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1×09 – HANDS

E siamo al penultimo appuntamento di Second Chance! Vi aspetto giovedì 23 con il finale di stagione e sotto la puntata per commentare insieme questo nuovo progetto!

Se vi siete persi le puntate precedenti, potete recuperarle QUI

SECONDE POSSIBILITA’, di Kathleen Morgan

Ora posso affermare senza dubbio di essere stata la prima artefice di quello che è successo a Phil Harper nei mesi di cui sto raccontando. Il mio articolo aveva attirato l’attenzione della stampa, e se questo da una parte stava facendo aumentare le vendite del singolo, dall’altra rendeva gli Shameless oggetto costante dei paparazzi e giornalisti a caccia dell’ennesima rivelazione. Quello che avvenne da lì a poco fu solo una reazione, di certo spropositata, ma capibile, di una persona sotto pressione che vedeva fatti dolorosi e privati spiattellati su tutti i tabloid newyorkesi.”

NEW YORK, TRE MESI PRIMA

discover

Kathleen
Kathleen

Kathleen fa un grosso respiro, infine entra al Discover. E’ decisa, sa che vuole fare la giornalista, ma sa anche che non vuole più avere a che fare con gli Shameless. Vuole lasciarsi tutta quella storia alle spalle, seppellire sentimenti a cui ancora non è riuscita a dare un nome. Saluta i colleghi, bussa alla porta di Matt.

“Avanti.”

Quando entra, vede Matt seduto alla sua scrivania, di fronte a lui Ally.

Matt
Matt

MATT: Kathleen. Entra pure. Ti aspettavamo.

Kathleen corruga le sopracciglia, confusa.

 




camera noel

EMILY3

Emily si riscuote di colpo, agitata. Ha fatto un brutto sogno, e mentre si solleva dal cuscino l’occhio le cade su Noel, steso supino di fianco a lei. È sicura che quello che ha sognato abbia a che fare con quanto raccontatole dal ragazzo la sera precedente, eppure non riesce a spiegarsi quella sensazione di agitazione. Si riappoggia lentamente al guanciale, per non svegliarlo, e rimane a guardarlo. Noel dorme tranquillo, il torace che si alza e si abbassa ritmicamente, quasi liberato dopo aver finalmente raccontato a qualcuno il suo segreto. Emily ripensa al racconto del ragazzo e si ritrova a collegare le parole di Susan; aveva ragione, c’era qualcosa sotto la scorza da menefreghista di Noel. Lentamente, per non svegliarlo, gli accarezza una guancia.



NEW YORK, LA SERA PRECEDENTE

Emily lo aveva guardato, sgranando gli occhi.

EMILY: Tuo… Tuo figlio?

NOEL

Noel aveva annuito, teso.

NOEL: Si, si chiama… Cody. Ha cinque anni e vive a New Orleans con la madre…

EMILY: Cinque anni? Quindi lo hai avuto a…

NOEL: A ventun anni, sì.

Emily aveva aspettato un attimo, dando il tempo al suo cervello di metabolizzare l’informazione.

EMILY: E tu e sua madre..

NOEL: No, non stiamo insieme. Sono uno stronzo, ma non fino a questo punto.

Emily aveva annuito, seria.

EMILY: E gli altri lo sanno o…

NOEL: No. E’ assurdo, perché loro conoscono Hellen, noi abbiamo iniziato a suonare assieme quando avevamo sedici anni, ma…

EMILY: E come è possibile che non sapessero della gravidanza? Insomma, avranno visto la pancia…

Noel era rimasto un attimo in silenzio, poi aveva sospirato.

NOEL: Ci eravamo già lasciati.



NEW ORLEANS, SEI ANNI PRIMA

RAGAZZO: Hellen, ti vogliono al tavolo tre!

Hellen
Hellen

Hellen aveva annuito, velocemente si era diretta al tavolo, mentre dal grembiule bianco estraeva il block notes per le ordinazioni. Mentre si avvicinava lo aveva visto, e aveva progressivamente rallentato, facendosi titubante.

HELLEN: Ancora tu.

Noel aveva alzato il menù, sorridendo.

NOEL: Che vuoi farci, il servizio qui è ottimo…

Hellen lo aveva ignorato, era tornata a guardare il foglio bianco davanti a lei.

HELLEN: Cosa ti porto?

NOEL: Un cheeseburger, una coca cola media e il tuo numero di telefono.

noel parla e sorride

Hellen aveva alzato lo sguarda, irritata.

HELLEN: I primi due arrivano subito.

Aveva fatto per allontanarsi, ma Noel l’aveva fermata per un braccio.

NOEL: E la terza cosa?

Hellen si era girata, esasperata.

hellen occhi al cielo

HELLEN: Senti… Tu non conosci me, ma io conosco te.

Noel aveva alzato un sopracciglio, sorridendo.

NOEL: Ah sì? C’è interesse allora…

HELLEN: Non fingere di non sapere che tu e il tuo gruppo siete piuttosto famosi, in questo quartiere.

NOEL: Mi pare di capire che sai solo cose positive…

Hellen aveva fatto una leggera risata sarcastica.

HELLEN: Certo, come no. Tu sei Noel Larxs, il bassista degli Shameless, un gruppo composto da un teppista e un alcolizzato…

Noel gli aveva sorriso, ironico.

NOEL: Jack non è alcolizzato. Gli piace bere…

HELLEN: Ha diciannove anni.

NOEL: Beh, non posso pagare per le colpe degli altri. E Shone è un tipo apposto.

HELLEN: Già, la sua ragazza un po’ meno.

NOEL: Linda? Ma se è così disponibile…

HELLEN: Sì, immagino come.

Noel si era portato una mano al petto.

NOEL: Così mi ferisci.

HELLEN: E poi ci sei tu, carino quanto basta per far sorvolare sul fatto che sei uno stronzo superficiale. Notizia del giorno, con me non attacca.

Noel l’aveva guardata allontanarsi, vedendola arrivare poco dopo con la sua ordinazione.

HELLEN: Ecco a te, sono dieci dollari..

Noel le aveva afferrato la mano, messo venti dollari sul palmo.

NOEL: Il resto mancia.

HELLEN: Non mi comprerai così facilmente.

NOEL: Spero proprio di no.

Hellen l’aveva guardato, dubbiosa.

NOEL: Sembri una bella sfida. Sarebbe un peccato vincerla subito.

 


NEW YORK, SERA PRECEDENTE

EMILY: Una tipa bella tosta.

Noel aveva sorriso leggermente, guardando la ragazza.

NOEL: Sì. Ti assomiglia parecchio.

Emily era arrossita, poi aveva cercato di riportare il discorso sulla storia di Noel.

EMILY: E poi cos’è successo?

NOEL: E poi l’ho conquistata. Ci sono voluti mesi e ho mangiato più hamburger in quel periodo che in tutta la mia vita, ma… Ce l’ho fatta.

EMILY: Eri innamorato?

Noel ci aveva pensato un attimo, poi aveva alzato le spalle.

NOEL: Ora posso dirti di sì, sicuramente Hellen era diventata un’ossessione… Ma all’epoca mi ero spiegato quest’interesse perché era la prima ragazza che mi respingeva così testardamente… Mi piaceva il suo modo di trattarmi, mi spingeva a migliorarmi e smettere di fare l’idiota. In quel periodo, quello del simil corteggiamento, intendo, non sono andato con nessun’altra.

Emily aveva capito che in quella frase era contenuta tutto il resto della storia.

EMILY: Perché … Dopo? Cosa hai fatto?

Noel l’aveva guardata, sorridendo triste.

NOEL: Quello che ci si aspetta che faccia uno come me.

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NEW ORLEANS, CINQUE ANNI PRIMA

PHIL (2)

Phil non aveva nemmeno aspettato che il pubblico finisse di applaudire, aveva lasciato il palco, nervoso. Shone gli era andato dietro, indispettito.

SHONE: Che ti prende? Non è educato…

shone

PHIL: Stiamo suonando per il liceo locale, cazzo!

Shone aveva capito subito che Phil era fatto, ma né Noel né Jack se n’erano accorti.

NOEL: Beh, è già qualcosa…

PHIL: Sì, come no. E’ già qualcosa.

Shone aveva guardato l’amico, rinunciando a farlo ragionare. Non era stato un gran periodo per lui, si era appena lasciato con Linda e non aveva tempo per i repentini cambi d’umore di Phil.

JACK: Beh, che si fa?

jack
Jack

NOEL: Io tornerei a casa…

PHIL: Si bravo, torna a casa dalla tua fidanzata…

Noel aveva alzato le braccia, sorpreso.

NOEL: Per una volta che faccio la cosa giusta e decido di cambiare…

PHIL: E’ quello il punto. Tu pensi solo ad Hellen, tu ancora a Linda e tu…

Phil si era girato verso Jack, guardandolo disgustato.

PHIL: Tu sei ubriaco, cazzo.

SHONE: E tu Phil? Tu a cosa pensi invece?

Phil si era girato verso l’amico, guardandolo strafottente.

PHIL: Quello a cui penso perlomeno non compromette le mie performance.

SHONE: Ma il tuo umore sì.

NOEL: Di cosa stiamo parlando?

PHIL: Non è quello che conta. Ma d’altra parte, voi non sapete nemmeno con chi ci stiamo misurando…

SHONE: Cosa vuoi dire?

Phil si era acceso una sigaretta, incurante del divieto di fumare.

PHIL: Sono andato a fare un giro in centro, l’altra sera. Il vero centro di New Orleans. Sono entrato in un pub dove c’era musica del vivo e ho sentito due gruppi. Gruppi veri.

NOEL: Beh, hanno anche più budget di noi…

PHIL: E’ proprio questo il punto! Se nemmeno ci impegniamo, come pensiamo di competere?

SHONE: Ci stiamo impegnando, Phil.

shone sguardo serio

PHIL: Ma non è abbastanza.

Shone aveva incrociato le braccia, alzato le sopracciglia.

SHONE: Andiamo a sentirlo, uno di questi favolosi gruppi, allora. Sono curioso.



locale new orleans

Dopo poco, si trovavano in un pub nel pieno centro di New Orleans. Noel era entrato all’interno quasi stupefatto. Ragazze bellissime, con vestiti provocanti e trucco pesante gli gravitavano intorno. E poi il palco. Una band aveva appena fatto il suo ingresso, capitanata da una cantante bionda.

TAYLOR: Buonasera a tutti! Noi siamo i Reckless!

taylor

Noel aveva seguito l’attacco della prima canzone, osservato il bassista.

NOEL: Il bassista non è male…

PHIL: E’ molto più bravo di te. Ma hai dei margini di miglioramento.

Shone aveva fatto per parlare, ma Phil lo aveva interrotto.

PHIL: Anche il batterista. E probabilmente, anche la cantante è più brava di me.

Phil aveva spostato lo sguardo sul chitarrista, Liam.

PHIL: Ma quello decisamente molto più bravo di Jack è il chitarrista.

Shone aveva seguito lo sguardo di Phil.

SHONE: E cosa vuoi fare? Buttarlo fuori?

PHIL: E come cazzo faccio, visto che non so nemmeno dov’è finito?

Noel si era guardato intorno, l’aveva individuato.

NOEL: L’ho visto… Vado io.

Si era avvicinato al bancone, dove Jack stava prendendo da bere.

NOEL: Ho capito che hai ventun’anni, ma non approfittarne…

JACK: Hai visto che roba?

NOEL: Sì, il locale è pazzesco…

JACK: Il locale? Amico, parlo delle ragazze!

jack 1x09

Noel era rimasto in silenzio, perché le aveva notate eccome. Poi due ragazze gli si erano avvicinate.

SUSY: Ci offrite da bere?

susy
Susy

Noel le aveva guardate, aveva sentito la bocca farsi secca. C’erano così tante ragazze, ragazze così diverse da quelle che giravano nel suo quartiere, e doveva ammetterlo, il confronto faceva impallidire anche Hellen. Susy l’aveva guardato, sorridendo amichevole.

SUSY: E voi cosa fate nella vita?

NOEL: Noi.. Suoniamo.

SUSY: Davvero? Avrei dovuto capirlo… Sei così carino! E come si chiama il gruppo?

Noel aveva ingoiato la saliva, sentiva il cuore pulsare mentre Susy gli sfiorava volutamente un braccio.

NOEL: Shameless.

SUSY: Ah. Senza vergogna?

NOEL: Già.

Susy gli si era fatta vicina, sorridendo.

SUSY: E tu? Tu sei senza vergogna?

NOEL: In.. In che senso?

SUSY: Quando vuoi una cosa… Te la prendi?

NOEL: Certo.

Susy aveva sorriso, prima di sorseggiare il suo cocktail.

SUSY: Bene. Come hai detto che ti chiami?

NOEL: Noel.

SUSY: Ti chiedo scusa già da ora, probabilmente dovrai ripetermelo ancora parecchie volte, nel corso della serata…

Si era avvicinata ancora di più a lui, e Noel aveva avvertito una sensazione nuova, così piacevole che negli anni a venire non avrebbe fatto altro che ricercarla. Il potere. Il potere di avere quello che voleva, a prescindere dalla sua situazione economica. Hellen era una ragazza fantastica, ma lui aveva avuto solo lei, e invece voleva di più.  Mentre ordinava da bere a sua volta, aveva deciso che per quella sera voleva Susy.



Hellen aveva chiamato Noel per l’ennesima volta, trovando il cellulare staccato. Era ormai una settimana che il ragazzo non si faceva vedere, le aveva detto che Phil aveva proposto loro di andare in centro a sentire i gruppi già avviati, e che la mattina si svegliava sempre tardi. Però quella sera aveva veramente bisogno di parlargli. Quel ritardo di due settimane stava cominciando a preoccuparla, e mentre si avvicinava a casa del ragazzo sentiva il test di gravidanza muoversi nella sua borsa. Aveva suonato, gli aveva aperto la madre.

HELLEN: Buonasera signora Larxs… Noel è in casa?

La donna l’aveva guardata, dubbiosa.

MADRE NOEL: Che strano.. Ha chiesto la macchina al padre perché ha detto che doveva venire da te…

Hellen aveva guardato la donna, confusa.

HELLEN: No allora… Allora devo essermi dimenticata. Scusi ancora per il disturbo.

Aveva cominciato a percorrere la strada al contrario, facendo attenzione ad eventuali particolari che prima le sfuggivano. Si era addentrata nelle vie che portavano verso il centro del paese, un brutto presentimento che si faceva strada dentro di lei. Poi l’aveva vista. La macchina di Noel, parcheggiata al ciglio della strada. I vetri appannati. Quando aveva visto una schiena di donna appoggiarsi ad un finestrino, aveva cominciato a correre.

Colonna Sonora- What Could Have Been Done (2 scene)

Due giorni dopo Noel era andato da Hellen, al ristorante. L’aveva salutata con la mano, aspettandola fuori. Aveva iniziato a fumare, vedeva che con le ragazze funzionava ancora di più. Hellen era uscita, ormai calma, il test positivo, la decisione presa.

NOEL: Ho saputo che mi hai cercato, scusami, in questi giorni sono stato veramente impegnato…

Aveva fatto per baciarla, e lei si era scansata.

HELLEN: Con quale delle troie che ti sei scopato?

Noel era rimasto senza parole, il volto pietrificato.

NOEL: Come?

HELLEN: Risparmiati la sceneggiata, Noel. Ti ho visto con i miei occhi. La prossima volta che vuoi fotterti una senza essere scoperto, affitta una camera in un motel.

noel sguardo serio

Era rimasta davanti a lui, fredda e implacabile, mentre Noel cambiava espressione, lentamente si faceva spaventato, di fronte a lui la prospettiva concreta di perderla.

NOEL: Aspetta, posso spiegarti…

HELLEN: Non mi interessa cosa puoi spiegarmi. E’ finita, Noel.

NOEL: No, ti prego, ho sbagliato ma…

HELLEN: E’ questo il punto. Non posso più permetterti sbagli. Non ora che le cose stanno come stanno.

hellen look

Noel l’aveva guardata, senza capire.

HELLEN: Sono incinta. E prima che tu dica qualcosa, sì, è tuo. Ma lo sarà solo biologicamente.

Si era girata, mentre Noel la seguiva, sconvolto.

NOEL: Cosa? Cosa stai…Hellen ti prego! Possiamo parlarne?

HELLEN: Io non ho proprio niente da dire, Noel. Ho intenzione di tenerlo, sai come la penso sull’aborto. E ho intenzione di crescerlo senza di te. Credimi, è sicuramente meglio per lui.

Si era allontanata e lo aveva lasciato lì, senza dargli il tempo di replicare.



NEW YORK

camera noel

Noel gira lentamente su un fianco, quando apre gli occhi vede Emily fissarlo.

NOEL: Ehi.

EMILY: Ehi.

NOEL: Sono sorpreso.

EMILY: Per cosa?

NOEL: Pensavo saresti scappata, sai… Dopo quello che ti ho raccontato.

Emily si alza, sorridendo.

EMILY: Qualcuno mi ha detto che… Siamo umani. Possiamo sbagliare.

Noel fa un leggero sorriso.

NOEL: Diciamo che il mio sbaglio è stato bello grosso…

EMILY: L’hai tradita. Ma lei ti ha impedito di vedere Cody…

NOEL: Solo per il primo anno. Poi piano piano… Le cose si sono, diciamo…  Sistemate.

Emily si gira verso di lui, mentre si infila i jeans.

EMILY: Mi chiedo come tu abbia fatto a non parlarne con nessuno.

Noel si siede nel letto, arrossendo leggermente.

NOEL: Anche se non sembra sono… Riservato.

Emily lo guarda un attimo, infine sorride.

EMILY: Sì, me ne sto rendendo conto.




discover

Kathleen guarda i due, alternativamente.

KATHLEEN: Non sto capendo…

ALLY

ALLY: Eppure è semplice, Kat. Noel Larxs ha un figlio. Ho scoperto che passa un assegno mensile ad una certa Hellen Mars, che ha partorito il ventidue luglio di cinque anni fa un bel bebè all’ospedale di New Orleans.

Kathleen rimane immobile, completamente intontita.

KATHLEEN: Non ne sapevo niente.

Matt la guarda, annuendo.

MATTT: Già, diciamo che questo gruppo non è proprio stato il tuo lavoro migliore… E’ per questo che penso che la decisione migliore sia passare tutto ad Ally.

Kathleen guarda l’amica, che le sorride cordiale.

KATHLEEN: Mi stai… Licenziano?

MATT: Ma no, certo che no! Semplicemente… Non erano il tuo gruppo, Kat. Ne troveremo un altro. Anzi, ho sentito parlare dell’altro gruppo della Shermann, gli Easier… Ally dice che i primi due pezzi sono buoni! Sono arrivati in anteprima stamattina. Vuoi sentirli? Potresti recensirli tu.

Kathleen annuisce, ancora intontita per le informazioni ricevute.

KATHLEEN: Ok…L’informazione su Noel.. Quando uscirà?

MATT: Oh, l’articolo la prossima settimana, necessita di una maggiore ricerca e perché no, magari una bella intervista a questa Mars… Però l’anteprima andrà online tra poche ore. Si prevedono grosse vendite!

Kathleen rimane in silenzio, senza sapere cosa rispondere.

MATT: E il merito è di Ally..

ALLY: Troppo buono.

Kathleen guarda la ragazza, dubbiosa, ma non aggiunge altro, e dopo poco Matt le congeda.

ALLY: Spero tu non sia arrabbiata, insomma, alla luce di quello che mi hai detto ieri è la soluzione migliore per tutti…

Kathleen annuisce, poco convinta.

ALLY: Vieni, ti faccio sentire i pezzi degli Easier. Un bel sound, devo dire… Davvero punk!



shermann

LIAM2

Liam e gli altri arrivano alla Shermann, assonnati. Il chitarrista ha dormito poco, in ansia per le canzoni da far sentire a Bret Shermann. Emily gli si avvicina, a capo della fila.

EMILY: Stai tranquillo.

Liam la guarda, sobbalzando.

LIAM: Cosa? Io sono tranquillo…

Emily sorride, scuotendo il capo.

EMILY: Certo, come no. Fai parlare me, ok?

Gli fa l’occhiolino, prima di bussare alla porta di Bret Shermann.

BRET: Avanti!

I ragazzi entrano, e Bret Shermann li accoglie nel suo studio, il solito sorriso sardonico sul volto.

Bret Shermann
Bret Shermann

BRET: Emily mi ha detto che avete dei nuovi pezzi.

LIAM: Sì, è così.

Liam porge i fogli a Bret Shermann, che li prende inforcando gli occhiali. Dopo un attimo che sembra eterno, il produttore alza lentamente la testa.

BRET: Spero che stiate scherzando.

Noel guarda Shermann, confuso. Liam cerca di intervenire, pratico.

LIAM: Se vuole posso suonare l’inizio di questa, messa così potrebbe risultare poco chiara…

Bret Shermann guarda il chitarrista, duro.

BRET: So leggere benissimo uno spartito musicale, signor Sandres.

Liam guarda il produttore, improvvisamente senza parole.

BRET: Lo so leggere così bene da riconoscere un plagio.

EMILY: Un plagio?

BRET: Questa canzone è uguale a quella registrata ieri dagli Easier.

Phil corruga lo sguardo, senza capire, mentre Liam guarda Shermann completamente sbalordito.

LIAM: Le assicuro che si sbaglia, ho scritto queste canzoni più di una settimana fa…

Per tutta risposta Bret Shermann si avvicina allo stereo presente nel suo ufficio, accende l’apparecchio con un gesto deciso. Dopo pochi secondi, le note di una canzone, gli stessi accordi scritti da Liam, si diffondono nell’ufficio.

LIAM: Questa è … La mia canzone.

BRET: No, signor Sandres. Questa è “No goodbye” degli Easier.

Emily guarda il gruppo, capendo immediatamente cosa è successo.

EMILY: Le assicuro, signor Shermann, che questa canzone è stata scritta da Liam. Ha perso la bozza di due canzoni qualche giorno fa, ricordava di averla lasciata in studio, e sono sicura che anche l’altro singolo degli Easier sarà uguale all’altro spartito.

Bret Shermann guarda Emily, dubbioso. Si fida della ragazza, sa che non mentirebbe, ma sa anche che ora i loro ruoli sono diversi, ed Emily rappresenta gli Shameless in prima persona.

BRET: Le accuse che sta muovendo sono pesanti…

PHIL: Sì beh, ma sono le nostre cazzo di canzoni. Non so in che modo, ma le hanno copiate. Questo è plagio, e non abbiamo intenzione di non fare niente.

BRET: E cosa pensa di fare, signor May?

Quel cognome fa scattare Phil, che guarda il produttore, alterato.

phil angry parla

PHIL: Beh, per iniziare potremmo denunciare il suo gruppo idiota, e poi perchè non anche lei? Dovrebbe essere suo preciso dovere…

EMILY: Phil, basta così.

PHIL: … Controllare chi ha scritto cosa, prima di registrare pezzi in maniera casuale..

EMILY: HO DETTO BASTA!

Phil si blocca immediatamente, sorpreso dal tono autoritario della ragazza. Emily si volta vero Shermann, lo guarda con un sorriso affettato.

EMILY: Grazie per averci informato dell’accaduto, dottor Shermann. Cercheremo una soluzione a questo disguido.

Con un cenno del capo invita i ragazzi a seguirla fuori. Appena Shone si chiude la porta alle spalle, Liam esplode in un monologo rabbioso.

LIAM: Avrei dovuto capire che c’era qualcosa dietro a quello stronzo, quando si è complimentato con noi per i pezzi…

liam si porta indietro i capelli

SHONE: Aspetta che lo incontri….

DUNCAN: Parlate forse di me?

DUNCAN 2

I ragazzi si voltano di colpo, Duncan seguito dal resto del gruppo guarda gli Shameless, sogghignando. Shone sente il cellulare vibrare nella tasca del giubbotto, si distrae un attimo, vede una chiamata di Kathleen.  Quando rialza lo sguardo, Phil tiene Duncan per il colletto, attaccato alla parete.

EMILY: Phil, lascialo!

Phil si volta verso la ragazza, adirato.

PHIL: Perchè? Dammi un valido motivo per cui dovrei farlo!

EMILY: Peggiorerai la situazione così…

PHIL: Quale situazione, Emily? Ti rendi conto di quanta merda ci hanno tirato addosso in questo mese? Questa è solo l’ultima cazzata della settimana!

Un membro degli Easier fa per aiutare Duncan, ma Noel si mette in mezzo, pronto.

NOEL: E’ meglio che te ne stai al tuo posto.

Duncan, ancora attaccato al muro, guarda Noel, sogghignando.

DUNCAN: Attento, Larxs. Non vorrai che ti tolgano il diritto di vedere il bambino a causa di una denuncia per atteggiamento violento.

Noel sbianca in viso, mentre Phil lascia di colpo il colletto di Duncan, confuso. Il ragazzo ne approfitta per rassettarsi la camicia, contento di aver colpito nel segno.

PHIL: Di che cazzo sta parlando?

Noel continua a non dire niente, rimane immobile, lo sguardo vacuo. Poi guarda Duncan, il viso privo di espressione.

NOEL: Che ne sai?

DUNCAN: E’ online da qualche ora, sul sito del Discover. Sei diventato famoso, paparino.

La risata sarcastica di Duncan si perde nella mente di Noel, che si gira subito verso Emily, sconvolto.

NOEL: Sei stata tu.

noel look emily 1x09

Emily lo guarda, nega prontamente.

EMILY: Cosa? Non potrei mai Noel…

NOEL: Eri l’unica a saperlo.

Duncan e gli altri se ne approfittano per andarsene, mentre Liam si avvicina al bassista.

LIAM: Che cosa stava dicendo Duncan?

Noel guarda i membri del suo gruppo, le parole non riescono a venire fuori, sono incastrate in gola insieme ad un grumo indefinito di altre emozioni.

NOEL: Io… Io…

SHONE: Hai un figlio?

Shone si decide a fare la domanda sospesa nell’aria per tutto quel tempo. Dopo un secondo che pare interminabile, Noel annuisce.

NOEL: E’ di Hellen. Sta a New Orleans e…

Il pugno di Phil lo colpisce sulla guancia destra, troppo inaspettato perché Noel possa fermarlo. Il ragazzo indietreggia a causa del colpo, quando si gira verso il cantante lo vede fremere di rabbia, lo sguardo glaciale.

PHIL: Hai un figlio a New Orleans e stai a New York a scopare con qualsiasi cosa respiri? Ma che cazzo ti dice la testa, Noel?

LIAM: Phil, stai calmo.

SHONE: Lui ed Hellen erano giovani..

PHIL: E allora non li fate, i figli. Se non sai fare il padre, non fare un cazzo. Tieniti l’uccello nelle mutande.

Phil si avvicina a Noel pericolosamente, Liam e Shone si interpongono tra loro per paura che la situazione degeneri nuovamente. Ma Phil si limita a guardare il bassista, deluso.

PHIL: Quello che succederà ora non colpirà solo te. Non colpirà solo gli Shameless, non colpirà solo Hellen. Colpirà tuo figlio, che è la cosa più grave. Colpirà un bambino che ha la sola sfiga di essere tuo.

Phil si allontana velocemente, senza dare a nessuno il tempo di seguirlo. Noel rimane un attimo in silenzio, quasi sotto shock. Quando Emily prova a toccargli un braccio, si scosta brutalmente, si limita a fissarla con rabbia.

EMILY: Noel…

Senza aggiungere una parola, vedono il ragazzo dirigersi dalla parte opposta presa da Phil.

SHONE: Fantastico, veramente fantastico. Poteva andare peggio di così?

Guarda Liam e Emily, si accorge che la ragazza sta per mettersi a piangere. Esausto, estrae il cellulare, trova un’altra chiamata di Kathleen. Di colpo un dato passato inosservato diventa fondamentale.

SHONE: Duncan ha detto… Che è sul sito del Discover, giusto?

Emily si limita ad annuire, ancora scossa.

SHONE: Posso vedere chi lo ha firmato?



Colonna Sonora- Hands (4 scene)

JEN PRIMO PIANO PROO

Quando apre la porta e lo vede, per l’ennesima volta, Jen non sa cosa pensare.

PHIL: Posso entrare?

JEN: Dipende.

Phil corruga le sopracciglia, esausto dalla giornata.

PHIL: Ti prego, Jen. Non so dove altro andare.

Jen gli fa spazio in casa, lo guarda preoccupata.

JEN: Ho letto di Noel. In realtà è stata Nancy, ma insomma… So cos’è successo.

PHIL: Allora saprai anche che siamo nella merda.

JEN: Può denunciarli. Sono informazioni che ledono la privacy di un minore…

PHIL: Non c’è il nome del figlio di Noel.

JEN: Sono sicura che possiamo trovare un cavillo.

Phil si siede al tavolo della cucina, mentre Jen lo raggiunge, sedendosi di fronte a lui.

PHIL: Non è solo questo il problema.

JEN: E allora quale?

Phil beve un sorso del caffè prima di parlare.

PHIL: L’altro gruppo emergente della Shermann… Ci ha plagiato.

Jen alza le spalle, pratica.

JEN: Niente di più facile.

PHIL: Non abbiamo le prove. Hanno inciso le canzoni prima di noi.

Jen rimane un attimo in silenzio, poi guarda il ragazzo.

JEN: Sei venuto qui per questo?

Phil la guarda a sua volta, sorpreso che la ragazza possa pensare una cosa del genere.

PHIL: No, sono venuto perché sei l’unica persona di cui mi fidi.

JEN: Però non mi racconti la verità.

PHIL: Quale verità?

JEN: L’ultima volta che ci siamo visti… Sei scappato dicendo che avevano trovato tuo padre. Ho sentito le sue dichiarazioni alla TV.

PHIL: Stronzate.

JEN: Perché non mi dai la tua versione?

PHIL: Perché dovrei?

Un silenzio assordante segue la domanda alterata di Phil. Alla fine Jen fa un sorriso mesto.

JEN: Già. Come pensavo.

PHIL: Senti Jen… Non è una cosa di cui parlo volentieri. In realtà non ne parlo affatto, solo Shone sa tutto ma perché era presente e…

JEN: Nemmeno con lei?

PHIL: “Lei” chi?

JEN: Quella per cui mi avevi scambiato.

Phil guarda un attimo la ragazza, poi scuote la testa, sincero.

PHIL: Nemmeno con lei.

phil sguardo serio3

Jen annuisce brevemente, poi distoglie lo sguardo, gli occhi le cadono sul divano. Phil segue la direzione dello sguardo della ragazza, arriva a osservare lo stesso punto, a pensare allo stesso ricordo.

PHIL: Jen…

JEN: Cosa siamo noi, Phil?



shone angry

SHONE: Con che coraggio?

Kathleen guarda il ragazzo, ferma la porta del loft con una mano.

KATHLEEN: Ti prego fammi spiegare. Ho provato a chiamarti…

SHONE: C’era il tuo nickname sotto quell’articolo, Kathleen! Cosa credi che potremo farcene delle tue cazzo di scuse?

Kathleen rimane in silenzio, senza capire.

KATHLEEN: Di quale articolo parli? Sono venuta qui perché ho sentito i nuovi pezzi degli Easier, e mi sembravano parecchio nel vostro stile…

SHONE: L’ARTICOLO SU NOEL!

Kathleen lo guarda, ancora confusa.

KATHLEEN: Sì, volevo informarti anche di questo..

SHONE: Bastava non scriverlo, Kat.

KATHLEEN: Non l’ho scritto io.

Shone la guarda, arrabbiato.

SHONE: E io dovrei crederti.

KATHLEEN: L’ultima volta ti ho detto la verità.

SHONE: Ma prima mi hai mentito.

KATHLEEN: Ma prima avevo qualcosa da perdere, Shone.

Il ragazzo rimane in silenzio, mentre Kathleen continua, la voce rotta.

KATHLEEN: E infatti l’ho persa.

kat seria

Shone guarda la ragazza, il dubbio che stia dicendo la verità si infiltra nei suoi pensieri. Kathleen gli prende le mani, impulsivamente. Shone sobbalza a quel tocco improvviso, ma non ritrae le mani.

KATHLEEN: Ti prego, devi credermi.

Shone la guarda, poi la fa entrare, in silenzio.

 




Phil rimane in silenzio, Jen lo guarda annuendo.

JEN: Ho capito…

PHIL: No, Jen. Il punto è che… Ho paura.

JEN: Paura di cosa?

PHIL: Io non… Non posso permettermi altre delusioni, ok?

JEN: Come fai a rimanere deluso da qualcuno con cui nemmeno parli?

PHIL: Certo, tanto è sempre colpa mia, non mi aspettavo diversamente.

Jen lo guarda un attimo, scuote la testa.

JEN: Stavolta invece credo di essere io il problema.

Jen si alza dal tavolo, Phil la segue.

PHIL: Parlare di questo era l’ultima cosa che volevo..

Jen lo guarda, una mano sulla porta di casa.

JEN: Beh, era ora di affrontare il discorso. Ti farò sapere per la storia del plagio, così come per qualsiasi altro problema legale, ma… Considerami solo una futura avvocatessa, da ora in poi.

Phil la guarda, pensa che quella ragazza merita di più di lui, più di ricoprire un posto lasciato dal fantasma di Liz che è in parte già occupato.

PHIL: Mi dispiace…

JEN: Non farlo. Non dire niente.

jen seria

Phil fa quello che Jen gli ha suggerito con i gesti, esce dalla casa della ragazza. Mentre una pioggia fuori stagione lo accoglie, Phil pensa solo che non può andare a casa.




Shone guarda la ragazza, sedutasi all’isola nella cucina del loft.

SHONE: Quindi sei qui…

KATHLEEN: Per dare una mano, esatto.

SHONE: Perché ? Andresti contro il Discover…

KATHLEEN: Io ho… Ho perso di vista parecchie cose, in questi mesi. Una di queste… è l’integrità. Io non voglio guadagnare sule disgrazie altrui, Shone. Se l’ho fatto, mi dispiace, ma ora le cose mi appaiono in maniera diversa.

Shone si siede di fronte a lei, ascolta in silenzio.

KATHLEEN: E’ chiaro che vogliono incastrarmi. Hanno firmato l’articolo come “overwatch”, e sono sicura sia stata un’idea di Ally, per assicurarsi l’esclusiva sui prossimi servizi…

SHONE: In che modo glieli assicurerebbe?

Kathleen guarda il ragazzo, fa un sorriso mesto.

KATHLEEN: Mi hanno estromesso dagli Shameless, Shone. Sono in mano ad Ally, ora. E lei sapeva che… Che firmando quell’articolo dopo averti detto la verità, tu non mi avresti parlato mai più. Né te né…

SHONE: Né Phil.

Kathleen guarda il ragazzo, lentamente annuisce.

SHONE: Cosa pensi di fare?

KATHLEEN: Raccontare come hanno fatto gli Easier a fregarvi, per esempio.

SHONE: Sarà una bella sfida…

KATHLEEN: Ho parecchio tempo libero.

kat annuisce sorridendo

Shone la guarda, poi non riesce a resistere, deve indagare.

SHONE: Pensavo ti fossi già trovata qualcun altro..

shone look ironico

KATHLEEN: Con le relazioni mi sa che è meglio lasciar perdere per un po’.

Shone annuisce, poi la guarda, serio.

SHONE: Sei venuta ad aiutare entrambi, vero?

La domanda così schietta fa sobbalzare Kathleen.

KATHLEEN: Sono venuta ad aiutare gli Shameless.




liam telefono

Liam annuisce, accanto a lui, nel taxi, un’Emily distrutta.

LIAM: Ok, perfetto. Ringrazia Jen da parte mia… Ah, capisco. Ti aspettiamo a casa comunque…A dopo Phil.

Liam attacca, guarda Emily accanto a lui, esausta.

EMILY: Che ti ha detto?

LIAM: Phil dice che Jen può trovare una soluzione. E Shone mi ha detto che abbiamo qualcuno della stampa che farà uscire la notizia del plagio.

EMILY: Siamo tornati a fidarci della stampa?

Liam la guarda, capisce che la ragazza si riferisce all’articolo su Noel.

LIAM: No, ma io mi fido di loro. Dobbiamo fidarci l’uno dell’altro, Emily.

EMILY: Allora parla con Noel.

LIAM: Lo sa anche lui che non sei stata tu.

EMILY: Beh, non sembrava.

NOEL: E’… Sotto shock. Dagli tempo.

Emily annuisce, mentre il taxi si ferma proprio sotto il loft.

EMILY: E’ buffo. Insomma, era nato tutto …. Tutto completamente senza un senso, e poi…

Emily si blocca improvvisamente, mentre Liam si gira, la mano sulla portiera.

LIAM: E poi?

Emily scuote la testa, pratica.

EMILY: Niente. Devi andare.

LIAM: Sai cosa penso, invece? Che tu debba scendere.

Emily corruga le sopracciglia, senza capire. Liam indica il loft con un cenno degli occhi, mentre la pioggia comincia a bagnargli i capelli.

LIAM: Noel sarà in casa.



Colonna Sonora- Try (fino alla fine)

camera noel

Noel sente il telefono squillare, lo prende azionando la chiamata. Sa già chi è, senza bisogno di visualizzare il suo nome. Rimane disteso sul letto, gli occhi gonfi.

NOEL: Sì?

HELLEN: Cosa significano tutti questi giornalisti davanti a casa?

Noel si alza di colpo, agitato.

NOEL: Come davanti casa? Sono già arrivati a te?

HELLEN: Non ci vuole un genio, Noel. I tabulati degli ospedali sono abbastanza facili da trovare, così come gli assegni mensili intestati…

NOEL: Senti Hellen, mi dispiace tantissimo, ma rimedierò, ok? Ho intenzione di denunciare il giornale…

HELLEN: A chi lo hai detto, Noel?

Noel rimane in silenzio, sentendosi in colpa, sentendosi sporco e ancora una volta in difetto.

NOEL: Sono sicuro che lei non ha detto niente…

HELLEN: LEI, certo. Quando non c’entra una donna con te?

Proprio in quel momento Emily bussa alla porta della camera, non ricevendo risposta entra. Vede Noel al telefono, ma il ragazzo è troppo agitato per prendersela con lei.

NOEL: Senti Hellen…

HELLEN: No, senti tu. Ti ho dato una possibilità con Cody, ma a quanto pare non te la meritavi.

NOEL: Cosa?

HELLEN: Ti ricordi cosa ti dissi cinque anni fa? Che non potevo tollerare sbagli da te. Hai idea di come questa cosa cambierà la vita di nostro figlio?

NOEL: Ti ho detto che rimedierò!

HELLEN: E io ti dico che avresti dovuto fare in modo di non sbagliare più. Ho intenzione di chiedere l’affidamento esclusivo, Noel.

Noel si alza in piedi, sente l’aria mancargli.

NOEL: Hellen non puoi farmi questo…

HELLEN: Restituisco il favore di quello che hai fatto a me. Addio Noel.

Noel sente la linea cadere, rimane a guardare lo schermo del cellulare urlando il nome di Hellen. Infine, si gira verso Emily, che è rimasta pietrificata, sulla porta.

EMILY: Noel, non sono stata io..

NOEL: Hellen vuole togliermi Cody.

emily ascolta commossa

Emily guarda il ragazzo, inorridita, mentre Noel comincia a scuotere la testa, le prime lacrime gli si affacciano sul viso.

NOEL: Io non posso farcela senza Cody, Emily, non posso proprio…

noel commosso parla

Emily si avvicina istintivamente verso Noel, gli prende la testa tra le braccia, mentre il ragazzo continua a singhiozzare.



Phil si dirige verso l’entrata del loft, una dose nella tasca dei pantaloni e una appena “usata”. Si sente strano, non solo per l’effetto della droga, ma per quanto successo: pensa a Jen, a quello che prova per Kathleen, a Liz, alla fine la mente torna su Noel. Pensa al bassista, al figlio, inevitabilmente fa un parallelismo con suo padre. Per quanto continui a ripetersi di essersi gettato la sua infanzia alle spalle, la reazione avuta con Noel quella mattina è la chiara dimostrazione che non è così. Fa per aprire il portone, quando un gruppo di persone gli si avvicina. Gli basta poco per capire che sono giornalisti. Un flash lo acceca, gli fa portare il braccio davanti agli occhi.

PHIL: Andatevene…

GIORNALISTA: Signor May, cosa può dirci riguardo le dichiarazioni di suo padre?

PHIL: Andate via!

Phil fa per scacciarli con una mano, cerca nel mazzo di chiavi quella giusta, ma la pressione dei paparazzi gliele fa cadere. Si china, la vista annebbiata dalla pioggia.

GIORNALISTA 2: E’ vero quello che ha detto suo padre? Soffre di  un disturbo del comportamento?

Giornalista 2

PHIL: Forse quello che ne soffre è mio padre. Lasciatemi in pace, cazzo!

phil serio2

Phil raccoglie le chiavi, appena si alza vede un microfono spuntargli davanti.

GIORNALISTA 2: Suo padre racconta che l’ha picchiato fino a quasi ucciderlo, una volta. E che spesso la polizia lo riportava a casa per furti.

Phil cerca di ignorarli, finalmente apre il portone, ma il giornalista di prima si infila nel portone, agile.

GIORNALISTA 2: E che sua madre ha abbandonato la famiglia perché non riusciva a reggere più la situazione di un figlio instabile…

A quelle parole Phil non ci vede più. Lascia le chiavi e comincia a colpire il giornalista. Una, due, tre volte, finchè non si trova nuovamente le mani sporche di sangue.

 



“Le dichiarazioni di Anthony May forse avevano un fondo di verità, forse effettivamente Phil soffre di disturbi del comportamento. Oppure, essere cresciuto con un padre del genere, un genitore che anteponeva ad ogni cosa – primo tra tutti il dialogo- la violenza, ha fatto crescere Phil nell’idea, per quanto inconscia, che tutto potesse essere risolto con l’aggressività. La nomea che il padre gli aveva regalato, e la vita disordinata che ha condotto fino a sedici anni non ha certo aiutato Phil a trovare valide alternative alle botte, fino a che non si è trasferito dai West. Miranda e Sam hanno cercato di tenere Phil il più possibile lontano dai guai e dalle situazioni stressanti. Ma con tutta quella pressione mediatica e con tutti i problemi che in quel periodo ossessionavano gli Shameless, una personalità alterata come quella di Phil non aveva gli strumenti per reagire in maniera diversa da come è accaduto. D’altra parte, i suoi comportamenti non potevano che dare come conseguenza quello che poi è successo.”

 

 

 

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4 Risposte a “1×09 – HANDS”

  1. Sono contenta che la storia di Noel ed Hellen ti sia piaciuta! Noel ha sbagliato su tutta la linea, ma diciamo che aveva le “sue ragioni”, che non lo giustificano ma aiutano a mio parere a comprendere un pò il personaggio. Ally sì, è parecchio stronza (non come Susan che invece poveretta è tonta), ma vedrai nella prossima! Contenta che Kat sia stata rivalutata 🙂

  2. Ahahaha quello che è chiaro è che in questo tf ci sono ben troppi villain 😛 Ora vuoi anche il ritorno di Jack???
    Il giornalista non è entranto in casa, ma diciamo nell’androne del palazzo (e comunque questa cosa verrà fuori, non ti preoccupare 😉 )
    Phil d’altra parte era strafatto, sfanculato da Jen e con la storia delle canzoni e di Noel in testa… un momento migliore i giornalisti non potevano trovarlo …
    Noel non ha detto niente perchè Hellen non voleva che si sapesse, e avendo lei la custodia del figlio Noel si è limitato a fare quanto detto dalla ragazza (anche perchè le minacce di Hellen sono pesanti, come si è visto…). Emily e Noel per ora non hanno chissà che storia d’amore, diciamo che hanno un’amicizia particolare… Vedremo tra un pò 🙂
    Kat non vuole rovinarsi la carriera per gli Shameless, si è resa conto che quella che stava perseguendo non era la strada che voleva; la sua decisione sarà più chiara nella prossima puntata 🙂
    Jen rivalutata… Dai, non possono servire solo i personaggi maschili in questo telefilm! 🙂

  3. Era difficile che Phil potesse mantenersi calmo, picchiare un giornalista è un atto davvero grave, e non oso immaginare come andranno le cose nella prossima puntata. Nonostante a metà puntata sia mancata l’aria pure a me sia per i pezzi rubati che per la diffusione della vita privata di Noel, quando Kat ha raggiunto Shone per impegnarsi a prendere le parti del gruppo, mi sono sentita un po’ meglio, solo che non ci voleva la reazione così violenta di Phil…
    Hai descritto molto bene la storia di Noel con Hellen, mi è piaciuto conoscere nei dettagli quello che è successo fra loro, anche se mi ha lasciato un po’ tutto l’amaro in bocca. Hellen avrebbe anche potuto perdonare Noel, ma, come dire, capisco che il rapporto a quel punto fosse stato fortemente compromesso, perché se lui, invece di sparire, fosse andato a confessare i suoi sbagli a Hellen, sarebbe stato diverso, magari una possibilità l’avrebbe avuta…
    Certe volte facciamo degli errori irrimediabili senza renderci conto che lo sono a tutti gli effetti.
    Ally è una stronza, ma era ormai evidente, spero davvero che l’articolo di Kat abbia abbastanza visibilità da smerdare lei e quel gruppo di idioti.
    Mi sa che l’ultima puntata lascerà comunque molti punti aperti, oppure no?
    Sono davvero curiosa di leggerla!!

  4. Noo che storia! Ci hai fatto credere che Duncan non avesse preso le canzoni e , invece, è stato ancora più merda!!!da eliminare, sterminare, uccidere gli easier. Phil pazzo, pugni incondizionatamente in faccia a tutti, sperando non abbia ammazzato il giornalist che, comunque, non poteva entrare in casa sua, ma va bhe. Non ho capito Kat, forse perché non mi piace la sua ambiguità tra i due ragazzi, e le sue intenzioni di rovinarsi la carriera per loro o per uno dei due. Emily poveretta, una puntata struggente per lei, non so ancora se mi piace la sua love Story con Noelf. Lui è troppo incasinato, cioè non ha detto di avere un figlio al gruppo da 5 anni?!?! Scherziamo?!?! Voleva farglielo incontrare da adolescente facendolo spuntare da sotto un fungo? Folle. Capisco la sua fragilità, riservatezza, bla bla bla, ma è un cazzo di figlio! Ha ragione Phil. Non mi sarei mai aspettata di dare ragione a Phil strafatto, ma è vero !povero Cody, che vita de merda che lo aspetta! Ho una domanda su Shone….ma perché continua a parlare con kat? È un pirla, io l’avrei radiata dal mondo, aiuta sto cazzo. Jen nuova figura che prendo in considerazione forse per la prima volta, non mi sembrava un personaggio di fondamentale importanza, ma potrebbe diventarlo se prende parte attiva nel salvarli legalmente, cioè, detto brutalmente,se fa qualcosa come personaggio apparte la storia a intermittenza con Phil. Vorrei aggiungere un accento sulla scelta del personaggio di Jack, amato villain delle serie TV,chissa che fine avrà fatto dopo gli Shameless. C’è la necessità di avere altri biondi in questo telefilm, me lo sento!:)

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