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1×04 – SCARS

PREVIOUSLY ON CROSSROADS

 Questo è un esperimento, è il mio primo telefilm su carta e lo stile non è, chiaramente, come quello di un romanzo… Ci sto ancora lavorando! Per aiutarmi, e per fare continuare la storia, non dimenticate di commentare qui sotto, con le vostre critiche, le vostre impressioni, insomma, dite la vostra!  :)


NEW ORLEANS, 2014,OGGI


Colonna Sonora – Put That Record On

casa liz

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Lucas fischietta il motivo alla radio, mentre prepara i pancakes. Liz si affaccia dalla sua camera.

LIZ: Da quando ci siamo dati al rock?

liz11

 

LUCAS: Da quando ho una sorella punk.

Liz sorride, ma il riferimento le fa pensare alla sera precedente, al Transylvania. Scuote la testa nel tentativo di eliminare il ricordo.

LIZ: Ormai sono una donna in carriera.

LUCAS: Già, come mai non sei in ufficio a far fruttare le tue azioni?

Liz lo raggiunge, le mani sui fianchi.

LIZ: Ah,ah,ah.

LUCAS: L’ironia è un vizio di famiglia.

LIZ: Ho il turno di pomeriggio. Questi pancakes devono essere buoni.

Lucas la guarda servirsi della sua colazione.

LUCAS: Fai pure, li avevo giusto preparati per sfamare il resto del mondo..

Liz lo ignora, iniziando a mangiare. Il campanello di casa lo fa sobbalzare.

LUCAS: Tranquilla, vado io, non ti disturbare…

Commenta ironico Lucas, prima di andare ad aprire.

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HANK: Ehi, ciao, Lucas.

Lucas lo guarda sorpreso.

LUCAS: Hank, è da un pò che non ti vedevo da queste parti!

Liz, in cucina, si strozza con il boccone del puncake.

HANK: Già… Liz è in casa?

LUCAS: Hai avuto fortuna, oggi ha deciso di non lavorare. E’ in cucina a mangiare tutti i miei pancakes… Vai pure, la strada la conosci.

Hank entra in cucina giusto per vedere Liz alzarsi repentinamente in piedi.

HANK: Ciao.

LIZ: Ciao.

Lucas li raggiunge, rimanendo sulla soglia.

HANK: Hai un minuto? Vorrei parlarti..

LIZ: Come hai fatto ieri?

Hank si passa la mano sui capelli rasati.

HANK: No, a proposito di ieri.

Liz lo guarda di sfuggita, poi nota Lucas sulla soglia.

LIZ: Ok, andiamo fuori.

LUCAS: Se è per me..

LIZ: Si, è per te. Così puoi mangiarti i pancakes.

Colonna Sonora – Awake

giardino liz

Liz si siede su un muretto di pietra poco distante, lo guarda, senza parlare.

HANK: Io… Volevo scusarmi per ieri.

Aspetta di vedere una sua reazione, di sentire una sua risposta. Solo silenzio.

HANK: Non so che mi ha preso..

LIZ: Io si. Hai sbagliato e dovevi dare la colpa a qualcuno. E perchè non a me? Fosse la prima volta che te la prendi con qualcuno che non c’entra niente.

HANK: Senti, Liz, io… Posso aver sbagliato i modi…

LIZ: Sicuramente hai sbagliato i modi.

HANK:.. Però è vero. Ieri mi sono distratto. Ed è successo perchè stavo guardando te.

Liz lo guarda, senza sapere come interpretare quella frase.

LIZ: Non è un problema mio.

LIZ SGUARDO SERIO

 

HANK: No, hai ragione, non lo è. Però se ho reagito così… E’ perchè non me l’aspettavo.

LIZ: Di poter sbagliare?

HANK: Di potermi distrarre. Per causa tua.

LIZ: Ma se Taylor aveva già previsto tutto?!

Hank sospira.

HANK: E’ complicato. Tutta questa situazione.. Per me è nuova.

LIZ: Anche per me. Te l’avevo detto che non sarebbe stato facile essere amici.

HANK: Io non ho mai detto il contrario. Ma questo non vuol dire che non voglia provarci lo stesso.

Liz gli sorride leggermente.

LIZ: Quindi ieri sera cos’era… Una sorta di incidente di percorso?

Hank le sorride di rimando.

HANK: Una specie, si.

LIZ: Immagino dovremmo prepararci ad affrontarne molti altri.

Rimangono un attimo così, a sorridersi. Un milione di cose non dette vorrebbe uscire prepotentemente dalla bocca di entrambi, ma si limitano a guardarsi, in silenzio.

LIZ: Quindi puoi dire a Taylor di stare tranquilla, non ho intenzione di toglierti il posto di “bello e dannato” nell’immediato futuro.

Hank scuote la testa.

HANK: Lei non è preoccupata di questo..

LIZ: Lei è gelosa.

HANK: Sta con Liam.

LIZ: Però a te piace.

Hank sobbalza, sorpreso da quell’affermazione.

HANK: Cosa? No, hai capito male…

LIZ: Direi che puoi smettere di dire stronzate. Si vede lontano un miglio.

Hank decide di smettere di negarlo.

HANK: Justin penso non l’abbia ancora capito.

LIZ: Io non sono Justin.

Hank si trova costretto a darle ragione.

HANK: Ribadisco, sta con Liam.

LIZ: Ho paura che il concetto di fedeltà non sia troppo contemplato nel vostro mondo.

HANK: Potresti anche avere ragione.. Ma è la ragazza del mio chitarrista. Non è così semplice.

Liz si limita ad annuire. Hank le si siede vicino.

HANK: Allora, questo ragazzo.. Com’è che si chiama?

LIZ: Ethan.

HANK: E voi…?

LIZ: Lavoriamo insieme.

HANK: E basta?

LIZ: E basta. Sei sollevato?

Il modo scherzoso in cui Liz lo chiede non la prepara alla risposta sincera di Hank.

HANK: In verità… Un pò si.

hank smorfia T


NEW ORLEANS, DUE ANNI PRIMA


Colonna Sonora – Scars

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Hank era seduto accanto a Justin in un pub, bevendo una birra rossa.

JUSTIN: Ci sta che tu ci sia rimasto male..

Hank aveva vuotato il suo boccale in un solo sorso.

HANK: Poteva salutare, tutto qui.

JUSTIN: Ma devi capire…

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Justin

HANK: Io capisco, capisco, Just. Forse è stato meglio così. Sai, tutto quello strazio inutile quando la gente parte… Meglio essercelo risparmiato.

JUSTIN: Quindi non ti interessa che se ne sia andata a New York?

HANK: Dobbiamo proprio parlare di Liz?

Hank si sporge verso la ragazza dietro al bancone.

HANK: Me ne porti un’altra,per favore?

Lei aveva annuito, arrossendo. Hank non ci aveva fatto caso e questo aveva fatto ridere Justin.

HANK: Che c’è?

JUSTIN: Non te ne accorgi, eh? Dell’effetto che fai alle tipe?

HANK: Quale effetto?

Justin aveva indicato con un gesto del capo la barista.

JUSTIN: Si farebbe scopare volentieri.

Hank aveva scosso la testa,annoiato.

HANK: Non è serata.

Poi era entrata nel locale. E Hank era rimasto ipnotizzato, la voce di Justin che si lamentava per lo spreco di potenziale che era diventata solo un brusio indistinto. Si era seduta poco lontano da loro. Justin, dopo poco, aveva seguito lo sguardo dell’amico.

TAYLOR: Volete una foto?

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Justin le aveva sorriso, tentando di fare il simpatico.

JUSTIN: In carne ed ossa non si può?

Taylor gli aveva sorriso.

TAYLOR: Bel tentativo.

Poi si era rivolta ad Hank.

TAYLOR: Il tuo amico sa fare di meglio?

Hank si era riscosso, tentando di sorridere.

HANK: Uso solo gli occhi. Sono fatti per guardare.

Taylor lo aveva guardato,poi si era rivolta a Justin.

TAYLOR: Il suo approccio mi piace di più.

Justin aveva alzato le mani, per nulla turbato dalla sconfitta.

JUSTIN: Allora mi ritiro nelle mie stanze..

Aveva strizzato l’occhio ad Hank e si era allontanato.

TAYLOR: Hai intenzione di avvicinarti o ci limiteremo ad urlare per il resto della serata?

Hank non se l’era fatto ripetere e si era seduto accanto a lei.

HANK: Hank, piacere.

TAYLOR: Taylor. Sei il batterista degli Armless, giusto?

Hank aveva annuito, sorpreso.

HANK: Non pensavo fossimo così conosciuti.

TAYLOR: Non lo siete. E’ che bazzico nei locali in cui suonate. E sinceramente, tu e il tuo amico.. Siete sprecati per quel gruppo. Soprattutto tu.

Dallo sguardo che gli aveva rivolto, ad Hank era apparso chiaro che non avrebbe passato da solo la nottata.

HANK: Ah si? Hai qualche utilizzo migliore da propormi?

Taylor lo aveva guardato.

TAYLOR: In realtà, si.

HANK: Sentiamo.

TAYLOR: Sto cercando di mettere insieme una band. E mi mancano un bassista e un batterista.

Hank aveva nascosto la delusione. Non tutto era perduto.

HANK: Suoni la chitarra?

TAYLOR: In realtà, io canto. Il chitarrista è il mio ragazzo.

HANK: Ah.

Taylor aveva riso, una risata cristallina.

tylor scuote la testa T

 

TAYLOR: Non avrai mica pensato che sarei venuta a letto con te?

Hank aveva cercato di conformarsi alla schiettezza della ragazza.

HANK: Macchè…

TAYLOR: E allora avresti pensato male. Ma sai, per ora sono fidanzata… Per ora.

Aveva preso le due birre che la barista le porgeva, poi si era alzata avvicinandosi ad Hank.

TAYLOR: Ci vediamo domani pomeriggio, ti scrivo l’indirizzo della sala prove… Dillo anche al tuo amico.

Aveva estratto una penna aggrappata al reggicalze e aveva girato il braccio di Hank, per segnarli sul bicipite indirizzo e numero di telefono.

TAYLOR: Questo giusto per far vedere che hai rimorchiato. Alle ragazze piacciono i cattivi ragazzi…

Con le birre in mano, gli si era avvicinata all’orecchio.

TAYLOR: Però non acchiappare troppo. Potrei diventare gelosa..


NEW ORLEANS, OGGI


Colonna Sonora – Iris

bar

LIZ: Scusate il ritardo!

Rose ed Ethan l’aspettano nel locale.

ROSE: Pensavo che ti fossi dimenticata che oggi avevi il turno nel pomeriggio… Ethan era già preoccupato di dover fare tutti i caffè da solo..

rose

Liz li guarda, sarcastica.

LIZ: Pane e simpatia,oggi? Imparerò a farli…

ETHAN: Ti insegnerò a farli, vorrai dire…

ethan capelli corti2

 

LIZ: Dall’alto della tua indicibile sapienza.

ETHAN: Dall’alto della tua innegabile manualità.

Rose scoppia in una risata cristallina.

ROSE: E’ più facile di quanto sembri, Liz… Comunque sono proprio contenta di avervi assunto entrambi.. Si vede che siete amici da tanti anni..

Poi torna in cucina, mentre i due si guardano, sorridendo, quasi in imbarazzo.

LIZ: Da una settimana, semmai.

ETHAN: Giorni che valgono anni.

Liz scuote la testa, pronta a raggiungerlo dietro al bancone.

ETHAN: Non so se sono pronto a insegnarti il delicato compito del fare il caffè…

Liz lo colpisce con uno strofinaccio sulla spalla.

LIZ: Cosa vuoi che sia…

Comincia ad armeggiare con la macchinetta, finché non sente Ethan dietro di lei.

ETHAN: Non si incasterà mai se lo carichi così tanto… Hai messo troppo caffè…

Le prende il caricatore dalle mani, creando un contatto inatteso. In quel momento Liz si rende conto di quanto siano vicini, una vicinanza che non è mai accaduta prima, sente il suo respiro sui capelli e inevitabilmente si irrigidisce. A quell’irrigimento, anche Ethan si sente a disagio, e fa un passo indietro. Lei si gira e per un attimo rimangono così, a fissarsi, a pochi centimetri di distanza, senza sapere bene cosa dire.

Poi Liz si dirige verso il bancone.

LIZ: Allora, i tuoi fratelli come si sono trovati ieri sera?

ETHAN: Pensavano peggio.

Liz sorride, la tensione l’abbandona progressivamente.

LIZ: E tu?

ETHAN: Concordo con loro.

LIZ: Alla fine sei rimasto attratto dal radical gothic, dì la verità..

ETHAN: A dirla tutta, penso che comincerò a truccarmi. Un pò di eye-liner non ha mai fatto male a nessuno..

liz sorride cn mano davanti alla bocca

 

Liz scoppia a ridere insieme a lui, poi Ethan si fa serio.

ETHAN: E tu? Come stai?

LIZ:Oh… Io bene, dai.

ETHAN: Hank l’hai sentito?

Liz annuisce, mentre comincia a sistemare le tazze lavate.

LIZ: E’ venuto a casa, oggi.

ETHAN: Ah.

LIZ: E si è scusato… Diciamo che non abbiamo dato un gran bello spettacolo.

ETHAN: Ti ha spiegato perché se l’è presa tanto?

Liz lo guarda, decidendo se dirglielo o meno.

LIZ: …Per te.

Ethan la guarda, senza capire. Liz si affretta a spiegare.

LIZ: Ha quella gelosia tipica dell’ex ragazzo… Sai, la mania di possessione.. Ma gliel’ho detto, che può stare tranquillo… A malapena siamo amici, io e te!

Ethan fa un sorriso tirato.

ETHAN: “Gelosia dell’ex ragazzo”? Lo sai che non esiste, vero?

LIZ: Non esiste nemmeno che due ex siano amici. Eppure ci stiamo provando.

ETHAN: Non vi riesce troppo bene.

LIZ: Ci vuole tempo.

ETHAN: Perchè dovreste riuscirci per forza?

LIZ: Perchè ho bisogno di lui nella mia vita.

Liz lo dice così, semplicemente, ed Ethan rimane a guardarla, schiacciato dalla verità di quelle parole. Poi la porta si apre ed entra una ragazza.

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Mary

 

MARY: Buongiorno, scusate, vorrei un’informazione…

Poi si ferma, guardando Ethan.

MARY: No, non ci posso credere! Ethan?

Ethan la guarda, sorridendo. Per la prima volta da quando lo conosce, Liz nota che è impacciato.

ETHAN: Ciao, Mary.

MARY: Da quanto tempo!

Ethan si sporge dal bancone per salutarla,ma Mary gli butta le braccia al collo, abbracciandolo. Liz lo vede arrossire, poi Ethan sembra ricordarsi improvvisamente della sua presenza.

ETHAN: Allora… Mary ti presento Liz, la mia collega.

Mary gli rivolge un sorriso dolce.

MARY: Piacere!

Le stringe la mano, poi torna a rivolgersi ad Ethan.

MARY: Da quanto tempo! Come stai, Ethan?

ETHAN: Bene, grazie…tu?

MARY: Io benissimo, sto andando ad un colloquio.. Non sapevo che lavorassi qui!

Ethan la guarda, sorridendo.

ETHAN: Io non sapevo nemmeno che lavorassi..

MARY: Oh, infatti sto ancora facendo il college, ma ho ricevuto questa proposta e ho pensato “cavolo, perchè non provare”? Alla fine due soldini in più non possono certo farmi male..

Liz si sente di troppo, si allontana verso la macchinetta del caffè, per fare una prova. Questo non le impedisce di sentire il resto della conversazione.

MARY: Allora, cosa mi racconti? Continui ad andarci?

Non aveva sentito la risposta di Ethan, poi Mary aveva continuato:

MARY: Si, fai benissimo, sul serio… A me mancano un sacco… Ora con il college sono veramente incasinata, infatti non so come tu faccia a fare tutto..

A Liz viene in mente in quel momento di non sapere molto sulla vita di Ethan.

MARY: E Lucy e Peter? Come stanno?

ETHAN: Anche loro tutto bene. Lucy sta studiando, Peter ormai lavora da un pò, scrive su qualche giornale locale…

MARY: Sono contenta. Abitate sempre nello stesso posto, giusto? Magari uno di questi giorni passo a trovarvi..

ETHAN: Ci farebbe piacere. Lo sai.

Liz percepisce un silenzio carico di significato. Poi Ethan lo interrompe.

ETHAN: Ti servivano indicazioni, dicevi?

MARY: Si, giusto! Aspetta che trovo il foglio…

Dopo poco, sente salutarlo con un bacio sulla guancia.

MARY: Comunque ci sentiamo, il mio numero ce l’hai..

ETHAN: Ti chiamo.

MARY: Ci conto.

Poi la guarda, le rivolge l’ennesimo sorriso sincero.

MARY: Ciao Liz, piacere di averti conosciuto!

LIZ: Piacere mio!

La vedono uscire dal locale, poi Liz gli si avvicina.

LIZ: E’ una tua amica?

Ethan annuisce, a disagio.

ETHAN: Una specie. Sai, una sorta di amica di famiglia.

LIZ: Stavate insieme?

ETHAN: No, macchè.

LIZ: Però lei vorrebbe.

ETHAN: Sinceramente, non l’ho mai capito.

Liz annuisce, poi lo guarda.

LIZ: Insomma, siamo tutti sommersi da situazioni complicate.

ETHAN: Tu hai ancora il primato, tranquilla.

Liz sorride, poi lo guarda.

LIZ: E di cosa parlava prima? Ti ha chiesto se vai ancora da qualche parte..

Ethan si affretta a scrollare le spalle.

ETHAN: Niente di importante. Allora, questi caffè oggi li fai tu?




 

jessy (1)

 

Jessy esce dalla doccia, frizionandosi i capelli. La vibrazione del telefono la distrae; guarda assorta il telefono, non riconoscendo il numero.

JESSY: Pronto?

PETER: Jessy?

JESSY: Si?

PETER: Sono Peter, il fratello di Ethan…

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Jessy sorride al ricordo di quel bel ragazzo.

JESSY: Si, mi ricordo!

PETER: Per un attimo ho avuto paura mi avessi dato il numero sbagliato… I classici escamotages di chi vuole togliersi di torno un ragazzo insistente senza essere maleducata..

Jessy scoppia a ridere.

JESSY: Non è da me.

PETER: Immaginavo, ma d’altra parte non mi sembri nemmeno una ragazza che manda al diavolo la gente con tanta facilità.

JESSY: Infatti non lo sono.

PETER: Per questo vorrei fossi sincera, riguardo a quello che ti sto per chiedere.

Jessy sorride tra sè, intuendo.

JESSY: Promesso.

PETER: Se ti chiedessi di uscire quindi, cosa mi risponderesti?

JESSY: Di dirmi luogo e orario.

Comments

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Una risposta a “1×04 – SCARS”

  1. Oh cari regaz!
    Tre puntate in una settimana! Ci va grassa! Allora le mille mila lettere di minacce che abbiamo
    spedito alla sede di Pitta Channel sono servite a qualcosa!!! Sliscio un penta di stima a tutti voi!
    Bene! Quindi… dopo l’amaro finale della 1×03 che ci ha lasciato solo l’imbarazzo della scelta per
    quel che riguarda la marca di lamette che più si adatta alle nostre vene, noi poveri fans raccattiamo
    le nostre stanche membra e ripartiamo da zero con la 1×04 dal titolo “Scars” (cicatrici). Già…manco
    farlo apposta…
    Il fratello di Liz, Chef Lucas Ramsey, è in cucina a preparare la colazione fischiettando la canzone
    che fa da background all’intro della puntata (la scelta dei brani è veramente superba…mi chiedo chi
    abbia consigliato queste canzoni all’autrice…deve trattarsi sicuramente di una creatura celeste).
    D’un tratto suona il campanello! Con sta pioggia e con sto vento chi è che bussa a sto convento?
    Sarà mica forse arrivato il tanto atteso calendario di Ethan per le suore di Comacchio??
    Uff… (s)fortunatamente no…
    Amici lettori, non tutte le speranze sono andate perdute! Si presenta l’ultima persona che – almeno
    io – mi aspettavo di vedere, tanto che per un breve istante ho avuto la mascella a livello malleoli!
    Si materializza il nostro tenero Hank in tutto il suo splendore, con una foto che occupa i ¾ della
    pagina *kaboom…no more ovaries* aaaawwww dolce visione!
    Hank è tornato! Ed è proprio lui che ci dice “Shippers! Riponete le lamette! Mo’ ce penso io!”
    Sì, perchè non è venuto a casa di Liz per tirarle un sonoro ceffone…tutt’altro! È venuto a scusarsi
    personalmente.
    Devo ammettere che il bell’arcere mi ha stupito! E scopriamo ancora una volta il lato dolze di Hank
    che ci fa capire quanto tenga a Liz. E’ disposto a fare qualsiasi cosa pur di fare pace con lei, anche
    chiedere scusa per qualcosa di cui ha sì e no il 2% della colpa. Dopo due anni passati a sentire la
    mancanza della nostra protagonista, non lascerà certo che due urli si mettano di mezzo.
    Questa è la loro seconda possibilità. Come diceva qualcuno: scusarsi non significa sempre che tu
    hai sbagliato e l’altro ha ragione. Significa solo che tieni più a quella relazione che al tuo orgoglio.
    E penso che questa frase si adatti in tutto e per tutto a Hank.
    Due parole per l’episodio della bacchetta: lo strippo di Hank è scaturito anche dal fatto che Liz
    sembra avere un enorme potere su di lui e questo, unito al fatto di vederla con un altro, lo ha fatto
    uscire dai gangheri e gli ha fatto perdere la bacchetta durante l’esibizione.
    Hank fondamentalmente ha paura di non essere padrone della situazione. E’ sempre stato “libero” e
    nelle relazioni lui ha sempre rivestito il ruolo più forte. Con Liz la cosa non funziona. Più ti imponi,
    più lei alzerà la testa. Imponiti troppo e la perderai.
    Oltretutto la squinzia ha questo potere e non stanno manco assieme, rendiamoci conto!
    Liz però non ammette che portarsi dietro Ethan è stato un errore. Rimane ferma e convinta nel suo
    pensiero: “Scusa se ho una vita sociale e invito un mio amico a un concerto! Fatti ricoverare!”.
    Ad ogni modo, uno spettatore che si trova di fronte a una scena del genere puo’ pensare: ok, fortuna
    che hanno fatto pace! Allora posso tornare a sperare!
    Io fossi in te, dear spettatore, aspetterei prima di esultare… perchè io sento odore di inculata!
    Dopo essersi chiariti, arriva l’affondo di Liz la quale fa confessare a Hank la sua non tanto ben
    celata cotta per Tylor. Il povero Hank prova in tutti i modi a negarlo, ma le ragazze hanno fiuto per
    queste cose…dove credete di andare babi? Il problema, come ci ricorda Arrow, è che Tylor sta con
    Liam e provarci con lei non è esattamente una cosa simpatica e carina da fare…
    Io se fossi in Hank ci proverei con Liam! Ma questa è un’altra storia…Proseguendo, facciamo ritorno al 2016, anno in cui Liz ha smollato Hank (ancora per motivi a noi
    ignoti) ed è volata a New York (non volata nel senso che aveva fretta, proprio volata, telata, au
    revoir spalateurs!).
    Troviamo un Hank aggrappato al bancone di un bar (probabilmente il peggior bar di Caracas)
    pronto ad affogare se stesso e i suoi problemi in una birra. Gli manca la barba incolta, il capello
    unto, la canottiera macchiata di sugo e un po’ di sbudrega che va a inglobare la cintura e siamo a
    posto!
    Assieme a lui c’è Justin intento a tirarlo su di morale, ma c’è poco da fare. Hank è a pezzi per la
    partenza di Liz e non ha voglia di essere tirato fuori dalla emo-mode in cui è entrato.
    All’improvviso tra un rutto e un altro, tra un “mi manca” e un “Liz deve morire”, sentiamo in
    lontananza un muggito.
    Chi starà arrivando? Saremo mica finiti tra i monti insieme ad Heidi?
    No, semplicemente è entrata Tylor..
    Hank e Justin me li immagino con un’espressione da tonni manco avessero visto la Madonna, tanto
    che Tylor dice “Cazzo volete?”. Scherzo, non è così volgare lei…….
    Sebbene la reputazione di Tylor la preceda e tutti noi abbiamo pensato “ok, si vuole fare Hank”, la
    vacca si dimostra professionale come i dipendenti di Tecnocasa.
    Lusinga un po’ Hank e lo invita insieme a Justin ad abbandonare il gruppo degli Armless e di
    fondarne uno nuovo: i Pretty Gnockless.
    A dirla tutta, se avessi cominciato a conoscere Tylor nel 2016 avrei anche pensato “Beh, devo dire
    che come personaggio mi piace.” ma poi ecco la frase da facepalm che mi ha fatto ricredere:
    Aveva estratto una penna aggrappata al reggicalze e aveva girato il braccio di Hank, per segnarli
    sul bicipite indirizzo e numero di telefono.
    Della serie: aspetta che te marchio come un vitello del Montana!
    Inutile dirvi che ho avuto il trip di Hank che fa su e giù col bicipite per creare quel bell’effetto Via
    col Vento.
    Torniamo al presente e smettiamo di farci trip simil Magic Mike.
    Rieccoci al Bar di Ethan e Liz.
    Lei arriva in ritardo e chiede a Mastro Ethan di insegnarle a preparare il caffè.
    Liz pero’ è una mezza sega e la macchinetta del caffè non collabora, ma non disperate! Ci pensa
    Ethan! E qui ci accorgiamo che qualcosa si risveglia in Liz…o, per meglio dire, qualcosa dal basso
    le si risveglia!
    Ethan, in una scena che mi ricorda troppo “Ghost”, prende le inesperte manine di Liz e le mostra
    come si fa. Con una premessa del genere ci aspettiamo di assistere a un film tipo “La caricano in
    101” o “Biancaneve sotto i nani”, ma niente di tutto ciò avviene miei cari lettori sporcaccioni!
    Liz si fa prendere dal panico, si irrigidisce come un baccalà sentendo il respiro di Ethan su di lei
    (scusa se il suo organismo ha bisogno di O2) e si viene a creare un velo di imbarazzo che più che un
    velo sembra il muro di Berlino.
    Dopo essersi guardati negli occhi come due Slowpoke, tornano alla realtà e fanno cadere il muro di
    imbarazzo disquisendo della serata precedente.
    Ethan da bravo friend che vorrebbe diventare altro chiede a Liz se per caso ha sentito Hank. Quando
    lei risponde che è passato da casa per scusarsi, a Ethan esce un secco “Ah. (sti cazzi)”.
    Il povero piccolo barista capisce che ne ha ancora di strada da fare per farsi largo nel cuore di Liz, non è così facile come pensava. La notizia gli è arrivata come una doccia fredda. Prova anche a
    ribattere dicendo “due ex non potranno mai essere amici”, ma la risposta di Liz è la botta finale.
    Chiamate un prete per l’estrema unzione di Ethan:
    “Ma io ho bisogno di lui [Hank] nella mia vita”.
    Vista la reazione di disagio, è evidente che Ethan ha mentito alla sorella la sera precedente in
    macchina. Ed è altrettanto evidente che se anche lui non è riuscito – ancora – a far breccia in Liz,
    Liz ha fatto breccia in lui.
    E forse fin da quando l’ha incontrata quel giorno colloquio, per questo si è sbattuto per far avere il
    lavoro anche a lei. Una con un carattere sì complicato ma anche forte e deciso come quello di Liz,
    non la incontri tutti i giorni, e Ethan ha colto la palla al balzo per non farsi sfuggire l’occasione.
    Finita la conversazione e dato il colpo di grazia a Ethan, arriva una cliente. Ma non una cliente
    qualunque, arriva Mary! L’avevano vista piangere e correre nel buoio di una ferrovia e invece è a
    New Orleans…!
    Ethan la saluta con un entusiasmo travolgente. ..evidentemente tra i due deve essere successo
    qualcosa…qualcosa che mi puzza di Wild Sex.
    Ethan non capisce più nulla, arrossisce come Mammolo, gli spunta una pezza ascellare del 32 e
    diventa un tenero timidone! Che cariiiiiiiino! <3 _ <3
    Liz coglie l'occasione per farsi un po' i fatti di Ethan. Anche a noi, come a lei, vengono le orecchie
    da Dumbo per poter carpire qualche informazione dato che sappiamo zero di lui, ma tali
    informazioni giungono frammentarie e non capiamo un cazzo, accidenti! Fortuna che il prossimo
    mese c'è la prova gratuita dell'Ampliphone!
    Liz mi ha ricordato un po' Tylor quando marcava il territorio con Hank, solo lo ha fatto in modo un
    po' meno invasivo. Non a livelli di “CHI CAZZO E' STA MARY?” ma con toni più pacati tipo
    “devo essere gelosa di questa Mary?”.
    Secondo me uno dei problemi che ha Liz è questo: sviluppa una gelosia nei confronti di tutti quelli
    che conosce! Ma non in modo morboso come Tylor, è gelosa punto e basta e vuole sapere chi
    potrebbe tentare di portarle via le persone a cui tiene.
    Se da un lato questo puo' essere un tratto tutto sommato “carino”, dall'altro puo' causare – e causerà,
    ci scommetto quello che volete – casini infiniti. Staremo a vedere.
    Ciliegina su questa puntata che fortunatamente non ci ha fatto strippare o cadere in depression: Jess!
    O meglio Jess e Peter!
    Il caro, e apparentemente inutile Peter, ha fatto la sua entrata in scena! Dico inutile bonariamente
    perchè non mi aveva colpita più di tanto nella scorsa puntata (foto a parte). E bravo Peter! Sono
    impressed!!! attendiamo nuovi sviluppi!
    Jess mi sa di persona buona che non farebbe del male ad anima viva neanche se questo le sputasse
    in un occhio! Quindi Peter non fare cagate!

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