ho risposto alla tua domanda.




Liam guarda i ragazzi,a disagio.

LIAM: Allora io… Vado a casa.

I tre ed Emily annuiscono, capendo che il ragazzo deve risolvere delle questioni con Jen.

LIAM: Ma tenetemi informato se ci sono novità….

SHONE: Tranquillo. Sopravviveremo per una sera.

Liam fa un sorriso divertito, poi sale sulla macchina che lo porterà a casa. Shone fa un giro su se stesso.

SHONE: E rimasero in quattro…

EMILY: Vado ad avvisare che ce ne andiamo.

Phil annuisce, mentre Shone lo guarda, per un attimo serio.

SHONE: La giornalista che ti ha fatto l’ultima domanda…

Phil lo guarda, aspettando il resto della domanda. Shone si blocca, vorrebbe chiedere all’amico come faceva a sapere che lavorava per il Rock Magazine. Si chiede se Phil abbia ancora, segretamente, dei rapporti con Kathleen. Poi scaccia il pensiero, perché anche se fosse non sarebbe un problema, non dovrebbe, perlomeno.

SHONE: Era carina, vero?

Phil fa un sorriso strano, perché sa che Shone non voleva chiedergli quello, ma finge di non essersene accorto.

PHIL: Sì, era carina.




NOEL: Emily!

Emily si gira, dopo appena pochi metri. Vede il ragazzo andarle incontro, distaccandosi dagli altri due.

EMILY: Che succede?

NOEL: Niente io…

Noel si guarda le mani, non sa come chiederglielo e nemmeno se sia nella posizione di farlo.

NOEL: Io volevo sapere a che ora dobbiamo trovarci domani.

Emily alza un sopracciglio.

EMILY: E non potevi chiedermelo dopo?

NOEL: Sì io… Già. Chissà dove ho la testa.

Noel fa per girarsi, ma Emily lo ferma.

EMILY: Ehi, Noel.

Il ragazzo si gira, mentre lei lo osserva attentamente.

EMILY: Va tutto bene?

NOEL: Io… Certo, alla grande.

Emily annuisce, poco convinta, poi si gira per andare ad avvisare la sicurezza.




Colonna Sonora – My Love (2 scene)

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Liam entra in casa, trova la luce spenta. Si appoggia alla porta di casa, massaggiandosi le tempie, esausto.

JEN: Sei tornato presto.

Liam alza di colpo la testa, vede Jen guardarlo dalla porta della camera.

LIAM: Pensavo dormissi…

JEN: No, stavo leggendo un po’.

Liam la guarda, vede che il tono della ragazza è tornato ad essere quello di sempre.

LIAM: Senti, io…

JEN: No, Liam, sono io che devo scusarmi.

Liam si allontana dalla porta, avvicinandosi a lei.

LIAM: Però è vero, io non ci sono mai e lo capisco se…

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JEN: Non ci sei mai perché io ti ho chiesto di non lasciare l’altro lavoro. Sono stata io a convincerti che la cosa migliore era farli entrambi. Non posso lamentarmi di una scelta che ti ho portato io a fare.

Liam le si avvicina, prendendole il viso.

LIAM: L’abbiamo fatta insieme, ok?

Jen annuisce, fa un sorriso triste.

JEN: E’ solo che a volte mi sembra che non sia cambiato niente, che io stia ancora da sola. E lo so che i vostri orari sono imprevedibili, che questa è la vita che hai scelto e che lo sapevo fin dall’inizio, ma… A volte è difficile starti dietro.

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Liam la guarda, capisce la difficoltà della ragazza, non è la prima volta che sente parlare di queste incomprensioni.

LIAM: L’ho messo in conto anche io, credimi. Sono orari sballatissimi, e solo chi li ha a sua volta può accettarli a pieno.

Jen si stringe nelle spalle, colpevole.

JEN: Però Hellen ci riesce.

LIAM: Non ne sarei così sicuro. E poi, tu ci stai provando. E questo per me vuol dire molto.

Poi la stringe, mentre Jen si abbandona sulla sua spalla.




 

Emily guarda la macchina fermarsi a casa di Noel, solo loro e l’autista all’interno. Il ragazzo apre lo sportello, la guarda impacciato.

NOEL: Allora… Buonanotte.

EMILY: A domani.

Noel fa solo qualche passo, poi torna indietro. Emily abbassa il finestrino posteriore, dubbiosa.

EMILY: Hai dimenticato qualcosa?

NOEL: Non volevo chiederti a che ora dovevamo incontrarci domani, prima.

Suo malgrado, Emily non può reprimere un sorriso.

EMILY: L’avevo capito.

NOEL: Solo che… Insomma, mi è sembrato che tu e Shone…

Emily lo guarda improvvisamente seria, mentre Noel fatica a trovare le parole.

NOEL: Ecco, se tu lo stessi frequentando me lo diresti, giusto?

Emily fa una smorfia strana, poi si avvicina al finestrino.

EMILY: Noel, io e Shone abbiamo legato molto nell’ultimo anno, è vero. Ma siamo solo amici. Non ho intenzione di commettere lo stesso errore tre volte.

NOEL: Quindi sono stato un errore?

EMILY: Beh, non è andata propriamente bene, no?

Noel la guarda, le sopracciglia corrugate.

NOEL: Aspetta, tu… Tu non volevi niente, Ems. Lo hai ribadito più di una volta e…

EMILY: Andiamo, Noel. Lo ribadivo per convincermi, e lo sappiamo entrami. Ma ormai è andata e…

NOEL: No, non lo sapevamo entrambi.

Emily lo guarda, mentre il ragazzo la osserva, spaventosamente serio.

NOEL: Puoi scendere un attimo dalla macchina? Potrebbero vederci.

Emily pensa un attimo al da farsi, poi chiede all’autista di aspettarla pochi metri in là. Appena chiude la portiera, Noel l’afferra per un braccio e la porta nell’androne del palazzo. Emily fa appena in tempo a richiudersi il portone alle spalle.

NOEL: Io non sapevo che te la stavi raccontando, Emily. Ci ho sperato, ma non ne avevo la certezza. Altrimenti…

Emily lo guarda, ironica.

EMILY: “Altrimenti”? Sai anche tu che non c’è nessun altrimenti, Noel. Non potevo certo competere con Hellen, a prescindere da quello che volevo.

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NOEL: Io ed Hellen abbiamo Cody…

EMILY: Appunto!

NOEL: Lasciami finire!

I due si guardano, le voci di entrambi concitate, che rimbombano lungo le scale.

NOEL: Io ed Hellen abbiamo Cody, e io volevo che mio figlio avesse un po’ di stabilità. Che avesse un padre presente. Se avessi saputo che quella stabilità avrei potuta dargliela con te…

EMILY: Io non sono la madre di Cody, Noel.

NOEL: Ma saresti stata la mia ragazza!

Si guardano, entrambi stupiti della parola usata. Poi Emily si guarda le scarpe, a disagio.

EMILY: Beh, è un po’ tardi ormai, no? Trovo anche inutile parlare di questo ora.

NOEL: Perché non provi più niente.

Emily alza lo sguardo, decisa.

EMILY: Perché stai con Hellen.

Noel la guarda a sua volta, prova l’istintivo impulso di baciarla, proprio lì , contro il portone, ed Emily pare capirlo, perché fa un passo indietro, si avvicina all’uscita.

EMILY: Si è fatto tardi. Buonanotte, Noel.

Noel aspetta che il portone si sia chiuso dietro la ragazza, prima di fare le scale di casa.

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Appena apre la porta, si trova davanti Hellen.

NOEL: Ehi, pensavo stessi dormendo…

HELLEN: Complimenti per la scenetta.

hellen-discute-immagini

Noel la guarda, senza capire.

NOEL: Cosa intendi?

HELLEN: Ti ho visto arrivare con Emily. Siete entrati nel portone. Cos’avete fatto, Noel? Una bella scopata prima di tornare a casa dalla tua famiglia?

Noel scuote la testa, eppure si sente in colpa per il desiderio di poco prima.

NOEL: No, noi dovevamo chiarire delle cose…

HELLEN: Voi? Voi? Avevo capito non ci fosse più nessun voi…

NOEL: Non c’è, infatti.

HELLEN: A me non sembra affatto! Come mai eravate soli?

NOEL: Shone e Phil vivono insieme, e Liam era già tornato a casa…

HELLEN: E perché non hai fatto lo stesso? Che fine ha fatto la tua promessa di essere un padre presente?

Noel si gira di scatto, arrabbiato.

NOEL: Non mettere in mezzo Cody! Non sono a casa perché non mi va di ridurci a litigare per la tua insensata gelosia!

HELLEN: Insensata? Ti ricordo che se non mi fido di te c’è un motivo!

NOEL: Avevo vent’anni, Hellen!

HELLEN: Non mi pare tu ne dimostri tanti in più.

Noel alza le mani, esausto.

NOEL: E tu invece? Ti sei ridotta a spiare dalla finestra?

HELLEN: Stavo aspettando che tornassi a casa…

NOEL: Magari se ti trovassi un lavoro avresti meno tempo da perdere!

Hellen lo guarda, la bocca aperta per la sorpresa.

HELLEN: Non posso credere che tu l’abbia detto…

NOEL: No, io non posso credere che tu mi faccia sentire una merda perché sto lavorando!

HELLEN: L’operaio lavora, Noel! L’impiegato! Tu fai il musicista, cazzo!

Noel la guarda, sconvolto a sua volta.

NOEL: E quindi?

HELLEN: Il tuo non è un lavoro. Il tuo è un divertimento.

NOEL: Un divertimento che ti fa mangiare.

HELLEN: Se pensi che abbia bisogno dei tuoi schifosissimi soldi…

CODY: Mamma, papà, che succede?

cody+

I due si girano di colpo, mentre Cody, in pigiama e con gli occhi assonnati, li guarda confuso.

NOEL: Niente amore, mamma e papà stanno parlando…

CODY: State urlando.

Noel guarda suo figlio, il cuore stretto di rimorso.

NOEL: Hai ragione. Ora papà…

HELLEN: Ora papà se ne va.

Noel si gira di colpo verso Hellen, che però non lo guarda, rimane concentrata su Cody.

HELLEN: Va a dormire fuori stasera,per lavoro, e tu puoi dormire con la mamma. Che te ne pare?

Un sorriso illumina il volto del ragazzino.

CODY: Che bello!

HELLEN: Allora dai, corri a letto, la mamma arriva subito.

Cody fa per andare in camera, poi si gira, un pensiero improvviso.

CODY: Ma domani torni, vero papà?

Hellen fa per parlare, ma Noel è più veloce.

NOEL: Certo che torno, tesoro.

I due aspettano che il bimbo sia andato in camera, poi Noel si gira verso Hellen, arrabbiato.

NOEL: E questo cosa vuol dire?

HELLEN: Quello che ho detto. Buonanotte, Noel.

Con un gesto del mento indica la porta. Noel la guarda, confuso.

NOEL: E dove dovrei andare?

HELLEN: Dove ti pare. Chiama il tuo amico Phil, visto che gli vuoi tanto bene. Oppure una delle ragazze con cui vai invece di stare con la tua famiglia. Non è un problema mio.

Senza accorgersene, Noel si trova sul pianerottolo di casa, la porta di casa sbattutagli in faccia. Si passa una mano nei capelli, pieno di dubbi. Alla fine compone l’unico numero che si sente di comporre.



Colonna Sonora- Stole The Show (fino alla fine)

Hellen apre i biscotti preferiti di Cody, mentre il bambino si appresta a fare colazione. Mette il caffè a bollire, mentre sente le tempie martellargli. Sa che ha esagerato, e allo stesso tempo si rende conto che le ferite giovanili inflittegli da Noel non si sono ancora rimarginate. Spera che il ragazzo torni a casa presto, sa che devono parlare, la situazione non può andare avanti così ancora per molto… Sente il campanello suonare, Cody alza la testa di colpo.

CODY: Papà?

Hellen guarda il bambino, fa un sorriso sincero.

HELLEN: Credo proprio di sì.

Si avvicina alla porta, ripromettendosi di essere calma.

HELLEN: Sei arrivato in tempo per il caffè…

Poi si ferma di colpo. Di fronte a lei, l’ultima persona che si aspettava di trovarsi davanti.

jack

HELLEN: Jack?




produttore-talent

PRODUTTORE: Liam? A che punto siamo?

Liam si gira verso il produttore, mentre la truccatrice gli si affanna intorno.

LIAM: Dopo un caffè, sono pronto a fare qualsiasi cosa.

Il produttore sorride, poi si rivolge allo staff.

PRODUTTORE: Sentito? Caffè lungo e forte, che tra poco si registra!

Liam fa un breve sospiro, e la truccatrice sorride.

TRUCCATRICE: Una rottura questi provini?

Liam si stringe nelle spalle.

LIAM: Un po’. Più che altro non abbiamo trovato ancora nessuno di interessante.

L a truccatrice annuisce, liberandolo.

TRUCCATRICE: Ho sentito che ce ne sono un paio molto bravi.

LIAM: Voglio sperarlo.

Afferra il caffè che un membro dello staff gli porge, lo trangugia velocemente, poi prende posto nello studio televisivo. Saluta i colleghi al suo lato sinistro, poi guarda il palcoscenico, ancora buio.

CAMERAMEN: Tre, due, uno….Azione!

Liam sente la voce fuori campo presentare il primo aspirante cantante.

VOCE: Ed ecco qui una voce straordinaria, quasi catalogata come “nera”…. Eppure appartiene ad una bionda niente male!

Liam sorride, poi lentamente il sorriso gli si spegne, mentre la vede avanzare sul palco. Aspetta di essere vicino al microfono prima di presentarsi, e la sua voce non può fare a meno di farlo rabbrividire.

liam-sguardo-allibito

“Piacere, io sono Taylor”.

 

 

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4 Risposte a “2×08 – BORN TO BE WILD”

  1. Ahhh sono contenta che almeno qualcuno shippi Kathleen con Phil (o con Shone? Ma che comunque la shippi :p )
    L’idea del salto temporale è stato fatto per permettere alla storia di avanzare in parallelo, so che molti aspettano un crossover e quindi lo avranno 🙂
    Noel ed Emily a quanto pare piacciono più ora di quando si frequentavano… 😛
    Per Jack e Taylor dovrai aspettare la prossima puntata, ma presto le cose saranno svelate 😉 grazie per il commentino <3

  2. Grazie per i complimenti! sì, le voci fuori campo sono un’introduzione di questa nuova stagione 🙂
    Contenta che ci sia angst per i personaggi, avete tutti un’idea e un’aspettativa diversa per ognuno di loro, quindi non posso che pensare di aver costruito bene i loro caratteri!
    Per Taylor dovrai aspettare la prossima puntata 🙂

  3. L’affermazione di Phil riguardo Liz che non è la ferita più fresca, mi ha fatto fare un sorriso parecchio amaro…
    Anch’io come l’altra fan che ti ha scritto, non mi aspettavo un salto temporale, ma ne hai spiegato bene le ragioni e, in effetti, è bello seguire le storie in contemporanea!!
    Sono contenta che Phil e, in generale, il gruppo non si siano fatti abbattere dalle cavolate del padre, e la scena del tribunale mi è piaciuta moltissimo!!
    Trovo dolcissimi Jen e Liam, solo che la scena finale ha fatto venire i brividi anche a me! Non voglio che Liam riparli con Taylor, anche se anche lei, nel tempo, è cambiata molto: incassando i colpi, e diventando più umile e disponibile (mi ricordo quando era stata organizzato il concerto di beneficenza e Taylor ha partecipato volentieri con il suo gruppo.)
    Hellen e Noel: insomma, li vedo proprio male, e come mai Hellen conosce Jack? Non è che sono stati assieme quei due? oddio…
    La scena fra Emily e Noel nell’atrio del palazzo mi è piaciuta moltissimo, non so perché ma sto cominciando a tifare segretamente per loro…come sono versatile! all’inizio volevo la famigliola riunita e felice, ora voglio vedere cosa potrebbe riaccadere fra loro XD.
    Ma c’è qualche speranza che Kat torni a parlare con il gruppo? Con Shone e o con Phil? mi viene una tristezza a pensare che per un altro anno ha dovuto bloccare i rapporti…
    Comunque la tecnica delle voci inizialmente fuori campo è davvero efficace! Riesci a rendere la lettura sempre più interessante e piacevole!! (。♥‿♥。)

  4. 1) La prima cosa sconvolgente, Liam si è tagliato i capelliiii!!! Noooo!!!
    2) Kevin “Frank – Kaiser – Luthor – il professore di un sogno per domani o quello stronzo in 21” Spacey lo adoro, grandissimissimo attore. Basta mettermi tutti questi attoroni che amo, perché altrimenti ogni volta dico che è il migliore del mondo e poi mi devo contraddire la volta dopo (ovviamente scherzo, mi piacciono molto ) 😛
    3) Domanda: i discorsi diretti senza soggetto e in corsivo, sono una cosa introdotta in queste due nuove stagioni giusto, o mi sono dimenticato io? Comunque era per arrivare a dire che la trovo una buona scelta, rende la lettura molto più intrigante.
    4) Hellen, va bene un po’ di gelosia, può essere pure costruttiva, mantiene vivo il rapporto, l’interesse ecc…, ma lei diventa proprio stronza 🙂
    5) Jen definita: “avversario temibile per i suoi colleghi”…stupendo, ero lì già a gridare…Vai Jen spaccali tutti!
    6) Molto bello il pezzo della conferenza, con tutti i vari ping-pong, di domande e risposte, molto dinamico.
    7) Liam e Jen sono sempre magnifici, splendidi, la perfezione.
    8) Jack? Mo chi è questo qua? Enzoooo!!! Hellen l’avrà lasciato in qualche gabbia, visto il caratterino che ha dimostrato in questa puntata, ci si potrebbe aspettare questo ed altro da lei 🙂
    9) Taylor??? Da un lato sono preoccupato della sua presenza, ma da quello stilistico, trovo molto belli questi intrecci con Crossroads.

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